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Dicotomici Furori
una
novella di Tonino Pintacuda |
TERZA PARTE
Il cerchio si chiude.
Richard Matheson
Crepuscolare luce di pensieri e
distorte immagini della realtà…
Leonardo Sciascia
La paura gli stava dentro come un cane arrabbiato: guaiva, ansava,
sbavava, urlava nel sonno; e mordeva, dentro mordeva…
Leonardo Sciascia
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(18) ENIGMI EGIZIANI |
Il sole è
già tramontato. Tutto è perduto. Gli zombi hanno dimezzato il gruppo,
sono allo sbando senza la guida di Laurentius. Nel liceo l'unico
ostacolo era una porta chiusa, avevano la chiave. E qui? Ogni angolo è
inesplorato, la piramide inespugnabile.
Il morale della truppa è a terra, che fare? Finiremo maciullati da
quei succhiacervelli, non abbiamo nessuna speranza.
Sperare in cosa? Siamo obiettivi, è la fine.
Eravamo pronti ad affrontare qualsiasi cosa, non sapevamo bene cosa…ma
eravamo pronti a dare il tutto per tutto. Continuiamo a farlo.
Continuiamo a stringere i denti, la vittoria sarà nostra. La
Fanfalucca cerca di smuovere i suoi ragazzi, ci prova in tutti i modi.
Cosa dobbiamo fare? Guardate i nostri vestiti, sono diventati tuniche
egiziane. Se tanto mi da tanto, credo proprio che gli zombi ora siano
mummie. Stefania respira affannosamente e si aggiusta lo scarso
decolté.
Ho in mente un piano… Stefano sospira sputacchiando sabbia.
Ne ho abbastanza dei tuoi piani del cazzo! Dino è furioso, nel vortice
psico-cosmico ha perso l'ultimo pacchetto di marlboro…
Finiscila Dino, è un periodo difficile per tutti noi. Siamo seri:
l'unità è l'unica arma che ci resta, perdendola saremo condannati a
seguire le lezioni del nuovo liceo… Non so voi, ma io ho altri
progetti per il fine settimana. Voglio vedere friggere le chiappe
pelose di Galatus! Non posso morire senza vendicare il vecchio
Laurentius…
Guardate, dietro quella duna… sembra proprio un'oasi. Chi arriva
ultimo è uno zombi! Cantilena la prof. Morsicato, Niente male questi
completini, proprio niente male.
Io corro come il vento che soffia… sorride Stefano in una sgangherata
imitazione di Forrest Gump. Tutti si precipitano verso quel piccolo
paradiso, perfino un laghetto effervescente! Le tuniche restano sulla
sabbia, sono tutti nudi ma nessuno se n'accorge. Nuotano e lasciano
affogare tutte le tensioni degli ultimi tempi, per un solo istante si
dimenticano di essere prigionieri di un incubo, nuotano leggeri.
I ragazzi della resistenza riassaporano la felicità, una felicità
incontrollabile, la felicità di essere ancora vivi!
Nella piramide Galatus è in silenzio, riflette.
Ciollone è accanto a lui, succhia distrattamente un pezzo di cuore.
"Mi chiedevo se fosse possibile, no non credo… sei un demone potente,
ma forse questo è troppo anche per te…"
"NON TI È BASTATO? CON IL MIO ULTIMO MALEFICIO HO TRASPORTATO TUTTO IL
TUO MALEDETTO LICEO QUI, IN UNO DEGLI INFINITI INFERNI! SEI
INSAZIABILE! CHIEDI, CERCHERÒ D'ACCONTENTARTI…"
"Non vorrei sembrarti irriconoscente…una forma diversa, un passo in
più nella scala evolutiva…"
"COSÌ POCO? SCEGLI PURE, QUEST'ANNO VANNO MOLTO DI MODA LE ALI DI
PIPISTRELLO…"
Galatus sfoglia incuriosito il catalogo, No, questo no…troppo kitsch…
questo è perfetto. Ciollone si concentra, schiocca le dita affusolate.
L'esoscheletro umano di Galatus si spezza, inizia la metamorfosi…
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(19)
QUANDO IL MONDO ERA GIOVANE... |
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Cosa
stai scrivendo? Una voce amica da un altro dove, un altro
quando.
Stefano si aggiusta il lungo ciuffo, solleva gli occhiali che erano
scivolati sul naso e continua a scrivere.
Cosa stai scrivendo? Di nuovo quella voce, tutti stanno
dormendo. Controlla più volte, nessuno.
"È la nostra storia. Qualcosa mi ha spinto ad iniziarla, se qualcuno
un giorno dovesse trovarla… tutto questo avrebbe forse un senso… L'ho
intitolata Dicotomici Furori, non so perché. Tanto tempo fa ho letto
di altri furori, quanto tempo… scrivere mi aiuta a sopportare tutto
questo, sembrerà stupido ma funziona! Funziona!"
La voce sta in silenzio, ascolta. Stefano si addormenta.
Stefano si rimette gli occhiali, è stanco, troppo stanco. Guarda i
suoi amici, soffre insieme a loro. La piramide è sempre lì, gratta le
nuvole attendendo la loro prima mossa.
"Non può finire così, il mio romanzo non può finire sull'amarezza dei
protagonisti bloccati in un'attesa sfiancante. Datevi una smossa."
"Che cosa ci sta succedendo? Siamo inerti, Laurentius! Aiutaci,
dovunque tu sia!"
"Calmatevi, calmiamoci… forse anche in questo caso Stephen King potrà
darci una mano. Vi ricordate quel mese in cui camminavo con quel libro
gigantesco, la mia bibbia l'avevate ribattezzato. Quel libro era It,
l'edizione economica…1238 pagine di puro terrore, strillava la
copertina. Terrore ce n'era ben poco… ma qualcosa di buono c'era: la
cerimonia indiana che Ben propone ai suoi amici… io voglio farla
insieme a voi. La cerimonia del fumo!" Stefano sorride.
Le orecchie di Dino hanno sentito bene? Fumo? Fumo! Dino appoggia
incondizionatamente la proposta di Stefano, farebbe qualsiasi cosa
anche solo per una boccata di fumo.
Gli altri ci pensano un po', il silenzio crolla insieme alla pazienza
di Stefano. Non possono perdere tempo, guarda dritto negli occhi
Stefania.
Gli altri sono solo comparse, è tra loro due che si gioca questa
partita. Tutti lo sanno, gli occhi di Stefano dietro gli occhiali sono
impassibili, trapanano l'aria, colpiscono Stefania. Lei è la capa
della resistenza, sulle sue ossa c'è il peso di tutto il gruppo, non è
facile scegliere. Quel film, LE ALI DELLA LIBERTA'… O fai di tutto per
vivere o fai di tutto per morire… era scoppiata a piangere quando Andy
era riuscito a fuggire, piangeva come un pupo. La speranza è una buona
cosa, forse la migliore di tutte. Vuole sperare, lasciarsi cullare
dalla speranza. Appoggia il progetto del suo vecchio amico.
"Cosa dobbiamo fare?" Gli altri hanno aspettato in silenzio, i loro
occhi come palline da ping pong: da Stefania a Stefano, da Stefano e
Stefania, da Stefania a Stefano. Hanno finalmente trovato un accordo,
Dario ripensa ad Astra, le manca così tanto. Carlo e Biagio stringono
una vecchia foto, ci sono tutti… Calogero, Rosario, Salvino, Luigi,
Laurentius.
Giurano vendetta.
Gli ordini di Stefano sono precisi: scavare una buca, ricoprirla con
foglie umide, lasciare soltanto una fessura per l'aria.
Uno dopo l'altro tutti i sopravvissuti entrano nella buca. Le foglie
iniziano a crepitare, un piccolo filo di fumo… la professoressa
Morsicato soffre per la sua claustrofobia, non è il momento per
lamentarsi, stringe i denti e va avanti.
Io ho già vissuto questo, l'ho già vissuto ma è passato troppo
tempo… deja-vù? Tutti lo provano.
Un bubbolio, la sofferenza di Salvino… tutti la sentono. Non
voglio! Non voglio! Evita si avvicina, ci sta amando, sta
piangendo con noi. La nebbia risveglia Luigi, Manola e Lorefia
avanzano compatte, Laurentius! Sta attento! Stefano è di nuovo
immobile, rivive la sua impotenza, Calogero e Rosario, sono davanti a
lui, la sua mano cerca di sfiorarli, non ci riesco! Non ci riesco!
Stefano Re si risveglia da sogni tormentati, si ritrova in una buca,
le narici in fiamme. La voce, la sente di nuovo. Si gira, si rigira,
non ha pace. Cerca le sue braccia, sono strette attorno a Stefania. Un
bagliore diffuso, le tre professoresse?
Una nube appanna gli occhiali, Calogero! Il suo amico gli
manca.
Stefania non sfugge da Stefano, il fumo deve averle danneggiato
qualcosa, lei lo odia!
RESTATE UNITI!
Quella voce…
Sapere Aude! Esclama Domenico, sapere Aude, tutti lo imitano, diventa
una litania, sapere aude!
Ci hai lasciato con un dolore immenso! Non fuggire, resta con noi!
Resta con noi!
NON POSSO, VORREI RESTARE MA NON POSSO! VORREI ABBRACCIARVI, CULLARVI,
RASSERENARVI…
Stefano lascia i fianchi smagriti di Stefania, si muove veloce, scatta
rapido, silenzioso. Afferra l'aria, ritenta. Concentratevi, dobbiamo
riuscire a pensare tutti alla stessa cosa…pensate il suo volto.
Concentriamoci!
La magia esiste?
Gli occhi di Carlo si aprono per primi, li stropiccia, si pizzica il
braccio, grida senza parlare!
PROFESSORE!
Laurentius, il suo volto proiettato sullo schermo del fumo. RAGAZZI…
una voce nelle loro teste? Allucinazioni da intossicazione polmonare?
Sono già morti soffocati? Non importa, non importa; se Laurentius è
accanto a loro niente ha più molta importanza.
Domenico, Biagio, Carlo, Stefano, Dario, Dino, Stefania, le tre
professoresse…
Laurentius.
GUARDATE…TUTTO HA AVUTO INIZIO PER COLPA MIA. LA MIA MONT BLANC,
DOVETE RITROVARLA.
Tra le mani del professore lentamente si sbobina tutto il
film…Galatus, il pennino lacera i suoi polsi, la voce graffiante di
Ciollone, Ciollone? Belzebù. Luis, la morte di Manola, Lorefia,
l'abbraccio letale. Di nuovo la tragica notte dei redivivi. La
sofferenza di Laurentius, la lettura del suo testamento. Salvino che
si arrende, Rosario e Calogero… Il vortice, il brusco risveglio in
questo limbo di sabbia. Dicotomici furori? Il romanzo di Stefano.
VOI SIETE KA-TET, MOLTI IN UNO. LASCIATE I VOSTRI CORPI QUI,
SEGUITEMI. SEGUITEMI VOI CHE SIETE MOLTI IN UNO! SEGUITE LA VOCE DEL
KA, IL VOSTRO DESTINO.
Flippare fuori dal proprio corpo, lo devono fare! È strano, non è
niente male.
LA BUCA, L'OASI, LA LUNA INFERNALE, LA PIRAMIDE.
Le quattro falde triangolari sono ricoperte dalla stessa sostanza che
bloccava l'uscita del liceo, il tocco di Laurentius. La sostanza si
arriccia tutta al vertice, tutti riescono a passare.
Stefano è il primo della fila, passa e per un solo istante sente
fondersi con la piramide. Passa anche Dario, la sua attenzione si
concentra sui vari passaggi segreti. Ha una buona memoria.
Gli altri passano contemporaneamente, troppa energia psichica. Un
attimo. Vacilla l'incubo, l'illusione si disgrega.
Sono all'interno, tutto si destabilizza.
Devono restare uniti. |
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(20)
INCANTESIMI
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La
cosa-Galatus tace davanti allo specchio. Ha dimenticato il suo
passato, ha fame, fame di cervelli.
Ciollone si occupa anche di questo, nel segreto di una cripta buia
pratica riti senza memoria.
Ha ottocento zombi, ne svuota il cranio e poi avvolge il pezzame
rantolante in bende sfilacciate.
Senza cervello, gli zombi restano in piedi pilotati solo dalla volontà
della COSA.
Gli spiriti della resistenza continuano il loro
giro, Laurentius li guida fiducioso. Sono dentro la piramide, nessuno
pensa ai loro corpi dentro la buca.
Stefano sta già pensando a come ridurre all'impotenza gli zombi
mummificati, quelle sciabole appese alle pareti…
Quei narghilè sono stupendi, Dino vorrebbe sfumacchiarseli tutti ora,
deve aspettare, devono mantenere la concentrazione.
Con sto viaggio mentale ci si potrebbe arricchire, Biagio già pensa
cifre a 10 zeri, ci si potrebbero fare un sacco di soldi.
Domenico fluttua dietro Carlo, non si fida tanto dell'immortalità
dell'anima.
La professoressa Montebianco confabula con le sue due colleghe, chissà
che avranno da dirsi.
Stefania e Dario si consolano a vicenda, Lorefia e Manola gli mancano.
Carlo trattiene a fatica l'aria dei suoi intestini, anche le anime
scoreggiano?
Laurentius sorride.
Cosa li aspetta dietro il portone della sala del trono?
Non vogliono saperlo, Stefano e gli altri preferiscono combattere
senza vedere in che cosa è mutato Galatus. Hanno deciso così.
Gli basta sapere che la mont blanc è l'alfa e l'omega, l'inizio
e la fine dell'incubo. |
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