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Appuntamenti > eventi 2011
Sabato 12 febbraio, presso la sala conferenze "S. Angelo" in Barbarano, promosso dall'Associazione Barbarano Cultura, è stato proiettato il film documentario Ma che Storia... di Gianfranco Pannone.
Lo stesso regista, in una articolata e ricca relazione, ha presentato il film che, va ricordato, è uno dei due lavori cinematografici realizzati a tutt'oggi nella ricorrenza del 150° anniversario dell'unità d'Italia; l'altro è Noi Credevamo di Mario Martone.
L'argomento nei due films si differenzia in maniera sostanziale. Mentre quello di Martone, incentrato sul periodo insurrezionale, tratta in particolare l'ambiente in cui matura l'idea dell'Unità Nazionale ed i soggetti che ne perseguono la realizzazione, pur nei differenti intendimenti istituzionali da realizzare (monarchia, repubblica, federazione etc.); il lavoro di Pannone, nella veste documentaria, offre uno sguardo a volo d'uccello sugli eventi più rilevanti nella vita post-unitaria fino ai tempi recenti.
Se in Noi Credevamo si rileva la limitata, se non quasi assente, partecipazione del popolo minuto (per la gran parte analfabeta) all'idea unitaria di cui subirà poi gli effetti ad unità realizzata (leva obbligatoria, burocrazia e fiscalità piemontese etc). In Ma che Storia..., invece, fu tutto il popolo, dopo l'Unità, ad essere coinvolto quale strumento in scelte il più delle volte totalmente lontane dai suoi interessi.
Tutto questo, se osservato con sguardo scevro da idee preconcette o inutile retorica, ci consente di rilevare il divario sostanziale tra le parole d'ordine dei rivoluzionari risorgimentali (unità, libertà, partecipazione) ed i fatti conseguenti nell'Italia Unita. Si potrebbe sintetizzare il tutto nella frase manzoniana:"…col nuovo signore rimane l'antico; un popolo e l'altro sul collo vi sta…".
Le attese della parte più povera del popolo, suscitate dai proclami dei patrioti, rimasero inevase dando luogo al tragico fenomeno di una guerra civile, tramandata poi nella riduttiva definizione storica di Brigantaggio Politico
Peraltro, da quel sogno di pochi illuminati, è nata comunque una realtà che, pur nei controversi passaggi storici successivi, ha determinato una entità statuale, che ha assunto un ragguardevole peso nel mondo e che, solo rafforzandola può ancora oggi competere con le nuove sfide poste dalla globalizzazione.
La proiezione del film Ma che Storia..., resa possibile dalla cortese disponibilità del regista, vuole testimoniare la sensibilità dell'Associazione Barbarano Cultura nella ricorrenza del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Una testimonianza che vuole essere anche una risposta alle varie spinte disgregatrici che purtroppo stanno aleggiando sia al nord che al sud della penisola.
Giovanni Guerrini
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