INDOVINELLI FANTASTICI O PROFEZIE


Vederassi la spezie leonina colle ungliate branche aprire la terra, e nelle fatte spelonche seppellire sé insieme co' li altri animali a sé sottoposti

Uscirà della terra animali vestiti di tenebre, i quali, con maravigliosi assalti, assaliranno l'umana generazione, e quella da feroci morsi fia, con fusion di sangue, da essi divorata.

Ancora: scorrerà per l'aria la nefanda spezie volatile, la quale assaliranno li omini e li animali, e di quelli si ciberanno con gran gridore: empiranno i loro ventri di vermiglio sang[u]e.

Vedrassi il sangue uscire dalle stracciate carni, rigare le superfiziali parte delli omini.

Verrà alli omini tal crudele malattia, che colle proprie unghie si stracceranno le loro carni.
Sarà la rogna.

Vedrassi le piante rimanere sanza foglie e i fiumi fermare i loro corsi.

L'acqua del mare si leverà sopra l' alte cime de' monti verso il cielo e ricaderà sopra alle abitazione delli omini.
Cioè per nugoli.

Vederà i maggiori alberi delle selve essere portati dal furor de' venti dall'oriente all'occidente.
Cioè per mare.

Li omini gitteranno via le propie vettovaglie.
Cioè seminando.

Verrà a tale la generazione umana che non si intenderà il parlare l'uno dell'altro.
Cioè un tedesco con un turco.

Vedrassi ai padri donare le lor figliole alla lussuria delli omini e premiarli e abbandonare ogni passata guardia.
Quando si maritano le putte.

Usciranno li omini delle sepulture convertiti in uccelli, e assaliranno li altri omini tollendo loro il cibo delle propie mani e mense.
Le mosche.

Molti fien quegli che scorticando la madre, li arrovescieranno la sua pelle addosso.
I lavoratori della terra.

Felici fien quelli che presteranno orecchi [al]le parole de' morti.
Leggere le bone opere e osservarle.

Le penne leveranno li omini, siccome li uccelli, inverso il cielo.
Cioè per le lettere fatte da esse penne.

L'umane opere fien cagione di lor morte.
Le spade e le lance.

Li omini perseguiranno quella cosa della qual più temano.
Cioè saran miseri per non venire in miseria..

Le cose disunite s'uniranno e riceveranno in sé tal virtù che renderanno la persa memoria alli omini.
Cioè i palpiri che sono fatti di peli disuniti e tengano memoria delle cosse e fatti delli omini.

Vedrassi l'ossa de' morti, con veloce moto, trattare la fortuna del suo motore.
I dadi..

I boi colle lor corna difenderanno il foco della sua morte.
La lanterna.

Le selve partoriranno figlioli che fian causa della lor morte
Il manico della scura.

Li omini batteranno aspramente chi fia causa della lor vita.
Batteranno il grano.

Le pelle delli animali removeranno li omini con g[r]an gridori e bestemmie dal lor silenzio.
Le balle da giucare.

Molte volte la cosa disunita fia causa di grande unizione.
Cioè il pettine, fatto della disunita canna, unisce le file nella tela

Il vento passato per le pelli delli animali farà saltare li omini.
Cioè la piva che fa ballare.

De noci battuti
Quelli che aranno fatto meglio saranno più battuti e e sua figlioli tolti e scortica' ovvero spogliati, e rotte e fracassate le sue osse.

Delle scolture
Omè! Chi vedo il Salvatore di nuovo crocefisso.

De la bocca dell'omo ch'è sepoltura
Uscirà gran romori de le sepolture de quelli che so' finiti di cattiva e violente morte.

Delle pelle delli animali che tengono il senso del tatto che v'è su le scritture
Quanto più si parlerà colle pelle, veste del sentimento, tanto più s'acquisterà sapienzia.

De' preti che tengano l'ostia in corpo
Allora tutti quasi i tabernacoli, dove sta il Corpus Domini, si vederanno manifestamente per se stessi andare per diverse strade del mondo.

E quelli che pascan l'er[b]e, faran della notte giorno.
Sevo.

E molti terrestri e acquatici animali monteranno fra le stelle.
E i pianeti.

Vedrassi i morti portare i vivi in diverse parti.
I carri e navi.

A molti fia tolto il cibo di bocca.
A' forni.

Del forno
E que' che si imboccheranno per l'altrui mani fia lor tolto il cibo di bocca.
Il forno.

De crocifissi venduti
I' vedo di nuovo venduto e crocifisso Cristo e martirizzare i sua santi.

I medici che vivan de' malati
Verranno li omini in tanta viltà, che aran di grazia che altri trionfi sopra i lor mali, ovver della perduta lor vera ricchezza.
Cioè la sanità.

Delle religion de' frati che vivano per li loro santi, morti per assai tempo
Quelli che saranno morti, dopo mille anni, fien quelli che daranno le spese a molti vivi.

De sassi convertiti in calcina, de' quali si mura le prigioni
Molti, che fien disfatti dal foco, innanzi a questo tempo torranno la libertà a molti omini.

De' putti che tettano
Molti Franceschi, Domenichi e Benedetta mangeranno quel che da altri altre volte vicinamente è stato mangiato, che staranno molti mesi avanti che possino parlare.

De' nicchi e chiocciole, che son rebuttati dal mare, che marciscano dentro a lor gusci
O quanti fien quelli che, poi che fien morti, marciranno nelle lor propie case, empiendo le circustante parti piene di fetulente puzzo.

Tutte le cose, che nel verno fien nascoste e sotto la neve, rimarranno scoperte e palese nella state.
Detta per la bugia che non può stare occulta

Delle taccole e stornelli
Quelli che si fideranno abitare appresso di lui, che saranno gran turbe, quasi tutti moriranno di crudele morte. E si vedrà i padri colle madri d'insieme colle sue famiglie esser da crudeli animali divorati e morti.

De' villani in camicia che lavorano
Verrà tenebre di verso l'oriente le quali con tanto di oscurità tigneranno il cielo che copre l'Italia.

De' barbieri
Tutti li omini si fuggiranno in Africa.

[Pronostico]
[Metti per ordine e mesi e le cirimonie che s'usano, e così fa del giorno e della notte.

De' segatori
Saranno molti, che si moveran l'uno contra l'altro, tenendo in mano il tagliente ferro. Questi non si faranno infra loro molto nocimento che di stanchezza, perché quanto l'uno si caccerà inanti, tanto l'altro si ritirerà indirieto. Ma trist'a chi si inframmetterà in mezzo, perché al fine rimarrà tagliato a pezzi.

Il filatoio da seta
Sentirassi le dolenti grida, le alte strida, le rau[ch]e e infiocate voce di quei che fieno con tormento ispogliati e al fine lasciati ignudi e sanza moto: e questo fia causa del motore che tutto volge.

Del mettere e trarre il pan della bocca del forno
Per tutte le città e terre e castelle, ville e case si vedrà per disiderio di mangiare trarre il proprio cibo di bocca l'uno all'altro sanza poter fare difesa alcuna.

Le terre lavorate
Vedrassi voltare la terra sotto sopra, e risguardare li oppositi emisperii e scoprire le spilonche a ferocissimi animali.

Del seminare
Allor in gran parte delli omini, che restaran vivi, gitteran fori de le lor case le serbate vettovaglie in libera presa delli uccelli e animali terrestri, sanza curarsi d'esse in parte alcuna.

Delle piove, che fan ch'e fiumi intorbidati portan vie le terre
Verrà di verso il cielo che trasmuterà gran parte dell'Africa, che si mostra a esso cielo in verso l'Europa, e quella di Europa in verso l'Africa, e quelle delle provincie si mischieranno insieme con gran revoluzione.

De' legnami che bruciano
Li alberi e albusti delle gran selve si convertiranno in cenere.

Delle fornaci di mattoni e calcina
Al fine la terra si farà rossa per lo infocamento di molti giorni, e le pietre si convertiranno in cenere.

E pesci lessi
Li animali d'acqua moriranno nelle bollenti acque.

 
 
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