Il futurismo, nato intorno a Marinetti nel 1909, propone una nuova concezione di vita fondata sul dinamismo come principio base della moderna civiltà delle macchine. Per la musica il massimo esponente futurista
fu Luigi Russolo (Portogruaro 1885 Cerro di Laveno 1947). Nel 1913 elabora un manifesto nel quale teorizza la possibilità di una musica basata, anziché su suoni determinati (le note musicali), sull'organizzazione di rumori.
Costruisce così l'intonarumori, una macchina che utilizza per creare i "nuovi suoni" nei suoi concerti in tutta Europa. Nel 1932 lascia la sperimentazione musicale per dedicarsi interamente alla pittura. L'opera di Russolo va vista in una prospettiva più ampia. Ha aperto la via ad una sperimentazione che continua tutt'oggi con l'avvento dell'elettronica. Può essere considerato il padre della musica concreta e di quella elettronica in tutte le diverse sperimentazioni.
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