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- EPISODIO 7 -
KUROKI KOROMO NO MURE
IL GRUPPO DI SPECTRE

Mu, sulla strada che conduce al Palazzo del Cancro Gigante, si concede solo qualche attimo di pausa quando percepisce l'esplosione del Cosmo di Shion e Dauko, poi prosegue ed entra nel Quarto Palazzo, seriamente danneggiato in seguito al "Tenma Kofuku" che Shaka aveva lanciato contro i ribelli. Non appena entrato nella costruzione, Mu viene assalito da qualcuno nascosto nell'ombra, e solo all'ultimo momento riesce ad evitare di essere colpito. Una forza misteriosa, tuttavia, lo blocca contro una colonna, proprio mentre dal buio emergono numerosi Spectre.

Uno di loro, che si presenta come Gigant, chiede a Mu che fine abbiano fatto i ribelli, i cui Cosmi sono svaniti, e dinanzi al silenzio dell'Ariete vorrebbe colpirlo senza pietà. Ad aiutare Mu, giunge l'accorrente Seiya, che in vece sua si batte contro Gigant. Lo scontro, però, volge subito a favore dello Spectre, dotato di grande forza fisica, e per Seiya la sconfitta sembra ormai definitiva quando qualcuno blocca Gigant ordinandogli di proseguire verso le Stanze del Sacerdote.

Si tratta di uno Spectre, forte abbastanza da poter comandare sul gruppo, composto da una ventina di guerrieri, e da farsi obbedire. Gigant e gli altri Spectre, infatti, proseguono senza fiatare verso il successivo palazzo.

Quando Seiya e Mu si lanciano all'inseguimento di Gigant, tuttavia, a sbarrare loro la strada non trovano che una massa informe e gelatinosa, che afferma di chiamarsi Myu di Papillon, di essere una Spectre e di avere in precedenza bloccato personalmente Mu con i propri poteri telepatici.

Myu attacca Seiya e Mu a sorpresa, e soltanto grazie al Crystal Wall del Sacro Guerriero d'Oro i due riescono ad uscire illesi dallo scontro. Lo stesso Mu contrattacca immediatamente, ma il suo "Stardust Revolution" non ha effetto, perché Myu lo evita spostandosi. Ora lo Spectre, incredibilmente, non è più una massa gelatinosa, ma ha assunto la forma di un sinistro verme corazzato. Il verme lancia dalla bocca un grande numero di filamenti con i quali imprigiona i due Sacri Guerrieri in due spessi e solidi bozzoli.

Shun e Hyoga, intanto, una volta giunti al Palazzo dell'Ariete non trovano che un enorme cratere dinanzi ad esso, unica testimonianza dell'avvenuto scontro tra Shion e Dauko, e quindi proseguono verso il Palazzo del Toro. Sul loro cammino incontrano Shiryu, che sta scendendo le scale del Santuario per andare a sincerarsi delle condizioni del suo maestro. Hyoga e Shun non gli nascondono la situazione, e Shiryu affretta ancora di più la sua corsa, salvo fermarsi dopo pochi passi. Tornare al Primo Palazzo è inutile, e la sola cosa da fare è proseguire la strada che porta da Athena.

I tre Sacri Guerrieri arrivano al Palazzo del Cancro, ma al suo interno non avvertono alcun Cosmo, né notano i due bozzoli nascosti dalle colonne e un terzo bozzolo sospeso tra il soffitto e il pavimento. Subito dopo che Shiryu, Hyoga e Shun sono passati, Seiya e Mu si liberano dai rispettivi bozzoli, e così pure fa Myu, rivelandosi ai due nella sua forma definitiva.

Egli non è altri che una farfalla, e come tale ha completato la sua evoluzione, divenendo un guerriero di forma umana e dal Cosmo possente. Con i suoi poteri telepatici, egli colpisce ripetutamente Seiya, scagliandolo contro pareti e pavimento, ma questi riesce infine a reagire grazie alla sola forza di volontà e riprende il controllo del proprio corpo.

A questo punto, Myu lo lascia proseguire, sfidando Mu (il Sacro Guerriero con il più grande potere telepatico) a duello. Mu non fa in tempo a decidere la propria strategia che già intorno a lui sono disposte numerose piccole farfalle, le Fairy, comandate da Myu. Esse sono le farfalle del Mondo della Morte, che si avvinghiano al proprio nemico fino a quando non riescono a trascinarlo con loro nell'Oltretomba. Per due volte, Mu le evita con il teletrasporto, ma non si tratta di una tattica esclusivamente difensiva, poiché senza che Myu se ne accorga egli lo imprigiona nel suo "Crystal Net". Dopo aver imprigionato nella sua rete anche le Fairy, Mu fredda le farfalle ed il suo nemico con lo "Starlight Extinction", facendo scampare alla morte, per puro caso, una Fairy soltanto e proseguendo in direzione del Palazzo del Leone.

COMMENTO SUL SETTIMO EPISODIO

Diverso.

Il terzo episodio presenta un numero di differenze, nella sceneggiatura, che è certamente maggiore, ma le diversità del settimo episodio sono molto più significative. La presenza di Seiya nel Quarto Palazzo, la sua battaglia con Gigant e la sua partecipazione allo scontro con Myu sono del tutto nuovi e studiati benissimo; la battaglia tra Myu e Mu è molto più breve ma avvincente, privata com'è delle parti più noiose; la parentesi al Castello di Ades, che trovo fosse inutile, è stata eliminata; Shiryu si è ricongiunto con Hyoga e Shun, che con lui hanno superato il Quarto Palazzo; Shiryu è andato a verificare le condizioni del maestro dopo l'esplosione al Primo Palazzo, e la sua corsa viene accompagnata da un bellissimo flashback. Da questa serie di modifiche, mi pare ancora più evidente quanto già mostrato dai primi episodi, ovvero l'intenzione, da parte degli sceneggiatori, di dare una parte importante ai Sacri Guerrieri di Bronzo nel Capitolo del Santuario, in cui nel manga non erano che misere comparse.

Gigant e Myu sono molto belli, danno una grande impressione di forza (Gigant, nel manga, sembrava una mezza cartuccia) e sono doppiati davvero magnificamente. Il colore delle loro armature, diverso da quelli usati in precedenze per le Surplice, mi piace molto, mentre lo stesso non posso dire riguardo agli Spectre agli ordini di Gigant, che sembrano fatti un po' a casaccio (questione di merchandising?). Stupendi, in particolare, gli occhi senza pupilla di Myu, completamente rossi.

Tanto le tecniche di Myu quanto quelle di Mu sono realizzate in modo perfetto, una vera gioia per gli occhi. Bellissime, in particolare, le Fairy, che somigliano parecchio a quelle disegnate da Kurumada. Tra gli effetti, meritano una menzione speciale anche la fuga delle anime degli Spectre dalla torre in cui erano rinchiuse e i poteri telecinetici che Myu utilizza contro Seiya. Ma la cosa più bella a livello grafico sono i colori, che in questo episodio sono davvero favolosi.

Musiche fantastiche e molto appropriate, che variano dal Santuario ad Asgard a Poseidon. "Dead end Symphony", utilizzata durante il duello tra Mu e Myu, è il fiore all'occhiello, tanto da coprire ben due minuti e mezzo consecutivi in questo episodio; subito dopo viene "La Dea maledetta", ovvero il tema di Hilda, utilizzato per la comparsa di Myu di Papillon. Niente BGM di Ades anche in questo episodio.


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testo di Marco "Shin Kazama" Zannini