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Sondrio si trova in un'ampia conca circondata da verdi colli coltivati a vite, come il San Lorenzo, il Grumello e il Masegra. A nord si apre la val Malenco, percorsa dal torrente Mallaro che attraversa la città e sfocia nell'Adda; la catena delle Alpi Orobie delimita l'orizzonte in direzione sud.La presenza dell'uomo in età preistorica è confermata dai ritrovamenti nella vicina Chiuro. Più tardi la zona tu abitato prima dai Liguri, poi dagli Etruschi (stele rinvenuta a Montagna) e dai Romani, ma i ritrovamenti archeologici relativi a questi insediamenti sono scarsi.
Il nome "Sondrio" deriva dal longobardo Sonder, trasformato dai latini in Sundrium. Il nome originario significa "terreno tenuto e lavorato dal padrone da sé o con l'aiuto dei servi".
Solo intorno all'anno Mille le notizia storiche diventano più precise. Nel 1040 Enrico III di Franconia concesse la pieve di Sondrio ai Capitanei, che governarono Io città fino alla metà del Quattrocento, quando passò prima ai Beccaria poi ai grigioni Salis.
Sui colli, a protezione del borgo, sorsero il castello di San Giorgio, poi trasformato nel convento di San Lorenzo, e il castello Masegra, che ancora oggi domina dall'alto la città. I Capitanei seppero amministrare saggiamente i loro possedimenti e superare le alterne vicende che nel periodo comunale li videro schierati a fianco dei guelfi Vittani di Como e dei Della Torre di Milano. Sono di questo periodo le numerose fortificazioni erette a protezione dei toro domini, come la cinta muraria, del 1325.
Dal 1335 Sondrio seguì vicende di Como a fu sottomessa non senza difficoltà prima ai Visconti, nel 1336, poi, dal 1450, agli Sforza, Il governo della città passò ai Beccaria quando l'ultima discendente dei Capitanei, Jacopina, sposò nel 1436 Antonio Beccaria.
Il Cinquecento si apre con il dominio dei Francesi, mal tollerato dagli abitanti di tutta la valle per i soprusi e le violenze che dovettero subire.
Nel 1512 subentrò la dominazione dei Grigioni: con un atto stipulato a Teglio, i Grigioni si impossessarono della Valtellina e dei contadi di Bormio e Chiavenna.
Oltre all'interesse politico per la zona a sud delle Alpi vi erano da parte dei Grigioni interessi economici; infatti attraverso i valichi alpini giungevano nella Rezia l'ottimo vino valtellinese e la lastre di ardesia o di serpentino della val Malenco. Quando la sede del governo tu spostata da Tresivio a Sondrio, il borgo assunse per la prima volta il ruolo di capoluogo e vide il primo governatore grigione Corrado PIanta insediarsi nell'odierno palazzo municipale.
Diversi furono i problemi che caratterizzarono il dominio grigione, primo tra tutti il contrasto religioso che sfociò nel 1620 nella rivolta cattolica contro i riformati, conosciuta come "sacro macello di Valtellina", in cui furono uccise centinaia di persone. Si aggiunsero anni di carestie, alluvioni e pestilenza, invasioni e alleanze con nazioni straniere che indussero i Grigioni a smantellare le numerose fortificazioni della valle, finché, con il Capitolato di Milano, i Grigioni tornarono dominatori rimanendovi tino al 1797. lI Capitolato che gli Spagnoli si impegnavano a far rispettare imponeva la fede cattolica come unica professabile. limitando così il potere grigione.
Aderendo alla Repubblica Cisalpina, Sondrio divenne capoluogo del dipartimento dell'Adda e dell'Oglio. Caduto Napoleone, subentrarono gli austriaci, i quali diedero un nuovo assetto viario alla città e a tutta la valle, ufficializzando nell'ordinamento del Regno Lombardo-Veneto la provincia di Sondrio.
La città partecipò alle guerre di indipendenza accogliendo con entusiasmo Garibaldi e nel 1861 la provincia di Sondrio entrò a far parte del regno d'Italia,
Il XIX secolo è caratterizzato da notevoli trasformazioni: vengono poste le basi per uno sviluppo economico e culturale della città, nel
1861 nasce il giornale "La Valtellina", si aprono scuole, filande per la lavorazione delta seta, il cotonificio Fossati e la Società Enologica, quest'ultima con lo scopo di tutelare e incrementare la produzione vinicola, da sempre perno dell'economia agricola della città: infine nascono diversi istituti di credito.
Con l'apertura del tratto ferroviario Colico-Sondrio, nel 1885, Sondrio si trova collegata alla rete ferroviaria nazionale, anche se la scelta del San Gottardo come valico verso l'Europa settentrionale eclisserà in parte l'importanza commerciale che la Valtellina ebbe per molti secoli. Le due guerre mondiali e le alluvioni del 1911, del 1927 e del 1987 ebbero un notevole costo civile ed economico, che gli abitanti seppero fronteggiare orientandosi verso uno sviluppo turistico di tutta la provin



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