LA STAMPA XILOGRAFICA
La xilografia è una tecnica di incisione in rilievo che utilizza una matrice di legno incisa ed è il più antico procedimento di stampa.
Il termine Xilografia deriva dal greco xýlon, “legno” e gráphein, “scrivere”.
La storia della xilografia
Le origini
L’origine della tecnica xilografica è documentata in Cina almeno dall’868 d.C., anno a cui data il rotolo con testo e illustrazioni xilografiche del Sutra del Diamante,(ll Sutra del Diamante fu scritto originariamente in sanscrito e tradotto successivamente in cinese)
Già i Romani usarono rudimentali punzoni in legno per contrassegnare le stoffe.
Più sicura è invece la notizia secondo cui intorno al 1040 il cinese Pi-Cheng avrebbe realizzato un primo esempio di libro a stampa xilografica.
Xilografia tratta da un libro di preghiere budiste del XI sec.,
considerato il più antico libro stampato al mondo
In Europa l'uso sistematico della tecnica xilografica viene introdotto nel XIII secolo per la stampa dei tessuti, per la produzione di immagini religiose, di carte da gioco e illustrazioni di vario genere.
Un calendario a tabella, xilografia del 1470
La xilografia europea all’inizio del quattrocento in Germania, nei Paesi Bassi e in Francia, la xilografia venne utilizzata per la produzione di libri illustrati.
"il libro dei pianeti" stampato a Basilea intorno al 1460 E' un esempio di incunabolo tabellare (gli incunaboli sono i libri a stampa precedenti al 1500).
Gli incunaboli tabellari sono stampe xilografiche, ottenute da tavolette che portano insieme l' incisione del testo e delle illustrazioni.
i libri tabellari e le matrici combinate
Il libro xilografico o "tabellare" era un libro stampato con una matrice ottenuta da blocchi in legno in cui sia il testo sia le illustrazioni erano incisi a mano, con ogni pagina stampata da un unico blocco e sono chiamati libri tabellari.
Con l' introduzione nel XV secolo della stampa con i caratteri mobili, Il legame tra la xilografia e il libro diventa a quell'epoca molto stretto , dato che entrambi usavano fondamentalmente la stessa tecnica di stampa e perciò potevano essere facilmente combinati.
Successivamente il sistema xilografico trova impiego nella stampa di libri, dove il testo e l'illustrazione vengono abbinati sulla stessa matrice, e rimane in uso per alcuni decenni dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili.
Nei libri xilografici il testo e le immagini erano intagliati sullo stesso pezzo di legno, mentre nei libri stampati con caratteri mobili, le matrici lignee e i caratteri di metallo erano bloccati insieme nella pressa in modo da inchiostrare e stampare insieme testo e illustrazioni.
Questo procedimento era molto più semplice ed economico dell'illustrazione realizzata a partire da lastre di rame incise, calcografia, che dovevano essere stampate separatamente (era infatti necessaria una maggior pressione) e trasferite sul libro in un secondo momento.
1499 M.Husz,Lyon xilografia "Grand danse macabre des hommes et des femmes".
La prima raffigurazione di un laboratorio tipografico che sia pervenuta,
la xilografia come arte nel XVI secolo
All'inizio del XVI secolo la xilografia diventa una forma d'arte estremamente raffinata, come testimoniano le opere di Albrecht Durer, Lucas Cranach, di Hans Holbein e altri maestri tedeschi della prima metà del Cinquecento.
1515, Albecht Durer, rhinocerus xilografia
Albecht Durer, S.-Michele scacia Lucifero,xilografia
1498, Albecht Durer, i 4 cavalieri dell'Apocalisse ,xilografia
L'abbandono
Nei due secoli successivi la stampa xilografica è abbandonata in favore dell'incisione calcografica eseguita con matrici in metallo.
La xilografia fu utilizzata solo per stampe e incisioni popolari.
l' innovazione di Thomas Bewich
Nell' Ottocento, la xilografia conosce una nuova fortuna con il diffondersi della vignetta romantica.
Già all'inizio del IX secolo Thomas Bewick introdusse l’intaglio su legno di punta rivoluzionando la tecnica xilografica.
ritratto di Thomas Bewick eseguito da George Gray
Bewick, Thomas (Ovingham, Newcastle 1753 - Gateshead 1828), era un incisore britannico che si era formato come incisore su rame.
Bewick sviluppò la xilografia su legno di testa (cioè su tavolette ricavate segando il tronco dell’albero trasversalmente).
Questa tecnica xilografica era stata fino ad allora sperimentata solo da pochi artisti francesi (J.-M. Papillon, autore del Trattato storico e pratico sull’incisione in legno, 1766), inglesi e italiani (Giuseppe Solari, già nel XVI secolo).
Questa nuova tecnica permetteva, rispetto alla tradizionale e diffusa incisione su legno di filo (ottenuto tagliando il tronco nel senso della lunghezza), di realizzare disegni molto più articolati e definiti, grazie alla maggiore durezza del supporto.
Inoltre, poiché la resistenza della tavola consentiva un numero elevato di stampe, la xilografia su legno di testa fu ampiamente utilizzata per l’illustrazione libraria, montando la matrice insieme al testo tipografico.
Bewick mise a frutto in modo magistrale le possibilità offerte da questa tecnica, coniugandole con le sue notevoli doti di disegnatore: le sue immagini di animali, rappresentati spesso con precisione scientifica nel contesto naturale, mostrano una ricchezza di dettagli che poco ha da invidiare alla pittura.
Caratteristiche del suo stile sono le incisioni in positivo su fondo nero, nelle quali ombreggiature e sfumature sono rese attraverso fitti tratteggi e punteggiature.
Tra i molti testi di storia naturale e di letteratura illustrati da Bewick, ricordiamo la Storia generale dei quadrupedi (1790) e la Storia degli uccelli inglesi (in 4 volumi, 1797-1804).
1789, Thomas Bewick, "the Chillingham bul", xilografia
Thomas Bewick, civetta, xilografia
Il XX secolo
Gli artisti liberty continuano ad usare questa tecnica con molta abilità.
Dopo il 1920, gli Espressionisti, in particolare Edvard Munch, poi gli espressionisti del gruppo Die Brücke,
realizzano in xilografia alcune delle loro opere più significative.
1906 Ernest Ludwig Kirchner, invito al Die Bruke, xilografia
1918 Karl Schmidt-Rottluff, la ragazza di Kowno,xilografia
La Tecnica xilografica
La xilografia è una incisione in rilievo e la matrice è una tavola in legno.
il legno di filo
Il legno è detto di "filo" se la tavola è tagliata longitudinalmente rispetto al tronco oppure di "testa" se tagliata trasversalmente.
La matrice in legno di filo è più morbida, ed è meno precisa ai segni.
il legno di testa
Mentre le matrici di legno di testa, fabbricate unendo insieme diversi tasselli selezionati, compatte e prive di venature, possono essere incise con linee molto sottili e ravvicinate producendo quindi disegni assai ricchi e dettagliati.
l'incisione,le sgorbie ed il bulinio
Il disegno sulla tavola è realizzato in rilievo.
Le parti scavate risulteranno nella stampa bianche mentre quelle in rilievo risulteranno nere.
tipi di sgorbie
L’incisione è praticata scavando con attrezzi adatti tavolette di legno, di filo (tagliate lungo l’altezza del tronco, nel senso delle fibre vegetali) in questo caso per incidere si usano sgorbia e coltello) o di testa (o punta, tagliate nel senso del diametro: si usa allora il bulino).
La faccia inferiore piatta manico in legno del bulino permette di poter usare lo strumento con inclinazione prossima a quella orizzontale
1 bulino, 2 sezioni delle lame, 3 forma dei solchi, 4 inclinazione del taglio
le matrici
Nel processo di stampa le parti in rilievo, cioè “intonse”, di un’immagine incisa su di un blocco di legno vengono inchiostrate e quindi poste a contatto con carta, tessuto o altro materiale, subito premuti da un torchio (un tempo manuale, poi meccanico).
Il metodo può essere impiegato per realizzare sia stampe artistiche sia decorazioni su stoffa. Esiti molto simili alla xilografia si ottengono con le incisioni su linoleum, procedimento prediletto da Pablo Picasso
Le varietà di legno maggiormente utilizzate per le matrici sono il bosso tra i legni duri e il faggio, il pero e il sicomoro tra i legni morbidi.
In principio i blocchi erano ricavati tagliando il legno lungo le venature (come si fa per le tavole); solo a partire dal XVIII secolo si cominciò a tagliare i tronchi perpendicolarmente alle venature: nel primo caso si otteneva una superficie più facilmente intagliabile, nel secondo una superficie più dura ma che consentiva di realizzare disegni più dettagliati.
la stampa xilografica
Nella xilografia per i principi per realizzare le stampe sono molto semplici.
Il soggetto viene disegnato sul blocco di legno precedentemente levigato; le parti che devono risultare bianche nella stampa vengono intagliate ed eliminate con coltelli e sgorbie (con il bulino e altri attrezzi utilizzati solitamente dal calcografo per i legni particolarmente duri), lasciando in rilievo le parti che dovranno risultare nere nella stampa.
La matrice così ottenuta viene poi inchiostrata e il disegno viene stampato su un foglio di carta con l'uso di una pressa (è possibile ottenere una stampa anche con la sola pressione delle mani).
un torchio per stampare le xilografie
L' intaglio è un lavoro che richiede molta abilità e spesso questo compito è affidato ad artigiani specializzati piuttosto che all'autore del disegno.
Le xilografie possono essere realizzate anche a colori, usando una matrice per ciascun colore; queste sono state molto popolari, specialmente in Giappone coi pittori dell’Ukiyo-e (Si chiama ukiyo-e, letteralmente ‘pitture del mondo fluttuante’, quell’affascinante forma d’arte giapponese che comprende le xilografie, prodotte in Giappone tra il 1650 e il 1900).
Hokusai stampa xilografica giapponese Ukiyo-e