(Calvados 1866 - Parigi 1925)
Eric Satie, pseudonimo di Alfred-Eric Leslie-Satie inizia bambino gli studi e li prosegue dodicenne a Parigi. A causa del suo carattere ribelle, che manterrà per tutta la vita, frequenta gli studi in modo irregolare. Ventenne si interessa al movimento della "Rose-Croix" (Rosacroce) un misto di mediovalismo e misticismo. A trent'anni frequenta gli artisti bohèmiens di Montmartre e suona il pianoforte nei cabaret. Si interessa alla musica dei café-concert. Nel 1905 decide di riprendere gli studi in modo serio, ma sembra essere più che altro un gesto provocatorio, polemico com'è verso l'accademismo e verso l'impressionismo di Debussy. Animatore del gruppo dei sei, nel 1918 collabora con Cocteau, Picasso e Massine per i "Ballets russes" di Diaghilev. Verso la fine della guerra fece scandalo con due spettacoli di carattere provocatorio. Parade e Relâche, a cui seguono Mercurio e Socrate che suscitarono ulteriore scalpore. Nel 1925 Satie si spegne in un ospedale di Parigi povero, ma illustre, circondato dall'ammirazione dei suoi discepoli e dall'incomprensione della critica.
Stile
Satie ama la ricerca, la sperimentazione, il gusto della sfida, che lo porterà per tutta la vita al continuo e radicale, cambiamento di stile. Nel periodo della Rosacroce usa una scrittura libera, senza divisioni in battute, fondata su accordi complessi che prefigurano la ricerca di Debussy. Attribuisce strani titoli alle sue composizioni: "Gymnopedies" (Ginnastica dei piedi)
per pianoforte. Poi si interessa alla musica dei café-concert e delle fiere popolari. Dopo l'incontro con Diaghilev la musica di Satie esprime un puro formalismo oggettivo in opposizione ad ogni attributo sentimentale ed emozionale conferito al linguaggio della musica: significativo l'uso di rumori ambientali in Parade, l'uso del mezzo cinematografico in Relâche o solamente il balletto Mercurio dal sottotitolo "pose plastiche"..
Il balletto Parade (soggetto di Cocteau, scene di Picasso, coreografia di Massine e musica di Satie) fu presentato per la prima volta al Théâtre du Châtelet la sera del 18 maggio 1917. Lo spettacolo fu apertamente contestato dagli spettatori, sostenuti da una critica prevenuta, tanto che Satie fu al centro di uno scandalo che lo portò ad essere condannato ad 8 giorni di carcere e ad una sanzione pecuniaria. Il pubblico parigino considerava Parade un vero e proprio affronto al gusto francese. La struttura del balletto è costituita dalla parata di alcuni artisti di strada che invitano il pubblico ad assistere allo spettacolo. La parata non ha successo e la baldanza iniziale si trasforma in tristezza. La musica di Satie è costellata di rumori ambientali: il ticchettio della macchina da scrivere, la sirena di una nave, i colpi di pistola... i temi succedono l'uno all'altro senza un legame costruttivo, il ritmo e il timbro cambiano in continuazione.
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