(Livorno 1863 - Roma 1945)

 


Compositore e direttore dell'orchestra italiana, nacque a Livorno nel 1863 e morì a Roma nel 1945. Studiò armonia e composizione al Conservatorio di Milano, che lasciò per indisciplina e si mise al seguito di una compagnia di operette. Si stabilì a Cerignola, dove venne nominato direttore della Filarmonica, della banda e degli spettacoli del teatro Municipale. Nel 1889 la casa editrice Sonzogno bandì un concorso per giovani compositori, Mascagni partecipò con "Cavalleria Rusticana" e vinse, grazie al realismo della vicenda, alla prorompente immediatezza, all'espansività melodica e alla vocalità sfogata. Scrisse altre opere come "L'amico Fritz", "Iris", "Isabeau" e "Parisina", che però non suscitarono il successo ottenuto da "Cavalleria Rusticana".

 

Stile

E' un compositore verista. Nelle sue opere possiamo trovare una grande vena melodica e una netta caratterizzazione dei personaggi che, per risultare più veritieri, utilizzano spesso la declamazione. La sua opera più famosa, "Cavalleria Rusticana", aveva impressionato la critica e il pubblico per le grandi passioni che riusciva a mettere in scena con bruschi e frequenti salti all'acuto. Cavalleria Rusticana si può definire "verista" per la sua forte aderenza alla realtà: i fatti sembrano "parlare da soli" e i sentimenti sono immediati e ben caratterizzati. Anche l'ambiente è reso in modo realistico: sono infatti presenti suoni e rumori della Sicilia popolare, come voci, scampanellii di festa, stornelli tipici e temi di canti popolari.

 


 

Cavalleria Rusticana


"Cavalleria Rusticana", si svolge in Sicilia il giorno di Pasqua. Turiddu dedica una canzone a Lola che è la ragazza a cui era legato prima di partire per il servizio di leva, però nel frattempo ella si è sposata con compare Alfio. Tornato al paese, Turiddu comincia a corteggiare Santuzza e le promette di sposarla, ma alla vista di Lola il suo cuore è dominato dall'antica passione. Santuzza si reca a casa di mamma Lucia per avere notizie di Turiddu, quando egli arriva viene pregato dalla ragazza che non vuole essere abbandonata. Intanto Alfio giunge all'osteria e Santuzza, gelosa, gli rivela che c'è una relazione tra Lola e Turiddu. Dopo la scoperta si allontana e giura di vendicarsi. Alla fine della Messa compare Turiddu, invita i paesani a bere e Alfio in segno di sfida, gli morde l'orecchio. Dopo l'incontro Turiddu muore.

 


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