Dal
punto di vista sistematico gli organismi più rappresentativi del bentos
fluviale nel torrente comprendono
larve di Plecotteri, di Tricotteri
e di Efemerotteri. Plecotteri: (qui sotto) sono organismi piatti, talvolta hanno grandi
dimensioni. Tricotteri: (a destra) mentre gli adulti sono alati e di piccole
dimensioni, con ali membranose ed apparato boccale lambitore e succhiatore
(si nutrono cioè di nettare), le loro larve sono carnivore ed acquatiche e,
per non farsi trascinare via dalla corrente, si costruiscono un “nicchio”,
cioè un astuccio, dentro al quale si rifugiano, raccogliendo detriti
dall’ambiente circostante e cementandoli con un filo di seta prodotto da
particolari ghiandole che esse possiedono e che si trovano in prossimità
della loro bocca. Anzi, per alcune specie tale nicchio è così caratteristico
che può essere utilizzato ai fini della classificazione. Efemerotteri: (a sinistra) gli adulti sono alati e vivono in ambiente
subaereo per breve tempo ( da cui il nome), mentre le larve vivono a lungo
nelle acque correnti, dove, per non essere trascinati via, hanno un corpo
appiattiti e si agganciano alle pietre (in particolare al loro lato
inferiore, dove il flusso è meno violento) grazie a particolari ventose
derivanti da modifiche delle branchie. Ma le branchie, essendo così mutate,
sono meno efficienti nella loro funzione respiratoria, e pertanto queste
larve necessitano di vivere in acque particolarmente ossigenate, quindi
fresche e pulite. Sono
presenti, in certe aree, anche larve di Odonati (a destra), cioè larve di
libellule, ma sono un segnale di una qualità delle acque non troppo buone. Tutti
questi artropodi sono dei validi indicatori della qualità dell’acqua, a
partire dai Plecotteri, che scelgono quelle più fredde e ricche di ossigeno,
passando poi per gli Efemerotteri, per i Tricotteri per arrivare quindi agli
Odonati ed infine ai Ditteri. |
Ambienti della foresta. 5. Bosco misto (querce, aceri,
carpini ecc.) 8. Rimboschimenti di pino nero |