Giu-Luglio 2012 - Il pittore Regianini su "l'altra enigmistica"
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Giu-Luglio 2012
Chi è questo strano uomo? Un artista, un filosofo, un attore comico oppure un pazzo? 0 forse un po' di tutto questo?
No! È solo un grande uomo, un uomo che si è posto volontariamente al di fuori del consorzio umano e che si fa beffe delle meschine problematiche della vita. Un uomo che vuole essere estraneo a tutto ciò, che guarda dall'alto le follie del mondo e che se la ride ironicamente e beffardamente.
Molti sono i sorrisi che vediamo quotidianamente: da quelli degli attori nei vari spot televisivi e nei cartelloni pubblicitari a quelli dei nostri amici e familiari. Quello del nostro uomo nel dipinto è però un sorriso del tutto particolare: ambiguo, indecifrabile, che vuole essere di superiorità e di denuncia e nello stesso tempo rivela una certa ironia verso i suoi simili, accusati di vivere ciecamente e senza senno. Il suo atteggiamento è gioioso ed irride al conformismo umano.
Il suo abbigliamento è volutamente goffo: la giacca, dalle numerosissime pieghe, è enorme ed il colletto bianco è sproporzionato e cosi alto da nascondergli una parte del viso. Un enorme cilindro rigido sul capo ha come coronamento un grande pesce. Una divisa quasi da clown.
Sotto il cappello si intravede il viso dagli occhietti vivaci e furbi e il sorriso, che completa e illumina il tutto. Sullo sfondo del dipinto due bassorilievi illustrano le alternanti vicende umane.
Sono certo che quest'opera, in futuro, sarà collocata in un museo e parlerà ai suoi numerosi visitatori. Il suo sorriso enigmatico e beffardo comunicherà chiaramente che la vita in cui siamo immersi deve essere presa con distacco, ironia e saggezza.
Luigi Regianini
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