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- EPISODIO 12 -
ATHENA NO CLOTH
L'ARMATURA DI ATHENA

Shion, dopo aver pianto lacrime amare sulla morte di Athena, spiega ai Sacri Guerrieri di Bronzo che né lui né gli altri Sacri Guerrieri risorti ad opera di Ades hanno mai tradito Athena. Tutti quanti, infatti, hanno attaccato il Santuario al solo scopo di giungere al cospetto di Saori per un motivo preciso: la rinascita dell'armatura di Athena. Grazie al sangue della dea, col quale bagna la statua di Athena, Shion fa rinascere, dopo 243 anni, l'armatura che dovrebbe proteggere Saori nella battaglia decisiva contro Ades, una corazza che ha la forma di una minuscola statua di Athena. Egli afferma, inoltre, che Shaka e Saori hanno consapevolmente scelto di morire per poter giungere nel Mondo dei Morti e combattere contro Ades. Con poche gocce del sangue di Athena, Shion ripara anche le armature di bronzo, donando loro una resistenza senza pari, superiore persino a quella delle armature d'oro, e rinvigoriti nel corpo e nello spirito i Sacri Guerrieri di Bronzo si dirigono verso il Castello di Ades, con l'obiettivo finale di portare ad Athena la sua armatura nel più breve tempo possibile.

Frattanto, al Castello di Ades giungono Saga, Kamyu e Shura, intenzionati a mostrare il cadavere di Saori soltanto al sovrano del Mondo dei Morti in persona. Pandora rifiuta loro questo privilegio, e su suo ordine Zellos scopre il lenzuolo nel quale giace Saori. Con grande sorpresa di Pandora, il lenzuolo rivela molte macchie di sangue ma nessun cadavere, ma non è la sola circostanza inaspettata; Shura, infatti, si porta dietro la donna e la tiene sotto tiro con la sua Excalibur, minacciandola di morte qualora essa non voglia portare lui, Saga e Kamyu davanti ad Ades. Lo stesso Kamyu, nel frattempo, riduce all'impotenza Zellos, senza però ucciderlo.

Prima che il Sacro Guerriero del Capricorno possa far rispettare il proprio ordine, tuttavia, un raggio di luce solare penetra nella stanza, privando del tutto di forze i ribelli, la cui vita è destinata ad esaurirsi all'alba, ovvero allo scadere delle dodici ore concesse da Ades per la scalata del Santuario. Pandora approfitta dell'occasione per chiedere a Saga dove si trovi Athena, e questi afferma che ogni persona morta non può che dirigersi nel Mondo dei Morti. Anche lei capisce, dunque, che Saori sta tentando di raggiungere Ades per combatterlo.

Mu, Milo e Aiolia giungono anch'essi al Castello di Ades, ma dopo aver ucciso senza difficoltà i soldati posti a sua difesa si ritrovano a scontrarsi con Rhadamantis, che ben presto si dimostra un nemico superiore alle loro forze riunite. Lo Spectre annulla facilmente i colpi migliori dei suoi avversari e li attacca senza pietà, riducendoli in fin di vita, e sta per scagliare Aiolia in una delle voragini che conducono al Mondo dei Morti. L'intervento di Seiya e dei suoi compagni, tuttavia, rimette in discussione l'esito della battaglia.

COMMENTO SUL DODICESIMO EPISODIO

Cupo.

E' un episodio piuttosto strano, considerando che nella prima metà la sua sceneggiatura è identica a quella del manga e che nella seconda parte vi si discosta radicalmente. Molto bello il piccolo flashback sulla rinascita dei Sacri Guerrieri d'Oro e d'Argento, anche se non ho capito per quale motivo tra questi ultimi vengano mostrati soltanto sei elementi (Misty, Capella, Babel, Argheti e altri due che non sono riuscito a riconoscere); i Sacri Guerrieri d'Argento sono quindici, di cui dodici sono rinati e hanno combattuto nella serie. Molto bella anche la battaglia tra Rhadamantis e Mu, Milo ed Aiolia, anche se la disparità di forze è un po' troppo evidente (sempre ammesso che non ci sia lo scudo di Ades, ma senza conoscere i dialoghi è impossibile capirlo. In ogni caso, credo che lo scudo ci sia).

L'armatura di Athena è identica a quella rappresentata nel manga, con la differenza che secondo me è leggermente più piccola (si nota quando Seiya l'afferra). Le nuove armature di bronzo sembrano perfettamente uguali a quelle apparse nelle immagini ufficiali del 1990, ma sono diverse da quelle del manga, anche se non di molto. La figura di Pandora è ancora più sviluppata, perché la ragazza prova paura sotto la minaccia di Excalibur (nel manga, non era così) e quando scopre che Athena sta per raggiungere Ades non ha una reazione rabbiosa. Inoltre, non dà l'ordine di far convogliare tutti gli Spectre nel Mondo dei Morti, probabilmente perché non ci sono più Spectre vivi sulla Terra, ad eccezione di Rhadamantis e Zellos. Anche il Castello di Ades viene sviluppato, e si può vedere che è molto differente da quello visto nel manga.

Ben riuscito l'effetto della rinascita delle armature, e secondo me ancora più bello è l'effetto di attrazione del Pozzo che conduce al Mondo dei Morti, con un colore verdastro davvero tenebroso. Ma il particolare tecnico più bello dell'episodio sono i movimenti di Rhadamantis nella battaglia contro i Sacri Guerrieri d'Oro. Lo Spectre, tenendo fede al drago che rappresenta, ha movenze da drago, e le ali e la coda si muovono in sintonia con lui.

Per questo episodio, le fonti delle musiche sono più ristrette. Per la rinascita dell'armatura di Athena è stata usata la traccia "Ragnarok" (numero dieci del cd IV della soundtrack), forse la più sacrale tra tutte quelle fatte da Yokoyama. Per la prima volta si sente la traccia "Elisio" dalla soundtrack di Ades, ma anche in questo episodio la coa più significativa è la presenza di due tracce inedite, entrambe relative alla discussione tra Pandora e i ribelli; una di esse è completamente inedita, mentre l'altra (una "marcia" vagamente militare) proviene dal terzo film, ed oltre a non essere presente in nessun cd della soundtrack secondo me viene proposta in una versione leggermente modificata.


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testo di Marco "Shin Kazama" Zannini