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Fuggevole Turchese
ho ascoltato
Carmen Consoli
Sheril Crow
ho visto
L'ultimo bacio
Le fate ignoranti
|
Questa
sono io, senza filtri, senza diplomazia, senza inibizioni, come
tutti voi mi conoscete
31 agosto 2001
Ho voglia di muovermi, partire, fare. Roma-Reggio Emilia?
Eh, puo' andare, si' si'... La strada, le montagne, i boschi,
le stelle, e un po' di attualita'.
Vai, carico la tenda e si parte. Ciaociao.
[1.30am]
Ogni tanto da dietro la rete si sentono delle vocine.
E dicono cose
davvero interessanti.
[12.10am]
28 agosto 2001
Io, ore 3.30 pm: Cazzo ma non sono una FlowerPower,
ma che non si vede? Ho forse parlato di coltivare pisellini
e fagiolini, rifiutare l'acqua corrente e magari anche il sapone
e vivere in un casale sperduto senza guardare mai la tv che
"tanto e' solo merda"? Sono piu' complicatina di cosi',
mi pare, e qualcuno dovrebbe saperlo. Ma siamo alle solite:
appena ti muovi quello che fai viene fatto corrispondere ad
un modello, ad un'idea, perche' la gente ha bisogno di inquadrarti,
renderti familiare, altrimenti sei un alieno e metti paura.
Allora ti laurei in Lettere e devi fare l'insegnante, stai con
uno e te lo devi sposare, ti sposi e devi fare bambini, hai
una casa e la devi arredare, hai un letto e te lo devi rifare.
Ma dov'e' che stanno tutte queste regoline simpatiche? Chi le
ha scritte? E perche' appena dico cosi' ecco che divento immediatamente
una FlowerPower, una comunista dinamitarda antiglobal che disprezza
le comodita' moderne? Un'altra bella etichetta? Insomma se non
voglio il giardinetto col cane devo per forza partire per l'Africa?
Cazzo non ho vie di mezzo?
Naomi Klein, ore 11.30 pm: Il mondo che ci si parava
davanti non offriva un'infinita gamma di opportunita', ma un
labirinto di piste consunte, simili a percorsi scavati dai tarli
nel legno. Esci dal percorso lungo e e stretto del materialismo
e della carriera e ti ritroverai in un altro - quello delle
persone che escono dal percorso principale, che ormai era veramente
consunto [...] Ovunque guardassimo, ci vedevamo rinchiusi in
un cliche' fatto di immagini pubblicitarie [...] Questa perdita
di spazio avviene all'interno dell'individuo; e' una colonizzazione
non di spazio fisico, bensi' mentale.
Io, ore 3.30 pm: C'e' di sicuro una via di mezzo fra
gli apocalittici e gli integrati. Io sono certa che c'e', al
100%. Solo che non si vede benissimo perche' nessuno prima di
noi e' mai passato di la'. Biccio dice che la soluzione e' "partire
restando" e a me piace moltissimo come definizione. E'
quello che intendevo con un mondo "altro" dentro al
mondo. Ovvero non scegliere per conformita' o per rifiuto di
un modello, ma scegliere secondo i propri desideri. Quando e'
cosi' le alternative sono piu' di due, sono miliardi, una per
individuo, ed ognuna in se' e' un fuoripista meravigliosamente
pericoloso e irripetibile.
Naomi Klein, ore 11.30 pm: Tuttavia, in mancanza di viaggi
spaziali, limitati dalle leggi di gravita', la maggior parte
di noi si ritaglia il proprio spazio libero, gustandoselo di
nascosto come le sigarette, al di la' di alti recinti.
[8.00pm]
27 agosto 2001
Dopo il film e il concerto Consoli-Turci-Gazze' mi hanno
regalato questo.
Strano come per anni certe cose rimangano del tutto fuori la
propria sfera d'interesse e poi, all'improvviso, diventino invece
cosi' appropriate...o dovrei dire necessarie? :-)
[5.15pm]
24 agosto 2001
Eccoci qua, trent'anni fra tre anni.
Sara', ma secondo me la felicita' non puo' essere una casa col
giardino, il cane di nome Max e il tappeto etnico per sentirti
sempre giovane. Che roba e'? Ma quand'e' che ha cominciato ad
essere cosi'? Negli anni '70? Prima? Ma davvero la scelta e'
solo fra quelli che partono e quelli che restano? Non ci credo.
Ci sara' un modo di partire restando e di restare partendo.
Ci sara' un'alternativa. Possibile che come ti muovi ti appioppano
un modello? E' cosi'? Ti tocca il cane, il giardino, il tappeto
ed il resto con tutto il pacchetto? Davvero la storia si deve
ripetere uguale per tutti? Le stesse speranze, le stesse emozioni,
gli stessi sbagli, le stesse frasi? Sono il clone di chi, scusate?
Vorrei saperlo...
Ma no, a me non va giu'. Eccheppalle. E non e' paura di crescere
e di prendersi le proprie responsabilita', ma il contrario piuttosto.
La pappetta pronta non mi va. Sul sedile caldo del culo degli
altri non mi ci siedo. Eh no. C'e' una vastissima gamma di possibilita',
che nessuno vaglia...perche' e' piu' facile fare come tutti
fanno, il modello e' li' pronto per tutti che ci aspetta ad
ogni angolo. Ma io non lo voglio. E no, proprio no. Se deve
essere sara' come dico io. Magari simile ma mio. Poi, se sarete
piu' forti voi e' un'altro paio di maniche. Io intanto
da questo seggiolone troppo comodo e umidiccio mi ci alzo. In
piedi, cazzo, in piedi!
Spero solo di resistere...
ma quand'e' che ha cominciato ad essere cosi'...eh?
[10.50am]
23 agosto 2001
...tendi
le braccia allo specchio...
[10.30am]
20 agosto 2001
In piena fase essenzialista faccio un sogno ricorrente
in questo periodo: vivere in un camper, avere tutto quello che
mi serve li' dentro e potermi spostare quando voglio che cambi
il paesaggio. Lavorare li', avere li' i miei libri e la mia
musica, il computer e una connessione permanente, un motorino
per gli spostamenti, una tv per ricevere finte informazioni
dal mondo.
Poi penso che la connessione ad Internet su un camper sarebbe
difficile da ottenere, e che d'inverno puo' essere triste vivere
in 15 metri quadri, allora il mio sogno diventa la casa del
"non": non in citta' non fuori, non troppo lontana
dalle luci ma non troppo vicina ai rumori, non costosa e non
impegnativa, non un eremo ma non una comunita' hippy, non un
posto dove dormire dopo 10 ore di lavoro ma non un universo
autonomo e incurante del resto. Non un mondo fuori dal mondo
insomma, ma un mondo "altro" all'interno del mondo.
Una sacca d'aria, una terrazza sui tetti, come quella delle
fate ignoranti. Turchese e fuggevole magari...come il presente,
l'ispirazione, le decisioni dell'ultimo minuto, i progetti visionari
ma non impossibili.
[4.45pm]
19 agosto 2001
Sembra che non faccio niente ma non e' vero. Sto elaborando...
[8.35pm]
16 agosto 2001
Il senso di necessita' governa ogni cosa. Proteggersi
non regge, costringersi non dura, avere prudenza non serve.
La natura vince sempre. Non e' destino perche' il destino
e' il proprio carattere e tutto cio' che otteniamo e' esattamente
cio' che il nostro carattere voleva ottenere, che era necessario
ottenessimo. L'unico destino al quale non possiamo fuggire e'
la nostra piu' profonda volonta' e potenza d'azione. Quello
che facciamo non potevamo non farlo, proprio perche' l'abbiamo
fatto e quindi lo volevamo, nonostante tutto. Sempre nonostante
tutto.
[7.57pm]
Mi e' piaciuto il sito di Fabrizio.
Ha anche 15 splendidi gatti...
9 agosto 2001
Si' si'. E' piaciuto a tutti Le fate ignoranti, ma vorrei
proprio sapere quanti, nella vita reale, accetterebbero una
terrazza del genere accanto alla propria. Basterebbe tirare
due somme e contare le fatine ignoranti & amici da una parte,
le frigide piccolo-borghesi dall'altra.
[7.50am]
7 agosto 2001
Oggi ho portato Claudia a fare l'ecografia. Lo abbiamo
visto dondolarsi e rotolarsi nell'acqua, mostrarci la schiena
e portarsi un braccino sul viso. Abbiamo visto chiaramente il
cervellino attraverso il cranio osseo che e' appena una membrana
trasparente. Una macchietta piu' chiara pulsava velocissima
al centro.
Il tutto in soli 4 centimetri. La vita in una nocciolina danzante.
[12.47am]
6 agosto 2001
Saro' unica. Saro' solo me. Non mi infilero' piu' in
scarpe troppo strette. Se andro' a piedi scalzi diro' che e'
cosi' che mi piace. Sentire dove cammino. Le buone maniere non
c'entrano niente. Saro' solo me. Basta col compiacere, basta
col cercare di far parte della media parlando la sua lingua
e annoiandomi da morire. Invece essere come si vuole e sorridere.
Andare a piedi nudi e sorridere. La regola e' essere come si
vuole e sorridere. Riesco a spiegarmi? Potro' far male a nessuno
togliendomi le scarpe e sorridendo?
Essere senza scarpe e' avere una casa che non sia arredata Ikea.
Che non sia arredata. E' non dover festeggiare i compleanni.
E' non dover pranzare all'una, cenare alle otto, dormire di
notte e lavorare di giorno. E' poter non cercare l'interesse
bancario piu' conveniente. E' poter comprare un'inutilissimo
diamante Cartier senza sentirsi incoerenti. E' potersi sposare
25 anni dopo. E' poter fare un figlio e non avere un marito.
Non avere neanche un compagno. E' poter non avere niente da
dire sul G8. E' poter dire una cosa e dire il contrario cinque
minuti dopo. E' poter fare siti web solo full-screen. E' poter
non dire per forza tutto tutto. E' poter essere atei e avere
tanti amici cattolici. E' poter trovare orribile New York. E'
poter prendere un treno e conoscere qualcuno di interessante.
Ospitare a casa propria tutte le persone interessanti. E' riuscire
a non suscitare gelosie. E' riuscire a non suscitare invidie.
E' dormire fuori casa, non dormire, sedersi scomposti, farsi
prestare i vestiti, correre e sudare, sbriciolare nel letto,
lasciare la tv accesa, il dentifricio aperto, non aver letto
Il Signore degli Anelli, amare sia i gatti che i cani,
sia il mare che la montagna. E' tutto cio' e il suo contrario.
E' cio' che si vuole davvero.
Se avessi solo i piedi nudi dormirei fra gli stracci sui marciapiedi
pubblici, non sarei libera ma carne morta tra i vivi. Ignorerei
il mio corpo, le persone, il mondo e la realta' tutta. Invece
la mia e' osservazione continua e attenta. E' strapercezione.
La mia pelle e' viva e respira l'aria e la terra. La mia liberta'
guarda e sorride.
[1.45pm]
4 agosto 2001
Si' e' vero. Sono cambiata tantissimo dall'anno scorso.
Mi sono vista cambiare minuto per minuto. Violentemente e radicalmente.
Adesso devo fare rientrare i pezzi nel mio nuovo sistema. Sistema
che mi piace, devo dire. Non so ancora cosa sono ma ci
sto bene in questo posto. Forse e' diventato piu' difficile
leggermi. Forse e' diventato piu' difficile seguirmi, incontrarmi
li' nel fondo. Forse parlo di meno e piu' complicato. Forse
sono piu' lontana. Ma non sono estranei quelli che mi sono vicino,
e non mi sento estranea in mezzo a coloro che amo.
[5.18pm]
Ho lasciato il journal
#353 alla ragazza straniera che mi sedeva accanto sul treno.
Aveva due trecce bionde da tirolese, muscoli tozzi su polpacci
e bicipiti e uno zaino con scarpa da tennis appesa. Le ho dedicato
una paginetta sul journal augurandole buon viaggio ancora prima
che sapesse che sarebbe andato a lei...chissa' dove saranno
adesso?
[2.10am]
3 agosto 2001
Scrivo dal treno che mi sta portando a casa dopo una
settimana con la Vane che mi ha viziato tra spiagge del Lido
veneziano, Campi, Calle e Ponti, Bacari e altre amenita' culinarie,
brainstorming creativi e chiacchierate interessanti. Sono stata
stra-bene. Venezia e' meravigliosa. Con la luna piena, in traghetto,
attraverso le mille lucine della laguna, le barche e la citta'
brulicante non la dimentichero' mai.
[10.10am]
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