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12 Maggio 2012 - Selected Poems

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Sabato 12 Maggio scorso, alle ore 17,30 presso la Sala Sant’Angelo ha avuto luogo la presentazione del libro Selected Poems (Poesie scelte), con testi italiani a fronte nella felice traduzione dell'Ammiraglio Renato Ferraro, del poeta e letterato inglese John Mitchell, CBE.


L'autore, presente all'evento, ha letto alcune sue poesie in lingua inglese, riprese in italiano dall'Ammiraglio Ferraro.

Dalla raccolta "Selected Poems" abbiamo selezionato per voi due poesie, in inglese e nella traduzione.


Cat to stay

Round eyes at the window
Stared us out until we let them in –
Black cat with white boots
And clean clerical collar.

She paused at the door as if
She might be making a mistake,
Then paced a favouring advance
Towards the offering of milk.

From nowhere she adopted us,
Made a blanket her own
And learned the garden hazards
Of the neighbouring dogs.

A tactful visitor, sure-footed
And never doubting her charm.
She stayed three days then went,
A scrupulous house-guest.

Like a hospitable order
We speculated on her going
And felt a benediction
In our acceptance by those eyes.

Gattina ospite

Grandi occhioni alla finestra
Stavan fissi ad implorare
Finché non li feci entrare –
Gatta nera, zampe bianche
Collarin sacerdotale.

Stette ferma sulla soglia
Esitando sul da farsi;
Dignitosa s’avanzò
Verso il latte che le offrivo.

Chissà donde proveniva
Per venirci ad adottare!

Fece propria una coperta
E imparò che nei giardini
Star doveva ben attenta
Per i cani dei vicini.

Visitatrice discreta
Di sé sempre ben sicura,
Mai dubbiosa del suo
charme.
Stette solo per tre giorni
Poi, corretta, se ne andò.

Come un ordine ospitale
Ci chiedemmo dove andasse;
Ci sentimmo benedetti
Per quegli occhi aver accolti.

Ten years on

You squat in front of me
Clutching your too long hair,
Your knuckles grossly white
Making huge fists of aggression.

You do not even reproach –
And need not since you know
How your silence nullifies me,
Bends my tongue down my throat.

I’d be prepared to admit it all:
My paternal faults, my failure
To understand your unique age,
If only you’d be articulate.

I might be better at cajolery
If your eyelashes did not
Recall the sleeping child
I bore from his bed to mine.

He said his was full of dreams,
Which he wanted to escape;
He clung to my neck, lithe
And warm in his pyjamas.


Dieci anni son passati …

Tu ti accoccoli davanti a me
Serrando la tua chioma troppo
Lunga, le nocche tutte bianche
Mentre i pugni mostri aggressivo.

Non mi rimproveri neppure -
E non ne hai bisogno, perché sai
Quanto il silenzio tuo mi annienti,
Mi torce la lingua nella gola.

Sarei pronto a ammettere tutto:
I gravi errori come padre,
Il fallimento nel capire
La tua età speciale, se solo
Tu fossi capace di esprimerti.

Potrei meglio imbrogliarti, se le
Tue ciglia non mi ricordassero
La creatura addormentata che
Trasferivo dal suo letto al mio.

Diceva che il suo era pieno di
Sogni cui voleva sfuggire;
Si stringeva al mio collo, tenero
E tepido nel pigiamino.

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