La panchina
Pagine web ben fatte
"La panchina" di questo sito è la sede di argomenti a carattere umanistico, sociale, culturale, ecc.
La suddetta affermazione è però troppo generica, e quindi, per partire con il piede giusto, occorre chiarezza.
Come per libri e giornali, anche le pagine web hanno un loro linguaggio. Però, mentre le moderne pagine di libri e giornali affondano le proprie radici da Gutemberg in poi, e c'è un buon controllo sulla loro pubblicazione, per le pagine web la situazione è diversa, sia perchè il web è molto giovane, e sia perchè è noto a tutti che su Internet tale controllo è decisamente minore. Di conseguenza, capita spesso di vedere pagine web fatte male, indipendentemente dai contenuti.
Cui prodest.
Il prof è dell'opinione che oggi tutti dovrebbero sapere come costruire e pubblicare una pagina web, in particolare giornalisti, autori, ma anche tutti coloro che hanno bisogno - e di motivi ce ne sono tantissimi - di far conoscere il proprio lavoro.
Sì, ma come.
Ora, il primo problema è quello di imparare a scrivere una pagina web ben fatta e facilmente navigabile, ed il problema diventa grande se si ha poco tempo e pochi soldi (i corsi purtroppo costano). Su questo punto, il prof non ha le idee chiare, ma vuole trovare una soluzione, anche minimale. Qualcosa dovrebbe comparire, però non a breve, su questo sito.
Il secondo problema, per chi ne ha le basi, è quello di scrivere pagine belle.
Per conseguire tale obiettivo, occorre tener presente alcuni criteri generali.
Criteri
Anzitutto, occorre usare un linguaggio corretto.
L'orientamento attuale è quello di tenere distinte struttura e presentazione della pagina; in termini tecnici, codice (X)HTML per la struttura, e fogli di stile CSS per la presentazione: per vedere ottimi esempi di applicazione di questo semplice concetto, fare clic quì , testo in inglese, oppure quì, testo in italiano, ma con traduzione imperfetta.
E veniamo al secondo criterio. L'originalità di questo sito, maggiormente riscontrabile in questa sezione "La panchina", consiste nel porsi questo obiettivo: costruire una pagine web bella come espressione unica di contenuti e presentazione non solo formali ma anche concettuali e sentimentali. In definitiva, trattasi di una interpretazione moderna, in chiave web, dell'aforisma di Joushua Reynolds, noto pittore e ritrattista inglese del fine '700:
<<la bellezza, di cui tutti siamo alla costante ricerca, è generale ed intellettuale; essa risiede nella mente; l'occhio non la percepisce mai. >>
Ci sono sul web troppe pagine parzialmente o totalmente carenti sotto il profilo estetico, e troppe pagine in cui gli elementi estetici sono fini a se stessi.
Oggi, alla luce delle moderne conoscenze, l'aforisma va inteso come una semplice battuta. E' ovvio che l'occhio è solo uno strumento di trasmissione, e che la destinazione finale di tutte le informazioni è unicamente la mente.
La bellezza, intesa come bello universale e categoria filosofica, è generale ed intellettuale, e risiede nella mente.
Una cosa può essere bella in senso assoluto (universale) anche se rappresentata solo in bianco e nero, o non rappresentata affatto, ma evocata come bella nella mente da una successione di parole o di suoni, o da un evento; e la bellezza è generale quando è sentita e riconosciuta da tutti; è infine intellettuale se mette in moto processi ed elaborazioni mentali.
Non è il caso di fare esempi, d'altronde numerosissimi. Di particolare, magari questo; una cosa può essere bella anche in modo casuale e naturale: celebre la foto in bianco e nero (che il prof spera di ritrovare e inserire proprio quì) scattata da un pastorello a cui parve bella la scena del suo gregge di pecore che, attraversando un sottobosco, sollevava polvere magicamente fluttuante attorno ai raggi solari che filtravano attraverso il fogliame.
Conclusioni.
Considerazioni estetiche a parte, una pagina web ben fatta è un ottimo biglietto di presentazione del proprio lavoro, di qualsiasi tipo, culturale, poetico, narrativo, sociale, politico, nonchè scientifico, tecnico e medico. ecc,. ecc,.
Come già detto nell' Home Page, chiunque può inviare al prof una bozza (per bozza si intende un articolo dattiloscritto in formato normale, con un editore di testo tipo Word) oppure un articolo finito, e cioè già in formato web pubblicabile; ovviamente, nel caso di bozza, occorre aspettare un pò per il tempo necessario per curarne la presentazione.
Condizioni: l'articolo deve essere un lavoro originale, autentico, possibilmente bello, - attributo inteso come pocanzi descritto - , e ovviamente non deve offendere il gusto e la morale.