Mi sembra che non ci siano dubbi: dato che alcuni
giornalisti della Nazione lavorano anche per il giornalino del parco, tutto questo è
sicuramente casuale e non voluto. Sia chiaro: con questo non voglio insinuare
assolutamente nulla, per cui ripeto per l'ultima volta: chi pensa il contrario è un
maligno.
E ora passiamo a:
L'UNESCO
Leggendo
il testo originale della delibera dell'Unesco (ho fatto anche la traduzione), appare
chiaro, anche ai meno facinorosi, che c'è qualcosa di strano: si direbbe che il
patrimonio dell'umanità sia quella striscia di terra che si trova tra
Portovenere e Riomaggiore!
Unico commento: mah! Però mi piacerebbe saperne qualcosa di più. Per questo motivo ho
fatto un fax e una mail all'Unesco, ma, a tutt'oggi (08/04/01), non ho avuto risposta.
Siccome sono duro, gliel'ho rimandata: clicca
qui per leggerla!
TALEBANI
La lettera di cui sopra, prende spunto anche
dall'articolo apparso sul Corriere
Mercantile del 13/03/01. La Nazione del 14/04/01, (cliccate sui titoli per leggerli), invece,
centra il punto cruciale. Collego le due cose e non posso fare a meno di dare il via ad un
fiume di parole. Peccato che non siano fatti.......
Come si vede, Benvenuto crede di avere ragione. Tutti quelli che parlano di
conservare la natura, sono convinti di avere ragione. Purtroppo, io non conosco nessuno
che non abbia ragione, me compreso. E poi, come ho già ripetuto mille volte, non ho mai
visto un ambientalista verde intento a zappare un campo a Tramonti. Con ciò non voglio
dire che, siccome qualche volta zappo un campo a Tramonti, io abbia il diritto di
inquinare e distruggere la natura. Anzi: il mio status di 'zappatore' mi dà il diritto di
mantenere la natura che amo, nel miglior modo possibile. Il diritto, chiaro? Può darsi
che Benvenuto non abbia terra da zappare, e che quindi senta come dovere la necessità di
occuparsene, andandosela a vedere dove c'è. In quel caso, sarebbe giusto dargli 2000 mq
di terra da coltivare, magari sotto la minaccia che, se non la coltiva tutta, deve fare la
pipì e la cacca sotto un albero. E darla anche a Mogol, che stimo moltissimo per le
splendide canzoni, il quale, dall'alto della sua agiatezza economica, potrà occuparsi in
terza persona del vigneto che ha 'sottratto' ai legittimi proprietari.
La mia logica vorrebbe che si aiutasse la gente che già ci vive, che ha il sacrosanto
diritto di essere aiutata. Invece così il ministro Pecoraro Scanio, e il ministro Willer
Bordon, e il presidente Bonanini, potranno dire: "Visto che bello? E non c'è costato
niente! Ha pagato tutto Mogol!", che a sua volta potrà affermare "Sentite un
po' il vinello che ho prodotto!" con corollario di applausi per tutti. Senza
dimenticare che c'è un tizio, seduto ad una
scrivania, che sta buttando giù le regole per costruire i muretti a secco, che finiranno
tutte in un bel libro. E il bene da salvare, l'ometto che ha costruito e conservato il
territorio fino ad oggi, sarà nel frattempo stato sostituito da una cooperativa o da una
SRL, o da una ...... boh....
Inoltre, questo non significa che io sia favorevole alla baraccopoli di Schiara: manco ce
l'ho, la baracca. E poi, basta leggere i nomi (in ogni caso, non mi sembra che abbiano
fatto un gran male, perché hanno riparato scalette e muretti etc.). Però penso che a
Manarola, spargendo legalmente un po' di cemento sulle rocce, questa brava gente abbia
ottenuto il risultato di crearsi una spiaggia artificiale dove la natura aveva invece
piazzato pietroni della Madonna.
Non significa nemmeno che io sia contrario al parco. Anzi! Peccato che il parco, con le
sue regole, appaia sempre più un'emanazione di certi personaggi, e delle loro
personalissime idee che, come si vede da quel poco che comunque appare sui giornali, non
hanno incontrato per niente il favore della gente che dovrebbero aiutare. Sarà mica
perché, in realtà, non l'aiutano?
Leggetevi i 'Promessi Sposi': c'è una simpatica affermazione, attribuita alla dama che si
autoincaricò di aiutare la povera Lucia. Ci spiega come, per aiutare qualcuno, sia
necessario mantenerlo all'oscuro. Che è quello che succede a noi: siamo all'oscuro.
Oppure non capiamo perché, per mantenere Tramonti, ci si debba far da parte.
Non c'è dubbio: stavolta il consigliere verde Benvenuto ha davvero ragione: si tratta di
cattiva amministrazione. E lo ha ripetuto a RAI3 (sabato 31/03/01 ore 15.00, se non
ricordo male, a Portofino, con un tizio che gli spara in faccia, in genovese, dovete stare
in casa vostra a rompere le palle -non so se rendo
l'idea-) e si può leggerlo su La Nazione 23/03/01. Non fermiamoci: Secolo XIX 06/04/01, leggete, leggete.
E leggete anche La Nazione 12/04/01:
(firma Adriana Beverini) la voce che interviene è addirittura quella dell'amico
Giancarlo Natale. Tutta gente a favore del parco che, udite udite, ci informa che tutto
frana, che Tramonti sparisce, che 'datevi da fare signori amministratori'. A parte il
fatto che anch'io l'ho detto e scritto e mi sono stufato di dirlo e di scriverlo (e non
solo io, ma un mucchio di altra gente -i
rivoltosi- che, però, non compare sui giornali), se si incavolano anche
loro, che vogliono persino mettere una sirena a Monestaroli, vuol dire che qualcosa non
va, e che questo parco, così come è gestito, non funziona. Bravo Giancarlo, diglielo:
"questo territorio fa parte del
parco, pur se non è mai nominato nei servizi istituzionali" Eccolo lì, il
siluro. Quando hanno parlato di parco, io, nella mia infinita saggezza ed intelligenza
(però.....) avevo capito che era una fregatura per Tramonti, altro che affare. IO
SONO CONTRO L'USO DELLO STRUMENTO PARCO DA PARTE DEI POLITICI, porco mondo, non
contro il parco. Che, se fosse stato realmente costruito sulle esigenze dei poveracci che
ci navigano dentro, allora si che sarebbe stato un affare.
Invece, beccati Mogol! Beccati 800 e più personcine che dando 30 milioni al parco, non ai
legittimi proprietari, badate, potranno venire a farsi la seconda casa a Tramonti (La Nazione 14/04). In compenso il
proprietario, (o i proprietari, perché potrà essere accorpato più di un terreno, con
l'immaginabile caos che ne seguirà....), dopo vent'anni si troverà terra coltivata e,
quindi, di maggior valore. Un momento: tornerà sua se si impegnerà a mantenerla così,
altrimenti se la beccherà il parco, se non ricordo male.
Ovviamente, la cosa, non è ben spiegata nell'articolo in questione. Si sottolinea solo il
fatto che finalmente i danarosi turisti non potranno più calare come falchi sull'ambita
preda. Di sicuro, i facoltosi non danarosi assegnatari, riceveranno anche dei contributi.
Non sono così cattivo da credere che i richiedenti siano tutti ricchi: naturalmente ci
sarà anche qualcuno che crede realmente di poter intervenire in questo modo.
Sono democratico e faccio gli auguri a tutti, tanto a Mogol che al giovanotto spagnolo,
nonché ai sei americani e pure al presidente Bonanini!
FINALMENTE I CONTRIBUTI DAL
PARCO
Lunedì 9 aprile, il presidente Bonanini si
palesa in quel di Biassa e annuncia "Ho un miliardo da spendere per i muretti a
secco. Fate domanda che vi do il cento per cento di quello che spendete. Il tempo per la
presentazione scade il 12 aprile. Se non ce la fate voi, ditelo a me che mando la ditta a
farvi il muretto" Tutti via a fare le domande. E' successo anche dell'altro, ma
tralascio.
Doveva fare la stessa cosa a Campiglia il giorno 11, ma si vede che ci ha ripensato, e non
si è fatto vedere. Oppure gli deve essere sembrato poco dignitoso dire che il tempo per
presentare le domande, sarebbe scaduto il giorno dopo.
Non posso che mormorare: ma se da il cento per cento, che scopo far fare le domande? Se
gli servono per mostrare che ha carta, a Biassa deve averne messa su tanta da rendere
inutile l'intervento di Campiglia. E ancora: sarebbe bastato far partire le ditte, con
l'ordine di fare tutti i muretti diroccati dei campi coltivati che trovano sulla loro
strada e, credetemi, sono tanti. E poi, costerebbe meno, che raccogliere domande, leggerle
e decidere a chi mandare...... bisogna pagare anche per fare questo lavoro, distogliendo
fondi dal nobile lavoro di ricostruzione. Qualcuno glielo ha fatto notare, ma il
presidente ha lasciato cadere la nota! Sembra che sia andata più o meno così: non ero
presente, ma questo è quanto mi hanno raccontato
OGGI, 20 APRILE 2001
Non ci credo: leggete il Secolo XIX, prima
pagina della cronaca spezzina: UN TURISTA HA DENUNCIATO ALLA COMMISSARIA
ALL'AMBIENTE UE LA SITUAZIONE DELLA RIVIERA. LA CARENZA DI DEPURATORI MINACCIA IL
MARE DELLE CINQUE TERRE. Su La Nazione non se ne fa cenno.
Allora, altro che medicamento!!! Oso un commento: non potevamo pensarci noi? Proprio un
tusista, tal Vito di Cagno, che ringrazio comunque pubblicamente, ci doveva pensare. Avrà
letto l'articolo, forse anche questo sito, e avrà pensato: ma guarda un po', mi prendono
anche in giro, altre a prendermi i funghi. E zacchete! Rispondo alla mia domanda: non
potevamo pensarci noi, siamo troppo buoni. Poi, consentitemi un piccolo giubilo: a Biassa
ce n'eravamo accorti quando è uscito l'articolo, esposto in testa a questa pagina. Sempre
oggi, ho saputo da fonte certa che il comune della Spezia non ha mai avanzato domanda al
catasto per la riduzione degli estimi delle case di Tramonti. Riesumando l'amletico dubbio
"se il territorio è tipico, perché non sono tipiche anche le abitazioni?" Tramonti
dovrebbe godere della classificazione A11 come i Trulli di Alberobello. Così aveva più
volte avuto modo di sbandierare attraverso i giornali l'Assessore Orlando, che, in ogni
caso, stimo molto, e condivido poco. E anche durante riunioni. E pure l'Assessore Melley,
che (ormai sono stufo di dire 'sta battuta) a Tramonti non cerca il quattrino, ma i
quattrini. Dunque non è vero, non l'hanno fatto.
Infine il presidente Bonanini non deve più dire che prenderà i soldi del CIDAF, e che il
CIDAF non è più competente e altre amenità. Sempre oggi (grande...), ho parlato con il
CIDAF in persona e ho avuto conferma dai suoi dirigenti che il CIDAF stesso è pienamente
competente (c'è una legge regionale a permetterglielo e il buon Franco non la
può
cancellare) a distribuire il 60% sicuro ribadisco sicuro sottolineo sicuro (in
contrapposizione al promesso ribadisco promesso sottolineo promesso 100% del parco) della
spesa prevista per la ricostruzione del muretto. Io dico che la deve smettere di dire
certe cose. La legge stessa del parco non prevede finanziamenti a Tramonti da parte
dell'ente stesso. E neppure il PUC li prevede. Ci costringe a coltivare la terra, per fare
il cesso (battuta, pure questa, che ha stancato), ma dindi, niente per nessuno.
Vogliamoci bene, porco mondohhhhhhhhh ...... cos'è stato, mentre ci volevamo bene? Non
l'ho visto, ma l'ho sentito!
TIRIAMO LE SOMME (25/04/01)
Mi ero quindi chiesto dove il presidente
dell'ente parco prendesse i denari da dare a Tramonti per i muretti. Ha ricevuto
contributi straordinari, mi dicevano alcuni, sta facendo il suo dovere, dicevano altri. Ma
se non ha ancora il piano del parco e le leggi non glielo permettono, dicevo io, c'è
qualcosa di strano.
Ebbene, è bastato leggere l'intestazione della domanda, allegato "C", che
recita testualmente:
EVENTI CALAMITOSI DELL'AUTUNNO 2000 - legge 11 dicembre 2000, n 365 - direttiva
del Ministro dell'Interno in attuazione dell'art. 4-bis - DOMANDA DI CONTRIBUTO -
Regione Liguria, Servizio Ispettorato Funzioni Agricole - Sede Prov.le di La Spezia.
Capito da chi vengono i denari? Dalla cosiddetta legge sulle alluvioni, e sono distribuiti
dalla Regione Liguria. Quindi, da buon amico quale egli è, ha dichiarato che dà i soldi
per i muretti, confidando che quando si sente la parola SOLDI, nessuno legge più niente.
Leggete, gente, prima di firmare. La richiesta è indirizzata alla Regione, non all'ente
parco.
Bonanini ha fatto ne più ne meno quello che, chiunque dotato di buona volontà e tempo da
buttare, avrebbe potuto fare. E' andato in Regione (o la regione è andata da lui?), ha
preso su qualche modulo, forse lo ha ricopiato e lo ha rifatto (forse....., visto che in
quello che ho in mano io, proveniente dalla riunione di Biassa del 10/04, non ha il logo
della regione), e lo ha dato alla gente.
Ha anche detto che le il tempo per le domande sarebbe scaduto dopo due giorni, ma, qualche
giorno dopo e da casa sua, ha fatto gentilmente sapere che aveva prorogato la data, dal 12
Aprile al 12 Maggio
Infatti, il termine per presentare le domande alla Regione è proprio il 12 Maggio 2001.
Non intendo insinuare un bel niente: penso che si sia sbagliato sulla data, e basta. Del
resto, che il comune della Spezia non ci informa su contributi della regione, lo avevamo
saputo tanto tempo fa. Su questi, ci ha informato il presidente del parco, spacciandoli
per suoi. Ma la cosa che fa più male, porco giuda, è che qualcuno che parla in un certo
modo, poi parla nell'altro, e anche lui dice 'hai visto, alla fine te li dà, e anche il
100%'. Dice tante cose, che qui che la che giù che su, e poi si dirige acriticamente verso
chi dice di avere i dindi in mano. E, sicuramente, li avrà. Perché, a questo punto,
salta fuori la:
TRASLAZIONE DEI VOLUMI
Dunque, avevo già chiarito il concetto delle
terre date in adozione al buon Mogol. E che il parco, per le terre adottate, incassa 30
milioni. Quel che non sapevo, è che incassa anche 12 milioni ogni anno (non so
esattamente a che titolo, ma lo chiarirò) per i restanti venti anni, ovvero, imbotta 270
milioni, pari a circa 139.443,40 Euro.
Bella botta, eh? Un affarone. Ma non è finita qui, perchè se l'ente parco lo riterrà
opportuno, e a Riomaggiore lo ha già fatto, potrà decidere di demolire, ad esempio,
cinque casotti dal volume complessivo di 300 mc, per ricostruire un unico volume
equivalente, in un altro terreno, ad esempio sull'esempio, in quello di Mogol.
Trasla i volumi, lui, che è meglio di Silvan, o del Mago Taroccò con l'accento sulla Q,
e dei preti che, al massimo, riescono a traslare le salme.
ANCORA SULLA TRASLAZIONE E ALTE
AMENITA'
Leggetevi
il seguente articolo sulla Nazione del 25/03.
Può anche apparire come una buona idea, la panacea che guarisce
tutti i mali di questo nostro disastrato Unico Mondo uguale Tramonti. Invece,
per quanto posso constatare, è assolutamente falso. Risolve solo un problema degli
amministratori locali: impossessarsi delle terre incolte senza troppa fatica. E
sufficiente che il comune esponga nellalbo pretorio per due mesi la richiesta di
coltivazione di un certo terreno, che il proprietario non venga individuato (sappiamo
tutti che a Tramonti ci sono terreni intestati a nominativi diversi dai veri proprietari,
se non addirittura a persone inesistenti) o che non ne prenda atto e, zacchette, la
marachella è fatta.
Questo emendamento, approvato dalla maggioranza con lUlivo, è un mirabile esempio
di contorsione politica. I DS lo sbandierano come il raggiungimento di un traguardo e
lottenimento di un grande risultato con sfumature ideologiche: la terra ai contadini
di comunista memoria. Peccato che i contadini si chiamino Mogol! Se poi sommiamo i
possibili effetti di questo emendamento al concetto traslazione dei volumi
già espresso dal presidente dellEnte Parco, si ha come risultato la possibilità di
costruire in un territorio non edificabile come quello di un parco, pressoché quello che
si vuole. Pensate al valore economico di tali abitazioni, alberghi, etc.!
Si demoliscono un certo numero di rustici più o meno agibili, se ne somma il volume, si
ricostruisce un unico edificio (villette a schiera, perché no!) in pieno territorio del
parco e nella zona di Tramonti!
Sono uno che pensa male. Non solo i nostri amministratori non hanno mai considerato una
tale opportunità, ma non è questo il motivo per cui lo fanno.
Infatti, il consigliere di Forza Italia Morgillo, opportunamente
interrogato durante un comizio di propaganda elettorale, effettuato in quel di Biassa poco
prima delle elezioni, disse che non era un cattivo emendamento, ma che pur essendo
contrario, non aveva potuto opporsi, e si era limitato ad astenersi. "Perché
dobbiamo bloccare una cosa che nel Ponente è buona e giusta, solo perché qui cè
chi la gestisce male?" concluse, con non poco imbarazzo, e sotto gli occhi di un
Bruzzone che
.. lasciamo stare!
Io sono la malalingua! E ho cattivi pensieri.
LA RISPOSTA DELL'UNESCO
Circa tre mesi dopo la mia lettera, l'UNESCO mi
ha risposto. Mi ha scritto che è già una buona cosa il fatto che sia stato costituito il
parco, che è già un passo avanti sul controllo del territorio, e che comunque farà
controllare e verificare dall'ente preposto. In pratica, glien'è fregato meno di niente.
Della mia lettera, intendo. Mi ha risposto per pura cortesia, con un paio di frasi fatte.
Non pretendevo che le mie parole fossero prese per oro colato e che, a causa di esse, si
provvedesse ad indagare sui fatti etc etc etc.. Vabbé, grazie lo stesso.
CAMBIAMENTI
Riprendo un discorso interrotto per quasi tre
mesi, anche se, in effetti, la mia attenzione alle cose di Tramonti non era mai venuta
meno, ma l'evoluzione che si stava compiendo, e anche un periodo per me piuttosto
impegnato, mi hano consigliato di aspettare a tirare le somme.
Ho fatto bene: lasciatemi fare un piccolo riassunto.
Avevamo osservato come il comune della Spezia (featuring Andrea Orlando) fosse intento a
varare il suo PUC. Orrore e sgomento: su perentorio invito della regione (affermazione
dello stesso assessore), il comune era stato costretto a trovare una precedente intesa con
il parco, sulla quale pensare le linee principali del PUC, onde evitare un piano
regolatore che discostasse dal piano del parco stesso. Piano che ancora oggi è da fare,
vorrei rimarcarlo.
Anzi, in quel momento il piano era solo nella testa del Presidente del parco, che l'aveva
in qualche modo esternato tramite una serie di ordinanze, alcune delle quali censurabili,
che, in seguito, erano state lasciate decadere, per non dichiararle illegali. (Vedi documentazione)
Si arriva al giorno in cui, il popolo di Tramonti si becca la tramvata di un PUC che, in forza
della supposta e sbandierata necessità di cui sopra, costringe alla coltivazione di 3000
mq di terra per avere il permesso di ristrutturazione, con tanto di atto di sottomissione
che, se non rispettato, obbliga alla demolizione del manufatto. Successivamente,
ringraziando gli avvocati dell'Associazione Vivere Tramonti e l'impegno di tutti gli
associati, il PUC subisce modifiche su modifiche, fino ad arrivare alla versione approvata
in consiglio comunale e successivamente in regione, con strascico di polemiche
Cavolo, sembrava fatta, eravamo fregati. Riassumendo, per riparare una casa a Tramonti, si
doveva coltivare da un minimo di 300 fino ad un massimo di 2100 mq, con corollario di atto
notarile che subordinasse le licenze alla coltivazione, senza più l'obbligo di
demolizione, ma pur sempre con la spada di Damocle di qell'atto.
E forse ci si sarebbe potuti anche anche stare, ma incentivi, manco l'ombra. La sostanza
è che tu coltivi e io comune ti do il permesso, ma se speri che ti do anche una
mano.... anzi, ti metto l'ICI. Sono gente onesta: non fanno manco promesse di incentivi
che tanto non daranno, mentre promettono l'ICI che arriverà!
Tuttavia, la guerra sull'illegalità intrinseca di tali condizioni continua. Si prende a
cuore la questione un panzer, altrimenti detto Talebano, di nome Francesco Bruzzone, che,
per scelta esistenziale (più o meno condivisibile, per carità) è contro i parchi.
L'uomo Bruzzone, capogruppo leghista alla regione, fa proprie le nostre obiezioni. Non
crediate che io sia un ingenuo: lo fa, come lo fanno tutti, anche per interesse politico.
Ma la sua è realmente una scelta esistenziale, un ideale, l'ho capito conoscendolo. Non
gli frega niente se nel partito non sono d'accordo! C'è di mezzo l'ideale, il panzer
accende il motore e parte, qualcuno gli andrà dietro. Poi, è ovvio, come tutti deve
piegarsi alle strategie (vedi),
ma dove può.........
Infatti sparacchia interrogazioni al consiglio regionale (dispongo della copia inviatami
direttamente da lui) sul PUC e altre amenità correlate. Risultato, il PUC della Spezia,
palesemente illegale, si riferma.
E qui ho una domanda cattiva. Perchè la regione in passato aveva sollecitato il comune
circa un'intesa con il parco prima di fare il PUC? Sarà mica stata una trovata del
Presidente del Parco? Oppure non era assolutamente vero, ma un modo per ... (siamo nel
campo delle illazioni)
Nel frattempo (13/01/01) il Presidente fa una bella cosa: cerca di portare dalla sua
parte la gente di Campiglia. Dice che Campiglia e il Persico, rispetto ad altri posti
(leggi Biassa e Fossola) sono ancora poco modificati, anche per l'oggettiva difficoltà. Comunque i campioli
sono stati più buoni degli altri etc etc. Esiste il riassunto di quella riunione, che il
Presidente stesso ha approvato, sulla base del quale darà loro un certo numero di cose.
Anzi, nel documento dice che se non riuscirà a realizzare quello che ha detto entro
dicembre 2001, si dimetterà.
A me suona per quello che è: un espediente per prendere tempo. Una lancia a favore del
Parco va però spezzata: pare proprio che quei famosi contributi per i muretti siano
effettivamente in distribuzione.
Mi sbaglio, o siamo giunti ad oggi, 8 dicembre 2001? Il piano del parco ancora non c'è,
esattamente come per la stragrande maggioranza dei parchi italiani, ovvero, per quelli
spinti dalle frenesie di alcuni personaggi che intendono approffittarsi di queste
situazioni.
Dunque, il 7/12/1, locanda del Gallese già bar di Biassa (andateci che ci si mangia e
beve bene e si spende il giusto e sono fanti simpatici), l'Associazione Vivere Tramonti
indice un'assemblea pubblica, alla quale partecipa il Presidente del parco.
Intanto niente più clima infuocato, ma tutto calmo. Ed accade una cosa realmente
eclatante: il presidente del parco si è sbagliato e in qualche modo chiede scusa alla
gente di Tramonti per tutto ciò che ha fatto in passato. Spariscono le zone 1 2 e 3, e
anche la 4 e la 5 che non sono mai esistite, ma non si sa mai. A Tramonti ci sarà acqua
gas luce a spese del parco, e tutto sottoterra, niente in vista, per salvaguardare la
tipicità del luogo. Non dovremo pagare l'ICI (ma questo l'ha sempre detto, immagino
perchè sa, come sappiamo tutti, che l'ICI è una legge nazionale e, se la levano a
Tramonti, la devono levare in tutta Italia, dando alla frase il merito che ha: una sterile
affermazione di principio). L'obbligo a coltivare non c'è più. Chi coltiva avrà
realmente contributi e aiuti e quel che gli serve. Chi si accosterà a Tramonti,
però, dovrà garantire un minimo, ma ...... attendo ulteriori delucidazioni, perchè,
causa pressanti impegni di lavoro, non ero presente.
A prescindere dal fatto che sia più o meno vero, a molti sembrerò un bastian contrario,
ma non credo che un Tramonti così antropizzato mi piaccia. Comunque avrei voluto esserci
per porre la seguente domanda:
"Presidente, cosa ne pensi di un paese in cui un personaggio pubblico, dotato di una
carica, può fare esattamente quel che vuole? Mi spiego, com'è possibile che tu, dopo
anni che ti facciamo onesta e sana opposizione, impedentoti di allungare le tue mani su
Tramonti (ad onor del vero, non lo avresti nemmen voluto! Sapevi forse come sarebbe andata
a finire?), che ti mostriamo come tu stia sbagliando e con te il comune della Spezia,
abbia il potere di cambiare completamente le carte in tavola senza conseguenze? Mi spiego
ancora meglio: se a causa tua (non scordo la dichiarazione di Orlando!) il comune della
Spezia ha dovuto fare un PUC con delle restrizioni, quelle si, da regime talebano (sempre
di moda, per la miseria), come puoi ora cambiare così radicalmente le tue posizioni senza
renderne conto a nessuno? Perchè ora noi, gentaglia di Tramonti, rivoltosi, Talebani a
nostra volta, anzi per primi, siamo di fronte ad un altro piccolo mistero: il Parco,
organismo sovracomunale, starebbe per avere regolamenti meno restrittivi del PUC
predisposto dal comune, che li ha fatti così restrittivi proprio per colpa tua (la lingua
batte dove il dente duole: ma sarà proprio tutta colpa tua?). Se a questo aggiungo che
hai la delega del comune della Spezia per i condoni, mah...... Vedi, presidente, ho usato
il condizionale perchè questa cosa mi sa tanto di presa in giro e, alla fine, non mi
fido."
Aggiungo un altro tassello, non strettamente legato a Tramonti, ma con pericolose
intromissioni dell'Ente parco. "Presidente, come mai sulla Litoranea, poco prima del
bivio per Riomaggiore, si sta costruendo un bar ristorante con ruspe e cemento e mattoni,
quando il vecchio e, tutto sommato, singolare e caratteristico container, è stato
rimosso? La domanda non è finita: perchè il vecchio proprietario, ha presentato tre
progetti che gli sono stati bocciati, mentre quello nuovo ha avuto la possibilità di
costruire? E non diciamo che i vecchi progetti non erano corretti, sarebbe bastato un
piccolo e lecito aiuto da parte delle autorità, per fargli imboccare la strada buona
(ehi! non sto parlando di tangenti, solo di consigli del tipo: fai così che non vai
contro i piani etc.). Aiuto che, evidentemente il nuovo proprietario ha avuto."
Avrebbe potuto rispondere con una battuta: il vecchio proprietario mi era antipatico, e,
prima, anche voi biassei, ma ora mi siete diventati tutti simpatici. Oppure, come suo
costume, lasciando cadere la domanda. Infine, arrabbiandosi alla Sgarbi, senza usare toni
di quel tipo, per carità, ma concludendo il tutto con: allora vuoi che mi dimetta!?
Si, presidente, voglio che tu ti dimetta, e con te tutto il comune della Spezia, da sempre
sostenitore di una linea che, alla luce delle ultime 'rivoluzioni', era palesemente
vogliamo dire falsa!? artefatta!? infida!?
Le parole non cambiano la sostanza: ci avevano tutti raccontato un mucchio di balle.
RIVANGHIAMO IL PASSATO (07/12)
E' propio così! Il presidente Bonanini darà
a Tramonti tutto. Contributi per la ristrutturazione dei rustici, per la ricostruzione dei
muretti, etc. Porterà acqua, luce e gas e altre chicche.
Che dire? Rivango semplicemente il passato, invitando tutti a rileggere questo articoletto, nonchè questa lettera, scritta dalla gente di Campiglia.
E ognuno tragga veramente le proprie personali conclusioni
COSA VI AVEVO DETTO? (25/02)
Ci hanno realmente raccontato tutti un sacco
di balle.Roba da matti! Cominciamo da questo articoletto,
che certifica quanto ci siamo già detti su questa pagina. Piena soddisfazione, dunque, ma
nessuna opinione espressa dal giornalista, che si limita a riportare la notizia con
precisione matematica. E non si firma.Si asfalterà la
strada della Fossola, e si permetterà l'accesso solo a chi ne ha il diritto. Che
cattivi, i biassei! Potranno entrare solo loro! Non si spiega che, spesso, nel piazzale,
si raccattano siringhe. E finchè le gettano lì, può anche andare. E' che i tossici che
amano sballarsi di fronte allo spettacolo del mare, molte volte le gettano nei campi. E
allora non va più bene. Perchè il povero biasseo va a zappare, si buca con la siringa e
si conquista, sul campo, perdiana, un AIDS coi fiocchi. E vaglielo a spiegare alla moglie
che non ha combianto niente, che non era in camporella, ma proprio in mezzo al campo e
alle vigne. Così finisce che divorziano! Ecco che il
15/02, Bonanini e Orlando, ritornati Qui, Quo ma senza Qua (Pagano) come ai bei tempi
delle elezioni, che uno cominciava la frase, il secondo la proseguiva, il terzo la
terminava, il pubblico batteva le mani (ragazzi...... scherzo, eh!) annunciano alla
popolazione l'accordo raggiunto su Tramonti, che significa grande passo indietro di
Orlando sul PUC. Mi è venuta in mente una cosa, leggendo l'articolo: che siano in cerca
di voti? Ah! Articolo non firmato, mera radiocronaca di un evento, da non commentare.
Poi, ohibò! Bruzzone si scaglia, panzer
divisionen, ancora una volta contro il parco. Ha ragione: a Biassa nessuno l'ha voluto, ed
è evidente che, malgrado le quasi promesse fatteci in campagna elettorale, neppure la
destra intende mettere mano alla legge per levare Tramonti dall'impiccio. Ma lui è un
idealista, e allora si vede che gli si rimesta qualcosa che lo fa incazzare, e parte. E
certo che è a caccia di voti, come tutti i politici, sennò sarebbe uin fesso. Dunque
bell'articolo, ottima serie di domande retoriche a chiuderlo, a guisa di commento, ma
senza ornamento di firma.
Ci fermiamo qui? Macchè, c'è dell'altro, e pure sconvolgente! E lo stesso
giorno, per giunta. Fietcher e Lenzi, membri del
consiglio direttivo dell'ente parco, si svegliano. Ben 16 giorni dopo l'annuncio
dell'accordo, e 5 dopo la conferenza stampa di Qui e Quo (Bonanini e Orlando, scherzo
eh?!?), si rendono conto di ciò che è stato detto. Ora, le ipotesi son due. La prima
vuole che questi signori fossero in vacanza all'estero da circa tre mesi (l'assemblea
nella quale è stato dato il primo annuncio dell'accordo tra Vivere Tramonti e il Parco è
avvenuta il 7 dicembre). Rientrati, diciamo il 19/2, sono stati messi al corrente del
fattaccio. Sono andati su tutte le furie, hanno rotto i piatti e malmenato Bonanini, il
20/2 si sono precipitati alla Nazione e, giustamente incazzati, hanno esternato e
picconato. L'altra ipotesi, invece, prevede che i due siano perfettamente d'accordo con
gli altri due. O&B hanno studiato, d'accordo con F&L, una strategia
distruttiva, tesa a far perdere voti alla sinistra a vantaggio della destra, ma tenendo
alto il proprio gradimento personale in seno alla popolazione, per stornare l'attenzione
dalla scena nazionale, e per barattare il proprio contenitore di voti con qualche
carichetta (di tritolo!) e altre regalie: una partecipazione a Zelig, nella riuscita
imitazione di Gianni e Pinotto, nonchè Ric e Gian. Dio Santo, stasera ho la battuta
facile. Scherzavo! E' evidente che la verità sta da tutt'altra parte, come sempre, e che
la colpa è di Andreotti. L'ha detto anche Baccini.
Oppure, per davvero e senza scherzi, questi personaggi ci stanno prendendo per il sedere,
raccontandoci, l'ho detto e ridetto, balle spaziali. Ognuno è libero di avere l'opinione
che vuole, ma, per farsi due amare risate, basta leggere.
Ricordo che il presidente Bonanini aveva già promesso ai bravi ragazzi di Campiglia, che
avrebbe fatto qui e fatto la, affermando che, se non ci fosse riuscito entro ottobre 2001,
si sarebbe dimesso. Loro, li aveva presi in giro, a quanto sembra. Mentre noi, a quanto
pare, ci sta prendendo da un'altra parte.
Staremo a vedere? Penso proprio di si, perchè, qualunque cosa accada, non abbiamo in mano
alcun potere!
Meno male che Francesco Maccioni, sempre in
questo fatidico 21/02, esprime un'opinione di tutto rispetto: cambiare mentalità. Ma ci
avete mai pensato che il golfo della Spezia, se depurato dal porto mercantile e dalla
Marina Militare, mette in crisi Montecarlo? E' il turismo, il nostro futuro. Una
riconversione del porto occuperbbe un mare di gente per vent'anni. Altro che carenza di
lavoro! Per consegnarci poi una potenzialità turistica che anche Ric & Gian e Gianni
& Pinotto sarebbero in grado di sfruttare!
Pensiamoci un attimo, signori. E ditemi cosa ne pensate! E cosa ne pensa Andrea Orlando?
LA RIDUZIONE DELL'AREA
Mercoledì 17 aprile, ho assistito ad una
riunione tra il Sindaco Pagano, l'Assessore Orlando e le associazioni per la caccia, nelle
quali militano gli amici di Campiglia. Da queste persone è da tempo richiesta una
riduzione dei confini del parco nazionale. Petizione che è partita proprio
dall'Associazione Campiglia, alla quale si sono via via aggiunte le altre, che possono
'vantare' interessi meno 'ludici'. Questi tipacci hanno compiuto uno studio, con tanto di
progetto, nel quale si evidenziano i nuovi confini.
Ciò che mi ha colpito di più, è stato lo spirito di completo accordo mostrato dalle
autorità. Orlando ha addirittura detto che si poteva già fare un anno fa, se avessimo
percorso la strada giusta.
Ci siamo guardati, uno per uno, e abbiamo 'non commentato'. Non era il caso.
Ho così scoperto che le associazioni per la caccia effettuano un monitoraggio della fauna
avicola, che viene successivamente assemblato a livello nazionale, per rilievi statistici
e scientifici di indubbio interesse.
In secundis (ma questo lo avevo sempre saputo) i cacciatori restano i soli a pulire i
sentieri nel bosco (quelli del CAI li segnano) e hanno un maniacale rispetto per la natura
nella quale si immergono (non sono tutti così, sia chiaro, il marcio è ovunque!).
Rispettano anche le prede, attraverso un codice di autoregolamentazione.
Infine, se la legge permettesse, darebbero una mano al contadino di Tramonti (in effetti,
molti di loro manifestano questa specie di schizofrenica seconda identità) togliendo di
mezzo un po' di cinghialetti. Che devastano i campi vignati e disintegrano le scalinate di
Tramonti. Arrivano a divellere gradini, per scavare e cercare radici. Se almeno
spaventassero gli uccelli che mangiano l'uva matura! Macchè! Si danno una mano a vicenda.
Che sfiga, contadino-cacciatore! Una coltura-cultura che dimostra (ce lo fa vedere Mario
Soldati in un suo documentario degli anni sessanta) come il biasseo sia tutto meno che un
pescatore. Pensate un po'.
Ma io non mi sono fermato qui. Avevo una domanda, che mi ronzava nella testa. E, alla fine
della riunione, ho salutato Orlando, e gliel'ho posta: Come mai c'è stato questo
voltafaccia, nelle intenzioni del parco e del comune che, da una completa ostilità nei
confronti di Tramonti, sono passate ad una disponibilità che sconfina nella complicità?
"E' stato un mio costante lavoro ai fianchi del presidente, lo sapevo che si partiva
di qua e si arrivava da un'altra parte, io sono ad inizio carriera politica e, a
differenza di quelli che sono alla fine, non posso dire tutto quello che mi passa in
testa." dopodichè si è avviato e, a passi lunghi e ben distesi ha continuato a
parlottare agitato senza più darmi ascolto.
Mi sono toccato, giuro! Mi sono anche eccitato, rigiuro! Poi l'ho salutato, anche se non
mi ha risposto, perchè sono una persona educata. E trigiuro: per un attimo mi è parso di
avere davanti Franco Bonanini, quando si inalbera al cospetto di una domanda retorica,
foriera di verità incontestabile.
Orlando è stato grande, come già era stato grande
Melley, e in frangenti come questi e con tali personaggi a rappresentarlo, si capisce
bene come il partito dei Democratici di Sinistra le abbia buscate solennemente.
Oppure, potrebbe trattarsi di una una sorta di virus insito nel partito.
Dunque, avevo gran stima di lui, maturata attraverso precedenti colloqui, nei quali aveva
caparbiamente percorso una strada che, in talune curve, riusciva persino condivisibile. Ma
la mia stima ha cominciato a calare il 23 luglio 2001, a Biassa. Quella volta mi disse che
lui era comunista e che per questo metteva le regole, e io ribattei che il comunismo dà
le terre ai contadini, non a Mogol, che, per averle, sborsa.
Ve li ricordate, i vigneti in adozione?
E adesso, questo clamoroso voltafaccia, prima di Bonanini, poi, in cascata, anzi, in
frana, quello del comune.
Peccato, peccato davvero che certe cose non siano state fatte subito. Fatte, non capite,
perchè era evidente a tutti che avrebbero dovuto essere state così!
E mi domando cosa ci sia dietro a tutto questo. Ricordo un articolo, che si scagliava
contro il PUC, che pareva troppo permissivo: Tramonti
a rischio di speculazione edilizia. Non vorrei che fosse davvero così. E mi spingo
oltre, chiedendomi come mai uno come Gatti, Assessore Regionale, si candidi al comune della Spezia. Ma
poi, ci sarà realmente qualcosa, dietro a tutto ciò, oppure sarà solo realmente tempo
perso?!
LE ULTIME DUE CHE SO (Aprile
2002)
1) La Nazione del primo Maggio dedica un
trafiletto a Bruzzone, che attacca il parco delle 5 Terre, chiede le dimissioni di
Bonanini, e se la prende con gli amministratori locali. Cliccate
qua e leggete!
2) Per l'11 maggio era prevista una giornata studio dedicata a Coderone, in coda alla
quale avrebbero parlato il sindaco Pagano e l'assessore Orlando. Dev'essere parso evidente
a qualcuno che la manovra rischiava di macchiarsi di campagna elettorale, e allora è
stato deciso di spostarla a dopo le elezioni. Mi pare puro buon senso (citazione da Tex
Willer). Preparatevi: per questo evento dovrei riuscire a fare una sorpresa.
L'ULTIMA CHE HO DA DIRE
Credo che tutti sappiate dell'incidente del 29
aprile, che ha ucciso una signora, caduta dal sentiero Azzurro, tra Manarola e Corniglia.
A seguito dell'incidente, il sentiero è stato chiuso, in quanto evidentemente non in
sicurezza. E' facile, adesso, fare delle strumentalizzazioni, ma mi pare doveroso
ricordare che, per percorrere la via dell'Amore, si paga un biglietto. Non si paga invece
un biglietto per andare al Persico. La gente del posto, nel punto più pericoloso, a picco
sulla frana, si era costruita una specie di ringhiera che è stata divelta da qualche
rincoglionito mascalzone. Il comune, a tutt'oggi, sta reagendo così (vedi foto
a lato)
CE LO SIAMO VOILUTO (Agosto
2002)
Questo spazio sta diventando una specie di
tribuna dalla quale pontifico come Berlusconi, e spiattello giù un mare di bestialità, tipo
quella di Bush (... per evitare gli incendi nelle foreste, occorre tagliare gli alberi
...), o quella di un nostro sindaco del nord (..... per salvare l'identità dei nostri
contadinì di razza Piave .....).
A Bush suggerisco: per evitare di inquinare l'acqua, pompiamola tutta sulla
luna. Il sindaco invece mi mette in testa che quei contadini siano tutti figli di una
famosa grappa, come dire, ci siamo ubriacati, poi, quel che è successo è successo.
Potrei ricordarvi la battuta di Moretti (D'Alema, dì qualcosa di sinistra!), invece,
forte di tali fulgidi esempi, vengo al sodo, dicendovi che ho capito.
Ma capito cosa? Quello che intendeva Orlando quando sbraitava che lui sapeva che saremmo
partiti da una parte per arrivare ad un'altra. Anzi, l'aveva sempre saputo. Aveva un'idea,
che era Tramonti come i Trulli di Alberobello, che mi aveva esternato e alla quale, per
vie diverse dalle sue, ero arrivato anch'io, ma che poi devono avergli bocciato, oppure
che avrà semplicemente abbandonato, perchè gli avranno fatto capire che su Tramonti
c'erano altre mire.
Dunque, è importante sapere che avremo tutti i comforts, quali gas luce etc. e pure
una strada. La Fossola, a questo punto è facile prevederlo, sarà la prima a cadere,
essendo già parzialmente caduta.
Seconde case, altro che area rurale, e molti sono contenti. Si avranno forse i contributi
per i muretti a secco (ma si avevano anche prima) e magari qualche altra cosa, ovvero
soldi, e tutto parrà più facile.
Ma Tramonti non sarà più Tramonti. E acpisco che si tratta di un progetto a medio
termine, altrimenti non si spiega come gente che ha mostrato i denti per toglierci
Tramonti, ora ce lo ridà, lasciandoci la convinzione di essercelo ripreso noi.
Era tutto previsto, brava gente, con la politica mostra la faccia che i partiti le
scolpiscono sopra.
La festa della Fossola è riuscita in pieno, con tanto di articolo sul giornale! Mentre lo
scorso anno, non si era visto nessuno. Non diamo colpa alla data (14 contro 24 agosto):
almeno sulla carta, la prima edizione era stata organizzata meglio e con maggior
preavviso.
Sono triste, perchè sono stato fregato.
Perchè al Persico hanno ripulito la strada per un breve tratto,.non fino in fondo, e non
si è visto nessuno a mettere a posto i gradini, o a ripristinare il pezzo di ringhiera
divelto da quell'ignoto imbecilloide. Però, le autorità promettono che stanzieranno
fondi per i lavori, che vedrai se non saranno appaltati sempre ai soliti, etc etc etc.
Intanto si pospone, e il comune e il parco prendono tempo. Noi aspettiamo, credendo che
avere la luce elettrica e il telefono sia un risultato. Beh, per ora abbiamo la promessa,
o, partiticamente parlando, l'impegno.
Intendiamoci: anche a me interessa tenere in ordine e rendere confortevoli i rustici di
proprietà di mia moglie e mia. Interessa anche avere la luce, per non acquistare più
lampade a gas e restare aggiornati guardandosi il telegiornale anche a Tramonti. Però ho
trovato che una batteria a 12 Volt e un pannello solare, risolvono egregiamente il problema, per di più
senza spendere, tranne l'elevato investimento iniziale. Ovvio, non si ha la potenza
necessaria per certe lavorazioni, ci si deve accontentare di qualcosa meno..... oppure
arriva l'ENEL.
E che bello se, invece di darci soldi dopo che li abbiamo spesi o fatto finta di
spenderli, il parco ci fornisse materiale senza farceli spendere. Si protrebbe cominciare
proprio con una batteria e un pannello solare, ottenendo di ridurre persino
l'inquinamento. E di venire a dare una ripulita alle discariche che fino all'altro ieri,
tutti noi, me compreso, abbiamo riempito.
Tutte cose che ho già detto, circa tre anni fa, e che pensavo potessero trovare una
finalizzazione, per lasciare Tramonti così com'è, prendendo come spunto proprio i Trulli
di Alberobello.
Confesso che non sono un bastian contrario, ho solo combattuto quando ci hanno messo
di fronte ad un parco non richiesto e che non faceva i nostri interessi. Ho combattuto
anche quando il comune ha mostrato addirittura di danneggiarci. E invece non avevo capito
che la battaglia era persa in partenza, e che era proprio questa la direzione in cui
volevano che andassimo
Non può che essere così: io, quando intraprendo una certa strada, a ragion veduta,
potrei operare un voltafaccia di questa portata per due soli motivi:
1) il voltafaccia è nei piani, ovvero, è tutta una montatura per arrivare alla soluzione
per vie traverse.
2) mi stanno minacciando con dei fucili, e la mia famiglia è in mano ai terroristi.
Ritengo valida la prima, non serve il perché.
Prendiamo ad esempio Riomaggiore: hanno fatto esattamente quello che hanno voluto e con
chi hanno voluto, cioè non con tutti, ovvio. Ora parlano di mettere il DOC anche
sulle abitazioni, naturalmente dopo le modifiche e gli aggiustamenti e quant'altro
necessario. A Tramonti volevo ingenuamente avere un aiuto che mi consentisse di ottenere
qualcosa in più dai miei campi con qualche piccola comodità aggiuntiva nel mio rustico.
Non volevo, nè voglio, una seconda casa, per la quale dovrò pagare un'ICI e una TARSU da
capogiro.
Ecco pronto lo slogan: Tramonti, esclusiva zona residenziale e vacanziera per chi ama la
natura aspra e selvaggia.
Perché è così che finirà, e io non ne sarò contento. Non pensate che sia uno
schizofrenico o un paranoico. Sono semplicemente deluso, e con me lo sono in molti, ma
oggi, stando così le cose, non vi è più spazio per contrastare, ma solo per contestare.
Ora possono dirci: ve lo siete voluto.
NON CI SONO PIU' NOVITA'
(30/08/02)
Non posso dire di seguire i giornali con tutta
l'attenzione necessaria per scoprire anche la più piccola notizia, ma mi pare che
del parco non si parli quasi più. E così pure di Tramonti.
Riomaggiore è diventato un luogo idilliaco ed invaso dai turisti, mentre Tramonti
continua a franare.
Ed ha perfettamente ragione.
E così la novità diventa quella che l'Associazione Campiglia scrive alla Nazione per
dire che il parco delle 5 Terre si è dimenticato del paese di Campiglia, della scalinata
del Persico, della ringhiera in ferro-legno divelta.
E che ci sono dei corsi per recuperare la terra e imparare a ricoltivarla. Così come ci
sono corsi per reimparare a costruire muretti a secco.
Mentre il Senatore Lorenzo Forcieri, uno dei fautori del parco, si preoccupa che
Maricentro potrebbe andare via da Spezia.
Qua e la, qualche disgrazia: un turista che si schianta sulla via dell'Amore, o annega per
il mare forte, o casca dal tetto a Tramonti, maledizione.
Infine nell'ex area IP, l'IperCoop non potrà trovare posto. Ah, sono d'accordo la destra
e la sinistra.
Tutto ciò mentre il Sindaco Pagano fa costruire il superfluo, ovvero, la splendida
fontana di Piazza Garibaldi, senza prima preoccuparsi del necessario, ovvero di certa
periferia spezzina in pauroso stato di degrado.
E' ovvio, il numero maggiore di voti può raccattarlo solo in città.
E ancora: si arrabatta sul piano del traffico, provando soluzioni e ingorgando una città
che, negli ultimi anni era riuscita a sgorgarsi, complice la mancanza di lavoro.
Segno di una gran confusione mentale, oppure di un preciso disegno politico, grazie al
quale Spezia non possa trovare una giusta e determinata collocazione, verso la quale
incanalarne lo sviluppo.
Altrimenti non si capirebbe perché le autorità abbiamo lottato solo di facciata per la
San Giorgio, e lottino solo di facciata per soluzioni nettamente turistiche. Come sarebbe
quella di costruire nell'area ex IP un parco giochi acquatico con alberghi e piscine come
non se n'è mai visti.
Così come non si capisce l'uscita televisiva di Pagano: Spezia sta andando verso la sua
naturale destinazione. Io aggiungo: il turismo. Senza spinte, però, o decisioni mediate e
serie. Il futuro la città se lo costruirà da sola, così i politici potranno sempre
affermare di essere stati i fautori di quell'evoluzione.
Il piede in tante scarpe, casco in testa e mutande di acciaio, altro che di latta.
Sono disgustato, vedo la mia città dibattersi in mezzo ad un traffico che non aveva più,
mentre su giornali turistici stranieri si dice: andate nelle 5 Terre, cercate di dormire
lì, se non trovate posto, andate a Spezia, una città noiosa e per niente attraente, li
dovreste trovarlo.
Però mi sembra corretto sottolineare che la selvaggia pedonalizzazione, ha prodotto un beneficio: per la prima volta ho visto
bambini giocare a pallone e schiamazzare in Via del Torretto, così come si può giocare
in un paese. E questa è la vera ed unica dimensione umana. Però mi piacerebbe che
tutti fossimo trattati così, sempre. Non solo quando ci sono le elezioni.