Agricoltura, Economia rurale

È vero che ci sono dei sogni [...] che sono palesi appagamenti di desideri. Ma nei casi in cui non si può riconoscere la soddisfazione del desiderio, dove questo è mascherato, ci deve essere stato un atteggiamento di difesa contro di esso: e proprio per questa difesa il desiderio non si è potuto esprimere se non in una forma distorta.

Possiamo [...] presumere che, nel singolo individuo, i sogni ricevano una forma dall'azione di due forze psichiche (che possiamo anche chiamare correnti o sistemi), una delle quali costruisce il desiderio espresso dal sogno, mentre l'altra esercita una censura su di esso provocando, di conseguenza, una deformazione della sua espressione.

L'identificazione è un fattore molto importante nel meccanismo dei sintomi isterici: riesce a far esprimere ai pazienti nei loro sintomi non solo le loro esperienze personali, ma anche quelle di un gran numero di altre persone, a farli soffrire in un certo senso per tutta una folla di gente e a recitare tutte le parti di una commedia da soli.

L'identificazione viene più frequentemente usata nell'isteria per esprimere un comune elemento sessuale. L'isterica si identifica nei suoi sintomi di preferenza, anche se non esclusivamente, con le persone con le quali ha avuto rapporti sessuali o con quelle che hanno avuto rapporti sessuali con le stesse persone con le quali ne ha avuti lei.

C'è una componente masochista nella costituzione sessuale di molte persone, che deriva dalla trasformazione nel suo contrario della componente aggressiva, sadica. Quelli che provano piacere, non nel dolore fisico inflitto loro, ma nell'umiliazione e tortura mentale, si possono chiamare "masochisti mentali". Si comprende subito che questo tipo di persone può fare sogni contrari a desideri e sogni spiacevoli, che tuttavia sono realizzazioni di desideri perché soddisfano le loro tendenze masochiste.

Tutti abbiamo dei desideri che preferiremmo non svelare ad altre persone e desideri che non ammettiamo nemmeno di fronte a noi stessi.

I sogni di angoscia sono sogni di contenuto sessuale, in cui la libido è stata trasformata in angoscia.

I sogni possono scegliere il loro materiale da qualunque parte della vita del sognatore, purché ci sia un'associazione di pensieri che leghi l'esperienza del giorno del sogno (le impressioni "recenti") con quelle più lontane.

I nostri pensieri nei sogni sono dominati dallo stesso materiale che ci tiene impegnati durante il giorno, e ci preoccupiamo di sognare solo quelle cose che ci hanno dato ragione di riflettere durante il giorno.

Il regno del motto di spirito non conosce frontiere.

Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è costretto a farne un'unità.

Non ci sono sogni "innocenti". Queste sono le mie opinioni nel senso più rigoroso e più assoluto, se lasciamo da parte i sogni dei bambini e forse le brevi reazioni oniriche a sensazioni provate durante la notte. A parte questo, ciò che sogniamo o si riconosce in modo manifesto come psichicamente significativo, o è deformato e non può essere giustificato finché il sogno non è stato interpretato, dopo di che ancora una volta risulta essere significativo.

I sogni non riguardano mai delle sciocchezze; non permettiamo infatti che il nostro sonno venga turbato da inezie.

I sogni apparentemente innocenti si rivelano essere l'opposto quando si prende la cura di interpretarli. Si potrebbe dire che sono lupi in veste d'agnelli.

Ogni sogno è legato alle esperienze recenti nel suo contenuto manifesto, mentre si ricollega alle esperienze più lontane nel suo contenuto latente.

I sogni spesso sembrano avere più di un significato. Essi, come hanno mostrato i nostri esempi, includono parecchie soddisfazioni di desideri, l'una accanto all'altra; inoltre, una successione di significati o di soddisfazioni di desideri può essere sovrapposta ad un'altra, dove quella più profonda è la soddisfazione di un desiderio della prima infanzia. E qui ci si dovrebbe chiedere di nuovo se non sia più esatto asserire ciò che avviene "sempre", piuttosto che "spesso".

Il fatto che i significati dei sogni siano disposti in strati sovrapposti costituisce uno dei più delicati ma anche dei più interessanti problemi dell'interpretazione dei sogni. Chiunque dimentichi questa possibilità andrà facilmente fuori strada e arriverà a fare delle affermazioni insostenibili sulla natura dei sogni.

In genere non siamo in grado di interpretare i sogni di un'altra persona, a meno che essa non sia preparata a comunicare i pensieri inconsci che si celano dietro al suo contenuto.

In genere ogni persona ha la facoltà di costruire il suo mondo onirico secondo le proprie caratteristiche individuali, rendendolo così incomprensibile agli altri. Appare evidente, comunque, che in contraddizione con questo, ci sono certi sogni simili per tutti e che si presume abbiano lo stesso significato per tutti. Un interesse particolare è collegato a questi sogni tipici, poiché essi presumibilmente sorgono dalle stesse fonti in ogni caso e quindi sembrano particolarmente qualificati a chiarire le fonti del sogno.

Solo nell'infanzia ci facciamo vedere seminudi da membri della famiglia e da estranei, governanti, cameriere, ospiti, e solo allora non ci vergogniamo della nostra nudità. Possiamo ora osservare che lo spogliarsi ha un effetto quasi inebriante su molti bambini, anche quando sono più grandi, invece di far loro provare vergogna. Ridono e saltano da tutte le parti e si colpiscono, mentre la madre o chiunque sia presente li rimprovera, dicendo: "Vergognati, questo non si fa!". I bambini spesso manifestano il desiderio di esibirsi.

Il paradiso stesso non è altro che una fantasia collettiva dell'infanzia dell'individuo. Ecco perché l'umanità era nuda in paradiso e non c'era vergogna, finché arrivò il momento in cui si risvegliò la vergogna e l'angoscia, seguì la cacciata e cominciò la vita sessuale e il compito della civiltà. Ma noi possiamo riconquistare questo paradiso ogni notte nei nostri sogni.

Nella psicoanalisi si impara ad interpretare la contiguità temporale come connessione oggettiva. Due pensieri che si susseguono immediatamente senza un nesso apparente, compongono in realtà un'unità che deve essere scoperta; allo stesso modo, se scrivo una "a" e una "b" di seguito, devono essere pronunciate come un'unica sillaba "ab". Lo stesso vale per i sogni.

I desideri che il sogno soddisfa non sono sempre desideri attuali. Possono anche essere desideri del passato che sono stati abbandonati, ricoperti da altri, rimossi, e ai quali dobbiamo attribuire una specie di continuazione di esistenza solo a causa del loro rivivere in un sogno. Essi sono morti nel senso che diamo noi alla parola, ma solo nel senso delle ombre dell'Odissea, che si risvegliavano ad una certa forma di vita appena bevevano del sangue.

Se qualcuno sogna, con tutte le espressioni di dolore, che il padre o la madre o un fratello o una sorella muoiono, non impiegherei mai il sogno come prova che egli desidera la morte di quella persona in quel momento. La teoria dei sogni non richiede tanto; le basta la deduzione che questa morte è stata desiderata una volta o l'altra durante l'infanzia del sognatore.

 
 
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