Vesuvio

Storia del Vesuvio


Eruzioni subpliniane

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Le eruzioni subpliniane sono eruzioni esplosive con fenomenologie simili a quelle delle eruzioni pliniane, ma di energia inferiore e conseguente ridotta dispersione areale dei prodotti eruttati.

Numerose eruzioni subpliniane si sono verificate al Vesuvio nel corso degli utlimi 19.000 anni e, come le eruzioni pliniane, anche queste sono state generalmente precedute da periodi di quescienza della durata di alcuni secoli.

Queste eruzioni sono caratterizzate da depositi di pomici e scorie da caduta marcatamente stratificati a causa del contrasto di dimensioni degli elementi costituenti il deposito. Infatti, in questi depositi, l’alternanza di livelli costituiti da elementi pił grossolani e livelli con particelle più fini è comunemente interpretata come il prodotto della caduta di particelle da colonne eruttive pulsanti: colonne eruttive che variano in altezza in modo periodico nel corso dell’eruzione.

Al Vesuvio, il maggior numero di eventi chiaramente subpliniani è concentrato nel periodo di tempo tra l’eruzione di Avellino e quella del 79 d.C. I prodotti di queste eruzioni sono caratterizzati dalla prevalenza dei depositi da caduta su quelli da flusso e da surge. Questi ultimi sono generalmente confinati nelle immediate vicinanze del vulcano.

Le eruzioni subpliniane del Vesuvio, caratterizzate da importanti fasi freatomagmatiche, hanno determinato l’estrusione di volumi di magma di un ordine di grandezza inferiore rispetto alle eruzioni pliniane.



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