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Caffè
Dicotomico
a
cura di
Tonino Pintacuda |
La
scrittura non chiede permessi, non rispetta le precedenze, quando
viene devi interrompere tutto e prendere qualsiasi cosa (un foglio,
una penna, la tastiera, la vecchia olivetti) e vomitare quello che non
riesci più a tenerti dentro la testa.
E quando vedi quello che hai fatto raggiungi lo stesso piacere che ti
dà una sola cosa al mondo. Non c'entra il sesso, l'unica cosa che ti
dà quel piacere è una bella cacata. Quando stai per fartela sotto (in
senso fisico) s'attiva un meccanismo di piacere che trova il naturale
sfogo in quel gioco d'addominali e contrazioni che si risolve in quel
puzzolente magma che riempie la tazza del cesso.
Con
la scrittura è lo stesso. Quando senti veramente che devi scrivere
qualcosa, cerchi di trattenerla il più possibile, magari pensi che sia
solo un'illusione (un po' come quando rimandi la cagata e quando ti
siedi era solo un falso stimolo). Ma se quella sensazione non ti
abbandona più, devi scrivere, devi farlo, non devi perdere tempo a
passare al setaccio le idee. |
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Chi è
Tonino
Pintacuda?
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20
dicotomici anni, siciliano3 , studente di
filosofia all'Università di Palermo,
Bomber,
satellite saturnista e
bachecaro,
ideatore e web-master di Bombasicilia.net. |
Potrei stare interi giorni perso tra le pagine di qualche buon
libro ( e ci sono stato sino ai miei 15 anni). Al momento, però,
la mia principale occupazione è riempire una riga dopo l'altra
del libretto universitario e aspettare i due seguiti di Matrix.
Amo le ragazze con problemi esistenziali di un certo calibro e
i capelli neri e dei bei seni, Conversazione in Sicilia di Elio
Vittorini, i libri di Kafka e alcuni albi di Dylan Dog (Il lungo
addio, Johnny Freak), le poesie in musica di Francesco e Max
Gazzé, le passeggiate con la mia cagnolona, tutte le canzoni di
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles, il terrazzo
della casa di Stas' e,
da pochissimo, il cinema di Abbas Kiarostami. |
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