Anima

Lussuria

Monastero La lussuria è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.

Catechismo della Chiesa Cattolica, 2351

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La lussuria

La lussuria è quello che il pensiero non può pensare, è un appetito disordinato del piacere della carne, è una passione malvagia che corrompe l'anima, è simile alle tarme che distruggono il legno secco, attaccandolo dall'interno. La lussuria incita l'uomo a usare la propria sessualità in modo egoistico e sbagliato

Nasce nel cuore dell'uomo, prima di attuarsi nelle azioni concrete, rende lo spirito distratto, oscuro, leggero, incostante e grossolano, non è soltanto una perversione del comportamento sessuale come: stupro, prostituzione, incesto, pedofilia, ma è anche un'infezione che contagia interamente il cuore. È una malattia dell'anima.

Oggi la lussuria non è considerata immorale, anzi è giustificata e legittimata in nome di una libertà sessuale. La ricerca del piacere fisico, fine a se stesso, è una forma di abbrutimento e di schiavitù se vissuta al di fuori di un vero rapporto d'amore. La sessualità trascinerà rapidamente il lussurioso in uno stato di dipendenza, alla rincorsa senza fine della soddisfazione e relega la sua condotta all'orizzonte del notturno e lo sprofonda nell'aridità spirituale.

La lussuria è legata al piacere e non è solo piacevolezza ma è anche un pensiero determinato sull'esperienza del piacere ossia un orizzonte del senso. La lussuria del corpo si accompagna a una strana lussuria della mente che si apre a diverse possibilità di pensare l'esistenza. Questa relazione esiste, ed è un legame di devianza, di trasgressione, di alterazione dell'agire.

La sessualità risiede nella mente, e quando l'immaginazione spicca il volo, animata dalla ricerca del piacere, si accende, non si sa, dove andrà, perché ignora limiti, vincoli, divieti, gerarchie, e attraversa tutto come un vortice, sovvertendo e irridendo ogni moralità. Il pericolo risiede nell'indulgere volontariamente in pensieri licenziosi, e la radice del male sta nella volontarietà. Il consenso ai pensieri licenziosi porta con sé l'indifferenza, che ispira all'anima un sentimento di onnipotenza di una falsa libertà interiore che è tanto più pericoloso quanto più è consapevole e meditata. Lo slancio euforico della lussuria del pensiero, come quella del corpo, presenta degli sviluppi imprevedibili e degli aspetti oscuri, occorre erigere delle barriere con la ragione più lucida nell'abisso della psiche, mettendone in luce gli aspetti più inquietanti.

Il conformismo dell'indifferenza è riuscito a ridurre il sesso solo a un fatto di piacere fisico che depotenzia la carica della sessualità mettendola al servizio dei poteri forti. Delle multinazionali del consumo e dell'intrattenimento, che usano l'edonismo per veicolare il pensiero unico, verso lo sfruttamento economico.

Chi vive nella dissolutezza cerca una falsa felicità nei piaceri carnali e nella soddisfazione dei propri istinti, ma il lussurioso tenta invano, di colmare il suo vuoto con una sessualità smoderata e insaziabile. Se chiedete a loro ciò che fanno o ciò che hanno fatto, vi risponderanno che non hanno fatto nulla di male. "Oh", dicono, "non abbiamo ucciso, non abbiamo rubato; io non sono un ladro e non sono un assassino!". E non si rendono conto che si rotolano nel fango e nel sudiciume di mille peccati, e che si trovano legate da molte passioni.

Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall'impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio. Gesù, nel Vangelo, è molto esplicito a questo proposito: Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Sant'Agostino afferma che ciò che conta di più sono gli atti stessi e l'intenzione con la quale si compie. I nostri atti sono onesti solo se piacciono a Dio, solo se li compiamo con cuore puro, cioè rivolti verso il cielo con un'intenzione d'amore.

È impuro tutto ciò che umilia, avvilisce, profana, abbassa, è senza rispetto, senza dolcezza, senza riguardi per l'altro. La purezza non si trova nell'assenza di desiderio, ma nel desiderio senza colpa e senza violenza, nel desiderio accettato e condiviso, nel desiderio che eleva.

Con l'aiuto della grazia divina, puoi vincere le schiavitù e uscire dall'impurità, la quale è priva di equilibrio, di radiosità e di gioia interiore. Se vuoi guarire quella sete divorante e mai sazia, devi accettare e riconoscere le tue ferite, le inclinazioni malvagie, e volere sinceramente liberartene, e poi chiedere insistentemente attraverso la preghiera, la guarigione. Se non ti stancherai alla fine Dio, ti concederà la guarigione e la completa liberazione da questa schiavitù.

La castità è un dono che Dio concede a chi la chiede incessantemente nella preghiera fatta con spirito di profonda umiltà. Solo Dio è in grado di cambiare il tuo cuore, perché è da lì che ha orine la castità, una virtù che una volta ottenuta diffonderà il suo profumo sull'intero corpo..