Calando dal Monte Parodi, si giunge ai piedi di Biassa, dove si è costretti a decidere in che modo raggiungere Spezia. Svoltando a destra, lì per lì la salita non promette niente di buono, ma poco dopo confluisce nella Litoranea, finendo per consegnarci un panorama mozzafiato. Viceversa, svoltando a sinistra, si scende a Pegazzano, utilizzando un serpentone tutto curve, che attraversa il bosco e sovrasta il Canao dei Foestri. Anche in questo caso, non mancano le suggestioni, perchè pare di essere circondati da una cupa foresta, nella quale si può scorgere, facendo molta attenzione, oltre a funghi e castagne, il misero rudere di un mulino, dove gli antichi biassei macinavano il grano. Segno che lì, da quelle bande, scorreva un tempo l'acqua con una certa continuità. Se, invece, ci si ferma, proprio sul bivio, davanti ai nostri occhi si apre un sentiero che conduce al Castello di Coderone, e da lì ai resti della chiesa di Santa Maria. Forse non sembrerà niente di eccezionale, al cospetto di certi castelli lunigianesi, ma, secondo me, vale la pena di andarci.
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