Le frodi alimentari
Le frodi alimentari, una guerra continua.
Le frodi alimentari sono purtroppo un campo di guerra senza soste tra produttori disonesti e i N.A.S.
Oggi, per la preparazione di prodotti alimentari, possiamo disporre di tecnologie molto avanzate per migliorarne le caratteristiche, e ciò è positivo; purtroppo, però, spesso si ricorre a metodi raffinati per commettere delle frodi.
E’ una continua battaglia tra NAS e aggiornamento di leggi da una parte, e persone senza scrupoli dall’altra; una battaglia difficile e sofisticatissima, combattuta con l’utilizzo di complessi metodi analitici.
Inoltre, non sempre ciò che viene confezionato con tecniche tradizionali o antiquate è effettivamente più genuino e migliore, come si vorrebbe far credere.
Definizione e tipi di frode
Una definizione corrente di frodi alimentari può essere la seguente.
Le frodi alimentari sono modifiche apportate intenzionalmente sui prodotti alimentari per ricavarne illeciti guadagni.
Ci limitiamo a riportare i vari tipi di frodi:
Adulterazioni. Si tratta di peggioramenti della merce provocati dall'uomo.
Le adulterazioni propriamente dette sono dovute alla sostituzione di una parte del prodotto con un altro scadente o diverso o di basso costo.
Per es. si mette orzo torrefatto nel caffè macinato, si aggiunge acqua al vino, o al latte, oppure l'adulterazione può consistere nell'asportazione di una parte pregiata della merce, ad esempio togliendo dei grassi al latte.
Naturalmente quando il trattamento è consentito dalla legge non si è più in presenza di una frode, come nel caso del latte scremato che è regolarmente in commercio.
Sofisticazioni. Esempi tipici di sofisticazione sono l'aggiunta di coloranti gialli alla pasta per farla sembrare all'uovo, di clorofilla alle confezioni di piselli (per ravvivare il colore verde), o di nitriti alle carni per farle sembrare più rosse, ecc.
è consentito migliorare l'aspetto di un prodotto, ma occorre rispettare le norme di legge che prevedono il tipo e la quantità di additivi che è possibile aggiungere ad ogni merce, altrimenti si ricade appunto nella sofisticazione.
Falsificazioni.Sono le frodi più gravi perché consistono nella sostituzione di un prodotto con un altro, per esempio margarina al posto del burro.
Contraffazioni.Si hanno quando nomi e marchi di prodotti tipici o il marchio di una ditta vengono usati indebitamente. Formaggio parmigiano, mozzarella di bufala della Piana del Sele, o del casertano, contraffazioni di marchi di vino, ecc.
Le alterazioni e le denaturazioni fiscali non sono frodi.
Le denaturazioni sono modifiche imposte dallo Stato e consistono nell'aggiunta di denaturanti o a merci soggette ad imposta o a merci non soggette ad imposte ma per consentire la scoperta di frodi proprio mediante la presenza del particolare denaturante aggiunto, facilmente rilevabile con metodi analitici già sperimentati e standardizzati.
Nel primo caso, 'alcol denaturato è reso tale attraverso l'uso di sostanze che lo rendono imbevibile, in tal modo non è gravato dall'imposta di fabbricazione che è invece obbligatoria quando l'alcol è utilizzato come bevanda.
Per il secondo caso, cioè la denaturazione come strumento per rilevare frodi, esempi classici sono l'aggiunta di olio di sesamo agli oli di semi e alla margarina.
Infatti, la presenza di olio di sesamo nel burro o in un olio extra vergine di oliva denuncerebbe " facilmente " l'adulterazione rispettivamente con margarina nel primo alimento e di oli di semi nel secondo, non essendo l'olio di sesamo un componente naturale di entrambi.
Diciamo " facilmente " perchè trattasi di una reazione colorimetrica molto semplice ed immediata. Al campione in provetta si aggiunge un determinato reattivo, e si agita: se si sviluppa un certo colore, la frode c'è!
Ci sarebbero anche altri metodi analitici, che però sono più complessi e costosi (ad esempio, per gli oli, la determinazione spettrofotometrica).
Delle alterazioni degli alimenti abbiamo già detto che dipendono da modificazioni naturali o accidentali dei loro caratteri originari, e cioè sono peggioramenti delle caratteristiche della merce dovuti a cause naturali e in particolare causati spesso dalla cattiva conservazione.
Un esempio classico è l'irrancidimento dell'olio e dei grassi, provocato dall'ossigeno dell'aria e dalla luce. Quindi, sono frodi le alterazioni alimentari causate da incuria.
Esempi di frodi alimentari.
Riportiamo di seguito esempi delle principali frodi:
- sulle carni:
- Vendita di carni provenienti da animali ingrassati con sostanze non consentite (ormoni), o della stessa specie ma di qualità diversa (vitello adulto per vitello), o di tagli meno pregiati per tagli pregiati (es. lombata del quarto anteriore per lombata del quarto posteriore o filetto). 2. sul pesce: 2.1. vendita di prodotti scongelati per freschi (classico), o di allevamento per prodotti di cattura in mare; vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi: totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per sogliole, ecc.);
- sul pesce:
- vendita di prodotti scongelati per freschi (classico), o di allevamento per prodotti di cattura in mare; vendita di specie diverse da quelle dichiarate (esempi: totani per calamari, melù per merluzzi, zanchette per sogliole, ecc.);
li>- sugli oli:
- La frode più usuale nel settore oleario è quella di miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva. In alcuni casi è stato accertato che olio di semi colorato artificialmente con clorofilla e betacarotene era venduto per olio extravergine.
Un'altra frode più specialistica e raffinata, di difficile individuazione, si va sempre più affermando e consiste nel far passare per olio extra vergine d'oliva oli che all'origine erano stati qualificati lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine - sul latte:
- annacquamento con o senza salagione e scrematura; ricostituzione di latte in polvere; latte inacidito neutralizzato con l'aggiunta di alcali; presenza di colostro o di latte mastitico; aggiunta di acqua ossigenata (H2O2) per ridurre una carica batterica elevata.
- su pane e pasta:
- su pane e pasta:
a) Vendita di pane a pezzi e non a peso;
b) vendita di pane ricco di umidità e pertanto più pesante per non essere stato portato alla cottura dovuta (la massima % di umidità stabilita per legge dipende dalla pezzatura, e varia dal 29% per le pezzature piccole fino a 70 gr., es. topini, al 40% per pezzature grandi oltre 1 1000 gr., es. panella grande;
c) vendita di pane speciale con l'impiego di grassi o ingredienti particolari diversi da quelli consentiti o da quelli dichiarati.
d) Vendita di pasta di semola di grano duro ottenuta con la miscelazione di sfarinati di grano tenero