Consigli - ALIMENTAZIONE ITALIANA -
ALIMENTAZIONE ITALIANA Nel corso degli ultimi trent'anni, I'alimentazione degli italiani e' profondamente cambiata.
E tutto cio' si e' verificato, paradossalmente, come conseguenza dell'abbandono di quella dieta italiana tipicamente mediterranea che invece altri paesi ricchi hanno preso a modello di sana alimentazione.
In conclusione, si puo' affermare che le necessita' nutrizionali della popolazione media italiana suggerite, ad esempio, nei 'livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per gli italiani'(i cosiddetti LARN), sono ormai generalmente soddisfatte.
Tenuto conto di questo fatto, le Linee guida per una sana alimentazione italiana intendono indicare nel modello delle più tradizionali abitudini alimentari italiane, che ognuno di noi dovrebbe seguire o tornare a seguire, lo strumento per star meglio mangiando meglio.
Consigli - ALIMENTAZIONE ITALIANA -
ALIMENTAZIONE ITALIANA Conclusioni Una alimentazione equilibrata ha come obbiettivo più benessere e più salute per l'intera popolazione, senza tuttavia mortificare i sensi e il piacere della buona tavola.
Di conseguenza, per buona parte degli italiani seguire questi consigli per una giusta alimentazione sarà più facile, in quanto rappresenta semplicemente la conservazione o il recupero di abitudini tradizionali per lo più già note e familiari.
Il sito per vivere meglio con informazioni su alimentazione, sport,
psicologia e salute
Sta nascendo anche una rete italiana di consulenti in grado di applicare, personalizzare e completare il metodo per il miglior supporto a chi vuole un'interfaccia locale.
Conoscere i cibi che consumiamo quotidianamente è il solo modo di legare positivamente l'alimentazione alla salute, un gesto d'amore verso sé stessi e la propria qualità della vita.
La dieta italiana
La dieta italiana (2003) è l'unico modello alimentare che può essere seguito da tutti e per sempre e che ha come risultato la massima salute dell'individuo senza penalizzare la qualità della vita con un atteggiamento troppo maniacale verso l'alimentazione (non è cioè ortoressica ).
NOTA - Troppi visitatori continuano a scambiare la dieta italiana con la dieta mediterranea .
Se volete, la dieta italiana è una versione scientifica della dieta mediterranea! Le 30 regole della dieta (il link alle quali è a fondo pagina e la cui spiegazione è contenuta nel Manuale completo dell'alimentazione-La dieta italiana ) possono essere riassunte in alcuni punti fondamentali: 1) Essere magri è necessario per essere sani.
La dieta italiana fissa nuovi e più realistici limiti di sovrappeso.
2) Sport e alimentazione sono un binomio indissolubile.
La dieta italiana non demonizza nessun cibo purché non sia provata la sua nocività.
La dieta italiana indica la strada per la preparazione dei piatti ASI, il giusto compromesso fra appetibilità, sazietà e ipocaloricità.
La dieta italiana non si basa su considerazioni astratte, ma parte dai bisogni dell'organismo e applica i principi della scienza dell'alimentazione.
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La storia dell'alimentazione può essere utile per avere una chiave di lettura dei profondi mutamenti sociali avvenuti in Italia..
Il rapporto fra alimentazione e società ci appare del tutto intuitivo, infatti, attraverso l'analisi della prima si può ottenere una visione della seconda, poiché le abitudini alimentari possono essere rappresentative di una fascia sociale o territoriale ben determinata.
Linee guida per una sana alimentazione
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La 3a edizione delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana desidera testimoniare l’attenzione e la partecipazione con cui il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali vuole essere accanto al cittadino, fornendo, attraverso le conoscenze scientifiche, una maggiore consapevolezza nelle scelte alimentari..
La sana alimentazione è uno degli elementi fondamentali per il mantenimento e la tutela della qualità della vita dei cittadini che rappresenta un fattore immateriale di grandissima importanza, radicato, però, nella concretezza della vita quotidiana, alla quale, ovviamente, appartiene anche il cibo.
Questo è solo il primo passo in un percorso coerente che il nostro Ministero intende portare avanti, affinché si diffonda sempre più una cultura della sana alimentazione nella nostra comunità nazionale..
E nella stessa direzione si sono mosse le principali Agenzie internazionali che si occupano di alimentazione e salute..
In Italia, fin dal 1986 l’INRAN si è fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione di numerosi rappresentanti della comunità scientifica nazionale, ha predisposto e successivamente diffuso le prime “Linee guida per una sana alimentazione italiana”.
DIETA METERRANEA
Il modello alimentare italiano di oggi conserva solo pochi aspetti della vera DIETA MEDITERRANEA che si caratterizzava per una alimentazione composta da cibi naturali, senza additivi o conservanti chimici.
La ricetta che sintetizza emblematicamente il modello mediterraneo è certamente la "pasta e fagioli", tipica alimentazione contadina dei tempi passati.
Otto di questi sono definiti aminoacidi essenzial i, in quanto non sintetizzabili dallorganismo che deve perciò introdurli con lalimentazione ( leucina, isoleucina, valina, lisina, triptofan o, metionina, fenilalanina e treonina).
Alcuni acidi grassi insaturi sono definiti essenziali (acido linoleico, acido linolenico e acido arachidonico) in quanto non sono sintetizzabili dallorganismo che deve necessariamente assumerli con lalimentazione.
Per garantirsi un sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti, gli esperti consigliano un'alimentazione equilibrata ed un consumo giornaliero di almeno 5-6 etti di frutta e verdura fresche e di stagione (due etti di frutta e tre di verdura).
AIAB.IT
Linee guida per una sana alimentazione italiana .
Anche il codice europeo per la prevenzione oncologica si esprime in tal senso, così pure le linee guida della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e le Linee Guida per una sana alimentazione italiana curate nella nuova edizione 1977 dallIstituto Nazionale della Nutrizione..
SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana
Non sembrano esistere stati conclamati di grave deficit nell'uomo adulto, se non in soggetti con alterati assorbimento e/o metabolismo o nei soggetti sottoposti per lunghi periodi ad alimentazione parenterale.
Il contenuto di colesterolo della dieta italiana è stato stimato in 375 mg sulla base delle tabelle di composizione e in 317 mg sulla base di determinazioni analitiche (Pizzoferrato & Nicoli, 1994).
L'assunzione di acidi grassi trans nell'alimentazione italiana è in media di solo 1, 3 g/die, contro i 5-10 g rilevati in Paesi con consumi elevati di grassi idrogenati (USA, Canada, Germania, Svezia e UK) (Pizzoferrato & Nicoli, 1994).
Lentità dellapporto lipidico ritenuta adatta per la popolazione italiana è del 35-40% dell'energia totale fino al secondo anno di vita, del 30% fino all'adolescenza e del 25% nell'età adulta.
Proporzioni minori, pur spesso consigliate, sono però poco realistiche sotto il profilo del mantenimento delle caratteristiche organolettiche della normale alimentazione.