Dai Fori al Colosseo
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il foro romano I FORI IMPERIALI LA COLONNA DI TRAIANO i MERCATI DI TRAIANO L’ARCO DI COSTANTINO IL COLOSSEO L’area archeologica dei Fori è una delle più ricche al mondo, e per tutti gli amanti dell’arte e del mondo antico rappresenta uno dei percorsi più suggestivi che Roma può offrire. La visita delle aree archeologiche all’aperto può essere completata da quella al Museo dei Fori Imperiali, all’interno dei Mercati di Traiano, in modo da poter mettere in relazione i resti degli edifici e la loro decorazione. I Fori costituiscono il nucleo della civiltà romana, il centro della vita politica, giuridica e sociale dell’antica Roma. Dalla terrazza del Campidoglio si possono ammirare i resti del Foro Romano, con strutture che risalgono all’epoca repubblicana. Qui si trovano le Basiliche Emilia e Giulia: la basilica era uno spazio coperto usato come mercato o tribunale; di solito era delimitato da navate laterali e a volte terminava in una tribuna o abside. Nei primi secoli del cristianesimo questo tipo di edificio diventò una chiesa, definita "basilica paleocristiana"
A = pianta a T B = abside C = atrio Tra gli altri luoghi di maggiore interesse ricordiamo la Curia, che era la sede del Senato; l’arco di Settimio Severo, rimasto quasi intatto; i Rostri, cioè le tribune dalle quali parlavano gli oratori. In
quest’area si trova anche uno dei più antichi e importanti santuari di Roma,
il Lungo la via Sacra, che termina presso l’Arco di Tito, si incontra anche la Basilica di Massenzio, fatta costruire dall’imperatore all’inizio del IV secolo e successivamente trasformata da Costantino: qui era ospitata una sua colossale statua, le cui parti marmoree sono ora nel cortile del Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio. La nascita dei Fori Imperiali segna il passaggio dalla repubblica all’impero. Sull’esempio di Giulio Cesare che costruì il primo foro del complesso nel 46 a.C., tutti i più importanti imperatori romani hanno voluto lasciare il loro segno costruendone uno intitolato al loro nome.
Il
più grandioso è quello di Traiano, iniziato nel 107 d.C. Venne
costruito dall’imperatore per celebrare la vittoria romana in Dacia (l’odierna
Romania), che portò l’impero alla sua massima espansione. L’ingresso
conduceva ad una grande piazza rettangolare, il Foro, circondata da colonnati,
che conteneva la statua equestre (cioè a cavallo) dell’imperatore. Seguivano
poi la Basilica Ulpia (a due piani A Traiano sono anche legati i Mercati che da lui prendono nome. Divisi da un muro dalla piazza rettangolare del Foro, essi erano un complesso di circa 150 locali: la facciata è costituita da un grande emiciclo (cioè un semicerchio) in mattoni a due piani e ai suoi lati sono poste due grandi sale probabilmente utilizzate come scuole. La parte più importante è la Sala, un edificio coperto con dodici botteghe su due piani. I Mercati Traianei possono quindi essere considerati il primo "centro commerciale coperto" della storia! I Mercati di Traiano
Costruito per volere di Vespasiano nell’area occupata dal lago artificiale annesso alla Domus Aurea, venne inaugurato nell’80 da Tito. Il suo vero nome è Anfiteatro Flavio. È una gigantesca costruzione di circa 50 metri d’altezza, a pianta ellittica e a quattro piani. I primi tre erano sovrapposti con tre diversi ordini di colonne, mentre al quarto vi era una parete ornata con pilastri su cui venivano applicati i pali di sostegno per il tendone che doveva riparare gli spettatori dal sole. Le gradinate potevano ospitare circa 50.000 persone. L’arena – nella quale si svolgevano lotte tra gladiatori, tra gladiatori e animali feroci, cacce al coccodrillo e battaglie navali – misura 86 x 54 metri; nei sotterranei si trovavano numerose camere per i gladiatori, le gallerie per gli animali e le attrezzature sceniche. Sull’arena venivano infatti montate incredibili scenografie per rendere più eccitanti i combattimenti, che duravano dall’alba al tramonto e spesso continuavano anche di notte. Non c’era vittoria militare, festa religiosa o anniversario che non fosse festeggiato con spettacoli e combattimenti, molto amati dai romani. Al Colosseo sono anche legate le persecuzioni dei cristiani.
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