Gennaio 2013 - Il pittore Regianini su "l'altra enigmistica"

Vai ai contenuti

Menu principale:

Gennaio 2013

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


L'inverno si sposa sovente con la neve. Questo binomio porta tristezza e, a volte, sofferenza. Osservando, ad esempio, i dipinti degli antichi maestri fiamminghi, notiamo una certa atmosfera deprimente in quei paesaggi coperti di neve, con i tetti delle case decorati da numerosi candelotti di ghiaccio, i bimbi che pattinano, gli uomini che portano la legna e i comignoli fumanti. Sono immagini che producono in chi li osserva un certo senso di gelo. Purtroppo anche oggi giorno, in un mondo considerato ormai "civile", continuano a morire numerosi uomini a causa della vita povera e solitaria che conducono. In inverno le coperte di cartone e i giornali spesso non bastano a difendersi dal clima troppo rigido. E la stessa sorte capita ai piccoli animali, provati dal freddo e dalla mancanza di cibo. Racconterò ora un fatto che mi è capitato in giovanissima età. Ero malato e per questo motivo costretto a stare chiuso in casa; dalla finestra vedevo la neve che cadeva copiosa e guardavo i miei amici che in cortile giocavano allegramente, tirandosi palle di neve. Questa situazione mi suscitò una tristezza che ancora oggi è impressa nella mia mente. Molti artisti, antichi e moderni, hanno trattato di questa stagione. Uno tra questi è il pittore rinascimentale milanese Arcimboldo, famoso per avere creato opere dallo stile irreale e fantastico, con soggetti realizzati assemblando elementi diversi, come ortaggi, frutta e animali e considerato, per la sua visuale originale, uno dei precursori del moderno surrealismo.
Sono un ammiratore di questo artista e, alcuni anni fa, ho voluto rendergli omaggio riproducendo con il mio stile ed in chiave moderna "Le quattro stagioni", una delle quali, "L'inverno, appunto, è riprodotta qui in copertina. Ho scelto questo dipinto perché rappresenta a mio parere, una delle tematiche più significative e interessanti per un artista. Nel quadro, per far sì che l'atmosfera invernale fosse messa maggiormente in risalto, ho usato principalmente due colori tra loro disarmonici e inquietanti.
Uno di questi è un bianco azzurrino freddo, che ho utilizzato per lo sfondo, che mostra un paesaggio ricoperto di neve e per l'indumento del personaggio, un vecchio albero rinsecchito e dalle sembianze umane che simboleggia l'inverno.
L'altro colore è il marrone scuro, che rappresenta la morte della natura, come i due pesci fuor d'acqua presenti nel dipinto. Infine, un terzo colore, il giallo freddo dei limoni, completa l'opera.
Luigi Regianini

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Pagina iniziale
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu