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1999: miniature geneticamente modificate |
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Alla fine degli anni ’30, due scienziati, uno tedesco e uno italiano, Wasserman e Maraffino, stanno sperimentando diverse soluzioni genetiche per potenziare fisicamente i soldati del Terzo Reich (storia già sentita, vero?). Naturalmente gli esperimenti dei due ben presto degenerano finendo per creare un potentissimo virus che, uscito dal loro controllo, finisce per contagiare gran parte della popolazione umana. I due scienziati si dividono: Wasserman si mette a disposizione del Reich per utilizzare il nuovo virus come arma di distruzione mentre Maraffino si rende conto della mostruosità che ha creato, cerca conforto nella religione e finisce per mettersi al servizio del Vaticano. Per farla breve: vengono create tre nuove razze di creature: i Demoniaci, al servizio del Reich, gli Angelici per il Vaticano e gli Umani che fanno una fazione a sé stante. Naturalmente la lotta è per la sopravvivenza. 1999 è il nuovo “dark game” della svedese Cell Entertainment caratterizzato dalla forza e dalla bellezza delle miniature. Si perché 1999 è un gioco stile “Confrontation” dove le “pedine”, le miniature sono accompagnate da carte con le caratteristiche dei vari personaggi. Il modello è “retro-gotico” e si gioca con un minimo di tre ad un massimo di 20 miniature. Il meccanismo di gioco risulta familiare a chi ha già esperienza con giochi di questo tipo con tiri di d6 contro i livelli di copertura del bersaglio, la sua armatura, ecc.. Le miniature sono dotate di armi da fuoco o da corpo a corpo: diverse tipologie che, come si capisce, sono adatte a diversi tipi di tattica a seconda della vicinanza o lontananza del nemico. Una peculiarità del gioco è quella di poter mutare geneticamente i propri soldati: attraverso questa operazione è possibile aumentare, ad esempio, la forza o il movimento, oppure ottenere abilità speciali. Naturalmente il prezzo da pagare per questi potenziamenti è quello di fare un “tiro di stabilità” per vedere la reazione del soldato che, in caso di fallimento potrebbe non reggere alle modificazioni genetiche che gli abbiamo apportato. Per quanto riguarda le caratteristiche delle singole fazioni, possiamo dire che gli Umani sono il compromesso più giusto: se la cavano sia in corpo a corpo che sulla distanza ma, non essendo modificati geneticamente hanno meno corazza e sono abbastanza fragili; i Demoniaci hanno una buona corazza, una buona costituzione e sono ottimi colpitori sulla distanza: chiaramente i loro svantaggi saranno sul corpo a corpo. Infine gli Angelici preferiscono gli scontri ravvicinati e anche le loro armi hanno un raggio assai ridotto. Un nuovo gioco sicuramente valido che si va aggiungere alla schiera dei giochi del genere: meccaniche già viste, ma come ci si può stancare di prendere parte alle mille battaglie che è possibile mettere in campo sul panno verde? 04/01/2003 |
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