ALIMENTAZIONE DEI GRECI

































Alimentazione dei Greci, la cucina greca, il banchetto nell'antichitý
Dopo l’improvvisa scomparsa della civiltà micenea nel tredicesimo secolo a.C., forse causata dall’ondata migratoria dei Dori, vi fu un periodo di decadenza (Medioevo ellenico).
ebbe inizio una lenta ripresa in tutta la Grecia, che portò ad un progressivo aumento della popolazione..
I Greci furono i primi a occuparsi dello studio dell’alimentazione.
Un altro medico che s’interessò di dietetica fu Galeno, vissuto nel secondo secolo: egli consigliava un’alimentazione ricca di vegetali, pesce ed olio come condimento, perché salutari per l’organismo.
Tra gli alimenti maggiormente consumati nell’antica Grecia c’era il pane.
A noi sono giunte solo poche ricette tra cui quella del pesce al cartoccio (cuocere dei filetti di sarda avvolti in foglie fico).
La pesca era per i Greci un vero e proprio mestiere di cui Platone esalta il piacere.
Il vino non veniva bevuto puro (ácratos), ma allungato con acqua fino a formare una miscela più o meno alcolica in grandi vasi chiamati crateri, a cui attingevano i servi usando dei lunghi mestoli.

Alimentazione dei Fenici, la cucina fenicia
L'alimentazione dei Fenici di Ivana Venezia.
Ma quando ci fu l’invasione dei cosiddetti “popoli del mare”, che provocarono il crollo dell’impero ittita, i Fenici e gli Ebrei residenti nell'attigua Palestina, ebbero modo di esprimere meglio le loro capacità e i caratteri distintivi della loro etnia..
A differenza dei Greci, non furono dei veri e propri colonizzatori; infatti, il loro obiettivo era quello di creare una fitta rete commerciale per esportare i loro prodotti: ceramica, carpenteria metallica, oreficeria ed importare grano, pezzi di stoffa, anfore per l’olio ecc.
Nel pasto dei Cartaginesi abbondavano grano, orzo, legumi, olio di oliva, vino, miele ecc.

Storia Antica Grecia Vita Alimentazione Cibo Arte Antichi Greci Olimpiadi
Le risorse per scoprire i miti e le leggende dell'Antica Grecia, la mitologia, e le vicende storiche ma anche l'arte la medicina, l'alimentazione e le olimpiadi .
Mondo Greco La cronologia della grecia antica, la storia greca in Italia, la mitologia e molto altro.
Storia medicina Greca La storia della medicina al tempo dei Greci.
Le Olimpiadi nella Grecia Antica Nate per affermare valori culturali e morali, celebravano l’apoteosi dell’uomo greco: la forza si trasformava in armonia, l’intelligenza .
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L'alimentazione da un millennio all'altro
L'alimentazione da un millennio all'altro .
La storia dell'alimentazione e della gastronomia ha pari dignità di quella di molte scienze e scoperte: senza l'arrivo della patata in Europa, ad esempio, le carestie avrebbero decimato le popolazioni.
Le migrazioni dei popoli hanno portato con sé e diffuso civiltà e culture che sono filtrate, quasi sempre, attraverso il cibo.
I greci ritenevano che il momento del pasto fosse occasione di nutrimento non solo del corpo, ma anche dello spirito.
i greci introdussero l'uso dell'olio e dell'aceto, ritenuto curativo.
Furono i contatti con la Magna Grecia a far iniziare l'evoluzione di nuove coltivazioni e quindi di nuove preparazioni.
All'inizio erano soprattutto polente a base di cereali, primi tra tutti l'orzo, il miglio, e poi il farro, la base dell'alimentazione.
Due le caratteristiche principali nelle preparazioni dei Romani: l'introduzione delle salse, che avevano il compito di "coprire" il gusto dei cibi mal conservati, ma che in seguito divennero elementi distintivi delle ricette, e la cottura dei pesci che venivano, infatti, bolliti prima di essere fritti o arrostiti.

CNR-->News
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero”, di Massimo Cultraro, ricercatore dell'Ibam - Cnr .
Sarà presentato a Roma, il 25 ottobre, alle ore 16.00 Per secoli i poeti greci hanno cantato l'aspetto e il valore degli eroi e principi micenei.
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero da Massimo Cultraro, ricercatore dell'Istituto per i per i Beni archeologici e monumentali del Cnr, sezione di Catania, specialista nel settore della preistoria e protostoria dell'Egeo e autore di saggi e scritti scientifici sulla Grecia.
“A rivelarlo è l'analisi della struttura dentaria e l'esame dei resti organici eseguito attraverso la tecnica della gas-cromatografia” spiega Massimo Cultraro.
“Le analisi chimiche” continua l'autore “confermano l'impiego di vini aromatici con l'aggiunta di sostanze vegetali (resina di pino e pistacchio), non lontano dal gusto della retsina che si beve nella Grecia moderna.
Un'alimentazione sostanziosa ed energetica non può che associarsi a corpi vigorosi, bisognosi di molte calorie per affrontare le battaglie.
Dove per lo studio dei reperti antropici si utilizzano moderne indagini criminologiche e di medicina forense.

La Dieta Mediterranea
Il padre di questa teoria, e il primo a descrivere la dieta mediterranea in questi termini, è stato Ancel Keys, architetto dell'ipotesi dei lipidi, secondo cui le cardiopatie sono causate dai "peggiori nemici della nostra dieta": i grassi saturi contenuti nella carne e nei latticini.
Nel 1951 presiedette la prima conferenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) presso la sua sede principale a Roma..
Quando mi informai sul rapporto fra l'alimentazione e la nuova epidemia di cardiopatie coronariche, Gino Bergami, professore di fisiologia all'Università di Napoli, disse che in quella città le malattie cardiache non costituivano un problema.".
Keys tornò a Oxford dove, sottopagato come ogni visiting professor, condivise con la moglie i disagi di una casa non riscaldata e di un vero e proprio "razionamento dei viveri".
Keys sostiene di avere scoperto che a Napoli gli infarti erano effettivamente rari, "fatta eccezione per la ristretta cerchia delle classi più ricche, la cui alimentazione era diversa rispetto a quella del resto della popolazione: mangiavano carne ogni giorno anziché ogni una o due settimane".

Zerodieta non è una dieta
La ricerca ha valutato l'atteggiamento dei consumatori nei confronti dell’attività fisica, del peso corporeo e della salute ed ha misurato il loro livello d’attività, il peso corporeo e l'altezza (attraverso automisurazione)..
Infatti, quando sono stati interrogati sui fattori più importanti che condizionano lo stato di salute, l’alimentazione è stata definita più rilevante dell’attività fisica..
Quest’inchiesta sulle “abitudini dei consumatori in materia di attività fisica” contrasta in qualche modo con i risultati di un’indagine meno recente sulle abitudini delle persone per quanto riguarda gli alimenti, la nutrizione e la salute.
Secondo quell’indagine i consumatori europei sono generalmente consapevoli del significato di una sana alimentazione (come dimostra la loro definizione d’alimentazione sana) e la considerano ottenibile mediante un'opportuna scelta degli alimenti.
I finlandesi mettono l’attività fisica al primo posto tra i fattori che influenzano la salute, mentre i greci la classificano al settimo posto.
Tradotto in numeri, il 92% dei finlandesi pratica un'attività fisica, contro un modesto 60% dei greci.
In Finlandia, l’alto livello di consapevolezza dei benefici per la salute che si ottengono praticando attività fisica e il notevole coinvolgimento delle persone su questo tema sono il frutto dei recenti sforzi volti ad incentivare la pratica sportiva..

DIETA MEDITERRANEA - PRODOTTI TIPICI CAMPANI, LUCANI - ITINERARI DEL GUSTO
La favorevole posizione geografica e la fertilità dei suoi terreni l’ hanno resa la una terra di grande produzione vinicola, fin dai tempi più antichi.
Per gentile concessione del Padre Superiore del Convento dei Frati Liguorini di Ciorani (Sa) .
I suoi vini furono già preferiti dai Greci e dagli Imperatori romani.
Nell’ampio panorama di vitigni del sud Italia, l’Agianico, - nelle sue due espressioni come biotipi, “del Vulture” e “di Taurasi” - si distingue nettamente al di sopra degli altri per la complessità, la ricchezza di aromi e sapori, per il corpo dei vini che se ne traggono.Quando, parlando con un professore universitario, ebbi a definire l’Aglianico come il Nebbiolo del Sud, questi insorse energicamente, dicendomi: E’ il Nebbiolo che è l’Aglianico del Nord!I terreni vulcanici del Vulture e le colline argillose dell’Irpinia hanno dato vita a due dei più rinomati, complessi, longevi, vini italiani..
Gli amanti del vino sanno di trovare in Irpinia prodotti di alta qualità, che esaltano i profumi ed i sapori varietali particolarmente pregevoli, vinificati senza l’uso di tecniche invasive, responsabili dell’appiattimento e dell’omologazione dei sapori.

DIETA MEDITERRANEA - PRODOTTI TIPICI CAMPANI, LUCANI - ITINERARI DEL GUSTO
La maggiore risorsa del Cilento, con i suoi 200 km di costa, è certamente il mare che possiede scorci fantastici e mozzafiato ed è ripetutamente segnalato dalle istituzioni di controllo come uno dei meno inquinati ed insignito della Bandiera Blu dell’Unione Europea.
Inoltre, la cultura che aleggia in questi luoghi che hanno visto l’insediamento dei primi coloni greci, con monumenti di eccezionale valore archeologico, supportata da una tradizione enogastronomica che ha dato i natali alla ben nota dieta mediterranea, contribuirà a rendere queste coste molto attraenti per un soggiorno di mare vivacizzato da tante attività culturali.
Tutti i paesi del Parco del Cilento e Vallo di Diano sono attrezzati con strutture ricettive che portano il visitatore a contatto con le originali realtà di vita contadina, offrendo salumi, formaggi, frutta fresca, frutta secca tra cui le castagne e la rinomata Nocciola Tonda Giffonese DOP, il prelibato Carciofo di Paestum con le verdure selvatiche e coltivate in gran varietà prodotte nella Piana e abbinate agli storici vini meridionali DOC, quali il Cilento, il Castel S.Lorenzo, e l’IGT Paestum prodotti con antichi vitigni autoctoni introdotti da Etruschi e Greci..

COMUNE DI PANICALE (PERUGIA) - LA CUCINA TIPICA UMBRA
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare l'alimentazione dei primi uomini non si limitava alla carne degli animali che di volta in volta riuscivano a cacciare; è ormai certo che si cibassero soprattutto di vegetali.
Piano piano si elaborò il sistema di cottura: le prede venivano gettate dentro grandi buche rivestite di pelli e riempite di acqua dove, precedentemente, erano stati posti dei sassi arroventati.
La mortalità dei cacciatori era assai alta non solo a causa degli animali feroci ma anche per la pericolosità dei crepacci e delle paludi: più di un terzo di loro non superava i 20 anni, mentre coloro che superavano tali pericoli arrivavano a malapena a 50 anni.
La pesca veniva fatta con dei ramponi di osso di renna, a forma cilindrica, sui cui lati erano fissati denti ricurvi che fungevano da ami.
Per quanto riguarda l'alimentazione dei Greci, i testi micenei ci consentono di risalire fino al 2000 a.C., quando, per fare il pane si servivano più dell'orzo che del grano.
Secondo Ateneo, nella Grecia classica, si contavano fino a 72 specie diverse di pane che andavano dal più semplice, nero, al più raffinato che veniva realizzato con fior di farina e arricchito di spezie e semi aromatici.

Guide of ALIMENTAZIONE DEI GRECI



info: ALIMENTAZIONE DEI GRECI

Le abitudini del consumatore in materia d'attività fisca, peso corporeo e salute (EUFIC)
La ricerca ha valutato l'atteggiamento dei consumatori nei confronti dell’attività fisica, del peso corporeo e della salute ed ha misurato il loro livello d’attività, il peso corporeo e l'altezza (attraverso automisurazione)..
Infatti, quando sono stati interrogati sui fattori più importanti che condizionano lo stato di salute, l’alimentazione è stata definita più rilevante dell’attività fisica..
Quest’inchiesta sulle “abitudini dei consumatori in materia di attività fisica” contrasta in qualche modo con i risultati di un’indagine meno recente sulle abitudini delle persone per quanto riguarda gli alimenti, la nutrizione e la salute.
Secondo quell’indagine i consumatori europei sono generalmente consapevoli del significato di una sana alimentazione (come dimostra la loro definizione d’alimentazione sana) e la considerano ottenibile mediante un'opportuna scelta degli alimenti.
I finlandesi mettono l’attività fisica al primo posto tra i fattori che influenzano la salute, mentre i greci la classificano al settimo posto.

| LifeGate | alimentazione | Erbe e spezie
Za’faran o jafaran in arabo, ed in persiano 'sahafaran', diretta derivazione di quella parola, 'asfar', che significa giallo, lo zafferano ha sempre affascinato l’uomo, sin dall’epoca egizia e poi dai tempi dei greci e dei romani.
Delicatissimo nella lavorazione, ma forte nel gusto, nell'aroma e nella benefica azione dei suoi antiossidanti naturali.

L’antica magia dello zafferano di Provenza è ritornata realtà
Za’faran o jafaran in arabo, ed in persiano 'sahafaran', diretta derivazione di quella parola, 'asfar', che significa giallo, lo zafferano ha sempre affascinato l’uomo, sin dall’epoca egizia e poi dai tempi dei greci e dei romani.
Dotato di proprietà medicinali, usato per tingere le bende delle mummie egiziane, per colorare le vesti, per preparare unguenti e profumi da Indiani, Arabi, Egiziani, Greci e Romani, considerato come afrodisiaco dai persiani e nella mitologia greca, nel medioevo era visto come un simbolo di ricchezza e 500 grammi valevano quanto un cavallo.
Una spezia dalle mille qualità, dunque, una sorta di 'elisir di lunga vita', in grado di contrastare l’invecchiamento, stimolare il metabolismo, favorire le funzioni digestive, ridurre la pressione sanguigna e abbassare le quote di colesterolo e trigliceridi che vengono assorbiti con l’alimentazione.
Citato nel Cantico dei Cantici - “i tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di Cipro con nardo e zafferano, cannella e cinnamono, con ogni specie d’alberi da incenso” - nel 1500, così recita la leggenda, utilizzato dal fiammingo Mastro Valerio da Profondovalle per decorare le vetrate del Duomo di Milano, e nel 1450 presente in qualcosa come 70 ricette di Martino de Rossi, celebre cuoco della famiglia Sforza, lo zafferano, antiossidante per antonomasia, grazie ai numerosi principi attivi, in grado di aumentare la secrezione della bile e dei succhi gastrici stimolando e favorendo così le funzioni digestive, non si sa bene come sia arrivato in Europa, fin dai lontanissimi Paesi di origine, localizzati alle pendici della catena montuosa dell’ Himalaya, tra il Kashmir e l’India.

Storia semiseria della cucina italiana
Abbiamo visto che pane vino ed olio sono tre merci e tre parti fondanti della gastronomia mediterranea, ma accanto a questi elementi abbiamo anche molti altri prodotti che erano alla base della alimentazione dei nostri stra-nonni..
L’aglio era addirittura una divinità egiziana e le cipolle vengono citate come cibo prevalente nella dieta dei costruttori di piramidi..
I romani lo ereditarono dai greci e questo condimento, usatissimo in tanti piatti, resistette fino quasi al 1.600..
Il fatto che un ingrediente così “forte” fosse largamente usato ci dice qualcosa sul gusto dei piatti, ma vedremo più avanti..
Della cucina dei Greci, Egiziani o Etruschi sappiamo poco davvero..
Della cucina di tutti i giorni o anche dei giorni di festa sappiamo quasi nulla..
Bisogna aspettare l’apoteosi dei Romani per sapere meglio, per avere le ricette, ma anche qui si tratterà di piatti eccezionali, di banchetti sontuosi, oppure, e sono interessanti, delle prescrizioni mediche o dei libri contabili in cui si annotavano i cibi distribuiti agli schiavi o ai soldati..
Loro, i nostri vecchi, scrivevano le cose che gli sembravano serie e le ricettine dei piatti di tutti i giorni non erano in questa categoria.

Storia semiseria della cucina italiana
Ma anche la vista deve essere gratificata da questa rivoluzione gastronomica, e quindi piatti colorati, strutture complesse, eleganza e richiami a quella mitologia classica che avevano riscoperto con la traduzione dei greci e degli antichi Romani..
Con le mandorle, la mollica di pane, il riso, lo zenzero, le polpe di pollo, la farina, il latte, si avranno piatti bianchi, il biancomangiare che era talmente importante anche per l’idea di raffinatezza e di signorilità che lo accompagnava che poi è rimasto nel nostro immaginario anche come alimentazione dei deboli e dei malati..
La salsa saracena invece è nera, in ricordo dei mori, mentre con la bietola e i neoarrivati spinaci, con il prezzemolo e con il basilico, si faranno salse e piatti verdi, con la cannella, mescolata magari all’uva sultanina, si ha il color cammello, con il succo dell’uva nera avremo salse “paonazze” mentre con la polpa delle more quelle celesti, con i fegatini di pollo pestati quelle marron e così via..
“Il discreto cuoco potrà, in tutte le cose essere edotto, secondo la diversità dei regni; e potrà i mangiari variare e colorare, secondo che a lui parrà”.
Anche le forme sono curatissime, ovviamente nelle mense ricche o nei piatti importanti, perché, non dimentichiamolo, si parla dei piatti dell’elite sociale, di quelli che sono dentro le 500 lire..

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Curiosità categoria "Grecia" - GialloZafferano.it
Giovane democrazia, la Grecia è riuscita ad entrare nell'Ue nel 1981, ad adottare l'Euro nel 2001 e ad ospitare le Olimpiadi estive di Atene 2004 ..
Possiamo affermare con certezza che già in età Preistorica i Greci si trovassero un gradino più su rispetto ad altre popolazioni: infatti, mentre le popolazioni europee si limitavano a cuocere la carne sul fuoco, e le popolazioni asiatiche facevano ammorbidire la carne mettendola tra la sella e la montatura, i Greci riuscivano già a combinare tra loro gli ingredienti che madre natura metteva loro a disposizione per creare dei piatti dal sapore unico..
L'ingrediente principe dell'alimentazione era sicuramente il grano che, macinato, veniva utilizzato per la preparazione di varie pastelle e soprattutto per le Pittes e il pane ..
Un altra attività molto praticata e redditizia era la pesca che arricchiva l'alimentazione con molte varietà di pesce e frutti di mare : tonni, triglie, orate, polpi, seppie e spigole venivano consumate arrosto e nelle zuppe, oppure seccati al sole e sotto sale..
Anche la frutta era presente in grande quantità in tutta la Grecia e si poteva scegliere tra la dolcezza della frutta fresca, che comprendeva fichi , uva , pere , susine , nespole e cotogne , e la bontà della frutta secca come mandorle e noci ..

:: INTERNET ITALIANO :: Alimentazione - Storia e preistoria degli usi alimentari
Sezione dedicata alla storia dell'alimentazione con abitudini alimentari dei popoli e civiltà antiche .
L'agricoltura non era certo come la concepiamo oggi ma era costituita da una primitiva lavorazione della terra che iniziava con la semina, senza una preventiva “pulitura” del terreno, e terminava con la raccolta dei frutti.
La preparazione degli alimenti si modifica e, per la cottura dei cibi, si comincia l'uso della terraglia che dà inizio all'arte della ceramica.
La cottura dei cereali rese necessario l'uso del cucchiaio che fa la sua prima apparizione proprio in quest'epoca dapprima l'uomo usa conchiglie e ossa cave, senza manico, poi usa il legno e la terracotta e il cucchiaio ha la forma che anche noi conosciamo.
Già gli antichi avevano diviso i generi alimentari in due grandi classi: la parte principale del pasto costituita da cereali (in Grecia “oitos” e a Roma “far”), la pietanza (in Grecia ouov) costituita da elementi vegetali o animali (spesso pesce) preparati sul fuoco.
Sia in Grecia che nel mondo romano, il tenore del pasto dipendeva dalle possibilità economiche e dal ceto sociale della famiglia.

Benefits

Grecia - I menu greci - The Greek menus.
Valeva peró realmente la pena di adattarsi a stare seduti su uno scomodo sgabello pur di partecipare ad uno dei memorabili banchettidi quell'epoca.
La monotona dieta che limitava i pasti all'arrosto ed al pane dei secoli precedenti era stata infranta: gli antipasti, il pesce, i crostacei ed i molluschi, le verdure, le insalate, la frutta ed i dolci sconosciuti alle cene omeriche, erano ormai non soltanto entrati a far parte della gastronomia greca, ma vi regnavano sovrani.
Aristofane, parlando dell'antipasto, citava soltanto un certo numero dei suoi componenti, ma ve ne erano ormai moltissimi: si passava dalle comuni olive in salamoia 'sode come corpi di vergini' ad altre cose golosissime per arrivare ad ingredienti nuovi per noi ed un pó sconcertanti quali le cavallette e le cicale che venivano servite dopo averle catturate su un giunco sottile..
Ci si esibiva in gai cori e si cantavano i canti conviviali alcuni dei quali ci sono giunti.
Grecia - Vari tipi di donne e di cene con donne in Grecia .
Grecia - Cenare nelle varie città greche .

Associazione Turistica Pro-Loco Castrignano dei Greci
Associazione Turistica Pro-Loco di Castrignano dei Greci .
La storia millenaria di questi alberi sempreverdi è testimoniata dalle contorte forme dei tronchi che, nel tempo, li hanno fatti diventare veri e propri oggetti d'arte modellati dai secoli.
La tradizione popolare salentina è nondimeno legata all'altro fondamentale derivato dei cereali, il pane .
Porto Cesareo, Gallipoli, Leuca, Otranto, Castro sono soltanto alcuni dei centri di interesse internazionale per la pesca e per la qualità dei prodotti ittici, presenti nel Salento.
Un discorso a parte merita la scapèce di Gailipoli , divenuta oramai un immancabile presenza nelle sagre patronali dei paesi della provincia; si tratta di una serie di strati di pupiddhi, alternati da strati di mollica di pane, aceto e zafferano, che vengono conservati in botti di legno, e offerti nei tipici cartocci.
La cucina salentina fa largo uso del maiale , che viene utilizzato per salumi , salsicce e per il celebre sanguinaccio di Lecce dal gusto talmente...leggendario da essere stato, secondo alcune cronache del 1659, oggetto di baratto nei confronti dei brindisini, in cambio di una delle colonne terminali della via Appia, con la quale venne eretto il piedistallo per la statua del santo patrono di Lecce, Sant'Oronzo.

NEWTON - A tavola con gli antichi Micenei
Arca di Noè dei semi della Terra in costruzione alle Svalbard .
Per secoli i poeti greci hanno cantato l’aspetto e il valore degli eroi e principi micenei.
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero' da Massimo Cultraro, ricercatore dell’Istituto per i per i Beni archeologici e monumentali del Cnr, sezione di Catania, specialista nel settore della preistoria e protostoria dell’Egeo e autore di saggi e scritti scientifici sulla Grecia.
'A rivelarlo è l’analisi della struttura dentaria e l’esame dei resti organici eseguito attraverso la tecnica della gas-cromatografia - spiega Cultraro -.
'Le analisi chimiche - continua Cultraro - confermano l’impiego di vini aromatici con l’aggiunta di sostanze vegetali (resina di pino e pistacchio), non lontano dal gusto della retsina che si beve nella Grecia moderna.
Un’alimentazione sostanziosa ed energetica non può che associarsi a corpi vigorosi, bisognosi di molte calorie per affrontare le battaglie.
Dove per lo studio dei reperti antropici si utilizzano moderne indagini criminologiche e di medicina forense.
'Le tombe principesche, ricche di corredi funerari, restituiscono l’immagine-tipo dei personaggi di rango' spiega Cultraro.

7 MAGAZINE :: Le news del giorno
Scoperta l’alimentazione Micenea, ma anche altre abitudini quotidiane .
Scoperta l’alimentazione Micenea, ma anche altre abitudini quotidiane .
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero” di Massimo Cultraro, il quale dopo anni di ricerca archeologica e antropologica è riuscito ad aggiungere al patrimonio mondiale parecchie e nuove informazioni riguardo la città di Micene e, soprattutto, i suoi abitanti.
sono stati rinvenuti dei reperti quali pentole contenenti ancora residui di sostanze organiche, ovvero carne di maiale in brodo vegetale o insieme a zuppe di legumi.
Con la nuova tecnica della gas-cromatografia, si è arrivato ad individuare che la dieta dei micenei era molto proteica e prevedeva soprattutto carni rosse e cacciagione, ma se la dentatura non aiutava allora si ricorreva al pesce; grazie alla spettroscopia atomica applicata alla dentatura del corpo di un’anziana, infatti, si è capito che in casi di gravi problemi dentari era proprio il pesce la maggiore fonte di sostentamento.
Avevano, dunque, un’alimentazione più ricca e sostanziosa rispetto ai colleghi della restante Grecia, e ciò li aveva portati a possedere una corporatura più solida e massiccia, ed erano anche più alti di dieci centimetri, fattore che li rendeva più avvantaggiati in battaglia e che probabilmente contribuì alla nascita delle leggende sui grandi combattenti micenei, quali Achille, Menelao e Agamennone..

Mercato di Ballarò e del Capo - Vucciria
I l Cuoco siciliano era uno dei personaggi della commedia nell’antica Roma: quando i Galli si nutrivano di carne cruda ed erbe selvatiche, siculus coquus et sicula mensa venivano considerati sinonimi di grande raffinatezza nell’intero Mediterraneo.
Al di là dei due antichi fiumi del Kemonia e del Papireto, fin dall’epoca araba la città di Palermo fu interessata da un’espansione extra moenia che oggi occupa le aree dei due quartieri rispettivamente dell’Albergheria e del Capo.
In entrambe le zone si svilupparono già allora dei mercati, seguendo la vocazione commerciale che la città ha sempre avuto fin dal tempo della sua fondazione come emporion fenicio.
O ltre il Kemonia, l’Albergheria, uno dei cinque quartieri normanni, si chiama cosi perchè vi vennero trasferiti da Federico II gli abitanti ribelli di Centorbe e Capizzi (Albergaria Centurbi et Capicii); secondo altre fonti potrebbe invece significare “terra a mezzogiomo”, da Albahar o Albergaira.
Il Gabrieli ha dato una diversa affascinante spiegazione secondo la quale Ballarò verrebbe da Ap-Vallaraja (titolo dei sovrani della regione indiana del Sind), perchè vi si vendevano le spezie provenienti dal Deccan, che erano più costose delle altre.

Orfismo
da Samo verso la Magna Grecia, Pitagora avrebbe là fondato, e precisamente in Crotone, un sodalizio religioso ispirato ai suoi canoni dottrinari, di natura quindi fortemente esoterica ispirato anche ad un certo conservatorismo politico.
L’anima era vista cioè come demone, ente divino legato al corpo e come sepolto in esso per punizione dei suoi peccati.
E quanti ebbero il coraggio di rimanere per tre volte nell’uno e nell’altro mondo, e di ritrarre del tutto l’anima da atti ingiusti, percorsero sino in fondo la strada di Zeus verso la torre di Crono, là le brezze oceaniche soffiano intorno all’isola dei beati."(Pindaro, Olimpiche , 2, 56-72).
C., infatti, i così detti acusmatici (da ¢koÚw , akùo , "ascolto"), cioè i Pitagorici spirituali puri, vollero sottolineare le tendenze religiose dell’ordine, di contro allo sviluppo dei suoi presupposti scientifici, affidati ai matematici (da manq£nw , manthàno , "imparo").
L’idea del castigo dopo la morte, se rendeva ragione in modo abbastanza soddisfacente del fatto che gli dei sembrassero tollerare il successo dei malvagi nella vita terrena, non riusciva a spiegare però perché gli dei accettassero l’esistenza del dolore umano, e in particolare quello immeritato dagli innocenti.

Provincia di Agrigento - Bed and Breakfast
Più in alto troviamo il Duomo e la chiesa di 'Santa Maria dei Greci', così chiamata perchè costruita sulle colonne di un tempio greco..
Posta a 1 Km dal mare e a 3 Km dalla Valle dei Templi (a 300 mt dall'Hotel Costazzurra) .
B&B CORTE DEI GRECI (Agrigento) Sito in Agrigento, l'incantevole Città dei Templi, 'Corte dei Greci' è un Bed & Breakfast caratteristico ed accogliente.
Link al sito internet B&B Corte dei Greci .
VILLA CETTA (Agrigento) Villetta immersa nel verde a 50 metri dal mare, a 800 metri dal lungomare di San Leone e a 4 chilometri dalla Valle dei Templi .
Marebosco (Porto Empedocle) Siamo appena fuori dal centro abitato, a circa 1500 metri da un mare meravigliosamente blu e a pochi chilometri dalla Scale dei Turchi un'amena scogliera di marna..
REPUBBLICA DELLE PERGOLE (Realmonte) 5 appartamenti sobriamente arredati in due cascine a bordo mare, spiaggia privata disponibilità di escursioni in barca a vela, in gommone e in canoa, raid in fuoristada a pochi km dalla valle dei templi .
BED & BREAKFAST DEI TEMPLI (Agrigento) Il 'B & B dei Templi' accoglierà gli ospiti come amici in un luminoso appartamento di 120mq circa, ubicato a 10 minuti a piedi dalla Stazione Ferroviaria e dei BUS.

Cromoterapia
In effetti antiche civiltà sfruttarono il significato dei colori e il loro effetto sui processi fisici e psichici dell'uomo in numerosi campi, da quello della medicina a quello dei riti religiosi, atti a curare il corpo e a purificare l'anima.
Il colore dei corpi non è quindi da intendersi come una proprietà esclusiva dei singoli corpi, ma come un qualcosa dipendente da tre elementi: sorgente luminosa, oggetto, occhio .
Dalla diversa lunghezza di queste onde dipende la varietà dei colori.
"Dalle piramidi di Giza un sentiero sacro conduceva ai "templi di cura solare", dove si trattavano le malattie tramite la cromoterapia." Gran parte del loro sapere, tramandato dal greco Ermete Trimegisto, è andato perduto nel corso dei secoli.
Anche gli antichi Greci usavano normalmente i colori derivati da minerali, pietre, cristalli e unguenti come trattamenti.
L'interesse per i benefici dei colori andava di pari passo con il concetto degli elementi fondamentali: aria, fuoco, acqua e terra.
Durante il Medioevo, con l'avvento del Cristianesimo in tutte le discipline del sapere, tutto ciò che era pagano fu esorcizzato, comprese le pratiche di guarigione degli Egiziani, dei Greci e dei Romani.

I più grassi d'Europa? Austriaci e greci - Corriere della Sera
BRUXELLES - Sarà merito della dieta mediterranea, ma anche di una maggiore attenzione per un'alimentazione equilibrata, ma sta di fatto che le donne italiane sono risultate essere le meno grasse d'Europa.
Il maggior numero di casi di obesità e sovrappeso è stato registrato tra gli uomini in Austria e Grecia.
Più del 50% dei cittadini maschi in Grecia e Austria (per la precisione 50, 8%) è «obeso».
Secondo l'Eurostat in Italia il 40, 6% dei maschi è sovrappeso e l'8, 3% obeso.
A guidare la classifica europea delle «donne più grasse» sono la Grecia, dove quasi una su tre è in sovrappeso (36, 5%), l'Inghilterra (33, 6 %) e il Portogallo (32, 4%); mentre quelle considerate obese si trovano in Gran Bretagna (23%) e Germania (21, 7%).

ALIMENTAZIONE DEI GRECI ?

Comunità Montana Bussento
Balcone suggestivo sul Tirreno, queste terre sono state attraversate da rotte marittime e terrestri che ricordano peregrinazioni memorabili, mitiche e storiche: quelle dei greci e dei romani, quelle dei monaci d’Oriente e dei loro rifugi nelle aspre solitudini di “laure” o di cenobi.
Le terre del Bussento sono cariche di storia, memorie, favole e leggende: sono le terre dei muri “a secco” che delimitano orti incantati; delle grotte preistoriche dove si venera l’Arcangelo Michele, guerriero tra i guerrieri, immagine carismatica della civiltà longobarda; di antichissime vestigia di popoli pre-greci, di turrite fortificazioni, di cattedrali e cripte, di cappelle rupestri.
Terre dove sorgono spaziosi palazzi nobiliari dagli androni ombrosi ed oscuri, quasi chiostri, tenuti a bada dall’influsso fiabesco ed eccitante del cielo; terre dei Santi Patroni, dei borghi antichi e degli ulivi, che mutano in argento il leggero alitare delle loro foglie.
All’inizio e forse in maniera incosciente, ma via via sempre più convinti, abbiamo cercato di allinearci alla più nobile tradizione dei viaggiatori ottocenteschi, che da Napoli si mossero alla volta dell’entroterra del Regno, cercando di riferire da eruditi discreti e da apprendisti pittori, ispirati dalle bellezze della natura bussentina.
Le proteine
Le proteine sono un componente fondamentale e irrinunciabile di ogni alimentazione.
Al di là del valore energetico (in una alimentazione normale, il 15% del totale giornaliero), il loro ruolo fondamentale è plastico: fornire il materiale di base per la costruzione di nuove cellule, indispensabile per sostituire quelle demolite dal ritmo del nostro metabolismo di base.
Il rischio di chi inizia l'alimentazione secondo il metodo Kousmine è in effetti quello di trascurare le proteine, soprattutto se si opta per una dieta esclusivamente vegetariana.
• il triptofano e la tirosina partecipano alla sintesi dei neuromediatori .
• alla sintesi dei fosfolipidi delle membrane cellulari (dove è indispensabile anche l'apporto di acidi grassi essenziali).
Le porzioni che indichiamo nella pagina dell'equilibrio dei pasti sono calcolate per dare un apporto ragionevolmente abbondante di proteine, in modo da evitare carenze che potrebbero essere pericolose (alcuni aminoacidi come la metionina sono fattori importanti di protezione cellulare).
Occorre che gli alimenti che utilizziamo non solo abbiano questi aminoacidi, ma li abbiano nelle proporzioni ottimali per l'alimentazione umana.
L'alimentazione
L'alimentazione dei Romani era basata prevalentemente sui vegetali.
Il pane in origine non era lievitato, e anche in epoca più tarda la galletta rimase l'alimento dei ceti più modesti e dei militari..
L'abilità dei cuochi stava nel manipolare tutti questi sapori e soprattutto nel dare ai piatti un'apparenza diversa da quella che ci si poteva aspettare..
Veniva la carne dei volatili — da cortile e da voliera — prodotta intensivamente nelle ville rustiche.
Venendo alla carne macellata vera e propria, bisogna dire che la dieta dei Romani era molto più povera della nostra.
La carne forse più presente sulla tavola dei Romani era quella del maiale, del quale si era imparato a sfruttare tutte le parti.
Essendo uso dei Romani bere caldo e annacquare il vino — che veniva servito puro solo per le libazioni —, nel triclinio vi erano il recipiente del vino (oenophorus), quello dell'acqua calda (caldarium) e il cratere (creterra).
Triclinio, con parola di origine greca, si dissero questi locali dal nome dei tre divani su cui stavano sdraiati i convitati durante i banchetti..
I triclini comunemente erano locali piccoli, dove appena entravano tre letti, ciascuno dei quali era fatto per tre persone: nove era dunque il limite massimo dei presenti; se non che, più tardi, si allestirono sale più ampie con più di un apparato tricliniare o si usarono letti di diversa forma adatti per un maggior numero di convitati.
I viaggi in Grecia
In effetti, il suolo della Grecia è continuamente spezzato da catene di montagne; al di fuori di essa, le colonie greche, soprattutto in Occidente, occupavano generalmente ristrette fasce costiere, spesso neppure contigue, sicché più agevole risultava il tragitto via mare.
Un sostanziale cambiamento si verificò in epoca ellenistica, quando la formazione di grandi stati, spesso con limitati sbocchi marittimi, come la Siria, portò ad un notevole sviluppo delle comunicazioni terrestri; ma anche allora in Grecia, per i suddetti motivi geografici, i trasporti marittimi rimasero preponderanti.
Ad accrescere le difficoltà dei viaggi per via di terra contribuiva, inoltre, l'insicurezza delle strade: infatti, i briganti che, nei tempi antichi, le infestavano non erano del tutto scomparsi...
Le vie di comunicazione terrestri erano, del resto, abbastanza scarse e poco curate dai Greci, sia per i suddetti motivi geografici, sia per cause economiche e politiche.
La costruzione e la manutenzione di un'efficiente rete stradale, sul modello di quella esistente nell'impero persiano, avrebbero richiesto un efficace intervento statale; ma l'eccessiva frammentazione politica della Grecia dava origine a numerosi piccoli stati, i quali spesso non necessitavano di un'estesa rete stradale e non disponevano neppure dei mezzi economici per provvedervi.
A tavola con i micenei
Consulente scientifico problematiche del restauro valorizzazione dei beni culturali:.
Archeologia, storia e società dei Greci prima di Omero”, di Massimo Cultraro, ricercatore dell’Ibam - Cnr .
Per secoli i poeti greci hanno cantato l’aspetto e il valore degli eroi e principi micenei.
Esse forniscono interessanti informazioni sugli aspetti biologici e nutrizionali del gruppo dirigente protomiceneo intorno al 1700-1600 a.C, tutte raccolte ed illustrate nel volume di Massimo Cultraro, ricercatore dell’Istituto per i per i Beni archeologici e monumentali del Cnr, sezione di Catania, specialista nel settore della preistoria e protostoria dell’Egeo e autore di saggi e scritti scientifici sulla Grecia.
“A rivelarlo è l’analisi della struttura dentaria e l’esame dei resti organici eseguito attraverso la tecnica della gas-cromatografia” spiega Massimo Cultraro.
alimentazione
La rivoluzione neolitica consistette nel passaggio dall'alimentazione basata sui prodotti della caccia, della pesca e della raccolta a quella basata sull'agricoltura e sull'allevamento.
I sumeri conoscevano la birra e ne facevano largo uso: si calcola che il quaranta per cento dei cereali servisse per la produzione della bevanda.
La dieta base dei contadini dell'Egitto dinastico non divergeva da quella dei contadini mesopotamici ed era formata da pane, cipolla e birra.
Ben più ricca e varia era la mensa dei ricchi, che comprendeva carne bovina e d'antilope, uccelli (piccioni, quaglie, gazze), pesce, formaggio, dolci.
Finché la Grecia fu scarsamente popolata, le risorse dell'agricoltura e della pastorizia furono sufficienti per tutti, ma già intorno al 650 a.C.
Un'importante risorsa, ampiamente esportata, era l'olio d'oliva, richiesto, oltre che per l'alimentazione, per l'illuminazione e la produzione di unguenti.
I vini greci, spesso speziati e resinati, dominavano il mercato; solo alle soglie dell'età volgare furono soppiantati da quelli italici.
La dieta dei più si restringeva a pane e farinate d'orzo, formaggio, olive e fichi; si beveva latte di capra o vino diluito con acqua.
COS'E' IL MIELE - C.M.A. di Pitarresi Michele & C. snc
COS'E' IL MIELE Il miele è il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori che trasformano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.
Le prime forme di apicoltura, per altro nomade, si svilupparono in Egitto al tempo dei faraoni, attorno al 3000 a.C.
Le arnie, venivano sistemate su delle chiatte, che fatte scendere lungo il corso del Nilo, erano poi ancorate ai margini dei prati o dei boschi in modo che potessero seguire le varie fioriture stagionali.
Il miele e l'apicoltura erano così importanti nella cultura egiziana che anche i corpi dei morti, quando seppelliti, venivano trattati con cera d'api e immersi nel miele per permettere una conservazione migliore e più lunga.
In seguito anche studiosi e filosofi greci affrontarono lo studio dell'apicoltura e del miele: Senofonte, ad esempio, fu il primo a ritenere che vi fosse un'ape regina alla guida di un'arnia, mentre, Aristotele, stabilì che durante uno stesso volo le api visitano una sola specie di fiori.
Il nettare è una sostanza zuccherina che le piante producono proprio per attirare gli insetti, che si fanno così vettori inconsapevoli dei polline, l'elemento fecondante, che viene in questo modo trasportato su altri fiori.
Programma Territorio Alimentazione Salute
Ne abbiamo testimonianza dai numerosi geroglifici che rappresentano con qrande ricchezza di particolari come si produceva il vino dei faraoni.
Attraversi i Greci e i Fenici il vino entrò in Europa.
I più celebri scrittori non lesinavano inchiostro per elargire i propri giudizi e decantare le virtù dei vini a loro più graditi.
Si scrisse tanto sul vino che oggi non è difficile ricostruire una mappa vinicola della penisola al tempo dei Cesari.
Le tecniche vitivinicole conobbero in quei secoli notevole sviluppo: a differenza dei Greci, che conservavano il vino in anfore di terracotta, i Romani cominciarono a usare barili in legno e bottiglie di vetro, introducendo, o quantomeno enfatizzando, il concetto di "annata" e "invecchiamento".


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