Day 2: Sesto Calende - Boffalora
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La seconda giornata inizia tranquilla, dopo una notte "rumorosa"....i miei compagni di stanza, due "remieri" della Querini che pur di partecipare alla manifestazione sono venuti a navigare per un solo giorno, sarebbero rientrati a Venezia via Lugano in treno la mattina stessa. Prima di scendere a fare colazione esco sul balcone e per fortuna ho la macchina fotografica con me: il sole appena sorto illumina il Ticino e sullo sfondo il Monte Rosa innevato, mi ricorda che la primavera è appena iniziata, anche se siamo a maggio!

Ticino a Sesto Calende con sfondo Monte Rosa innevato Sbarramento della Miorina di regolazione flusso acque Ticino

Lo sbarramento della Miorina (Golasecca) ci attende....caliamo le imbarcazioni poco più a valle grazie alla gru dell'amico Bruno (mio omonimo, ma di Pordenone) che ci ha raggiunti la sera prima e risaliamo fino allo sbarramento in attesa di incontrare un comitato di benvenuto, che solo successivamente scopriamo che proprio di benvenuto non è! 

Alaggio a valle dello sbarramento Miorina Equipaggio Assonautica pronto a partire

Ci stanno aspettando per "gettare" la prima pietra della nuova conca che dovrebbe essere costruita per permettere il passaggio delle imbarcazioni, ma colmo dei colmi a momenti la pietra ce la tirano addosso! Entriamo agevolmente all'interno della Conca, ma il Caporale di Giornata ci chiede di uscire neanche tanto gentilmente per incomprensibili motivi di sicurezza: forse aveva paura che muri in cemento armato spessi oltre un metro ci potessero crollare addosso oppure il peso di Lui stesso far sbriciolare un muro di tali dimensioni.......Visto che non eravamo graditi, rifiutiamo il rinfresco offerto e partiamo verso il prossimo sbarramento lungo il Ticino.

Sabarramento Miorina + conca inutilizzata.... Caporale di giornata al telefono.......

Equipaggio GSN Portus Naonis Equipaggio AMV....con Italo comandante

Il primo tratto di Ticino è senza dubbio molto bello, acque limpide con una leggera corrente permettono agevolmente di vedere grossi pesci che al nostro passaggio fuggono alla ricerca di un luogo di frega più sicuro. Successivamente il colore dell'acqua da azzurro passa ad una gradazione più verde e la corrente praticamente dalla barca è impercettibile, lungo le rive spicca uno pseudo castello, un ristorante dotato di darsena e alcune abitazioni completamente immerse nel fitto bosco che contorna le rive del fiume.

Villa signorile domina il Ticino Ristorante a lato fiume Abitazione a lato Ticino....

Sbarramento di Porto Torre.... ..... sbarramento con ponte stradale

Navigando lentamente per godersi meglio il paesaggio, giungiamo allo sbarramento di Porto Torre soprannominato del Pan Perduto, chiamato così nel 1177 quando iniziarono i primi lavori di deviazione del Ticino, lavori che durarono solo qualche mese a causa di ostacoli insormontabili: tutti gli sterratori persero il lavoro e la possibilità di acquistare il pane o di mangiare tutti insieme durante i lavori di scavo.....da qui "pan perduto"! I lavori ripresero qualche anno più tardi ed il canale realizzato è stato più volte sfondato per dare la giusta portata d'acqua che permettesse di irrigare le coltivazioni nella zona nord ovest di Milano.

Durante l'alaggio delle imbarcazioni, per sdrammatizzare una situazione critica, abbiamo rinominato il luogo "Range perduta", dato che l'auto di Giampaolo, che soffriva già di problemi di temperatura durante il tragitto autostradale, ci lascia a piedi dato che il radiatore scoppia irrimediabilmente. Chiamato il soccorso stradale e caricata la Range Rover, abbiamo la fortuna di avere una giardinetta della Protezione Civile che si offre di trainare il carrello fino a Boffalora dove saremo arrivati in serata. E' proprio vero.....chi trova un amico trova un tesoro!

Alaggio barche con range fumante..... Pronti ad alare....

Aspettando il carroattrezzi, abbiamo la fortuna di conoscere un Maresciallo ed un Appuntato della Benemerita, i quali ci offrono di poter avere un passaggio "senza manette" sul sedile posteriore dell'auto di servizio, fino alla centrale elettrica di Vizzola Ticino dove le imbarcazioni sarebbero state rimesse in acqua......eravamo io e Italo, il robusto braccio destro del Presidente. Durante il tragitto abbiamo avuto anche la fortuna di ritrovare uno dei cuscini di una delle imbarcazioni e guarda caso era proprio quello dell'ammiraglia. Giunti a valle della Centrale di Vizzola, possiamo vedere dall'alto l'importante salto d'acqua, che per permettere la navigazione ricorre a ben 5 conche consecutive, il dislivello maggiore che si ha sull'intero tragitto.....oltre 75m.

Canale industriale di alimentazione centrale idroelettrica di Vizzola Termine canale di convogliamento alla centrale Vista "da lunotto" delle conche della centrale idroelettrica di Vizzola

Scivolo adiacente al canale della centrale di Vizzola Ammiraglia in attesa di equipaggio

Reimmesse in acqua le imbarcazioni a valle della centrale di Tornavento, il tratto di canale industriale fino a Turbigo è senza dubbio caratterizzato da una corrente forte e costante, che ci permette, pur mantenendo i nostri motori al minimo, di fare avere una velocità abbastanza sostenuta ed infatti arriviamo nei pressi della Centrale Idroelettrica di Turbigo recuperando tutto il tempo perduto a causa dello scoppio del radiatore.

Check di Montavoci.... ci siamo tutti? Ciao Vizzola.....noi procediamo la discesa... Camini centrale termoelettrica di Turbigo

Scivolo centrale idroelettrica di Turbigo Alaggio Turbigo Altra veduta alaggio Turbigo

Rapido trasferimento in centro a Turbigo, dove sorpresa sorpresa, andiamo a mangiare in un locale che si chiama "Piadina, che passione" gestito da un cuoco romagnolo, che ha importato le specialità della riviera romagnola fino ai piedi delle alpi. Il primo pomeriggio siamo invitati ad assistere ad un'esibizione di WAKE sul naviglio, dove la fuoriuscita dell'acqua della centrale termoelettrica ENEL crea un'onda anomala, grazie alla quale intrepidi ragazzi si accingono a fare delle evoluzioni nell'acqua fresca.....a dire la verità è venuta un poco di voglia anche a noi di fare un bel bagno, ma purtroppo era giunto il momento di ripartire.

Come sfruttare l'onda anomala... ......tuffo e salto mortale con wake..... .... evoluzione wake.

1° ponte Turbigo Attendiamo controcorrente che tutte le imarcazioni siano in acqua

Bel ponte di mattoni restaurato recentemente.... Darsena privata.......con attracco da corte.... Altro ponte in mattoni riportato ad antico splendore...

In questo tratto di naviglio dobbiamo fare molta attenzione, sia nel passaggio sotto ai vari ponti in mattoni, dove una forte corrente con effetto Venturi fa accelerare le imbarcazioni, sia per la presenza di alcune rapide che ci obbligano ad alzare il piede dei motori per ovviare a spiacevoli inconvenienti, come quello di rompere un'elica.

Ponte ferroviario... Ristorante con nuovi pali attracco fluviale....forse ci stavano aspettando Momenti di relax a favore di corrente

Boffalora Sopra Ticino....il nostro attracco e punto di arrivo di giornata Veduta ponte Boffalora Curiosa imbarcazione "tipo Mekong" a Boffalora

Parcheggiate le imbarcazioni nella piazzetta di Boffalora Sopra Ticino, scopriamo che il Mekong non è poi tanto lontano, basta l'ingegno di un fabbro ed ecco realizzato un motore fuoribordo da un motore derivato da una BCS (tagliaerba o motofalciatrice).  Accaldati sia per il sole che per il salume mangiato a pranzo, facciamo un salto in albergo ad Abbiategrasso e facciamo rapido ritorno a Boffalora dove mangiamo al Ristorante Croce Bianca, passato il ponte sul lato destro. E qui c'è la sorpresa: locale ristrutturato e molto di classe, ci accoglie assetati ed affamati come veri lupi di mare e quanto ci viene sottoposto dallo Cheff ci lascia di fatto a bocca "piena".

Tortino di verza con riso e formaggio fuso Scottadito di agnello Mousse di fragola e avocado

Anche stasera ci siamo abbuffati.....rientriamo in albergo, dove per la prima notte dormo con gli amici Mino e Massimo, spero che questa notte sia meno rumorosa, ma appena mi sono coricato ho perso conoscenza fino quando suona la sveglia della mattina successiva: day 3!