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Tessere
di abbonamento dal 2005 al 2007
Campionato di calcio 2005/06
Serie B - abbonati 5.665
Campionato di calcio 2006/07
Serie B - abbonati 6.447
Campionato di calcio 2007/08
Serie C1 - abbonati 9.635 di cui 1.583 ridotti ad 1 euro
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VERONA: Si chiude a un passo dai diecimila la
campagna abbonamenti!
07/09/2007 - di Luca
A un passo da quota diecimila. Si è chiusa la
campagna abbonamenti dell’Hellas e ancora una volta il popolo gialloblù ha
confermato il grande amore per il Verona.
Sono più di 9700 le tessere sottoscritte dai tifosi, una cifra da record
se si pensa che la squadra è caduta in C1 dopo tante sofferenze in B. La
serie A è solo un lontano ricordo ma i tifosi dell’Hellas non smettono di
stupire. Più si soffre e più sono lì, a sostenere la squadra del cuore. Un
dato che deve tener conto anche del ritardo con il quale è stata aperta la
nuova campagna abbonamenti visto che i primi abbonamenti sono stati
sottoscritti dopo Ferragosto, a una decina di giorni dall’inizio del
campionato. Le diecimila tessere vendute in tre settimane potrebbero
sembrare un risultato di poco conto se confrontate con il passato della
società gialloblù ma in serie C rappresentano un autentico lusso. Basta
vedere cos’è successo l’anno corso. Il record della «piazza più calda» era
detenuta da Venezia con 3773 abbonamenti, alle sue spalle Foggia a poco
più di tremila, poi il Perugia con 2957 e Pisa con 2850. Dati che fanno
sorridere rispetto a quello che sta succedendo a Verona in questa
stagione. Non cambia la valutazione anche se si analizzano gli ultimi
campionati di C. Solo due squadre sono riuscite nella grande impresa di
superare i quattromila abbonamenti, ma stiamo parlando del Napoli che mise
insieme 19.065 abbonamenti nell’estate del 2004 e 13.378 nel 2005 e del
Genoa che raggiunge i 15.535 sempre nel 2005. In C2 il record è sempre
quello dei tifosi della Fiorentina che, dopo il fallimento della gestione
Cecchi Gori e l’arrivo di Della Valle, sottoscrissero più di sedicimila
tessere stagionali. Era il 2002, dopo cinque anni i tifosi viola hanno il
piacere di applaudire la propria squadra in serie A e in Europa e lo
stesso si può dire per Napoli e Genoa che sono tornati nella massima serie
dopo qualche anno di purgatorio. Cosa succederà a Verona fra cinque anni?
ifficile dirlo in questo momento, il futuro non è certo roseo e la
partenza in campionato non fa certo ben sperare. La dirigenza si può
consolare con la risposta del pubblico. Il tifo, quello sì, è da serie A.
Chiaramente non si possono raggiungere i livelli di Genova, Firenze o
Napoli, visti i loro bacini d’utenza e gli investimenti di imprenditori
come Della Valle, Preziosi o De Laurentis pronti a spendere milioni di
euro sul mercato per allestire squadre sempre più competitive, ma il
grande atto d’amore di tutti quelli che vogliono bene all’Hellas non può
essere dimenticato.
Complici i risultati negativi della squadra che non ha certo regalato
grandi soddisfazioni dopo la caduta in C, i tifosi non perdono occasione
per mettere nel mirino il diesse Peppe Cannella e il presidente Piero
Arvedi, che ha già depauperato il credito che aveva ottenuto un anno fa
quando aveva acquisito il Verona da Pastorello. Un ambiente che riflette
una costante negatività ma, nonostante questo, i sostenitori gialloblù non
hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla squadra. Anche i diecimila
abbonamenti sono una risposta forte a una società che deve fare i conti
con una piazza esigente ma appassionata. Solo così si possono spiegare le
ventimila persone che hanno affollato il Bentegodi nell’ultima partita di
B, solo qualche mese fa, i duemila che hanno seguito la squadra a La
Spezia, i venticinquemila che hanno sostenuto Ferrarese e compagni nel
ritorno dello spareggio contro i bianconeri liguri. Un amore che non è
stato scalfito dalla retrocessione in C e da un inizio di campionato
disastroso. Adesso anche squadra e società devono dare qualcosa di più.
da
tifonet.it/verona
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