Associazione Barbarano Cultura


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La LISTA NERA - l’assalto ai beni culturali Italiani

Appuntamenti > eventi 2011

Tutti conosciamo il filone dei romanzi rocamboleschi che hanno per protagonista un archeologo; tutti abbiamo apprezzato (o subìto) le fantasmagoriche avventure narrate con effetti speciali da analoghi film di maggiore (o minore) qualità, ma a pochi è riservato il privilegio di conoscere chi davvero lavora nell'interesse comune per il recupero del patrimonio archeologico e artistico nazionale, fondendo in un'unica figura lo studioso, il detective, il poliglotta e il negoziatore.

Una ghiotta occasione è stata offerta sabato 27 novembre 2010 nel complesso del Sant'Angelo a Barbarano Romano, dove il Comune, il Gruppo Archeologico Romano-Sezione di Cerveteri, i Gruppi Archeologici d'Italia e l'Associazione Barbarano Cultura hanno invitato il dott. Stefano Alessandrini, consulente per il recupero di opere d'arte del Ministero Beni e Attività Culturali, a illustrare come vanno veramente le cose

Dal tombarolo al mercante locale, su su fino al mercato antiquario internazionale e al giro dei "fornitori" di aste e musei, la piramide è stata descritta con piglio vivace, sincera partecipazione e immagini fotografiche molto eloquenti.

Ai numerosi motivi di interesse - suscitati nel pubblico attento dalle esposizione dei metodi di indagine e dalla variegata aneddotica - si sono aggiunti lo stupore e il disappunto nel constatare l'immensa quantità di reperti sottratti illecitamente al patrimonio nazionale.

Il dott. Alessandrini collabora con i Carabinieri, che, come altre forze dell'ordine, contrastano con fatica una rete di relazioni personali e di ostacoli burocratici e normativi che - soprattutto a livello internazionale - ritardano o impediscono il recupero dei beni archeologici incautamente acquistati da collezionisti e istituzioni.

Una straordinaria memoria visiva supportata dalle conoscenze scientifiche ha permesso agli esperti - sulla base di foto (realizzate dai tombaroli al momento della scoperta) di pochi frammenti o di opere alterate da patine e alghe - di riconoscere nei cataloghi fotografici di case d'asta e musei le medesime opere, restaurate e nel loro pieno splendore.

In una alternanza continua di sconfitte e successi, l'attività del dott. Alessandrini e delle forze dell'ordine prosegue giorno per giorno, avvalendosi delle nuove tecnologie che, rispetto al passato, consentono oggi di ampliare le ricerche e di intervenire con immediatezza. Il mondo sta cambiando e probabilmente le cose si complicano per i "pesci piccoli", speriamo che non abbiano vita facile anche i "grossi".

Maria Cristina Lòcori


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