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Campodolcino
è un grazioso e ridente paese in provincia di Sondrio, a km. 132 da Milano.
A proposito del significato del suo nome il Buzzetti scriveva :"... a
mezza via tra il Passo dello Spluga e Chiavenna, l'ameno piacevole anfiteatro
piacque per idilliaca e simpatica dimora". Il nome di Campodolcino, che
parrebbe inoltre indicare il terreno pianeggiante dopo il panorama sassoso
della valle a meridione, compare per la prima volta nel 1186. Nel '600
era già il centro principale della Valle e lì furono portati gli uffici
del governo prima a S.Giacomo. Terziere del Comune di S. Giacomo, divenne
poi comune autonomo nel 1816. Il paese si sviluppò a partire dal 1473,
grazie alla predilezione data dai viandanti all'itinerario dello Spluga
a discapito di quello passante per la Val Bregaglia. Nel XV sec. Campodolcino
divenne centro amministrativo della Valle: il "ministeriale o ministrale"
era eletto tra la popolazione locale ed il "Commissario Grigione" veniva
da Chiavenna solo per decidere in merito a fatti di sangue. L'attività
del trasporto delle merci cessò quando i napoleonici scacciarono i Grigioni:
gli abitanti si dedicarono allora ad altre attività, quali la distillazione
delle grappe. Nell'800 fu costruito l'Albergo Posta con cure idroterapiche;
le cure potevano usufruire anche delle acque della vicina Portarezza.
Dopo le cure idroterapiche del secolo scorso e le prime gare nazionali
di sci agli inizi del '900, Campodolcino è oggi una frequentata stazione
turistica estiva ed invernale. Sono ancora oggi famosi i "grapàt" del
luogo e delle Valle. Dopo la crisi dei transiti commerciali nella seconda
metà del secolo scorso, quando a Campodolcino c'era ancora un centinaio
di cavalli, prosperò l'attività della distillazione: le vinacce, portate
dal Sud, venivano lavorate a Campodolcino ed in altri paesi della Valle.
Superficie: 48 Kmq Popolazione: 1,108 ab. |
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