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Quando ho aperto
il sito (1999), e' morto mio padre.
Oggi, dieci anni dopo, dichiaro che questo lavoro è sempre stato dedicato e
ispirato a lui.
E' stato come metabolizzare una parte di quel dolore, scaricandolo su di un
altro pezzo di dolore. So quanto amava Tramonti e, in particolare il Persico. Ed
essendovi molto più immerso di me (la sua era una partecipazione atavica, non
mediata, totale e simbiotica), osservava dall'interno dei cambiamenti che
detestava. E devo necessariamente far notare che i vecchi contadini hanno lo
stesso tipo di comportamento. Leggendo e osservando il sito, spero ne troverete
le ragioni
Perché non ho intenzione di fare della filosofia, solo raccontare fatti e
storie.
Avevo l'intenzione di suggerire dei percorsi, magari fisici e reali, da
affrontare in barca, o a piedi. Esperienze da provare, anche solo virtualmente.
Mi piaceva pensare che sarebbe stato bello armarsi di una lancia, intesa come
barca, schizzare fuori dalla punta
di Portovenere, ed immaginare come doveva essere stato tutto questo 1000
anni fa. Mi sarebbe piaciuto pure suggerire percorsi spirituali, reali
anch'essi, nei quali la spiritualità, la meditazione, poteva sconfinare
nell'etica, la morale, per cercare e scoprire, se esiste, il punto d'incontro
tra l'uomo e la natura, tra gli indigeni autoctoni e gli immigrati, più o meno
clandestini. E decidere così di affrontare assieme sentieri e scalee, emulando lo
spirito del pioniere, ovvero il primo pazzo che aveva scavalcato il monte per
stabilirsi qui, per concepire "il muretto a secco"
Volevo anche mostrare in che modo la nascita di un parco come quello delle
Cinque Terre, avrebbe influito negativamente su Tramonti. Sotto un certo punto di vista, è ancora così. Però ho dovuto mediare con quello che
stava succedendo: per esempio, e le
sensazionali metamorfosi che il parco stesso ha veicolato
In passato avevo scritto "prodotto". In realtà il Parco delle Cinque
Terre è stato un veicolo che alcuni hanno utilizzato come se fosse il proprio,
senza rispetto per gli altri
Il quel momento capii che non occorreva spingersi tanto indietro, per immaginare un
cambiamento.
Ed ero certo certo che sarebbe stato sufficiente percorrere come gamberi tutt'al
più cinquant'anni! Anzi, a pensarci bene, bastavano proprio gli ultimi dieci
anni, guarda caso l'età del sito.
Ma cos'era cambiato?
Tante cose, compreso che il Tramonti selvaggio si è ridotto di
dimensione, e tutto perché c'era qualcuno che, a parole, desiderava salvarlo.
Oggi, 18 febbraio 2011, prendo atto che sono bastati questi ultimi due anni,
anzi, cinque mesi, che hanno visto l'arresto del presidente del Parco e di un
certo numero di personaggi da fumetto alla Alan Ford. Se non altro, è andata
gambe all'aria una gestione padronale della cosa pubblica. Che non è per niente
una novità, la gestione padronale della Res Pubblica: anzi, è lo sport che
meglio riesce nel nostro paese.Ce lo insegna Silvio Berlusconi
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