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La Settima Arte
Salvatore Di Vita, regista affermato, torna da Roma dopo quaranta anni nel suo paese natale siciliano per assistere ai funerali del vecchio proiezionista Alfredo che lo iniziò da bambino all’amore per il cinema.
Metafora elegiaca sulla morte e l’eternità della settima arte, il film tratta, con gli accenti didascalici di un composto melodramma popolare, il tema della memoria e dell’identificazione del proprio io come artista e individuo adulto che ripercorre il territorio antico dell’infanzia e della primitiva fascinazione. Un percorso doloroso e magico che si compie attraverso i passaggi dell’iniziazione, del dolore e del ritorno.
Paolo Grego