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Appuntamenti > eventi 2011
Grazie allo spirito di iniziativa delle "solite note", Barbaranocultura ha proposto una full immersion umbra nella giornata di sabato 25 giugno.
I fortunati partecipanti hanno avuto modo di apprezzare in una sola giornata ben tre siti ricchi di sollecitazioni molto diverse fra di loro.
Casualmente le tre tappe hanno seguito un ordine cronologico.
Foresta fossile di Dunarobba.
In prossimità dell'attuale Montecastrilli, ben due milioni e mezzo di anni fa un grandissimo lago dalla forma allungata aumentava l'umidità della zona, già caratterizzata da un clima caldo. Sulle rive sorgeva una estesa foresta che, fra le tante specie vegetali, annoverava dei giganteschi alberi (oltre 30 metri) appartenenti ad una paleospecie ormai scomparsa.
Fortuite circostanze succedutesi nel corso dei millenni hanno fatto sì che - pur essendo conosciuto da tempo il fenomeno - solo negli anni 1970/1980 i residui fossili (o meglio: mummificati) delle basi dei grandi tronchi (a volte completi di radici) fossero enucleati dal terreno di una cava di argilla e sottoposti agli studi approfonditi dell'Università di Firenze, che ne ha assunto la custodia vincolando l'area.
Si tratta dell'unico luogo al mondo nel quale così antichi resti vegetali sono rimasti in situ, proprio nella posizione dell'albero ancora vivo, in verticale o leggermente inclinato.
Per chi fosse interessato, la visita (guidata) è abbinata anche ad un piccolo museo ricco di informazioni sulla storia geologica dell'intera zona. Per info 0744 940348
Carsulae
Diciamola con De Andrè: "C'era un cartello giallo, con una scritta nera…."
La visita alla bella città romana di Carsulae non era in programma, ma come resistere al fascino di un cartello giallo? La brevità del tempo a disposizione non ci ha impedito di camminare su un tratto della antica Via Flaminia, di soffermarci sugli affreschi della Chiesetta dei SS. Cosma e Damiano, di riposare all'ombra dei resti monumentali del teatro e dell'anfiteatro.
Per info 0744 334133: c'è un piccolo museo e un gradevole punto di ristoro.
Narni sotterranea
Innanzitutto il percorso per arrivare a destinazione ci ha consentito di apprezzare il bellissimo centro storico delle cittadina.
La terza tappa, pur attraversando idealmente l'epoca romana (a Narni è presente un imponente acquedotto) e il primo medioevo, ha incentrato l'attenzione sull'attività della Santa Inquisizione, che i Domenicani esercitarono nella sede vescovile di Narni fino al 1870 ma di cui si era persa traccia.
L'itinerario sotterraneo si snoda sotto la chiesa di S.Maria maggiore e comprende la piccola S. Arcangelo (con affreschi antichi e tracce del passaggio dei soldati napoleonici), un locale destinato ai processi (che ospita la ricostruzione fedele degli strumenti di tortura) e un impressionate cella per la detenzione dei condannati, le cui pareti sono completamente ricoperte di scritte e simboli massonici, che hanno consentito di ricostruire vicende supportate anche da altri documenti di archivio.
Ai piani superiori altre piccole sale espositive, fino all'accesso all'attuale S. Domenico, recentemente trasformato (con interventi forse discutibili) in aula universitaria.
Per info 0744 722292
Maria Cristina Lòcori
Foto dell'escursione
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