Balletto Storia


Balletto: spettacolo di danza su movimenti di danza secondo precisi schemi (coreografia) si avvale della musica e delle scene.
Il balletto ha le sue origini nel XIII - XIV secolo quale evoluzione della danza popolare o di corte con intenti descrittivi o narrativi. Nell'800 per opera di S.Viganò il balletto si trasforma da ballo-pantomima a coreodramma, cioè in azione totale, in vero e proprio dramma (Le creature di Prometeo su musica di L. van Beethoven). In seguito F.Taglioni, sfruttando il talento della figlia Maria, rivoluzionò la tecnica tradizionale con un stile aereo, immateriale basato sulle "punte". Si diffonde l'uso del "tutù" di mussola bianco. La figura della ballerina lieve ed evanescente sarà la protagonista di tutto il romanticismo (Giselle di Adam). Nasce a Pietroburgo (Russia) una scuola di ballo guidata da Cecchetti; questi riuscirà a sviluppare una tecnica ardita assimilata da ballerini come la Pavlova, Fokine, Nijinskij, Massine ecc.. E' proprio qui che il balletto romantico vive la sua ultima stagione per opera del coreografo Petipa e del compositore P.J.Ciaikowskij autore dello Schiaccianoci, del Lago dei Cigni e della Bella Addormentata nel Bosco.

 


 


Ballets Russes


Grazie all'opera di Sergej Diaghilev (Novgorod 1872 - Venezia 1929) impresario e direttore artistico russo, il balletto diventò la forma d'arte prediletta dalle avanguardie di inizio secolo. Intorno al 1910 Diaghilev ebbe l'intuizione di far conoscere al mondo l'arte del suo paese. Fu così che
trasferitosi a Parigi, dapprima allestì una mostra di quadri, quindi fece rappresentare opere liriche del suo paese (Boris Goudunov) ed infine organizzò una stagione di balletto "Ballets russes" ingaggiando dalla Russia i ballerini della scuola di Pietroburgo. 
In principio propose lavori classici poi ne creò di nuovi invitando a collaborare compositori, ballerini, coreografi, pittori, letterati come Bakst, Benois, Picasso, De Chirico, Debussy, Satie, Stravinsky, Cocteau,Nijinskij, Rubinstein, Fokine. Quest'ultimo attraverso la stampa fece conoscere le novità introdotte dai Ballets russes: uguaglianza tra le diverse arti, massima libertà nel linguaggio ed autonomia nell'espressione.

 

 


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