DIETA IPOLIPIDICA

































Obesità - Le cause e la cura dell'obesità, Alimentazione naturale, Dieta corretta, Obesità
L’obbiettivo di tale tipo di dieta è quello di ridurre l’apporto energetico giornaliero garantendo il fabbisogno di proteine, vitamine e minerali..
Molto si è discusso e si continua a discutere sulla validità di questo tipo di dieta, che si basa sul fatto che nei Paesi occidentali il contenuto energetico dell’alimentazione quotidiana è sostanzialmente dovuto al suo contenuto lipidico.
A noi sembra che il controllo della quantità e qualità dei grassi nella dieta risulti utile nella prevenzione dell’obesità e per evitare il recupero ponderale di molti obesi già sottoposti a precedenti diete ipocaloriche.
Praticare ginnastica o uno sport leggero, pertanto, non autorizza la prescrizione di una dieta con maggior apporto calorico.
La terapia dell’obesità non si può limitare alla frettolosa prescrizione di una dieta e ad un generico e poco convinto invito all’esercizio muscolare.

Infarto
Terapia Il paziente deve seguire alcune norme igieniche di vita: abolizione del fumo se presente, controllo di una eventuale ipertensione arteriosa (aumenta il lavoro cardiaco), dieta ipolipidica in modo da mantenere controllati i grassi presenti nel sangue, calo ponderale se è presente obesità.
Dovranno però seguire alcune norme di igiene di vita: abolizione del fumo, dieta ipolipidica per mantenere un profilo lipidico ottimale, mantenere un peso normale, condurre una attività fisica costante, ad esempio fare lunghe passeggiate a piedi oppure mediante l’utilizzare della cyclette da casa.

Progetto Diabete - La dieta ipoglucidica nella gestione del diabete
Alimentazione e metabolismo La dieta ipoglucidica nella gestione del diabete A cura di Surender K Arora e Samy I McFarlane .
Introduzione La dieta ipoglucidica nella gestione del diabete Controllo glucidico Diete ipoglucidiche e calo ponderale Diete ipoglucidiche e controllo glicemico Dieta ipoglucidica e iperglicemia postprandiale Dieta ipoglucidica e dislipidemia Dieta ipoglucidica e insulinoresistenza Dieta ipoglucidica e ipertensione Dieta ipoglucidica e infiammazione Argomenti a sostegno della dieta ipoglucidica La nosta opinione a riguardo Diete ipoglucidiche e linee guida attuali per il trattamento del diabete Conclusioni Introduzione .
Una dieta povera di grassi ma ricca di carboidrati unita ad esercizio fisico regolare è il tipico consiglio per la gestione del diabete..
Tuttavia, adattarsi a questo cambiamento dello stile di vita può non risultare soddisfacente; una dieta ricca di carboidrati aumenta il glucosio ematico postprandiale e la secrezione insulinica, aumentando così il rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, dislipidemia, obesità e diabete.
Dal punto di vista medico, questo apparente fallimento della dieta tradizionale suggerisce la necessità di un approccio alimentare alternativo.

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Che la dieta ipolipidica possa aumentare il rischio cardiovascolare suona un po’ strano, ma i dati di (1 ) sembrano insinuare il dubbio.
In ogni caso, la dieta ipolipidica richiede un attento follow-up…….
Observed changes in the lipid profile and calculated coronary risk in patients given dietary advice in primary care.

Il digiuno
Per questo preferisce la dieta ipolipidica del dr.
Un fattore ambientale potrebbe essere la dieta..
La dieta invece dà riposta a tutte queste domande e spiega anche il perché dell'andamento "con remissioni e ricadute" che la maggior parte dei malati sperimenta.
Sono quindi stati analizzati altri fattori ambientali, come ad esempio l'esposizione alla luce solare, l'altitudine, la temperatura, le radiazioni, l'inquinamento, i metalli pesanti, i batteri, le condizioni sanitarie e infine la dieta.
Anche la dieta è stata sbrigativamente scartata, ma a tutt'oggi non esiste uno studio che dimostri che la dieta non è il fattore ambientale che scatena la Sclerosi Multipla.
Brewer Dugan hanno sperimentato, ormai da decenni, gli effetti positivi di una dieta particolare da loro ideata, basata su un ridotto apporto di acidi grassi saturi (contenuta prevalentemente in burro, margarina, formaggi e carni rosse)..
La teoria della dieta spiegherebbe perché ci si ammala di più nelle zone interne della Norvegia, rispetto alle zone costiere (consumo di olio di pesce, piuttosto che di burro); spiegherebbe perché i figli degli immigrati si ammalino quanto i locali, mentre i genitori, che mantengono le abitudini del paese di origine, si ammalino meno; spiegherebbe perché i giapponesi alle Hawaii si ammalino di più (mangiano più grassi), mentre gli europei meno (ne mangiano meno rispetto al paese d'origine)..

Dieta della banana
Dieta della banana Istruzioni per l'uso :.
dieta da seguire solo quattro giorni al mese indicata per le persone attive e che praticano sport dieta ipolipidica e ipoproteica (le proteine sono comunque sufficienti) N.B.

Comments for .rune.
le variazioni dei parametri in medicina sono dovuti a nuove acquisizioni rispetto al rischio di malattia coronarica, ma questi sono i valori certi ad oggi.se sei sopra sei a rischio di malattia coronarica(infarto, ischemia, ictus).rimedi:dieta ipolipidica ed ipoglucidica, sport aerobici.

Guide of DIETA IPOLIPIDICA



info: DIETA IPOLIPIDICA

AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del peso)
L’argomento è però controverso e non esistono attualmente basi scientifiche per l’utilizzo di dieta a basso contenuto di carboidrati.
Negli obesi adulti la BT che incorpora una dieta di 1.200 kcal al giorno produce un decremento ponderale del 10% negli individui che completano la cura (circa l’80%).
Quello che è noto è che i farmaci migliorano in modo significativo i risultati di un modesto programma comportamentale, ma non si sa se un programma esaustivo specialistico di terapia comportamentale, che includa dieta, attività fisica, e terapia comportamentale, possa migliorare i risultati ottenuti in combinazione con la terapia farmacologica.
Wadden, il direttore dell’istituto di Philadelphia dove lavora Faith, nel 2001 ha pubblicato uno studio in cui confrontava la terapia farmacologca da sola con farmaci e terapia comportamentale di gruppo per 5 mesi con farmaci e terapia comportamentale più dieta di 1.000 calorie a porzioni controllate (pasti forniti dai terapeuti).
I risultati di questo studio preliminare hanno evidenziato un calo del peso corporeo a sei mesi rispettivamente nei tre gruppi del 4 %, 10% e 17 %, con notevole soddisfazione da parte dei pazienti della perdita di peso raggiunta dal terzo gruppo (farmaci + modificazione dello stile di vita e dieta a porzioni controllate).

AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del peso)
Alle donne di questi studi è stata generalmente prescritta una dieta di 1000-1500 kcal/die, e agli uomini una dieta di 1500-1800 kcal/die.
Ad esempio, un soggetto in trattamento farmacologico per la perdita di peso avrà sicuramente benefici aggiuntivi per la sua salute se oltre al farmaco camminerà 30 minuti al giorno, consumerà un dieta ipolipidica e gestirà in modo adeguato i suoi livelli di stress.

Dieta e Malattie
La dieta si prefigge il recupero delle capacità digestive e di assorbimento, incidendo soprattutto sulla qualità delle ricette proposte (semplici, cotte e passate)..
Prima dieta lievemente ipocalorica, bilanciata, con porzioni sotto la norma..
La dieta si prefigge di mantenere e migliorare lo stato nutrizionale nei soggetti con marcate carenze attraverso un adeguato apporto di energia e di nutrienti, di impedire l'encefalopatia epatica e di prevenire le ulteriori degenerazioni del fegato..
Dieta dopo il primo approccio ipercalorica, ipolipidica, iperglucidica, con piatti semplici, metodi di cottura non drastici, introduzione di monopiatti, alternativi..
La dieta si prefigge il raggiungimento del peso ideale e di un adeguato stato nutrizionale (FAT/FFM )..
Dieta normoproteica e ipolipidica privilegiante grassi vegetali, fibra, leguminose e verdure crude con riferimento al modello mediterraneo..
La dieta si prefigge una corretta igiene alimentare e una regolare fruizione dei pasti con scelta di alimenti integrali, semplici e non manipolati..
Dieta essenzialmente ipocalorica, povera di grassi e parzialmente povera di proteine animali per normalizzare la secrezione biliare..

NonSoloNews - it salute alimentazione
Ciao, conduco da circa un anno una dieta lacto-ovo-vegetariana, sto benissimo, le prestazioni atletiche non sono mai state così valide e mi sento in gran forma.....
Un prodotto per essere adatto ad una dieta ipolipidica quanti gr di grassi (per 100 gr di prodotto) deve contenere al max? .
La dieta mi e' stata prescritta dal medico per 7 giorni e poi e' stata prolungata per altri 7.
Ciao a tutti Sono in dieta da un paio di settimane e devo perdere all'incirica 5 kg Per darvi una idea della mia giornata alimentare, posso dirvi che generalmente....

Tempo Medico on line: Dieta mediterranea sugli scudi
L'ennesima prova dell'azione benefica della dieta mediterranea, il modo di cibarsi sobrio e frugale di molti popoli affacciati sul mare nostrum, viene da due studi sul Journal of the American Medical Association.
Nel primo Dario Giugliano, ricercatore della seconda Università di Napoli, ha verificato il ruolo della dieta nella sindrome metabolica, insieme di disturbi tra cui spiccano obesità, ipertensione e iperglicemia.
'La sua eziologia resta in gran parte sconosciuta, ma è probabilmente il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici, metabolici e ambientali, dieta compresa'.
'Scopo dello studio' spiega il ricercatore 'è verificare l'effetto della dieta mediterranea sulla funzione endoteliale e sull'infiammazione vascolare in pazienti con sindrome metabolica'.
Allo studio hanno preso parte 180 pazienti nutriti nel modo mediterraneo con cereali, frutta e verdura o con una dieta ipolipidica a base di carboidrati per il 50-60 per cento, proteine per il 20 per cento e grassi per meno del 30 per cento.
Dopo due anni chi seguiva la dieta mediterranea aveva non solo perso più peso, ma anche un endotelio meglio conservato, una ridotta resistenza all'insulina e un migliore rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3.

Tempo Medico - News
Basta convincere i soggetti a rischio a modificare alcune abitudini, soprattutto la dieta e la sedentarietà, per ottenere un risultato spettacolare: dimezzare l'incidenza della malattia..
I fattori comportamentali più implicati nella patogenesi della malattia sono l'obesità, la dieta ipercalorica e iperlipidica, la sedentarietà.
Un'indicazione di massima sull'utilità della prevenzione era stata prospettata da due studi precedenti, uno svedese e l'altro cinese, che suggerivano una dieta controllata e un'attività fisica regolare quali strumenti capaci di ridurre l'incidenza o ritardare l'insorgere della malattia.
Il primo riceveva alla prima visita, e a ogni successiva con cadenza annuale, consigli sulla dieta da seguire e sul tipo di esercizio fisico da svolgere, il tutto accompagnato da un breve promemoria scritto.
Il gruppo di intervento, invece, incontrava il nutrizionista ben sette volte nel primo anno e ogni tre mesi nel periodo successivo, e aveva la possibilità di discutere nel dettaglio e personalizzare sia la dieta, tenendo conto dei gusti individuali, sia il programma di attività fisica.

Benefits

Società Italiana di Medicina naturale
Uno studio nel ratto ha valutato l’effetto dei policosanoli sull’ipercolesterolemia indotta da una dieta ricca di caseina.
Gli animali consumavano la dieta suddetta e prendevano per os 30 g/kg/die di policosanoli o un placebo per 30 giorni.
Sono stati arruolati 29 pazienti con glicemia ben controllata dalla terapia ipoglicemizzante e con ipercolesterolemia, che dovevano seguire una dieta ipolipidica, integrata dai policosanoli alla dose di 5 mg due volte al giorno o da un placebo per 12 mesi.
Sono stati arruolati 437 pazienti ipercolesterolemici a dieta ipolipidica, che assumevano per os 5 mg di policosanoli per 3 mesi e poi 10 mg.
Essi dovevano seguire una dieta ipolipidica per 6 settimane, dopodichè ricevevano per os 10 mg di policosanoli o 20 mg.
Sono stati arruolati 75 pazienti di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, che erano messi a una dieta ipocolesterolemizzante per 4 settimane.

KiloKal - Opinione - EVITATE LE SCORCIATOIE
La parola d'ordine e' DIETA e meglio ancora se associata a compresse miracolose..
Ma forse non tutti sanno che il termine dieta di per se significa solo regime alimentare, ma i regimi alimentari possono essere tanti..
- DIETA IPOCALORICA: Cioe' quella mirata a ridurre l'apporto calorico, per perdere il peso in eccesso.
- DIETA IPERCALORICA: Cioe' quella mirata per le persone sottopeso (beati loro, mai avuto questo problema) che hanno bisogno di aumentare l'apporto calorico.
- DIETA IPOSODICA: Cioe' povera di sale per coloro che soffrono di ipertensione arteriosa.
- DIETA IPOGLICEMICA: Cioe' povera di zuccheri per coloro che sono affetti da diabete..
- DIETA IPOLIPIDICA: Cioe' povera di grassi per coloro che hanno patologie epatiche.
Ora io mi chiedo, se sono a dieta ipocalorica e faccio sport, il peso lo perdo per quel motivo, e allora a che cosa mi servono le compresse???.

Alimentazione | Guit Salute
Alimentazione | leggi tutto | accedi o registrati per inviare commenti Acidi Grassi Essenziali in dieta vegetariana Ciao, conduco da circa un anno una dieta lacto-ovo-vegetariana, sto benissimo, le prestazioni atletiche non sono mai state così valide e mi sento in gran forma.
Alimentazione | accedi o registrati per inviare commenti Dieta ipolipidica e grassi Un prodotto per essere adatto ad una dieta ipolipidica quanti gr di grassi (per 100 gr di prodotto) deve contenere al max?.
La dieta mi e' stata prescritta dal medico per 7 giorni e poi e' stata prolungata per altri 7.
Xpost P.M ha scritto: Qualunque sostanza è pericolosa se assunta in modo scriteriato, ma l'uomo è onnivoro e i carboidrati sono essenziali nella sua dieta.
Alimentazione | accedi o registrati per inviare commenti dieta e insonnia Ciao a tutti Sono in dieta da un paio di settimane e devo perdere all'incirica 5 kg Per darvi una idea della mia giornata alimentare, posso dirvi che generalmente mangio così: colazione: cafelatte (latte scremato) + 4 fette biscottate o biscotti secchi.

Consigli e indicazioni per il ricovero
Non tutti possono usufruire dei cibi previsti dal menù e pertanto il/la dietista del presidio ospedaliero, dietro prescrizione medica, sarà a disposizione per fornire una dieta personalizzata.
Queste le diete più comuni che vengono servite: dieta iposodica: con poco sale; è una dieta utile per tutti in special modo per chi ha la ``pressione alta', perciò i cibi saranno meno saporiti; dieta per diabetici: con minore quantità di zuccheri, di pasta e di pane; dieta ipoproteica con poche proteine e quindi minor quantità di carne, uova, formaggi e legumi.
La pasta ed il pane sono aproteici, cioè privi della componente proteica quindi hanno un gusto meno gradevole; dieta ipolipidica con pochi grassi quali olio, burro, formaggi, prosciutto, utile per chi ha il ``colesterolo alto'; dieta ipocalorica: con una minore quantità di alimenti e comunque vengono privilegiati quelli a minor contenuto di calorie; è indicata in chi presenta un peso corporeo eccessivo.

Madiventura
Un recente studio comparativo pubblicato sugli Annali of Internal Medicine nel Luglio 2006 condotto in Spagna tra la Dieta Mediterranea e la Dieta low- fat (a ridotto contenuto di grassi), evidenzia che coloro che hanno mangiato verdure, legumi, olio d’oliva e noci presentano valori pressori più bassi, un migliore profilo lipidico del sangue, hanno diminuito la resistenza all’insulina e hanno una minore concentrazione di molecole infiammatorie.
Sembrerebbe che una dieta ricca di monoinsaturi possa ridurre il tasso di colesterolo LDL, che é nocivo per le arterie, senza ridurre il tasso di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità, o colesterolo "buono").
In uno di tali studi, a un gruppo di persone che avevano seguito una dieta ipolipidica (30% di calorie da grassi) fu chiesto di aumentare l'assunzione di grassi al 37% delle calorie.
I risultati di numerose ricerche e studi epidemiologici hanno spinto nel 2004 la US Food and Drug Administration per la prima volta nel settore dei cibi a stabilire che le noci possono fregiarsi di questo claim nutrizionale ”Ricerche approfondite ma non conclusive, dimostrano che mangiare noci nella ragione di 40 g al giorno, come parte di una dieta con pochi grassi saturi e colesterolo, nell’abito una dieta che non preveda l’aumento globale delle calorie, può ridurre il rischio di malattie coronariche.”.

La terapia dietetica nella calcolosi renale
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In pratica in questi casi è necessario: bere almeno 2, 5 litri di acqua oligominerale al di fuori dei pasti principali; evitare gli alimenti più ricchi di ossalato e di vitamina C (vedi box); fare una dieta ipolipidica; cuocere le verdure, che sono ricche di ossalati, con aceto alfine di favorirne l'eliminazione.
Nel caso di pazienti obesi o in sovrappeso è utile una dieta ipocalorica che miri al raggiungimento di un peso accettabile.

DIETA IPOLIPIDICA ?

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animale tranne che per alcuni acidi grassi a catena lunga, polinsaturi (acido linoleico e linolenico) che in molte specie superiori, tra cui l'uomo, non possono venire sintetizzati direttamente dall'organismo, ma devono essere introdotti con la dieta; sono per questo detti essenziali..
- Dieta significa; Impiego razionale e regolamentato degli alimenti effettuato a fini igienici dall'individuo sano e con precise finalità terapeutiche dal soggetto ammalato.
La dieta deve fornire il necessario apporto calorico alimentare attraverso un adeguato quantitativo di principi nutritivi essenziali: amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine, sali minerali, oligoelementi.
La dieta assume importanza particolare negli stati di malattia: ha valore fondamentale nel diabete, nella gotta, negli stati di obesità e di magrezza, nelle malattie renali e cardiache, nelle disfunzioni dell'apparato digerente, in particolare nelle malattie del fegato e delle vie biliari.
In alcuni processi morbosi acuti è prescritta la dieta assoluta, cioè la completa astensione dai cibi, oppure la dieta idrica, consistente nella sola assunzione di acqua, zuccherata o meno.
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La dieta della magica minestra del cavolo cappuccio .
Re: La dieta della magica minestra del cavolo cappuccio .
Unavicoltura (Giugno - 2001): Futuro senza pregiudizi
a) la colesterolemia dipende solo per il 20% circa dal colesterolo della dieta, mentre l'80% restante lo produce il nostro organismo, anche perché il colesterolo ha un’importanza fondamentale nel metabolismo;.
b) esiste una grande variabilità individuale intra e inter-personale nella risposta della colesterolemia al colesterolo della dieta;.
d) criminalizzare oltre misura il colesterolo della dieta non è corretto, visto quali meccanismi di difesa e di regolazione esistano nel nostro organismo rispetto ad una eccessiva assunzione di colesterolo con i cibi..
Ciò premesso, gli studiosi - più o meno a partire dal 'Consensus Announcement su colesterolo e malattie ischemiche del miocardio' del 1989 - si sono ritrovati d'accordo nel ridimensionare notevolmente l'impatto che il contenuto in colesterolo della dieta ha sulla quantità e sul tipo di grassi presenti nel sangue..
In sostanza, oggi si ritiene che nella ipercolesterolemia i provvedimenti terapeutico-preventivi da prendere abbiano un ordine di urgenza piuttosto differente da quanto si riteneva in passato: innanzitutto moderare l'apporto calorico complessivo per prevenire l'obesità e normalizzare il peso corporeo (il tessuto adiposo in eccesso stimola infatti la sintesi endogena di colesterolo); ancora, contenere l'introito totale di grassi entro il 30% dell'apporto calorico (solo un terzo come saturi); poi, ridurre la quantità di acidi grassi saturi e di acidi grassi trans nella dieta; inoltre, ridurre la quantità di colesterolo alimentare; poi, aumentare nella dieta la quantità di fibra e ridurre gli zuccheri semplici e l'alcool; infine, abolire il fumo (che riduce l'HDL colesterolo, quello che favorisce la rimozione del colesterolo dalle arterie) e combattere sia l'eccesso di stress sia la vita sedentaria..
Theramex - Area Giornalisti - Comunicato stampa
Il crescente interesse nei confronti dei fitoestrogeni nasce dall'osservazione epidemiologica nelle donne orientali - che fanno ampio uso di alimenti a base di soia nella loro dieta abituale - di una minore incidenza di sintomatologia menopausale, malattie cardiovascolari e patologie neoplastiche rispetto alle donne occidentali.
L'attività benefica degli isoflavoni sembra quindi derivare dall'interazione di numerosi effetti diversi che hanno – come ha concluso la D.ssa Alessandra Graziottin – "come denominatore comune la capacità dei fitoestrogeni di agire facilitando, a vari livelli, i sistemi di autoprotezione dell'organismo, con profilo d'azione diverso a seconda del tipo di fitoestrogeni prevalente nella dieta." Gli isoflavoni, appaiono in questo senso i più biologicamente attivi ed interessanti sotto il profilo clinico..
La protezione di una dieta a base di soia sull'apparato cardiovascolare si basa soprattutto sul ben noto e documentato effetto ipocolesterolemizzante, nonché sul miglioramento diretto della funzione cardiovascolare.
La FDA nel 1999 ha riconosciuto che la combinazione di una dieta povera di grassi e di colesterolo con l'assunzione quotidiana di 25 g/die di proteine di soia può ridurre il rischio di malattia coronarica".
Dieta della banana
Istruzioni per l'uso dieta da seguire solo quattro giorni al mese indicata per le persone attive e che praticano sport dieta ipolipidica e ipoproteica (le proteine sono comunque sufficienti) N.B.


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