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30 gennaio 2003
Sono un asociale, in fondo in fondo.
Finiro' quello che devo finire e poi me ne vado.


Auguri Leo
Il mio post preferito, Leo, è quello sulla locandina della festa dell'Unità.


Selezione e scelta
Non mi aspettavo quella barba lunga e la pipa. Nel tuo paletot blu e la valigia con le rotelle mi hai ricordato un intellettuale francese anni '70. Ma non hai nemmeno 30 anni, e quando apri il tuo Ibook si vede. Mi chiedi la nutella e affondiamo insieme il cucchiaino nel miele. Mi hai regalato un prezioso dvd, ma ciò che ho apprezzato di più sono le tue prove di Sho-Do, 4 pittogrammi identici ma diversi, che ho già appeso in soggiorno. Significano "persistenza del cuore" ed è quando ad un periodo di lunga concentrazione segue una scia di benessere, quando una cosa che hai fatto bene ti lascia un senso di soddisfazione a sfumare (giusto?).
Ecco, che tutto cio' rimanga.

29 gennaio 2003
Oblomov

L'uomo che ci mette cento pagine a scendere dal letto, l'uomo apatico per eccellenza, che sposa la massaia di casa, che si fa amministrare dal suo migliore amico, a cui lascia anche in custodia il figlio "era un uomo di circa trentadue anni, di media statura, di aspetto piacente, con gli occhi di un grigio scuro, ma sui tratti del suo volto non v'era segno di un'idea ben definita né di una qualunque forma di concentrazione mentale."

27 gennaio 2003
Piccola borghesia dei pensieri
Si ascoltano tante piccole cose vere durante il giorno, per esempio in un'intervista Francesca Neri ha detto che non è l'amore a renderci felici, anzi, se non si è già felici l'amore "incasina un po' tutto".
Tante piccole cose vere vengono dette, da chiunque, ogni giorno. Si accumulano, si moltiplicano, sono sempre più alla portata di tutti. Siamo noi stessi generatori di piccole verità.
Ma dove sono le Grandi Verità? Dove sono quelle parole che si staccano dalle altre e stanno su' per anni, da sole, autonome, grandi? In tutto questo rumore, bello, utile, democratico, dov'è il Poeta? Chi canterà ancora l'incartocciarsi della foglia riarsa?
Moravia ha urlato al funerale di Pasolini, che di poeti non ne nascono che tre, forse quattro in un secolo; che il Poeta è sacro!
Dove sei Poeta? Dov'è la tua voce? Coraggio, tirala fuori. Da ogni giornale straccio, da tanta carta stampata inutilmente, da tutti questi blog parolosi, parla tu. Salvaci dalla mediocrità, che è oramai il nostro marchio di fabbrica. Dicci con vent'anni di anticipo cose che non capiamo. Fatti odiare, maltrattare, isolare, uccidere.
La tua voce, la tua voce è sacra. La tua assenza, molto, molto preoccupante.

24 gennaio 2003
Cross Roads
Lunedì sera, al Brancaleone di Roma, l'associazione Cross Roads organizza uno spettacolo e devolve parte dei 5 euro dell'entrata alla costruzione di un reparto pediatrico in Argentina.
Grazie a Margherita per il consiglio.

23 gennaio 2003
ps:

Fico, da quando in ufficio ho fatto richiesta di avere qualche ora per scrivere, lavoro 8 ore al giorno senza fermarmi!! pero', una fortuna essere onesti :-)


Lacrimare aiuta
Ieri mattina ho fatto la visita oculistica e ho scoperto di non poter portare le lenti a contatto per più di 6 ore al giorno.
Dalle 9 del mattino alle 3 del mattino seguente fanno 18 ore di lenti al giorno. Tre volte di più. L'oculista mi ha controllato e mi ha detto, severo, che al mattino i miei occhi sono stanchi come fossero già 10 ore che li tengo aperti.
Mi sento come i miei occhi.

22 gennaio 2003
Allora.

Per rispondere a Pietro di BlogOltre e ad altri. Non è che non mi piaccia ricevere email, tutt'altro. Mi piace ricevere feedback, anche se negativo. Non ho i commenti perchè non mi interessano le cose buttate li'. Via email invece la discussione può continuare con tranquillità e intimità.
Quello che non mi piace è lo spamblog. Ovvero ricevere i post via mail, senza intestazione, senza presentazioni, senza una cosa del tipo "ciao pizia, che ne pensi di questa cosa?".
Oggi è successo di nuovo. Due volte: qualcuno che ha un blog nuovo di zecca e si fa promozione mandando post via email, un'operazione dall'aria "se vuoi saperne di piu' vieni sul mio blog!". E una ricerca di mercato su cosa mangio in ufficio (con la mia mail bella in vista, insieme a quella di Sofri, Sabelli Fioretti, e addirittura Giulio Andreotti...ma come diavolo selezionate il vostro campione, markettari della Lego, sotto psicofarmaci??).
Certo, magari dobbiamo cominciare ad abituarci. Il blog non è piu' solo uno spazio privato ma uno strumento di massa che si usa nei piu' svariati modi, pubblicità compresa.
Mi dispiace, e continuerò a tenere questo blog una cosa "piccola", il mio angolino dove chiudo gli occhi, stacco i contatti con il mondo, e mi parlo addosso.
Gli altri saranno liberi di fare del loro blog quello che vogliono. Reagirò di conseguenza.

21 gennaio 2003
Da qualche parte, oltre l'arcobaleno
la', in alto
c'è una terra di cui ho sentito parlare una volta da una farfalla.
Da qualche parte, oltre l'arcobaleno
i cieli sono blu
e i sogni che ti puoi permettere di sognare
diventano veri per davvero.
Un giorno esprimerò un desiderio
e mi sveglierò dove le nuvole sono lontane, dietro di me
dove i problemi si sciolgono come gocce di limone
in alto, oltre le cime dei comignoli
è li' che mi troverai.
Da qualche parte, oltre l'arcobaleno
gli uccellini volano,
gli uccellini volano oltre l'arcobaleno
e allora perchè, perchè io no?
se gli uccellini felici volano
fin oltre l'arcobaleno
perchè, perchè io no?

Avevo voglia di un po' di dolcezza. E quant'è dolce questa canzone cantata da Israel Kamakawiwo.

20 gennaio 2003
Scrivi, scrivi e la tua anima è persa...
Week end di clausura. Cellulare e telefono staccati, per buttare giù le prime pagine del libro. E' dura.
Non so cosa pensare di tante cose che girano intorno a quest'idea. Saro' snob ma sono ingenua.
...
Quello che ho in testa in questo periodo mi piace. Ma è tutto da realizzare, è tutto li', da qualche parte e non ancora qui. Io lo portero' a galla, visibile, tangibile, mangiabile; 'che se non fosse per questo orizzonte, per le idee e i desideri, non si muoverebbe mai un passo.
Ma desidero cosi' tanto da star male.
...
Pubblico finalmente la versione aggiornata delle Leggi di Murphy dei blog.
Grazie a Vanessa, Uiallallà, Looptrain, Faberix, Manard. Se ho dimenticato qualcuno o qualcosa (e lo avro' fatto) fatemi sapere.
...
Devo rispondere a B.Georg.
Devo fare tante cose.
Devo trovare del tempo per il riposo.
Sono le 4 del mattino e non posso continuare cosi'. Vorrei essere sicura delle decisioni che prendo.
Che post del cazzo.
Quando non si sa come dire le cose, bisognerebbe non dire nulla.

sono le 4.08 e una frase mi risuona in testa: KEEP IT SIMPLE.
sarai stato tu, saro' stata io, ma era quello che mi serviva per spegnere la luce.

18 gennaio 2003
SMS contestuali. Decidono loro quando arrivare.
Mi sveglio nella notte. Un sogno orribile. Sento arrivare proprio in quel momento un sms, ma vedo che i messaggi sono due, "se sei sveglia tra venti minuti ti chiamo" e "starai dormendo, allora buona notte e fai bei sogni". Chiamo:
- Ciao
- Ehi ciao...
- Ho fatto un brutto sogno
- Hai fatto un brutto sogno? Vuoi chiamarmi a casa?
- no...come stai?
- benone...
- il lavoro?
- bhe, settimana un po' nervosa...
- mh, che fai adesso, vai a letto?
- veramente ci stavo già a letto...sono le 6...



17 gennaio 2003
Quando i centimetri contano.

Mi sono piaciute moltissimo le opere di Adam Connelly, e avrei comprato un paio di stampe se il link avesse funzionato. E' un bel caso di come le cose assumano significati davvero diversi in base al punto di vista che adottiamo.
Ma c'e' dell'altro: qualcosa di chiaro ed esplicito, può diventare molto affascinante e misterioso se ci avviciniamo tanto da perderne i dettagli e l'interezza. Ancora una volta, nella chiarezza ci si vede indubbiamente meglio, ma nella confusione ci si emoziona di più.
Grazie a SkipIntro per il link.

16 gennaio 2003
"Quali impreviste età dell'oro prepari, tu malpadroneggiato, tu foriero di tesori pagati a caro prezzo, tu mio regno da conquistare, futuro..." (Il cavaliere inesistente, Italo Calvino)

A volte ho bisogno di sognare ad occhi aperti. Non a volte, spessissimo. Lo faccio continuamente, per ogni cosa. Vivere per me e' come disegnare. Da quello che faro' nei prossimi dieci minuti a quello che succederà fra 6 mesi io ho un'immagine, vaga, ma disegnata da me e ritoccata di tanto in tanto, completa di scenografia e personaggi, che mi proietto e mi ripeto come il bambino di Freud con la sua pallina. E poi recito nel mio stesso film, cammino nel mio stesso disegno. Se ho messo i segni al posto giusto le cose vanno come devono andare. Rincorsa e stallo.
Finora, in questo modo, sono sempre riuscita a ottenere quello che volevo. A fatica, certo, nulla mi e' arrivato fra le braccia, non e' facile disegnare quello che si ha nella testa. Ma e' certo che poche cose mi sorprendono nella vita.
Il mio divertimento e' il sogno, e' il disegno, quando poi arrivo a viverlo e' come se lo avessi provato mille volte e l'interesse e' gia spostato verso il disegno successivo. Il mio corpo vive di strascico, la mia attenzione e' sempre verso il dopo, raramente sull'adesso. Come essere per strada e dover arrivare da qualche parte, la mente corre lungo tutto il percorso vagliando bivi e svolte. Quando poi arriva il momento in realta' e' stato gia' vissuto, la mente era li' da prima e adesso e' gia' altrove.
Per questo cio' a cui do' maggiore credito nella vita e' l'inaspettato, il colpo di scena, l'imponderabile.
Il futuro è cio' per cui vale la pena vivere.


Spamblog
Ecco, non mi piace ricevere il blog via email (soprattutto email in corpo 64). Hai già il tuo spazio, rimani li'. Se quello che scrivi mi interessa prima o poi ti scoprirò e non ti lascerò mai più. In Rete ciò che non mi interessa e mi importuna si chiama spamming, non come in tv o sui giornali.
I miei blog vorrei ancora sceglierli da me, finchè dura, grazie.

15 gennaio 2003
Io e Pierannunzi insieme vinceremo questa giornata. Lui suona il suo piano forte nelle mie orecchie, ed io non sono piu' qui.


Giornata difficile
Sarà dura oggi. Cercherò di non alzare la voce e di non demoralizzarmi troppo, e per la prima volta in vita mia assumo un atteggiamento preventivo. Ma sarà dura. Intanto mi scuso con Luca Sofri: durante Striscia la Notizia, tra una pubblicità e l'altra, vanno in onda:
Il castello - RAI 1
Tg2 - RAI 2
Un posto al sole - RAI 3
Sarabanda - ITALIA 1
Vento di passione - RETE 4
e ovviamente, l'unica cosa guardabile a quell'ora:
8 e mezzo - La7
Inoltre Stefano Porro di Quinto Stato mi dice privatamente (bhe non tanto privatamente visto che ha messo in conoscenza Sofri che ha pubblicato l'email qui) che quando parlava di scremature fisiologiche avvenute su stampa e giornali si riferiva agli "albori dell'industria culturale", che Internet anche è agli albori e che sta subendo un processo di selezione e che i blog secondo lui diventeranno "uno strumento sempre più perfezionato di pubblicazione e interazione".
E con questo chiudo argomento sui blog. E' noioso parlare di blog sui blog. Bisognerebbe pescare da fuori cio' che finisce su un blog altrimenti vale quanto la scienzologia, la scienza che indaga su cosa è la scienza.

Faccio un paio di esercizi di respirazione e poi torno.

14 gennaio 2003
Chris Cunningham a Roma

L'artista autore di alcuni video di Bjork e Madonna, presente alla Biennale di Venezia 2001, sarà in Via Gramsci 61 solo da oggi a giovedì. Corro!






Quinto Potere
"La storia dei media ci insegna che uno dei principi cardine della comunicazione è proprio la “selezione” . Affermando che solo i blog più interessanti (ma potremmo dire siti, o media), utili e ricchi di contenuto avranno la meglio, Formenti non fa che ricordare un’ovvietà. E’ stato così per la stampa, la radio, la televisione, è sarà probabilmente così anche per Internet." (Quinto Stato)

C'e' una una bella differenza tra la stampa, la tv, da una parte e Internet dall'altra. Non è vero che nella stampa e nella tv si è verificata, ad un certo punto, una scrematura fisiologica. Si sono verificate molte cose (un ometto che piano piano ha comprato tutto per esempio) ma non scremature fisiologiche. Vanno in onda trasmissioni piuttosto che altre. E quasi tutte spazzatura. Dove ci sarebbe stata, nella stampa e nella tv, questa scrematura? La stiamo tutti aspettando, piuttosto. Respiriamo aria pura per mezz'ora di Guzzanti al giorno, qualche quarto d'ora di Blob, un'ora di lirico Benigni, ma basta. Quanta professionalità è rimasta fuori dalla stampa e dalla tv, tagliata via dalla "selezione"?
Per fortuna la Rete è libera, come non lo sono la tv o la stampa. Libera perchè chiunque puo' accedervi, anche chi non mangia per pagare la bolletta del telefono. E in Rete si trova davvero la scelta che non c'e' in tv o sui giornali: voci autorevolissime, gente normale, allo stesso livello della spazzatura, non sotto. E lo share lo fa l'utente, non il palinsesto (facile che Striscia la Notizia faccia sempre lo share piu' alto, a quell'ora sulle altre reti ci sono solo pubblicità!).
Prevedere per la Rete lo stesso futuro della tv e della stampa è voler male alla Rete. E' augurarle di diventare completamente spazzatura, regolata dall'autorevolezza, dal denaro, dalla coscienza sporca, da pruriti genitali, da scelte altrui. Invece oggi sulla Rete è presente tutto. Sono io a scegliere cosa non guardare. A chi vede spazzatura in Rete consiglio di cambiare sito, o di metterne su' uno proprio. Posso fare lo stesso con la tv o i giornali?

13 gennaio 2003
Tutto su mia madre mi piace moltissimo, come tutti i film di Almodovar. Ma c'è una scena che mi emoziona più di tutte: la prima volta che Manuela, la protagonista, viaggia verso Barcellona, e la fisarmonica attacca dolcemente nel tunnel del treno e poi si apre in una veduta aerea della città di notte. Adoro quella canzone, ma mentre guardavo il film per la quinta volta (e per la quinta volta sospirando nei medesimi momenti) ho deciso che non la scaricherò per avere l'mp3. Voglio ascoltarla solo quando vedo quelle immagini. Lasciarla al film, a Manuela, a Barcellona.


Non sono daccordo con quello che dici ma difendero' a spada tratta il tuo diritto di dirlo.

"Le conseguenze saranno: maggiore attenzione e autocensura e poi una scrematura fisiologica (oggi circa il 60 per cento dei blog è costituito da diari personali) che eliminerà la fuffa e premierà i weblog più utili, quelli di servizio, consolidandoli su livelli di alta professionalità" (C. Formenti sull' Espresso)

"Trovo del tutto ininfluente che un blog sia professionale o altamente professionale e ancora meno mi interessa che sia un blog di servizio o un blog utile o utilissimo. Nemmeno so poi cosa significhi. Mi pare questa la solita posizione lievemente elitaria di chi ancora crede alla favola della autorevolezza dei professionisti dell'informazione" (M. Mantellini su Manteblog)

"Il blog-diario non è fuffa perché parlare di cose personali è soltanto una delle chiavi per fare informazione. C'è chi la fa male, probabilmente, così come esistono quotidiani o telegiornali raccapriccianti." (G. Neri su GnuEconomy)

10 gennaio 2003
#@@!!#!

La mia rabbia è una sensazione fisica, come il solletico; come la pianta del piede che non posso controllare, una parte di me che prende il sopravvento e lucidissima espone le sue ragioni. Lucidissima e furiosa.
La mia rabbia è parte di me, mi è stata data insieme ad un suo gemello positivo: l'onestà. Il dio delle cose ha voluto per me questo binomio, e vendere uno significa vendere anche l'altro. Il conto è sempre pari come in tutto. Dove metti da una parte togli dall'altra. Non si diventa grandi saggi senza un po' di avanzo.
Baratterei la mia rabbia con il primo venuto, con una calma qualsiasi, da quattro soldi. Baratterei la mia rabbia con la saggezza di uno a caso. La baratterei con l'inibizione della maggioranza, con la paura dei tanti, con una fede qualunque in una qualunque rivincita.
lo farei davvero.
Perchè ognuno ha le proprie debolezze, vorrei solo che le mie fossero meno evidenti.
La mia rabbia mi fa sentire sola. Ma poi scrivo.
E il dio delle cose, solo lui, mi perdona.

8 gennaio 2003
Il signore e la signora Chalvet
Una vacanza puo' essere non muoversi da casa e avere tanti pensieri. Banale dirlo.
Io mi sono mossa da casa, ma non sapevo che cosa avrei trovato.
Tra la costa toscana e la maremma sta un paesino antico, su una cima da cui si vede il mare, la Corsica e l'Elba. In questo paesino, in una via stretta stretta che ci ulula il vento nelle sere d'inverno, sta una casa, finemente ristrutturata, dai pavimenti in cotto e l'arredamento art deco, le finestrelle piccole, le porticine basse. I libri, le fotografie in bianco e nero e grandi dipinti ad olio ornano i mobili di ciliegio e le pareti.
Le persone che vi abitano amano passare il loro tempo vicine al camino rotondo, in silenzio, a leggere. Quando si fa l'ora di cena si apparecchia la tavola, si accende un lumino per ogni ospite, si mangiano cose buone e semplici, con del buon vino e del pane sciapo, lentamente. Poi si gusta del tè (la frutta mai dopo il pasto) con una bella fetta di crostata alle albicocche. E si parla.
Ci raccontano che la storia di quella casa è la loro storia. Che solo grazie ad un sogno costruito mattone su mattone si riesce a sopravvivere alla frenesia della vita cittadina. Milano negli anni Ottanta era l'apoteosi del rampatismo. Nell'aria si respirava profumo di successo, di grandi possibilità. La loro agenzia pubblicitaria crebbe in questa euforia, sulla scia delle tendenze del momento, dei corsi sulla ricerca interiore, e uno sguardo alle filosofie orientali. E nel frattempo i viaggi, l'esperienza della vita parigina, londinese, le conoscenze importanti, gli scambi culturali.
I loro racconti viaggiano dalle domande filosofiche alle citazioni latine, dal ricordo del dopoguerra all'intonazione delle canzoni di Gaber (a cui mi associo proponendo la mia preferita, Far finta di essere sani).
Io ascolto rapita cose che non so e che dovrei sapere sugli etruschi, sul fascismo, su Ovidio e su Bukowski. Rimango affascinata dalla loro curiosità, ancora viva, dal loro interesse nella vita, nelle scoperte, nel mistero. Lui vuole sapere cos'e' un blog, lei si chiede che cos'e' l'amore. Si stupiscono ancora di essere riusciti a cambiare rimanendo accanto alla stessa persona per quarant'anni. Si baciano, ci baciano. Ci abbracciano e ci dicono di essere contenti di averci li'.
Io sono contenta di essere stata li'. Loro due sono stati tra i piu' bei viaggi che abbia fatto finora.


Piovono premi
Cavolo! Mantellini mi premia ADDIRITTURA come miglior Blog 2003! Ma siete impazziti!?!?
Sono in estremo imbarazzo, ma ringrazio di cuore. Come dice qualcuno che amo, il feedback è la droga del 2000.
ps: Concordo appieno con il premio al post di Leonardo su Ungaretti. Splendido. E lui lo sa perchè gliel'ho detto anche per telefono.


GNU Awards 2003
Wow! GNU Economy premia doppiamente questo sito: miglior blog personale e migliore satira sui weblog*. Grazie! E non ero nemmeno prodotta dalla Miramax!
Che questi awards abbiano un seguito nei prossimi anni, anche quando i blog saranno fuori moda :)

* grazie a numerosi contributi La legge di Murphy dei Blog vedrà presto una versione ampliata e aggiornata.

6 gennaio 2003
ma buongiorno :)
In attesa di nuovo layout e resoconto di nuove esaltanti avventure nonchè di tutte le cose promesse apro il nuovo anno con una citazione:
"La Guida galattica per gli autostoppisti definisce la divisione marketing della Società Cibernetica Sirio ' un branco di idioti rompiballe che saranno i primi ad essere messi al muro quando verrà la rivoluzione ' ".