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- EPISODIO 11 -
SHINKAN NO SANCTUARY
IL SANTUARIO SCONVOLTO

Lo scontro tra i due Athena Exclamation ha una potenza spaventosa in grado di distruggere l'intero Santuario, ma c'è chi ha intenzione di impedire che avvenga una cosa simile. Se i ribelli ed i Sacri Guerrieri d'Oro a difesa di Saori sono risoluti ad abbattersi l'un l'altro, allo stesso modo i Sacri Guerrieri di Bronzo sono decisi ad impedire che i due Athena Exclamation raggiungano il massimo della loro potenza.

Hyoga, Shun, Shiryu e Seiya, dopo aver bruciato al massimo il proprio Cosmo lanciano i rispettivi colpi sul globo di energia generato dagli Athena Exclamation e riescono a spezzare l'incerto equilibrio, provocando una potente onda d'urto dalla quale sono spazzati via. Kamyu, Shura, Saga, Milo, Mu ed Aiolia, invece, vengono sepolti dalle macerie del Palazzo della Vergine ma, grazie alle loro potenti corazze, non subiscono gravi danni e sono pronti a rialzarsi.

Milo vorrebbe lanciare l'Antares sugli sfiniti avversari ma viene fermato da Saori, che trasmettendo la propria volontà ordina a lui ed ai suoi compagni di portare i tre ribelli al suo cospetto. Una volta giunto davanti ad Athena, Saga rivede finalmente suo fratello Kanon, che per ordine della dea gli porge un gladio d'oro, lo stesso con il quale Saga, mascherato da Gran Sacerdote, aveva cercato di pugnalare la piccola Saori tredici anni prima. Ma perché una simile decisione, da parte di Saori? Perché ridare a Saga l'arma del delitto? Prima che qualcuno riesca a trovare la risposta a questa domanda, Saori si uccide, pugnalandosi alla gola di sua spontanea volontà dinanzi agli occhi esterrefatti dei suoi difensori e dei suoi nemici.

La Fairy sopravvissuta alla battaglia tra Mu e Myu al Quarto Palazzo, verificato quanto accaduto, va subito al Castello di Ades a riferire della morte di Athena e del buon esito della missione affidata agli ex-Sacri Guerrieri d'Oro. Rhadamantis apprende la notizia da Zellos, che oltre ad informarlo lo provoca per il fatto di aver mandato degli Spectre al Santuario, contravvenendo agli ordini di Pandora, e lo avverte che la stessa Pandora lo attende. Zellos accompagna Rhadamantis e si gode lo spettacolo del suo superiore che viene duramente punito da Pandora, la quale giunge quasi ad ucciderlo per l'insubordinazione.

Intanto, al Santuario i Sacri Guerrieri di Bronzo si disperano sia per la morte di Athena che per la propria incapacità a difendere la dea e, all'arrivo dell'accorrente Shion, cercano di ottenere su di lui una rabbiosa vendetta. Shion, tuttavia, non dimostra alcuna difficoltà nel respingere gli attacchi, provenienti soprattutto da Seiya, e atterra tutti e quattro i paladini di Athena. Infine, quando questi sono immobili ai suoi piedi, Shion promette loro che racconterà la verità circa la morte di Shaka e di Athena, ed ordina a Seiya e ai suoi compagni di andare al Castello di Ades per sconfiggerlo definitivamente.

COMMENTO SULL'UNDICESIMO EPISODIO

Lacrimoso.

Per tutta la durata dell'episodio, dalla prima all'ultima scena, c'è sempre qualcuno che piange. Shion piange la morte dei Sacri Guerrieri d'Oro caduti nella battaglia del Santuario, di qualunque schieramento facessero parte; Mu, Milo e Aiolia piangono la morte di Athena e, prima ancora, quella che credono essere stata la dipartita dei Sacri Guerrieri di Bronzo; tutti i paladini di Athena piangono la scomparsa della propria dea; ma soprattutto, Pandora piange il proprio triste destino quando infligge a Rhadamantis la sua punizione, rivelando un lato della sua personalità nascosto nel manga. E' questo, più ancora dell'episodio della morte di Shaka, il momento più triste e disperato di questa parte della saga, reso bene anche a livello grafico e, soprattutto, registico, con la panoramica su tutti i personaggi coinvolti.

Nel flashback, Saga-Arles è perfettamente uguale a quello visto nella vecchia serie, ma al posto di un semplice pugnale regge nelle mani, nella notte degli inganni, un gladio dorato e ricco di fregi (molto simile a quello del manga). Cambiano alcune cose anche per quanto riguarda i personaggi "nuovi". Pandora sembra già un personaggio molto triste, a differenza di quanto accadeva nel manga, tanto per le lacrime che versa quanto per il quadro di famiglia; Rhadamantis è molto più cupo ed introverso, e appare anche più intelligente; Zellos sembra meno servile e più crudele.
Mi è sembrato di aver visto un piccolo errore di regia, nel senso che prima di mostrare l'armatura del Toro la camera indugia su un Palazzo che sembra essere quello dei Gemelli, e la cosa non ha senso.

In pratica, in questo episodio la sola tecnica segreta "inedita" è il Diamond Dust lanciato da Hyoga, ben realizzato. Per il resto, consueto ottimo lavoro sui colpi dei Sacri Guerrieri di Bronzo e sugli Athena Exclamation. Non ci sono altri effetti di computer grafica di bellezza e difficoltà tali da meritare una segnalazione, mi sembra.

Le musiche sono più variegate che mai, arrivando a comprendere tracce della soundtrack del Santuario, del terzo film, di Asgard, di Poseidon (la traccia 6), di Lucifero (finalmente c'è la mia preferita, "Inno alla Luce") e di Ades (la traccia 9 c'è, se non ricordo male, in tutti gli episodi ambientati al Castello di Ades). La parte più importante la fa, però, la sigla di apertura, Chikyugi, suonata interamente in occasione della morte di Saori. Sono inoltre da sottolineare le due tracce inedite che si sentono nella scena della punizione di Rhadamantis, la prima delle quali è un nuovo pezzo suonato da Pandora con l'arpa.


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testo di Marco "Shin Kazama" Zannini