Day 5: Pavia - Cremona
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5° Giorno: prima ancora di aprire le finestre della camera d'albergo il meteo del TG5 non dava tante alternative.....nuvole, nuvole tante nuvole! Già ieri siamo stati tanto fortunati e dopo una mattina quasi senza sole abbiamo avuto la fortuna di trovare il sole di una calda giornata primaverile, ma oggi è chiedere un miracolo.

Apriamo le tende,  la finestra del sottotetto e, quanto era stato detto pochi istanti prima dalla TV, era l'esatta realtà: nubi e tempo da pioggia, senza possibilità di scampo! Scendiamo ugualmente.....parlo al plurale perché il mio compagno di stanza si è adattato perfettamente alla sveglia, alla gestione del bagno e siamo pronti sempre assieme: Paolo, grazie per avermi sopportato e scusami se le spine elettriche erano sempre occupate da qualche mio carica batterie....ma non volevo rimanere senza colpi digitali sul più bello!

Colazione abbondante come al solito, anzi forse di più a causa dell'aria frizzate sentita poco prima alla finestra e pronti per andare con la navetta dell'albergo passando per il centro di Pavia alla ricerca di un giornale che parli della nostra impresa. Passiamo anche sul ponte del Ticino ed in lontananza intravediamo le nostre barche che ci stanno aspettando. Il basso livello del Ticino ci fa partire molto cauti, tutti in fila dietro "Capitan Montavoci" al fine di evitare le secche e problemi di rottura dell'elica contro qualche sasso....qui a differenza del Po, l'arenile è composto da ghiaione medio grande per cui i danni che può provocare sulle nostre eliche sono tanti! Il cielo non promette nulla di buono e qualche goccia inizia già a cadere.....noi attrezzatissimi indossiamo cerate e pantaloni lunghi, a parte tre coraggiosi o incoscienti, tra cui il sottoscritto sempre in braghe corte!

Lasciamo in planata Pavia, ma presto dobbiamo moderare la velocità... ......il basso fondale non è rassicurante meglio rallentare! Possiamo ripartire in planata, ma non per molto.... ...interrompiamo la planata per moderare la velocità!

Arriviamo in un battibaleno al "mitico ponte della Becca", mitico perché per gli amici motonauti significa che da questo punto in poi la manetta del motore va lasciata al massimo, come se fosse una Pavia-Venezia, ma per i non motonauti significa che il Ticino si tuffa nel Po raggiungendo la congiunzione proprio sotto a questo famoso ponte, martoriato da anni da problemi di navigazione.......possiamo notare che se dovessimo rispettare i segnali ARNI di navigazione, saremo costretti ad insabbiarci proprio sotto la terza arcata alla nostra sinistra.....non so che cosa ci voglia per spostare 3 segnali, ma per fortuna disobbediamo alla segnaletica sul ponte e leggiamo correttamente il punto più profondo dove passare.

Ponte della Becca, sotto al quale si unisce il Ticino al Po Passaggio sotto al ponte in chiara violazione dei segnali ARNI Darsena e pontili degli Amici del Po

Diamo uno sguardo all'intero della darsena degli Amici del Po, ma essendo martedì giorno di chiusura, non c'è nessuno da salutare, con questo tempo saranno tutti ancora a letto.....peccato, sarà per la prossima volta. I pontili galleggianti sono senza dubbio importanti punti di attracco lungo il fiume, peccato che le amministrazioni non siano più sensibili e che la gestione degli stessi sia effettuata SOLO grazie ad un'infinita passione delle persone che le gestiscono, con più problemi che soddisfazioni! Lasciamo la polemica.....e continuiamo sotto l'acqua il nostro viaggio...... dopo un ponte i cui piloni erano praticamente ricolmi di legna......ci perdiamo  una boa rossa che passiamo alla nostra sinistra e finiamo i secca... l'unico modo di uscire con la corrente che ci spinge sempre più sulla sabbia, io e Mino ci togliamo le scarpe e oplà in acqua per spostare a braccia la barca capofila.....gli altri intanto guardavano noi che saltavamo sulla barca dopo averla spostata in acque più profonde! Dovete credermi sulla parola, dato che nessuno ci ha scattato una foto.......e l'unica sensazione che mi ricordo ancora adesso è che l'acqua era più calda dell'aria esterna! Da questo punto in poi l'attenzione sui segnali sarà massima e questa attenzione ci permette di arrivare all'attracco di Somaglia senza ulteriori danni, solo un poco infreddoliti.

Attracco di Corte S. Andrea   Attracco di Somaglia, con le imbarcazioni LOVE in riposo

Il barista, sorpreso di vedere qualcuno spuntare dal fiume con una giornata del genere, ci prepara un punto di ristoro improvvisato e grazie ai suoi cappuccini, alle fette di affettati vari e ad una frittura di pesciolini deliziosi, oltre a qualche bottiglia di vinello bianco, recuperiamo pienamente le nostre forze e abbiamo accumulato energie sufficienti per poter arrivare a Piacenza senza problemi.

Equipaggio Italo e Nadia ...durante un sorpasso all'ammiraglia! Altre imbarcazioni in scia, con equipaggio GDF in cerata Gialla Sede galleggiante Motonautica Associazione Piacenza Passaggio sotto al 1° ponte di ferro di Piacenza Pontile MAP con imbarcazioni LOVE

Alla MAP (motonautica associazione Piacenza) ci aspetta il Presidente Tullio Bionda che ci da il benvenuti assieme ad assessori provinciali e comunali che ci faranno l'onore di essere a pranzo con noi: tortelli d'erbetta e filetto di cavallo.......mmmm squisito, giusto al sangue e dopo il caffettino corretto......pronti via verso San Nazzaro, dove dovremo alare le imbarcazioni a causa della conca di Isola Serafini che con i sui -25cm non ci permetterà di oltrepassarla, come per 320 giorni all'anno......la nuova conca dovrebbe essere ultimata entro il 2008, speriamo che l'ARNI rispetti quanto promesso.

 Imbarcazioni dopo passaggio sotto ponte autostrada A1 Nuovo ponte ATAV in costruzione.....da due anni.... Attracco di San Nazzaro a causa della conca di Isola Serafini NON FUNZIONANTE Rifornimento di GPL alle imbarcazioni.....

Durante il trasferimento delle imbarcazioni, reso possibile grazie anche all'indispensabile aiuto di Fabio Brusamonti concessionario Mercury e di Angelo dell'associazione motonautica San Nazzaro, approfittiamo per fare rifornimento alla stazione GPL per riempire i nostri serbatoi di carburante ecologico; passiamo il ponte di ferro di Cremona, dove gruista della MAC (motonautica associazione Cremona) ci sta aspettando per alare le imbarcazioni (ringraziamo anche lui per l'aiuto e per essere venuto lo stesso nonostante fosse il suo giorno di riposo). Dopo avere concato all'interno del Porto di Cremona, accompagnati dal 2° gommone GdF del Servizio Navale di stazza a Cremona, possiamo ormeggiare le imbarcazioni a fianco del "River Cafè", caffè galleggiante che abbandonerà il porto di Cremona per andare nel ferrarese.

Gru di alaggio Motonautica Associazione Cremona ....grazie per l'aiuto Risalita della preconca di Cremona a causa del malfunzionamento della porta intermedia... Pronti ad entrare in porto a Cremona....aspettando il verde! Montavoci che fa un passaggio radente al Toti entrando in porto a Cremona

Quando le imbarcazioni varcano il passaggio dell'ultima conca, ritrovano il sommergibile Toti da ormai 3 anni abbandonato all'interno del porto di Cremona in attesa di destinazione.....speriamo che quanto prima il sommergibile possa trovare una più decorosa dimora, come museo o come attrazione per il pubblico che potrà provare l'emozione di entrare all'interno di un sommergibile anche se solo per pochi minuti.... il Cap. Regis (comandante porto Cremona) ci riceve in porto e ci illustra il programma della serata. Abbiamo inoltre l'onore di poter avere graditissimo ospite a cena il Cap. Clementi responsabile del Servizio Navale della Regione Lombardia, i cui uomini ci sono sempre venuti incontro al fine di poter incontrare i colleghi che ci scortavano, ma soprattutto per offrire la loro graditissima collaborazione ed anche aiuto in caso di bisogno. La cena in centro a Cremona a pochi passi dal  nostro albergo è stata allietata inoltre dal nostro affascinante "autista per caso", la dott.ssa Susanna Ravelli responsabile del GAL Olio Po e Centro Itard, che ci ha illustrato quanto la Provincia di Cremona sta attuando per valorizzare il turismo fluviale e che la nostra impresa è senza dubbio importante per confermare che quanto è stato fatto fino ad ora è  attuato nella giusta direzione. Un ringraziamento speciale all'Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova, al  Cap. Regis e alla Dott.ssa Strozzi senza dei quali la nostra tappa cremonese non sarebbe stata così calda ed accogliente, nonostante la temperatura sotto la media dell'intera giornata. Speriamo che la prossima manifestazione del 2007 possa effettuare anche un breve tratto dell'Adda che il neonato consorzio dell'Adda sta portando avanti da tempo!