Miracoli Eucaristici

Miracoli eucaristici

Miracoli

Ostie trafugate

"Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora!".
(Gv 12,27).

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Miracolo Eucaristico di Torino - 1453

I Miracoli Eucaristici sono degli interventi prodigiosi che hanno lo scopo di confermare la fede nella presenza reale del corpo e del sangue del Signore nell'Eucarestia.

Per l'Incarnazione Dio si abbassa fino all'uomo, per l'Eucarestia l'uomo si innalza fino a Dio.

Il 6 Giugno del 1453 avvenne a Torino il Miracolo del SS. Sacramento. Nell'Alta Val Susa, presso Exilles, le truppe di Renato d'Angiò si scontrarono con le milizie del Duca Lodovico di Savoia. Qui i soldati si abbandonarono al saccheggio del paese ed alcuni entrarono in Chiesa. Uno di loro, forzò la porticina del tabernacolo e rubò l'ostensorio con l'Ostia consacrata. Avvolse tutta la refurtiva in un sacco e a dorso di mulo, si diresse verso la città di Torino, Sulla piazza maggiore, presso la chiesa di S. Silvestro, ora dello Spirito Santo, sul luogo dove in seguito fu eretta la Chiesa del Corpus Domini, il giumento incespicò e cadde. Ecco allora aprirsi il sacco e l'ostensorio con l'Ostia consacrata elevarsi al di sopra delle case circostanti tra lo stupore della gente. Tra i presenti c'era anche Don Bartolomeo Coccolo, il quale corse a dar notizia al Vescovo, Lodovico dei marchesi di Romagnano. Il Vescovo, accompagnato da un corteo di popolo e di clero, si portò in piazza, si prostrò in adorazione e pregò con le parole dei discepoli di Emmaus: «Resta con noi, Signore». Nel frattempo si era verificato un altro prodigio; l'ostensorio era caduto a terra, Lasciando libera e splendente, come un secondo sole l'Ostia consacrata. Il Vescovo che teneva in mano un calice, lo alzò verso l'alto e lentamente l'Ostia consacrata, cominciò a ridiscendere, posandosi dentro il calice.
La devozione per il Miracolo Eucaristico del 1453 fu subito assunta dalla Città che promosse dapprima la costruzione di un'edicola sul luogo dei Prodigio, ben presto sostituita dalla Chiesa dedicata al Corpus Domini, Molti sono i documenti che descrivono il Miracolo: i più antichi sono i tre Arti Capitolari del 1454, 1455, e 1456 e alcuni scritti coevi del Comune di Torino. Nel 1853 il Beato Papa Pio IX celebrò solennemente il quarto centenario del Miracolo, cerimonia, a cui parteciparono anche San Giovanni Bosco e Don Rua. Pio IX in quest'occasione inoltre approvò l'Ufficio e la Messa propri del Miracolo per l'arcidiocesi di Torino - Nel 1928 Pio XI elevò la Chiesa del Corpus Domini alla dignità di Basilica Minore.

Miracolo Eucaristico di Siena - 1730

Il 14 agosto del 1730, alcuni ladri riescono ad entrare nella Chiesa di San Francesco a Siena, officiata dai Minori Conventuali, e rubano la pisside contenente 351 Particele consacrate. Dopo tre giorni, il 17 agosto, nella cassetta delle elemosine del Santuario di Santa Maria in Provenzano, in mezzo alla polvere, furono ritrovare le 351 Ostie intatte. Tutto il popolo accorse a festeggiare il ritrovamento delle sante Ostie, che furono subito riportate in solenne processione, nella chiesa di San Francesco.
Tra i documenti più imporranti che descrivono il Prodigio c'è una memoria scritta da un certo Macchi nel 1730, Il trascorrere degli anni non causò alcun segno di alterazione nelle Particole. Più volte, sono state esaminate con ogni mezzo ma le conclusioni sono sempre state le stesse: «Le sacre Particole sono ancora fresche, intatte, fisicamente incorrotte, chimicamente e non presentano alcun principio di corruzione». Nel 1914, il Papa San Pio X autorizzò un esame a cui parteciparono numerosi professori di: bromatologia (scienza che studia le sostanze alimentari dal punto di vista dei vari caratteri fisici e della loro composizione), di igiene, di chimica e di farmaceutica, fra cui vi era anche il noto Professore Siro Grimaldi.
La conclusione finale del verbale che redassero, affermava: «Le Sante Particole di Siena sono un classico esempio della perfetta conservazione di Particole di pane azzimo consacrare nell'anno 1730, e costituiscono un fenomeno singolare, palpitante di attualità che inverte le leggi naturali della conservazione delta maceria organica, è strano, è sorprendente, è anormale: le leggi della natura si sono invertire, il vetro è diventalo sede di muffe, il pane azzimo è stato invece più refrattario del cristallo... È un fatto unico consacrato negli annali della scienza». Altre analisi furono compiute nel 1922, al momento del trasferimento delle Particole in un cilindro di quarzo ialino detto comunemente cristallo di rocca.
Il Miracolo permanente delle Santissime Particole è custodito nella cappella Piccolomini nei mesi estivi, e nella cappella Martinotti nei mesi invernali.

Miracolo Eucaristico di Onil - Spagna 1824

Il 5 novembre del 1824, Nicolás Bernabeu rubò nella chiesa di Onil l'ostensorio che conteneva il Santissimo Sacramento e altri oggetti. Quando il ladro cercò di rivendere gli oggetti rubati ad Alicante, il negoziante insospettito avvertì le autorità il ladro fu arrestato, nel contempo Nicolás Bernabeusi si era già liberato della refurtiva nascondendola in un campo di verdura nella zona detta «la Pedrera». Il 28 Novembre la signora Teresa Carbonell del vicino paese di Tibi che si trovava a passare nella zona detta «la Pedrera» ritrovò l'Ostensorio in mezzo al campo di verdura con ancora l'Ostia intatta Don Guillermo Hijarrubia, delegato dell'Arcivescovo di Valencia, esattamente dopo 119 anni confermò l'autenticità del Miracolo, riscontrando la conservazione incorrotta della Particola contenuta nell'ostensorio rubato.
Ancora oggi nonostante siano trascorsi 182 anni dal Prodigio si può ammirare nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo di Onil, l'Ostia miracolosa che è rimasta intatta dopo quasi due secoli. Ogni anno si celebra la Festa di Nostro Signore «Robat», per commemorare il Prodigio Eucaristico e il ritrovamento dell'Ostia.

Miracolo Eucaristico di Volterra - 1472

Nel 1472, durante la guerra scoppiata tra Volterra e Firenze, un soldato fiorentino, entrato nella Cattedrale di Volterra, dal tabernacolo rubo la pisside di avorio contenente numerose Ostie consacrate oltre a numerosi oggetti sacri. Appena uscito dalla chiesa, colto da un odio fortissimo verso Gesù Eucarestia, scaraventò la pisside con il suo prezioso contenuto contro una delle pareti esterne della chiesa e da questa fuoriuscirono tutte le Ostie consacrate che, come sorrette da una mano invisibile, si innalzarono miracolosamente nel vuoto tutte raggianti di luce e vi rimasero sospese per parecchio tempo. Il soldato cadde a terra dallo spavento e pentito cominciò a piangere. Numerosi furono i testimoni che assistettero al Prodigio.
Tra le testimonianze più autorevoli che descrivono il Prodigio, oggi conservata presso gli archivi della chiesa di San Francesco e alcuni atti comunali custoditi presso la biblioteca municipale di Volterra c'è la relazione scritta del Frate Biagio Lisci che ne fu diretto testimone.

Miracolo Eucaristico di Marseille-en-Beauvais - Francia, 1533

Nell'anno 1532 alcuni ladri rubarono nella Chiesa parrocchiale di Marseille en Beauvais il prezioso ciborio d'argento che conteneva delle Ostie consacrate. Le Ostie furono abbandonate lungo la strada principale e nascoste sotto una grossa pietra. Il signor Jean Moucque che percorreva quella strada nonostante la forte bufera di neve, la sua attenzione venne catturata da una grossa pietra posata sul ciglio della strada che stranamente non era coperta di neve. La sollevò e con sua grande meraviglia vi trovò delle Ostie completamente integre. Subito avvisò il parroco, don Prothais, che, accompagnato da numerosi fedeli, riportò in parrocchia le Sante Particole. Sul luogo del ritrovamento venne piantata una croce e in seguito fu costruita una cappella per agevolare l'afflusso dei molti fedeli devoti, la Chapel des Saintes Hosties.
Qui il Signore operò molte guarigioni; clamorosa fu la guarigione del sacerdote Jaques Sauvage, che affetto da paralisi, aveva perso anche l'uso della voce, fu risanato completamente, o quelle del Signor d'Autreche, cieco dalla nascita, che riacquistò la vista.
Nel 1561 il Vescovo-Conte de Beauvais, Odet de Coligny, passò alla religione calvinista e si sposò con Elisabetta de Hauteville. Prima di abiurare ordinò di consumare le Sante Ostie miracolosamente preservate.

Miracolo Eucaristico di Herentals - Belgio 1412

Nel 1412, un certo Jan van Langerstede, che si procurava da vivere rubando oggetti sacri dalle chiese che poi rivendeva in giro per l'Europa, si recò nel vicino villaggio di Poederlee, entrò nella chiesa parrocchiale e trafugò il calice e il ciborio contenente cinque Particole consacrate. Mentre ritornava ad Herentals, dove alloggiava in un albergo, nella zona conosciuta con il nome di «De Hegge» «la siepe», si sentì trattenuto da una misteriosa forza che gli impediva di continuare il cammino, nascose allora le Ostie in un campo in una grossa tana di conigli poi ritornò tranquillamente a Herentals. Jan fu condannato all'impiccagione dal giudice Gilbert De Pape, in quanto la polizia perquisendo i suoi bagagli aveva trovato la refurtiva, tuttavia prima di morire il condannato indicò dove aveva nascosto le Ostie consacrate, allora il giudice sospese la condanna e ordino a Jan di ritornare nel luogo del misfatto verificare l'autenticità della confessione. Una moltitudine di folla li seguì e con stupore appena arrivarono nel campo, videro le Ostie tutte raggianti disposte in modo tale da formare una croce. Le Ostie miracolosamente erano rimaste intatte, nonostante le intemperie. Furono subito riportate in processione, in parte a Herentals, e in parte a Poederlee, dove vi rimasero fino al XVI secolo. Il 2 gennaio 1442, il Miracolo fu dichiarato autentico dal magistrato di Herentals e sul luogo del ritrovamento delle Ostie venne edificata una piccola Cappella. La figlia di Giovanni di Lussemburgo, Elisabetta Van Görlitz, finanziò l'ampliamento della Cappella che in seguito fu trasformata in Santuario.

Miracolo Eucaristico di Cracovia - Polonia, 1345

Nell'anno 1345, l'allora re della Polonia, Casimiro III il Grande, diede ordine di costruire una chiesa intitolata al Corpus Domini, in onore di un Miracolo Eucaristico che si verificò lo stesso anno nelle campagne di Wawel vicino a Cracovia.
In una chiesa poco lontana da Cracovia, alcuni ladri dopo aver forzato il tabernacolo, rubarono la pisside che conteneva alcune Ostie consacrate. Più tardi si accorsero che la pisside non era d'oro vero, e così la gettarono in una palude nei dintorni di Wawel piena di rifiuti e fango. Istantaneamente bagliori si sprigionarono dal fango che perdurarono per diversi giorni.
Il Vescovo di Cracovia sbalordito dal fenomeno indisse tre giorni di preghiera e digiuno al terzo giorno si recò nella palude luminosa, accompagnato in processione da tutta la gente del Villaggio. Molti cominciarono a frugare nella palude per scoprire l'origine di tale Prodigio, un uomo recuperò la pisside con dentro le Ostie che emanavano quella luce abbagliante e non solo il fango non aveva intaccato le Ostie consacrate che incredibilmente erano immacolate. Nella Chiesa del Corpus Domini a Cracovia sono ancora visibili i dipinti che descrivono il Prodigio e i documenti e le testimonianze del tempo. Ancora oggi, in occasione della festa del Corpus Domini, ogni anno si ricorda il Miracolo nella Chiesa del Corpus Domini a Cracovia.