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IN AGGIORNAMENTO - 30/01/2011

La rocca della Gaiada

Sulle carte compare con il nome di scoglio Ferale o scoglio del Ferale.
Gli fu dato questo nome perché, sulla fine dell'Ottocento, un tenente di vascello del Real Genio Militare, tal Luigi Garavoglia, si avventurò sulla rocca per effettuare rilievi topografici.
Purtroppo scivolò e, dopo essersi abbondantemente schiantato sui costoni rocciosi taglienti come lame, finì in mare e morì.
In suo ricordo, sulla sommità della rocca della Gaiada fu posta una croce e dal quel momento fu additata come Scoglio Ferale. O almeno credo. Però la storia del TV è verissima.
 Di certo non le rende onore, visto l'umanità imbarcata che per tutta l'estate la sceglie come luogo di balneazione e/o pesca subacquea.

Qualcuno afferma (?) che il toponimo rocca della Gaiada abbia un'altra genesi: leggete questa bellissima storia, sebbene un pò triste....... cliccate sul dito, ve la racconta magnificamente lo spezzino Alberto Cariola.

Ma noi, indigeni autoctoni, siamo certi che Gaiada è il suo vero nome,  e lo è sempre stato. La roccia si erge in mezzo al mare, gagliarda, e resiste impavida alle onde del mare in tempesta (un po' di poesia non guasta!).
Eppoi, il mio amico Giancarlo Natale, nel suo libro Di là dai  monti, ci diverte con il racconto del suo avventuroso incontro-scontro con un gabbiano che dimorava sulla rocca.
Ci vuole un bel fegato a chiamare ferale un posto così!


..... quasi un'allucinazione ......

..... da sopra la fontana di Nozzano (Vignoi) e .....


..... vista dalla spiaggia del Persico, con la punta di Schiara  

GaiadaPersicoSpiaggia.jpg (564614 byte)

Quando il tramonto si illude di esistere   

GaiadaPersicoTramonto.JPG (340223 byte)


Vista quattro volte da Monesteroli

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