Incoronazione della Madonna di Oropa
La V Incoronazione della Madonna di Oropa, rappresenta un evento significativo nella tradizione religiosa e culturale del Al Santuario di Oropa.
Il 29 agosto del 2021 si è svolto il solenne rito dell'incoronazione da parte di Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Battista Re che ha posto prima sul capo del bambino Gesù e poi su quello della Vergine Maria un diadema regale.
Il cardinale Re ha rivestito il compito di prefetto della Congregazione per Vescovi e presidente della pontificia Commissione per l'America latina e nominato dal Santo Padre "Legato pontificio" per l'odierna celebrazione.
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Le tradizioni dell'incoronazione di Maria
Pio XII con l'Enciclica Ad Coeli Reginam, del 1954, istituì per la prima volta la festa di Maria Regina dell'Universo fissandola il 31 maggio. Non è una nuova verità proposta al popolo cristiano - spiega il Santo Pontefice - perché il fondamento e le ragioni della dignità regale di Maria, si trovano già nei documenti antichi della chiesa e nei libri della sacra liturgia.
Il primo inventore nell'incoronare solennemente le immagini della Madonna fu il cappuccino fra Girolamo Paulucci de Calboli da Forlì, vissuto a cavallo fra il 500 e il 600. La cerimonia aveva anche un aspetto penitenziale in quanto la corona era spesso creata da oro e pietre preziose di cui i fedeli si spogliavano in segno di rinuncia alla vanità.
Una tradizione importante che fu raccolta dai cappuccini e, poi, in particolare da Alessandro Sforza Pallavicino, conte di Borgonovo.
Fu poi una donna, Maria Desideri, che negli anni 30 iniziò a Roma il movimento Pro regalitatae Mariae per raccogliere petizioni da tutto da tutto il mondo in favore di questa festa. Questo percorso portò Pio XII a istituire la festa liturgica.
Papa Pacelli pronuncerà un forte discorso in onore di Maria Regina prima di procedere ad una toccante preghiera e all’Incoronazione della Venerata Immagine di Maria "Salus populi Romani".
Le incoronazioni al Santuario di Oropa
Le incoronazioni della Sacra Statua di Oropa segnano e incrementano il culto di Maria nel suo Santuario:
- La prima avvenne nell'anno 1620 ad opera del Vescovo Mons. Goria con la partecipazione di molti fedeli accorsi da ogni parte.
- La seconda, cento anno dopo, avvenne nel 1720 ad opera del Vescovo Mons. Gattinara Vescovo di Alessandria con la partecipazione di molto popolo. Nell'atto dell'incoronazione la Madonna di Oropa ha operato un miracolo mariano, facendo rinascere la lingua a Giovanni Battista Perrone che gli era stata mozzata dai turchi. Per saperne di più clicca qui.
- La terza, sempre cento anni dopo, avvenne nel 1820 ad opera del Cardinale Morozzo Vescovo di Novara coadiuvato da altri tre vescovi. La folla presente fu calcolata in centomila persone.
- La quarta, sempre nell'anno centenario, avvenne nel 1920 ad opera del delegato pontificio, Cardinale Teodoro Valfrè di bonzo, circondato da tutti i Vescovi Piemontesi, dal Cardinale Richelmy, da San Giovanni Bosco. Fu stimata una folla pari a centocinquantamila persone. Nel 1884 fu posta la prima pietra dell'attuale nuova Basilica Monumentale che magnifica l'arte e lo splendore di questo Santuario.
- La quinta non è avvenuta come di consueto cento anni dopo, ma per effetto della pandemia è stata celebrata nell'anno 2021. L'evento memorabile è stato celebrato con una messa pontificale dal Cardinale Giovanni Battista Re come "legato pontificio" alla presenza di un esiguo numero di fedeli circa 1500 in chiesa e negli spazi all'aperto del Sacro monte di Oropa.
Legato pontificio
Il Santo Padre ha nominato Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Battista Re come Legato Pontificio per le celebrazioni della V centenaria Incoronazione della sacra effigie della Madonna d'Oropa.
Il "Legato del romano pontefice" è un inviato del Papa, suo stabile rappresentante presso le Chiese locali o presso le autorità statali o presso istituzioni ecclesiastiche.
Non è la prima volta che il Papa invia un Legato Pontificio per l'incoronazione della Madonna di Oropa: nel 1920 fu Monsignor Teodoro Valfré dei conti di Bonzo a porre la corona aurea sul capo della Vergine Nera.
Inoltre, per concessione del Santo Padre, con Decreto della Penitenzieria apostolica ha prorogato le indulgenze legate all'Anno Mariano Oropense fino al 7 ottobre 2021, festa della Madonna del Rosario.
Omelia del Cardinale
Alcuni brani tratti dall'omelia:
"Il tradizionale solenne rinnovo ogni 100 anni dell'incoronazione della statua della Madonna di Oropa è un atto religioso altamente significativo, che ricorda e ci fa rivivere l'incoronazione avvenuta il 30 agosto 1620, che intendeva esprimere la profonda riconoscenza del popolo biellese per i favori ricevuti dalla Vergine Santa, fra i quali la protezione dalla peste. Negli anni immediatamente precedenti, in adempimento del voto dei biellesi alla Beata Vergine Maria in occasione della peste del 1599, erano stati realizzati imponenti lavori per rendere grandiosa e bella questa "Casa della Madonna", con la costruzione della antica Basilica...
L'incoronazione, che oggi rinnoviamo, vuole essere espressione del nostro filiale e sincero affetto verso la Madre di Dio e Madre nostra, mettendoci con nuova e intensa fiducia nelle sue mani, oggi come allora. È un gesto che significa scegliere la Beata Vergine Maria come Regina del nostro cuore, come stella che ci indica il cammino; è un affidarci a Lei, invocando la sua protezione...
Quattro secoli fa, in questo Santuario che si eleva maestoso qui sulle Alpi, si fece ricorso all’intercessione della Madonna per implorare aiuto e protezione nelle difficoltà della vita e contro il flagello della peste. Oggi, in questo travagliato periodo storico, tormentato dal Coronavirus e dalle sue pesanti conseguenze sanitarie e sociali nel campo del lavoro, dell’economia e della scuola per la gioventù, cerchiamo sostegno, coraggio e rifugio nell’aiuto della nostra celeste Madre per far fronte alle attuali sfide...
Nessuna creatura ha avuto una vicinanza e un legame con Dio come li ha avuti la Vergine Maria, la quale è presente in tutti i momenti decisivi della storia della salvezza. La Beata Vergine Maria è nel cuore del mistero dell’incarnazione: il Figlio di Dio si è fatto uomo nascendo da Lei. Noi lo abbiamo ricevuto da Lei. Dio, nei suoi disegni misteriosi, ha scelto questa strada perché Cristo venisse a noi come vero uomo, e noi non possiamo trovare una via migliore per arrivare a Lui, se non passando attraverso la Madonna...
Nei fioretti di San Francesco si legge di un sogno, nel quale si parla della visione di due scale che dalla terra salivano fino al cielo. La prima era di color rosso e al vertice vi era Gesù che invitava i frati a salire, ma i frati, dopo alcuni tentativi, ricadevano a terra e giudicavano l’impresa superiore alle proprie forze. San Francesco li invitò allora ad incamminarsi per la seconda scala, che era bianca e in cima vi era la Madonna che con affettuosi gesti li incoraggiava a salire. Questa scala si rivelò più facile per i frati, che raggiungevano agevolmente la cima, dove la Madonna li accoglieva con un grande abbraccio e poi li conduceva a Gesù. Non so se si tratti di un semplice sogno o di una visione. L’idea che esprime è teologicamente esatta: Maria è colei che ci aiuta ad andare a Gesù. La missione della Vergine Maria è di offrire Cristo all’umanità e di condurre ogni uomo e ogni donna a Dio...
Papa Paolo VI nell’Esortazione Apostolica Marialis cultus afferma che lo scopo ultimo del culto della Beata Vergine "è di glorificare Dio e di impegnare i cristiani ad una vita tutta conforme alla volontà divina" (n.39). In questo giorno in cui solennemente rinnoviamo l’incoronazione della Madonna di questo Santuario, vogliamo chiedere alla Vergine Maria di aiutarci a ripartire da Cristo, testimoniando con fedeltà nella vita quotidiana gli ideali cristiani.
Da Lei vogliamo imparare soprattutto la fede in Dio. Avere la fede come compagna di strada nel cammino della vita è un dono incomparabile, perché ci fa comprendere che Dio è Padre che ci ama e che, quando cadiamo, ci perdona perché ci ama.
La Madonna è felice nel vedere che numerosi suoi figli vengono a questo Santuario di Oropa anche per confessarsi e così ricevere l’abbraccio del perdono da parte di Gesù Cristo nel sacramento del perdono e della riconciliazione. Alla Madonna, che ha messo tutta la sua vita nelle mani di Dio, chiediamo, inoltre, di aiutarci a camminare sulle vie del Vangelo, a scoprire la volontà di Dio nei nostri riguardi e a trovare in essa la nostra pace. Lei, Madre di misericordia, ci ottenga da Dio luce e forza per cambiare le cose che possiamo cambiare, e ci aiuti ad accettare con serenità le cose che non possiamo cambiare.
La Madonna ci illumini poi perché non ci manchi la saggezza di saper capire quali sono le une e quali le altre. Ci guidi e ci sostenga sempre con la sua intercessione presso Dio e col suo conforto. “Seguendo Maria – ci assicura San Bernardo - non imboccherai mai strade sbagliate; pregandola non cadrai mai nella disperazione; con lei come guida, non commetterai errori; con lei come amica raggiungerai la tua meta... In ogni circostanza, guarda a Maria; in ogni difficoltà, invoca Maria".
Omelia II, Super Missam est. Card. Giovanni Battista Re.
Preghiera incoronazione
Il gesto che ora compiamo di incoronare la Madonna è carico di significato: ci inserisce in una tradizione che ha radici nel 1620 e ci riporta col pensiero alle innumerevoli persone che lungo i secoli sono salite a questo Santuario mariano per cercare luce, sostegno e conforto; e che in questa casa della Madonna hanno vissuto l’esperienza fortificante di un incontro profondo con Dio. Senza numero sono le persone che lungo i secoli hanno fatto a piedi questa salita per mettere nelle mani della Madonna i loro problemi ed i loro affanni, cercando rifugio sotto la sua protezione.
Molti sono qui giunti col cuore amareggiato e triste per avvenimenti, situazioni e preoccupazioni e qui il loro animo è ritornato sereno pregando e cantando le lodi della Madonna, fiduciosi nel potere di intercessione della Madre di Dio e Madre nostra.
... Confidiamo ora alla Madonna quanto ciascuno ha nel proprio cuore e rivolgiamole le nostre invocazioni, prendendo spunto dall’inizio di una preghiera mariana dei cristiani della fine del terzo secolo, giunta a noi in lingua greca su papiro egiziano. “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio”. Nella situazione odierna ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo aiuto, sostegno e rifugio sotto la tua protezione. O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi e implora da Dio, Padre di misericordia, il suo necessario aiuto per superare questo difficile e doloroso momento, affinché la vita possa riprendere serenamente il suo corso normale nella fraternità e nella solidarietà.
O Consolatrice degli afflitti, guarisci le sofferenze delle famiglie che hanno perduto persone care nel dramma della pandemia e concedi loro la forza di riprendere a vivere con serenità, coraggio e speranza. Insegnaci, Maria, ad essere solidali e generosi con i giovani che non riescono a trovare un’occupazione, con chi ha perso il lavoro, con chi soffre la solitudine e la povertà. Regina della famiglia, mantieni salda l’unità delle nostre famiglie, tanto minacciate da ogni parte in questa società che dimentica Dio e rendile focolai di serenità e di amorevole concordia, superando difficoltà e contrasti nella reciproca comprensione e nel perdono.
Intercedi presso Dio perché le nostre famiglie siano radicate nella fede, ricche di amore e camminino sulle strade del Vangelo in fedeltà a Dio. Implora per loro anche il grande dono di numerose vocazioni al sacerdozio o alla vita consacrata di cui il nostro mondo ha tanto bisogno.
Veglia con materna bontà anche sulle famiglie in crisi e su quelle divise. Aiutaci a saper guardare in alto per trovare la luce che illumina i sentieri della nostra vita. Madre di Dio e Madre nostra, proteggi il Papa, la Chiesa, i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi e le Religiose, i credenti in Cristo e l’umanità intera. Proteggi e accompagna, Vergine Santa, la comunità diocesana di Biella, il Piemonte, l’Italia e l’umanità intera, perché cresca l’impegno per il bene comune e non manchino gli sforzi perché amore e pace regnino nei cuori e nella società.
Rinvigorisci la coerenza cristiana e sostienici nel cammino sinodale programmato dalla Chiesa italiana. 3 Tu che hai fatto visita ad Elisabetta, recandole gioia e aiuto, ravviva nei nostri cuori la gioia di essere cristiani, cammina con noi e guida i nostri passi verso Gesù. Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di consolazione e di sicura speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
Card. Giovanni Battista Re