Aforismi

L'ulive che caggian de li ulivi e dannoci l'olio che fa lume
Discenderà con furia di verso il cielo chi ci darà notrimento e luce.

Delle civette e gufi con che s'uccella alla pania
Molti periranno di fracassamento di testa, e salterà loro li occhi in gran parte della testa, per causa di animali paurosi usciti dalle tenebre.

Del lino che fa la carta de' cenci
Sarà riverito e onorato e con referenzia e amore ascoltato li sua precetti, di chi prima fu splezzato, straziato e martorizzato da molte e diverse battiture.

De' libri che 'nsegnan precetti
I corpi sanz'anima ci daranno con lor sentenzie precetti utili al ben morire.

De' battuti e scorreggiati
Li omini si nasconderanno sotto le scorze delle iscorticate erbe, e quivi, gridando, si daran martiri, con battimenti di membra a sé medesimi.

Della lussuria
E s'infurieranno delle cose più belle, a cercare, possedere e operare le parte lor più brutte, dove poi, con danno e penitenzia ritornati nel lor sentimento, n'aran grande ammirazion di se stessi.

Dell'avaro
Molti fien quelli che con ogni studio e sollecitudine seguiranno con furia quella cosa che sempre li ha spaventati, non conoscendo la sua malignità.

Delli omini che quanto più invecchiano più si fanno avari
chè, avendoci a star poco, doverebbon farsi liberali
Vedrassi a quelli che son giudicati di più sperienzia e giudizio, quanto egli hanno men bisogno delle cose, con più avidità cercarle e riservare.

Della fossa
(Dilla in forma di frenesia o farnetico, d'insania di cervello)
Staran molti occupati in esercizio a levar di quella cosa, che tanto cresce, quanto se ne leva e quanto più vi se ne pone, più diminuisce.

Del peso posto sul piumaccio
E mo[l]ti corpi nel vedere da lor levar la testa, si vedrà manifestamente crescere, e, rendendo loro la levata testa, immediate diminuiscan lor grandezza.

Del pigliare de' pidocchi
E saran molti cacciatori d'animali che quanto più ne piglieranno manco n'aranno; e così, de converso, più n'aran quanto men ne piglieranno.

Dell'attigner l'acqua colle due secchie a una sola corda
E rimarranno occupati molti che quanto più tireranno in giù la cosa, essa più ne sfuggirà in contrario moto.

La salsiccia ch'entra nelle budella
Molti si faran casa delle [bude]lle e abiteranno nelle loro propie.

Le lingue de' porci e vitelle nelle budella
O cosa spurca, che si vedrà l'uno animale aver la lingua in culo all'altro.

De' crivelli fatti di pelle di animali
Vedrassi il cibo degli animali passar dentro alle lor pelli per ogni parte salvo che per la bocca e penetrare dall'opposita parte insino alla piana terra.

Delle lanterna
Le feroce corna de' possenti tori difenderanno la luce notturna dall'impetuoso furor de' venti.

Delle piume ne' letti
Li animali volatili sosterran l'omini colle loro propie penne.

Li omini che van sopra li alberi andando in zoccoli
Saran sì grande i fanghi, che li omini andranno sopra li alberi de' lor paesi.

Della sola delle scarpe che son di bue
E si vedrà in gran parte del paese camminare sopra le pelli delli grand'animali.

Del navicare
Sarà gran venti per li quali le cose orientali si faranno occ[iden]tali e quelle di mezzo dì, in gran parte miste col corso de' v[en]ti, seguiranno per lunghi paese.

Delle pitture ne' santi adorati
Parleranno li omini alli omini che non sentiranno; aran gli [occhi] aperti e non vedranno; parleranno a quelli e non fie lor risposto; chiederan grazie a chi arà orecchi e non ode; faran lume a chi è orbo [parleran] a' sordi con gran [romo]re.

Del sognare
Andranno li omini e non si moveranno, parleranno con chi non si trova, sentiranno chi non parla.

Dell'ombra che si move coll'omo
Vedrassi forme e figure d'omini o d'animali, che seguiranno essi animali e omini, du[v]unche fuggiranno; e tal fia il moto dell'un quant'è dell'altro, ma parrà cosa mirabile delle varie grandezze in che essi si trasmutano.

Delle ombre del sole e dello specchiarsi nell'acqua 'n un medesimo tempo
Vedrassi molte volte l'uno omo diventare tre, e tutti lo seguano; e spesso l'uno, più certo, l'abbandona.

Delle casse che riservano molti tesori
Troverassi dentro a de' noci e de li alberi e altre piante tesori grandissimi, i quali lì stanno occulti.

Dello spegnere el lume a chi va [a] letto
Molti, per mandare fori il fiato con troppa prestezza, perderanno il vedere e in brieve tutti e sentimenti.

Delle campanelle de' muli che stan presso a' loro orecchi
Sentirassi in molte parte dell'Europa strumenti di varie magnitudine far diverse armonie, con grandissime fatiche di chi più presso l'ode.

Delli asini
Le molte fatiche saran remunerate di fame, di sete, di disagio e di mazzate e di punture.

De soldati a cavallo
Molti saran veduti portare da grandi animali con veloce corso alla ruina della sua vita e prestissima morte. Per l'aria e per la terra saran veduti animali di diversi colori portarne con furore li omini alla distruzione di lor vita.

Delle stelle delli sproni
Per causa delle stelle si vedrà li omini esser velocissimi al pari di qualunche animal veloce.

Il bastone ch'è morto
Il movimento de' morti farà fuggire con dolore e pianto, con grida molti vivi.

Dell'esca
Con pietra e con ferro si renderà visibile le cose che prima non si vedeano.

De' boi che si mangiano
Mangeranno e padron delle possessioni e lor propi lavoratori.

Del battere il letto per rifarlo
Verranno li omini in tanta ingratitudine, che chi darà loro albergo sanza alcun prezzo, sarà carico di bastonate in modo che gran parte delle interiora si spiccheranno del loco loro e s'andranno rivoltando per suo corpo.

Delle cose che si mangiano, che prima s'uccidano
Sarà morto da loro il lor nutritore, e fragellato con dispietata morte.

Dello specchiare le mura delle città nell'acqua de' lor fossi
Vederassi l'alte mura delle gran città sottosopra ne' loro fossi.

Dell'acqua che corre torbida e mista con terra, e della polvere e nebbia mista
coll'aria, e del foco misto col suo caldo con ciascuno
Vedrassi tutti li elementi insieme misti con grande revoluzione, transcorrere ora inverso il centro del mondo, ora inverso il cielo, e quando dalle parti meridianali scorreran con furia inverso il freddo settantrione, a[l]cu[n]a volta dall'oriente inverso l'occidente, e così di questo in quell'altro emisperio.

In ogni punto si può fare divisione de' due emisperi
Li omini tutti scambieranno emisperio immediate.

In ogni punto è divisione da oriente a occidente
Moveransi tutti li animali da oriente a occidente, e così da aquilone a meridio.

 
 
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