... storiografia1.1
Cfr. G. Vigo, Fisco e società nella Lombardia del Cinquecento, Bologna, 1979; il volume di «Studi Bresciani», IV, 1983, dedicato al tema, con interventi di Chittolini, Porqueddu, Molteni, Occhielli; i lavori di C. Porqueddu, Le origini delle istituzioni «provinciali» nel Principato di Pavia, in «Annali di Storia Pavese», 2-3, 1980, pp. 9-36, e eadem Gli ordinamenti del Principato di Pavia tra la fine del Cinquecento e la metà del Settecento, in «Bollettino della Società pavese di Storia Patria», XXXIII, 1981, pp. 176-212, V. Gnemmi, Ricerche sul «contado» novarese (1645-1675), in «Bollettino storico per la provincia di Novara», LXXII, 1981, pp. 341-366. Cfr. inoltre per il periodo precedente alla formazione dei contadi come organi di rappresentanza, G. Chittolini, La formazione dello stato regionale e le istituzioni del contado. Secoli XIV e XV, Torino, 1979.
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... sull'argomento1.2
In realtà, l'unico precedente di studio specialistico interamente dedicato all'argomento è quello di E. Verga, La congregazione del Ducato e l'amministrazione dell'antica provincia di Milano 1561-1759, in «Archivio Storico Lombardo», VIII, 1895, pp. 383-407. Ricchi accenni anche nel volume di A. Visconti La pubblica amministrazione nello Stato milanese durante il predominio straniero 1541-1796, Milano, 1925.
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... nominata1.3
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Batta Borghini, 923, 24/7/1636, «constitutus Philippus de Ambrosijs quondam Antonini habitator loci Turrioni territorij Vinzalii».
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... dall'altro1.4
G. Maifreda, Rappresentanze rurali e proprietà contadina. Il caso veronese tra sei e settecento, Milano, 2002, p. 61.
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... Firenze1.5
Su questa magistratura cfr. l'esaustiva analisi fattane da A. Stopani nella sua Thèse de Doctorat, Limites, Etat et communautés villageoises en Toscane. (XVI°-XVIII° siècle), Paris, 2003.
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... anni1.6
La richiesta di deroga era in sostanza una supplica rivolta al Senato «quia Communitates sine licentia Maiestatis Vestrae alienare aut obligare non possunt eorum bona et minus possunt obligare eorum particulares», ASM, Senato, Deroghe giudiziarie per comunità e corpi, 33, Galliate, 1626. L'unica via a disposizione dei ``Convocati'' delle comunità per poter disporre dei beni comuni sarebbe infatti stata l'approvazione della totalità dei comunisti della terra; la supplica al Senato permetteva appunto di derogare a questo principio. In seguito, però, le comunità ritirarono dal Magistrato Ordinario dispense ben più ampie per poter agire anche in assenza di suppliche in Senato. Mancano, tuttavia, studi in merito. Per il censo, forma di prestito dietro ``ipoteca'' o consegna di un bene, cfr. infra.
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... Regime1.7
Per un confronto ancora con la situazione toscana cfr. il fondamentale contributo di L. Mannori, Il Sovrano tutore. Pluralismo istituzionale e accentramento amministrativo nel Principato dei Medici (sec. XVI-XVIII), Milano, 1994.
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... alienarlo1.8
Sui processi di infeudazione nella Lombardia spagnola sono ormai dei classici i lavori di Domenico Sella, Le redenzioni dei feudi nello Stato di Milano a metà del XVII secolo, in «Fatti e idee di storia economica nel secoli XII-XX. Studi dedicati a Franco Borlandi», Bologna, 1976, pp. 481-492 e L'economia lombarda durante la dominazione spagnola, Bologna, 1982, in particolare il capitolo Postilla sui feudi, pp. 247-286, nonché tutto il libro, che è in gran parte costruito proprio sulle ``informationi'' dei funzionari del Magistrato Straordinario. Cfr. inoltre il lavoro di C. Magni, Il tramonto del feudo lombardo, Milano, 1937 e per un inquadramento della situazione precedente il volume di G. Chittolini, Città, comunità e feudi negli Stati dell'Italia centro-settentionale (secoli XIV-XVI), Milano, 1996. Sul feudo come strumento di nobilitazione cfr. almeno i lavori di U. Petronio, Giurisdizione feudale e ideologia giuridica nel Ducato di Milano, in «Quaderni Storici», 26, 1974, pp. 351-402, G. Vismara, Il patriziato milanese nel cinque-Seicento, in «Potere e società negli stati regionali italiani del '500 e '600», a cura di E. Fasano Guarini, Bologna 1978, pp. 153-171, e i recenti lavori di A. Alvarez-Alvarino, La venalidad de magistraturas en el Estado de Milàn durante el Reinado de Carlos VI, in «Archivio Storico Lombardo», 2000, pp. 111-261 e di M. Sacchi, «Alla ferrata solita della loggia dei mercanti». Il mercato dei feudi in Lombardia (1680-1700), in «Società e storia», 103, 2004, pp. 51-95.
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... Città1.9
Emblematici, al riguardo, i due sinora maggiori contributi sul tema, il volume di «Studi Bresciani» del 1983 dedicato ai contadi, che ne situa l'esegesi nel rapporto con la Città inteso come conflitto e tentativo di sottrazione di competenze, e per il secondo aspetto il volume di Giovanni Vigo Fisco e società..., cit., Bologna, 1979.
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... 1600-201.10
Si consideri un punto di vista come quello di Valeria Gnemmi, studiosa del contado di Novara, che dichiara di aver analizzato il periodo 1645-75 a causa di un'insufficienza documentaria per il periodo delle origini, cfr. Ricerche sul «contado»..., cit., p. 346. Cfr. però le osservazioni di G. Chittolini, in contadi e territori: qualche considerazione, in «Studi Bresciani», IV, 1983, p. 46 e segg., sulle diverse dinamiche in atto nel Seicento nonché sulla necessità di indagarvi.
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...cives1.11
Il Podestà vigevanese indiva a suo piacere congregazione scegliendone anche la data, e in relazione ad attività assolutamente essenziali per la vita dell'istituzione, come la nomina del sindaco, cfr. ASN, contado di Vigevano, 8, p. 12, 1625.
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... essa»1.12
Ibidem, p. 83. Lo stesso potere di convocazione veniva trasferito ad Agostino Cassini e sottratto al Podestà. In altri contadi, tuttavia, la sede restò cittadina per tutto il secolo. Questo è il caso, per esempio, del Principato di Pavia, che se inizialmente si riuniva in luogo rurale, tanto che la sua prima congregazione si era tenuta a Pieve del Cairo (cfr. C. Porqueddu, Contrasti interni al patriziato nella contesa fra Pavia e il suo contado, in «Studi Bresciani», IV, 1983, p. 139), in seguito aveva eletto Pavia quale luogo fisso per le sue riunioni, tanto da acquistarvi e mantenervi una casa nella parrocchia di S. Giorgio in Montefalcone, cfr. per esempio ASPV, Notarile Pavia, not. G. Cerini, 7.785, 16/9/1644. Nel Lodigiano la congregazione si era tenuta per tutto il '600 e ancora nel '700 a Milano: qui l'ingerenza della città restò sempre fortissima, cfr. C. Manservisi, Il contado di Lodi nel '700, in «Archivio Storico Lodigiano», 1969, p. 31.
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... stessa1.13
Per esempio, nel 1662 ad Abbiategrasso nell'osteria del Bragagnone, cfr. ASN, contado di Vigevano, 14. Uno dei luoghi preferiti di riunione erano proprio le osterie, come nel 1666 nell'osteria di Cilavegna «nella sala abasso visto il giardino» (cfr. ASTO, contado di Vigevano, 52) o nel 1674 all'osteria di Nicorvo, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 62.
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... itinerante1.14
Ciò non toglie che organizzare delle congregazioni generali, pur in un contado ridotto come quello di Vigevano, fosse un'operazione logisticamente complessa e costosa, a causa di una procedura che prevedeva l'invio alle undici terre degli avvisi con la richiesta di nominare persona rurale e «confidente» in qualità di delegato, l'attribuzione al deputato di un mandato del consiglio comunale, e la presenza di un rappresentante del Magistrato Ordinario, al quale il contado doveva poi rifondere le spese, cfr. per esempio le «lire 72 pagate al Signor Dottor Collegiato della Città di Milano et fiscale della Città di Vigevano Ludovico Castiglione dellegato dell'Illustrissimo Magistrato Ordinario ad assister a detta Congregatione si fece li giorni 12. 13. 14. nella terra di Gravalona per tre giornate come per suo confesso», ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 991, bilanci del contado, 1630. La presenza in qualità di ``certificatore'' di un questore di una magistratura tipicamente fiscale come il Magistrato Ordinario ben sottolinea, come poi discuteremo ampiamente, il valore preminente di ``camera'' di discussione fiscale che avevano le congregazioni dei contadi. Lo stesso Magistrato Ordinario subentrava nettamente, nel corso del Seicento, come tribunale fiscale atto a giudicare liti e controversie fiscali, alla «Giunta dei Cinque Delegati Regi nelle cause vertenti fra Città e contado», che appariva pienamente in rovina a metà Seicento, tanto che nel 1644 risultava «per hora estinto il Tribunale delli Signori Cinque delegati», cfr. ASPV, Notarile Pavia, not. G. Cerini, 7.785, 16/9/1644.
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... proprietà1.15
Un aspetto che risalta chiaramente quando nel 1635 Marco Antonio Barbavara, dei Barbavara di Gravellona veniva escluso dalla congregazione mentre fino all'anno prima era regolarmente ammesso: proprio nel 1634, infatti, vi era stato il cambio d'estimo dei terreni della parentela, passati da rurali a civili, cfr. ASN, contado di Vigevano, 8, pp. 200-201. Un caso solo apparentemente opposto si verificava nel 1674 quando non si ammetteva in congregazione il Grugnetti, deputato rurale di Villanova, perché in grado in realtà di rappresentare solo risicatissime (o nulle) proprietà rurali, dato che il perticato apparteneva per la sua totalità ai Marchesi di Caravaggio, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 62.
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... straordinari1.16
Cfr. a questo proposito M. Occhielli, Una città senza contado. Vigevano e il suo territorio nella seconda metà del Cinquecento, in «Studi Bresciani», IV, 1983, pp. 113-114. Nelle altre province, i carichi venivano ripartiti secondo un'altra descrizione fiscale fondamentale, i ``cavalli di tassa'', cfr. per esempio C. Manservisi, Il contado di Lodi nel '700, cit., pp. 41-42. L'indicazione di come ripartire i carichi internamente alle comunità era, generalmente, di due terzi sul ``reale'' e un terzo sul ``personale'', cioè sulle ``teste vive'' e ``bocche'', ma dato il localismo esasperato delle regole di riscossione ci si trovava di fronte in pratica a grosse differenze da terra a terra.
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... 16001.17
Le consegne sono disponibili in ASCV, antico, art. 136/3, mentre i calcoli relativi si trovano in ASTO, contado di Vigevano, 5, «Tavola del perticato», 1600.
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... ottocento1.18
E. Pollini, Vigevano nella sua tentata infeudazione dall'anno 1625 all'anno 1650, Vigevano, 1885.
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... ecclesiastiche1.19
Cfr. E. Pollini, Vigevano nella sua tentata infeudazione..., cit., pp. 88-89.
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... civile1.20
Ibidem, p. 99.
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... Vinzaglio)1.21
Ibidem, p. 95. Cfr. inoltre ASM, Feudi Camerali p.a., 495, descrizione dei beni feudali di Robbio e Vinzaglio al 1651. Proprio qui era sorta una grande confusione tra terreni feudali e civili, e varie controversie in cui non c'addentriamo.
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... Novarese)1.22
Cfr., oltre la fonte di ASTO anche la consegna del 1595 per Cilavegna, in ASCV, antico, art. 136/3.
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... contado1.23
Questo il punto di vista di D. Olivero Colombo, Mercanti e popolari nella Vigevano del primo Cinquecento, in «Nuova Rivista Storica», 1973, in part. p. 119 e segg..
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... contado1.24
Cfr. N. Rognoni Beolchi, Sulla popolazione e la distribuzione della proprietà in Vigevano, in «Bollettino della Società Pavese di Storia Patria», IV, 1952, pp. 43-49 e B. Caizzi, Economia e finanza a Vigevano nel cinque e Seicento, in «Nuova Rivista Storica», 1955, pp. 357-360; cfr. inoltre per una ricostruzione dell'economia urbana nel '500 G. Vigo, Vigevano nell'età di Simone del Pozzo: la parabola dell'economia urbana, in «Annali di Storia Pavese», 16-17, 1988, pp. 145-156.
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... senso1.25
Esistevano bensì due circoscrizioni denominati ``contadi'' del Seprio e della Martesana, le cui competenze erano proprio di decentramento annonario e giurisdizionale. Ne restava escluso, esattamente all'opposto dei ``contadi'' di cui qui parliamo, proprio l'aspetto fiscale. Si trattava però, in sostanza, di due emanazioni del Centro (non, quindi, autopromosse) per diluire il territorio di competenza della Città di Milano, il Ducato, che era estesissimo, cfr. al proposito Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Milano, la provincia, 2000, p. 26.
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... carichi1.26
Cfr. infra. Come tipico esempio di ente intermedio basato sul decentramento giudiziario, si possono citare i capitanati del Genovesato, per cui cfr. introduttivamente E. Grendi, Il Cervo e la repubblica. Il modello ligure di antico regime, Torino, 1993, p. 7 e segg.. Utile anche G. Felloni, Le circoscrizioni territoriali civili ed ecclesiastiche nella Repubblica di Genova alla fine del secolo XVIII, in «Rivista Storica Italiana», LXXXIV, 1972, pp. 1.067-1.101.
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... cittadi»1.27
Cfr. G. C. Cavatio della Somaglia, Alleggiamento dello Stato di Milano per le Imposte e i loro Ripartimenti, Milano, 1653, p. 50.
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... Città1.28
Vedi al proposito A. Rossini, Le campagne bresciane nel Cinquecento. Territorio, fisco, società, Milano, 1994, pp. 250-260
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... Bresciano1.29
Per esempio, nel Principato di Pavia le «cavalcate», ossia le visite dei grani, come le ordinazioni per il rifornimento erano di stretta competenza della Città, cfr. ASPV, Notarile Pavia, Amministrazione Città e Principato, 15.715, i «Capitoli per la deliberatione delle cavalcate, o sia visite da farsi per gl'anni 1642 e 43, per tutto lo Principato, in materia di vettovaglie» (gli «ordini novi» sono del 25/12/1599). Cfr. inoltre il classico lavoro di D. Zanetti, Problemi alimentari di una economia preindustriale. Cereali a Pavia dal 1398 al 1700, Torino, 1964.
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... biade1.30
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 6, 7/10/1609.
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... Città1.31
ASCV, Antico, Annona e generi diversi, art. 119, 1596.
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... alcuno1.32
ASTO, contado di Vigevano, 28, 10/10/1739, a firma di Antonio Cattaneo sindaco. Per un errore archivistico l'ordine è stato datato 10/10/1639, un secolo prima.
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... contado1.33
Mortara, il principale centro, non aveva infatti la qualifica di città; i privilegi annonari restarono dunque a Vigevano anche quando quest'ultima fu dotata di un proprio contado, privilegio di certo attenuato dal fatto che in Lomellina la terra apparteneva soprattutto a milanesi e pavesi, e non a vigevanesi. Cfr. sul tema F. Pezza, Contributo frammentario alla storia delle relazioni tra Vigevano e Mortara nel XVI secolo, in «Viglevanum», 1912, e il recente Vigevano e i territori circostanti alla fine del medioevo, a cura di G. Chittolini, Milano, 1997, che include la Lomellina fra i ``territori circostanti''. Per notizie sulla ``provincia Lumellina'' cfr. ASM, Censo p.a., 1.423.
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... all'ordini»1.34
ASCV, Antico, Annona e generi diversi, art. 119, 23/10/1649.
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... Territorio1.35
Cfr. A. Rossini, Le campagne bresciane..., cit., p. 255. Su tali funzionari erano sorte varie polemiche nel corso del '600, «essendosi tal volta deputate persone vili per darle tenue salario, dal che ne sono seguiti molti disordini, et inconvenienti», fra cui varie «introduttioni» di contrabbando, ragion per cui lo Stato aveva minacciato di procedere esso stesso all'elezione, cfr. ASCV, Antico, Annona e generi diversi, art. 119, 3/6/1609. Si prescriveva in particolar modo di non ricorrere a persone «che siano occupati alli Datij e altre imprese».
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... borgo1.36
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619, e infra, la discussione sui beni comunali di Gambolò.
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... Novara1.37
Cfr. ASN, contado di Novara, 282, 1678, visita dei grani «in ciascuna terra e cassina della Provintia novarese», e ibidem, 237, 2/6/1655, verbali di visita dei pristini di alcune comunità da parte dei «Collaterali delle Vettovaglie» di Novara.
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... sull'estimo1.38
Sul tema cfr. E. Della Rosa, Le Milizie del Seicento nello Stato di Milano, Milano 1991.
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... comunità1.39
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 997, 1636, «Spese fatte per diffendersi di non esser aggravato il contado di una sola compagnia di milizia e non di due come haveva ordinato al signor maestro di campo Tornielli levarsi».
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... disponibili1.40
Cfr. per esempio ASTO, contado di Vigevano, 25, 4/4/1637, «Descrittione de tutti li uomini habili a maneggiare le arme che sono nilla terra di Gambolò», in totale 377. In genere si consideravano abili gli uomini dai 14 anni a 60. Talora, d'altro canto, e nonostante le «descrittioni» della popolazione, la quota richiesta veniva raggiunta stipendiando appositamente dei soldati in sostituzione.
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... contado1.41
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 992, bilanci del contado, 28/7/1632, scritture fra il contado e Giulio Givate per le «case ermi», 9/8, scritture contro il Givate da parte del Cassini, 21/8, lire 34 «dati al signor dottor Collegiato Gio. Battista Rainoldi perché nella causa vertente trà il Givato e detto contado ha fatto novo studio, et detto il suo parere insieme con il dottor Casnedi [..] et per essersi occupato tre volte à sentir li arbitri, et le parti».
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... truppe1.42
Cfr. ASCV, Antico, 1.083, locazioni di case per alloggi militari e sublocazioni; 9/4/1630, fitto di caserme a Francesco Tegamalla e Gio. Paulo Bosio, deputati della Città «in provedere di case erme per alloggiamenti de soldati [...] la locazione delle case sudette».
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... alloggi»1.43
ASCV, Antico, art. 101/1, 1669, «Stato della Città di Vigevano», a cura del Brambilla, cancelliere della Città. Cfr. anche ASPV, Notarile Pavia, not. Gio. Angelo Fassina, 2.366, 2/3/1641, ordine del console di Vigevano Francesco Barbavara di «provedere de dinari per poter mantenere in caseerme et non aggravar gli cittadini d'effettual alloggiamento». L'operazione sarebbe stata finanziata alienando il diritto di macina cittadino.
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... Vigevano1.44
Cfr. l'ordine «al messo di Gambolò per andare a Vigevano à portar una lettera alli Conservadori della Sanità acciò si trovassero qualcuno delli detti signori Conservadori alli confini per trattar negotij concernenti alla pubblica salute», ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 991, bilanci del contado, voce 30/12/1629 e successiva 3/10/1630.
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... confini1.45
Cfr. ibidem, 1630. Le spese per le guardie, inizialmente sostenute dalle comunità venivano trasferite in un ``riparto'' sopra tutto lo Stato su suggerimento del Custodi, «per esser spesa comune».
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... mercantie»1.46
ASTO, contado di Vigevano, 15, 13/10/1630.
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... appestate1.47
Ibidem, 9/2/1630 e 16/4/1630.
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... cittadine1.48
Per queste informazioni, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 991, bilanci del contado, varie date.
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... privati1.49
Cito qui, a puro titolo di esempio, alcuni casi. Nel 1676 nei ``Capitoli'' per l'esazione a Bastida Pancarana si prescrivono tre motivi di impossibilità: inondazione, «che fosse scorsa la campagna dal nemico», e, appunto, peste, cfr. Notarile Pavia, not. Nicolao Pescari, 15.695, 18/1/1676. Forme simili sono presenti in molte comunità, specialmente negli anni Trenta e Quaranta subito dopo il periodo critico. Per un esempio di contratti fra privati cfr. ASM, Notarile, not. Francesco Caldaroni, 30.201, 6/4/1646, «Misura della Chiappona», possessione situata a Mortara di proprietà di Giovanni Maria Buttintrocchi, commissario dei presidi dello Stato e grande possidente, clausola sei, che cita la peste.
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...contaggio»1.50
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 991, bilanci del contado, passim.
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... impedimenti1.51
La lunghezza delle cariche era talora spiegata col lungo protrarsi delle ``liti'' nei Tribunali dello Stato, e con la necessità di un operato consolidato in un ambito delicato come quello finanziario, cfr. per esempio per il Lodigiano ASM, Censo p.a., 1.370, 30/3/1607.
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... denaro1.52
Sia il sindaco come il commissario generavano un bilancio a due voci, per l' ``avere'' e il ``dare''. Per gran parte del '600 i bilanci del sindaco sono interamente conservati all'interno della documentazione del notaio Gio. Antonio Cassini, nel fondo Notarile Vigevano dell'Archivio di Stato di Pavia. Una ``diarchia'' che arrivò come vedremo a un aperto scontro negli anni Trenta del secolo.
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... Centro1.53
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 22, 1637, proteste del Guazzi in merito al fatto che «doppo fatte le imposte occorre ben sovente un bisogno impensato, che fa mutare l'uso dell'imposta in un altro, di questo ne sono informati li soli sindici residenti in Milano, perché a loro solo sono indirizzati li ordini de SS. Superiori».
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... Milano1.54
Cfr. ASM, Censo p.a., 1.187, Gambolò. Nel corso del 1670 ci sono varie proteste del Magistrato Ordinario per il fatto che Gambolò manda fino a venti persone contemporaneamente a Milano, «senza operare cos'alcuna, non servendo cotal multiplicità, che a partorir confusione, per non lasciar mai terminare cos'alcuna». La motivazione sarebbe stata, secondo il Centro, «l'avidità di chi desidera far giornate e utilizar se stessi»: la comunità pagava infatti ``a giornata'' i suoi procuratori. Sempre nel 1670 ha corso una grida di Don Luigi Ponze de Leon, il governatore, che impone la presenza di procuratori di ciascuna comunità dello Stato a Milano (ma non sappiamo quanto la disposizione fosse stata osservata); per notizie di rappresentanza continua relativa ad un'altra grossa comunità lombarda, Trecate, cfr. ASN, Notarile, not. Gio. Batta de Medici, 3.975, 2/11/1662, procura a Bernardino Guerra.
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... Custodi1.55
Cfr. i verbali in ASTO, contado di Vigevano, 62, 1674, osteria di Nicorvo. Nonostante recriminazioni sulla ``lunga durata'' del sindacato di Felice Custodi, il termine fissato di tre anni si sarebbe rivelato puramente teorico, mentre lo stipendio veniva dimezzato da 1.000 lire a 550.
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... figliuoli»1.56
Questo era un'esenzione riservata ai genitori di più di dodici figli, ed esentava dai carichi personali ma soprattutto da ogni tipo di contribuzione d'origine militare, compresa l' «egualanza» e gli alloggiamenti, cfr. A. Oppizzone, Informatione per modo di discorso in materia delle Equalanze Terrere, provinciali e Generali, Milano, 1643, I, f. 15.
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... all'esenzione1.57
Tuttavia, anche dieci anni più tardi il Renolio possedeva a Palestro terreni esenti per 182 pertiche da segale, 182 da frumento, 136 da prato e 7 di avidato, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 68, 1684.
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... disposizione1.58
Cfr. per esempio ASTO, contado di Vigevano, 52, capitoli del 30/2/1668.
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... straordinaria»1.59
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.010, 31/7/1654. Non esiste allo stato attuale uno studio che analizzi il fisco lombardo in età moderna nel suo complesso; per una rapida descrizione delle singole ``gravezze'' cfr. G. Vigo, Fisco e società..., cit., pp. 29-32. Le descrizioni più nutrite del complesso fiscale restano quindi ancora le opere di due trattasti del Seicento, A. Oppizzone, Informatione per modo di discorso..., cit., e G. C. Cavatio della Somaglia, Alleggiamento..., cit.
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... lire1.60
ASTO, contado di Vigevano, 66, «Informatione all'Ill. Presidente Pertusati del stato in che si trova la provincia di Vigevano con la proposizione delli mezzi per suo soglievo», 1680.
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... contado1.61
Cfr. infra.
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... ridotti1.62
Cfr. la «Notta delle gravezze» in ASN, contado di Vigevano, 8, 1624, p. 5 dove compaiono 16.500 lire per il mensuale; 2.512 per il tasso della cavalleria; 1.224: 18 per i 14 reali; 4.008 per i presidi ordinari; 133: 9 per alloggiamenti di artiglieri; 1.570: 12 per altri alloggiamenti presso i presidi; 1.485: 10 per alloggiamenti vari; 2.000 per spese diverse e stipendi; e 1.120 per un unico censo, ai signori Capello e Seregno.
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... contado»1.63
Ibidem, p. 71.
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... lire1.64
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 63, 20 maggio 1675, fede del ragionato della fabbrica del Duomo sul valore del Ducatone di Milano negli ultimi tempi: 7 lire nel 1658; 7 e soldi 5 nel 1672; 7 e soldi 10 nel 1674.
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... concedere»1.65
L'espressione è del cancelliere del contado, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 997, bilanci del contado del 1636.
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... 16801.66
Il relatore proponeva addirittura che i censi anteriori al 1662 fossero eliminati dal bilancio in reintegrazione «de carichi à quali sarebbero stati tenuti detti censuarij nel caso havessero impiegato il loro danaro ne beni stabili in detta provincia, e terre», contrariamente ai «poveri censiti in estimo a quali per contrario non vi è pertica di terra, che non costi il quadruplicato del suo valore per li carichi ecessivi», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 66, «Informatione all'Ill. Presidente Pertusati...», cit., 1680.
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... derelitti»1.67
La situazione d'emergenza era complicata dal fatto che il Visconti agiva per «essecutione» personale anche dietro lievi ritardi nella corresponsione degli interessi e nei momenti critici per il contado, come il 3 ottobre del 1630, subito dopo la peste, quando il Custodi era dovuto andare di gran fretta a Castelletto Ticino via naviglio da Cesare Visconti per dargli 3.105 lire «come creditore del contado per causa di censo donde soprastava essecutione», cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 991, bilanci del contado, o nel 1636, quando aveva proceduto a vari imprigionamenti di particolari «atteso il cessato pagamento de' fitti», cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 997, bilanci del contado, 1636.
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... comunità1.68
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.010, 31/7/1654. Per una discussione della mezza per cento cfr. infra.
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... riscuotere1.69
Cfr. ibidem. Anche nel 1634 non si era potuto trovare il Commissario per il biennio «con la conditione di pagar scosso o non scosso, ni havendo trovato, che con detto obligo habia aspirato a detto carico», cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Agostino Cassini, 944; nel 1631, addirittura, a causa di vari motivi contingenti (i danni della peste, innanzitutto) non si era potuto trovare un commissario con o senza il capitolo ``scosso o non scosso'', e lo stesso sindaco aveva dovuto procedere alla riscossione, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 19. Dopo gli anni critici si era tuttavia tornati alla normalità, cfr. i ``Capitoli'' del Commissario del triennio 1682-84, a suo rischio e pericolo, «intendendosi scosso o non scosso debba pontualmente compire ad ogni debito sara dal medesimo annualmente imposto», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 66, 1681.
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... reale1.70
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.010, 31/7/1654, ``Capitoli'' del commissario, punto 8.
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... solidum»1.71
Sulla responsabilità solidale in Lombardia cfr. M. Rizzo, Alloggiamenti militari e riforme fiscali nella Lombardia spagnola fra Cinque e Seicento, Milano, 2001, pp. 253-257. Per una trattazione relativa al mondo dei rapporti tra privati, cfr. S. Cerutti, cfr. Giustizia sommaria. Pratiche e ideali di giustizia in una società di Ancien Régime (Torino XVIII secolo), Milano, 2003, p. 64, importante perché pone la questione entro una discussione complessiva degli schemi giuridici tipici di una forma produttiva preindustriale; chiarendo come la responsabilità solidale fosse uno degli strumenti fondamentali legati alla produzione.
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... Sessanta1.72
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 52, 20/2/1668.
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... atto1.73
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 66, 1681, in cui si prescrive che l'azione contro le terre e i loro particolari non dovrà mai essere in solidum ma in sussidio «alla forma delli ordini». Si vieta inoltre l'invio di soldati alle terre renitenti come forma di ritorsione fiscale.
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... esempio1.74
Cfr. ASPV, Notarile Pavia, not. G. Cerini, 7784, Capitoli del commissario del 1664. Qui il principio era però ammorbidito dal fatto che «dandogli poi li consoli la nota delli debitori particolari, et assicurata che sia la Camera, siano tenuti senza alcuna spesa rilasciare la predetta essecutione ritrovandosi che sia fatta à persone non debitrici [...] et sia lecito alli esecutori fare le esecutioni in solidum anco alli Deputati et al console del Comune non essendogli consignata la lista delli debitori», ``ammorbidimento'' che possiamo forse far risalire alla grande autorità esercitata nel Principato da Ambrogio Oppizzone, il quale ricordava espressamente, nella sua Informatione per modo di discorso..., cit., f. 268 e soprattutto 533 l'ordine del Magistrato Ordinario di procedere ad esecuzioni in primo luogo solo verso coloro che non avevano effettivamente corrisposto il debito. Lo spostamento verso la responsabilità «in subsidio» provocava d'altronde anche una diversa idea dell'immunità fiscale (che, in grossa parte, significava proprio impossibilità di essere «essecutati»), dato che i deputati pavesi erano soggetti a esecuzione proprio laddove impedivano la rintracciabilità dei singoli debitori.
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... ottanta1.75
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 66, 1681.
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... proposito1.76
Limitandoci a uno particolarmente pregnante: il 22 giugno del 1640, sempre a Gambolò sette fanti venuti da Milano, senza nulla dire ai consoli né presentarsi al Podestà «fecero prigioni duoi homini di detta Terra cioe Baldassar Giusto, et Gio. Giacomo Lissi, et li condussero nell'osteria di detta terra», intesa la qual cosa i consoli si recavano all'osteria scoprendo che i due erano stati catturati per un credito del Commissario Hieronimo Stampa verso il contado per 2.402 lire. In conseguenza di ciò i consoli erano costretti a «dargli un depositario per detta somma» e a pagare lire novanta di capsoldi e 24 lire di spese fatte all'osteria dai fanti, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 29. Le osterie fungevano inoltre anche da luogo di vendita dei materiali sequestrati per esecuzione reale, cfr. per esempio i capitoli del commissario del Principato, ASPV, Notarile Pavia, not. G. Cerini, 7.784, clausola 16 a proposito delle esecuzioni di bestie, «qual essecutione si debba condurre a quell'hostaria che sarà elletta per l'incanto».
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... parti1.77
Per la narrazione della vicenda, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 20, 30/5/1636.
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... originario1.78
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 21, 23/2/1635.
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... successo1.79
Per esempio, il 6 aprile del 1634, la congregazione ristretta aveva prescritto che «li essecutori camerali, baricelli, et altri non possano essequir essecutioni contro il contado se prima non si presentano al Commissario et Thesoriero del contado, qual li habbi da dar la notta delle terre debitrici per schifar li grandissimi capsoldi vengono estorti alla detta provincia», cfr. ASPV, Notarile Vigevano not. Gio.Ant. Cassini, 994, bilanci del contado. A fronte degli scarsi risultati il contado si rivolgeva con supplica al Senato nel 1636, domandando che si potesse dar vita ad esecuzioni solo previa richiesta al maggior Podestà rurale della provincia, quello di Gambolò, il quale avrebbe fornito una lista dei debitori, cfr. ASPV, Notarile Vigevano not. Gio.Ant. Cassini, 997, bilanci del contado, 1636.
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... esecuzioni1.80
Cfr. la «Nota delle spese fatte da me Carl'Oliverio Raverta per andar a Milano per servitio et altri urgenti bisogni della comunità di Gambolò mandato dalli sig.ri consoli et altri sig.ri deputati per la causa» del 27 luglio 1676, ASTO, contado di Vigevano, 68, per portare le suppliche in Senato per i ``prigioni''; 14/3/1636, lire 1: 10 per petizione presso i Protetori dei carcerati contro Cesare Visconti per l'imprigionamento di Gio. Pietro Marchese di Gambolò e Antonio Barbieri di Gravellona «come mal presi, per esser presi in giorno di mercato», ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 996, nel 1635; la carcerazione di Giuseppe Baroni, delle cassine Barbavara, «transferto alla Città di Vigevano con un cavallo di vittuaglia» e messo nelle carceri del Podestà, «la onde ostandovi le gride che chi conduce vittuaglia alla Città non possa esser preso per debiti», ASTO, contado di Vigevano, 21.
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... Gambolò1.81
Cfr. la discussione infra. Per l'utilizzo dello strumento come risoluzione di conflitti commerciali tra privati, cfr. S. Cerutti, cfr. Giustizia sommaria..., cit., pp. 34-35.
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... spese»1.82
ASTO, contado di Vigevano, 14.
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... giorni»1.83
ASTO,contado di Vigevano, 52, 20/2/1668, ``Capitoli del Commissario''.
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... soldato1.84
Cfr. ibidem.
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... giorno»1.85
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.010, luglio 1654, ``Capitoli del Commissario''.
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... oltranza1.86
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.010, luglio 1654, ``Capitoli del Commissario'', punto 15: «Possa qualsivoglia delle terre anche passati li detti tre giorni che non habbi il Comissario cavato per diffetto che le terre volessero, che li soldati riscuotessero dalli particolari renitenti possano dette terre trattener detti soldati in penna tutto quel tempo le parerà». Questo capitolo non è presente nei contratti più tardi.
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... senso1.87
Cfr. infra per la trattazione approfondita di questo aspetto.
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... secentesche1.88
Cfr. M. Rizzo, Alloggiamenti militari..., cit.. Per cenni sul periodo successivo si può vedere la corposa tesi di dottorato di D. Maffi, purtroppo ancora inedita ma in via di pubblicazione, Milano in guerra 1635-1659. Politica, esercito, finanze e società, ragion per cui ringraziamo l'autore per averci permesso una visione delle bozze.
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... noiosi1.89
Cfr. A. Oppizzone, Informatione per modo di discorso..., cit. , f. 1.
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... secolo1.90
Sulla storia della formazione del mensuale resta fondamentale lo studio di G. Vigo Fisco e società..., cit., cui si rimanda.
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... Pertusati1.91
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 66.
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... alloggiamenti»1.92
Cfr. A. Oppizzone, Informatione..., cit., f. 88.
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... contado1.93
Cfr. supra, il capitolo sulla proprietà.
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... nell'estimo1.94
Per una trattazione di questi elementi cfr. M. Occhielli, Una città senza contado..., cit., pp. 107-114.
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... lite1.95
ASTO, contado di Vigevano, 14.
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... contado»1.96
ASTO, contado di Vigevano, 14.
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... avvantaggiata»1.97
Cfr. M. Occhielli, Una città senza contado..., cit., p. 109.
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... contadi»1.98
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 994, bilanci del contado, 1633.
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... Custodi1.99
Il Custodi era arrivato a giustificare così una sua spesa amministrativa di 17 lire dell'otto gennaio del 1632: spesi in far dire una messa del spirito santo in musica, et canto alla chiesa della Beatissima Vergine di S. Celso per il negotio sodetto contro d.sri Crotti, perchè l'ill.mo Cavaglier Pirovano tratta accordi alla qual messa vi erano li ssri quattro deputati del contado, et io per pregar Nostro Signore e la Vergine Santissima che inspiri il cuore à detto ill.mo Cavagliere per verità, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 992. La Cancelleria Segreta ordinava poi che i Crotti pagassero. Ma essi, ovviamente, non pagarono, tanto che in seguito, nel 1639, era prevalsa in contado il punto di vista dell' «amicabil transattione», come abbiamo accennato sopra.
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... significativa1.100
ASTO, contado di Vigevano, 28, 10/4/1639.
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... Principe»1.101
ASCV, Antico, art. 101/1, 1669.
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... 16251.102
Cfr. ASCV, Antico, art. 101, 1, Statistica del territorio di Vigevano e delle entrate della Città.
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... civili1.103
Cfr. le proteste del deputato di Vinzaglio nella congregazione del 1631, ASTO, contado di Vigevano, 19.
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... proprietà1.104
Si pensi che nel 1655, a fronte di un'indagine per accertare il numero di «fuochi» (capi di famiglia) della provincia, il console di Villanova Carlo Fava rispondeva al funzionario regio incaricato «non esser in caso di fare notificazione alcuna delli capi di casa, donne vidue, et altri descritti nelli quinternetti che si tengono per pagar le gravezze, in essecutione dell'ordine del detto Podestà di Vigevano [...] stando che tutto il territorio di Villanova, possessioni, case et huomini sono dell'Ecc. ma Signora Marchesa di Caravaggio, et sono immuni da qualsivoglia carichi, contributioni, descrittioni, alloggiamenti et altri, et però non vi è quinternetto alcuno per tal materia, ne antico ne moderno in virtù de privileggi di quella casa [...] dice non potere né dovere fare altro notificato», cfr. ASM, Feudi Camerali p.a., 24, Notificazioni, 1655.
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... ``reale''1.105
ASN, contado di Vigevano, 8, 1628, p. 122.
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... quest'ultima1.106
La Marchesa di Caravaggio si protestò esente anche per l' «egualanza» del 1639, inoltrando nel 1645 un memoriale che pretendeva immuni i suoi fondi, acquistati sotto gli Sforza da Ludovico Maria, citando il fatto palesemente anacronistico «che sono fondo ecclesiastico, perche furono dati in emphiteusi perpetua dall'abate di santo Bartolomeo di Novara per 1.600 lire di canone, così li hebbero, e tenevano i medemi Duchi di Milano», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 21, 1645.
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... Borromeo1.107
Per esempio, nel 1631 Vinzaglio protestava domandando al contado la difesa dalla causa intentatagli dal conte Carlo Borromeo per l'alloggiamento dei soldati «da quali pretende esser preservato esente», non riconoscendo nemmeno i precedenti debiti d' «egualanza» dei Crotti, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 19, 1631, e per la descrizione del complesso procedimento di passaggio dei beni del Crotti al Borromeo cfr. ASM, Feudi Camerali p.a., 489, 1629, Robbio e Vinzaglio.
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... Gravellona1.108
ASN, contado di Vigevano, 8, 1634, p. 196.
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... rurali1.109
Gio. Batta Barbavara, in particolare, era stato a lungo fra gli anni Venti e Trenta uno dei quattro deputati della congregazione ristretta del contado, mantenendo un atteggiamento di stretta alleanza col sindaco, Felice Custodi, ed essendo attivamente impegnato a contrattare importanti affari per il contado, come le caserme, la milizia o finanziamenti di vario tipo, cfr. per esempio ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 990, bilancio del commissario Marchesotto 1627-29, giornate pagate al Barbavara.
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... contado1.110
ASTO, contado di Vigevano, 10, 17/3/1621. Nella medesima riunione del 1621, significativamente, la Marchesa di Caravaggio proponeva invece l'esatto opposto, ovvero che i propri terreni fossero ``tolti'' al contado in modo tale da essere ammessa a pagare direttamente con la Città.
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... Gravalona»1.111
ASTO, contado di Vigevano, 19, 1634, istanza in congregazione dei deputati di Gravellona.
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... alloggiamenti1.112
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 21, 1635, «carte concernenti le quattro terre»: «Se li debiti camerali et ordinarij non fossero tanto urgenti, e la dilatione tanto dispendiosa come tutti sano, è cosa certa che li sindici delle terre e li deputati delle Provincie facilmente concorerebbero con chi dissidera differir le imposte e dilatare le essationi; ma le moleste e frequente essecutioni alle quali soggiachiano le sette terre del contado di Vigevano di qua dall'Agogna, come più prossima alla Città, e più facili ad essere essecutate, di quelle che siano le altre quattro oltre l'Agogna, costringono li deputati di quelle à procurar ogni rimedio perche le imposte fatte si essequiscano».
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... pericolosità1.113
Cfr. a questo proposito, per le quattro terre, la trattazione del Custodi nell' «Informatione per Felice Custode Sindico Generale del contado di Vigevano contro li erronei supposti di Giulio Guazzi preteso Sindico delle quattro terre oltre il fiume Agogna del medesimo contado», ASTO, contado di Vigevano, 22, 1636.
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... dell'estimo1.114
ASTO, contado di Vigevano,14, 1628. La proposta era formulata da Gambolò, Robbio, Palestro, Confienza e Cilavegna, cioè i maggiori creditori.
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... terre1.115
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 19, 1631, «ordinatione» a cui si dichiarano contrari i deputati delle terre di Robbio, Confienza, Cilavegna.
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... dell'imposta»1.116
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 22, «Informatione per Felice Custode Sindico...», cit., 1636. In seguito, quando la scissione era stata ricomposta, e il punto di vista delle quattro terre si era rivelato perdente, i capitoli del Commissario prescrivevano espressamente «che per egualanza non si possano far compense con le imposte ordinarie perche detta egualanza non è ne debito ne credito del contado ma solo di terre particolari», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 28, 23/2/1639.
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... agenti»1.117
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 997, 22/5/1636, bilanci del contado.
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... sette1.118
ASTO, contado di Vigevano, 22, «Informatione per Felice Custode Sindico...», cit., 1636.
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... estimo''1.119
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 14, 1628: «che le tre ctà di Cassolnovo, Cassolvecchio e Villanova [...] non dovevano preponderare alle terre che più alloggiarono di quota d'estimo, senza paragone molto maggiore, e m'esibirono un ordine di questo Magistrato del di 20 Agosto 1623 di tenore che in materia di fare egualanze l'attenda la maggior quota d'estimo, e non de voti [...] che però dovevasi fare l'egualanza alla tassa enonciata dalle sodette terre che più alloggiarono constituendo esse sole molto maggior quota d'estimo di quelle facciano tutte le altre insieme persistendo cadauna delle parti nelle loro oppositioni».
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... cassinaggi»1.120
ASTO, contado di Vigevano, 22, memoriale Guazzi del 4/8/1637: ovvero, intendendo in senso lato il concetto di ``cassina'', in quanto esse erano interamente commposte di terreni civili, e, dunque, comunità non rurali.
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... estimo»1.121
ASN, contado di Novara, 8, 1631, p. 179.
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... Ravasino1.122
Cfr. Ibidem, pp. 185-86. Cfr. anche ASTO, contado di Vigevano, 19, 1631.
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... Senato»1.123
ASTO, contado di Vigevano, 22, «Informatione per Felice Custode Sindico...», cit., 1636.
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... separato''1.124
Cfr. Ibidem, memoria del Custodi: «pigliando pretesti hora emendicati, hora erronei e falsi si fanno deputar Procuratori dele dette quattro terre, e qualche volta ancora senza essere deputati muovono ad istanza di quelle quando una lite, e quando un'altra con le altre sette, dalle quali ne nascono tumulti, seditioni, rancori, e tanti inconvenienti che in fine come non li sia rimediato faranno la total rovina e delle quattro terre, e delle sette, e di tutto il contado insieme».
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... valida»1.125
Cfr. ibidem.
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... quattro»1.126
Cfr. ibidem.
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... 16321.127
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 992, bilanci del contado, 13/8/1632, nove giornate impiegate dal Custodi per andare a Mortara a liberare i prigioni di Palestro e a Gambolò dal Cassini per compilare l'egualanza.
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... risultati1.128
Il Guazzi faceva richiesta dei libri contabili adducendo come principale motivazione la rovina che ne sarebbe seguita, in caso contrario, alle strutture fondamentali della comunità, dato che «la contumacia d'un atto non può pregiudicare alle Communità, che usano de privilegij de minori per i molti pupilli, vedove e miserabili, che vi sono a quali competisce sempre la restitutione in integrum», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 22, memoriale del Guazzi del 2/10/1637.
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... anni1.129
Cfr. ASN, contado di Vigevano, 8, p. 126.
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... Renoglio1.130
Del Custodi, notaio abitante e rogante in Milano sono rimasti un buon numero di atti in ASM, Notarile, cartelle 28.583 (1627)- 28.600 (1674). Una documentazione che permetterebbe, fra le altre cose, di studiare le figure dei ``sindaci'' nella doppia veste di notai e alti funzionari dei contadi.
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... quelle»1.131
ASTO, contado di Vigevano, 22, memoriale del Guazzi del 2/10/1637.
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...contraddittioni»1.132
Cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 996, bilanci del contado, 2/3/1636, lire 15 per «un memoriale dato da alcuni agenti di alcune terre acciò il sr Cassini gli dij capo delle ordinationi per potterli contradire».
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... Guazzi1.133
Cfr. ibidem, voce 13/11/1635, lire 6 «per intimare l'ordine della Congreg. particolare dilli 12 novembre alli sri Ghellero e Ravasino non intervennero a d. Congregatione».
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... Centro1.134
Questi viene tolto dal suo incarico di procuratore il 13 ottobre del 1635, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 996, bilanci del contado.
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... contado1.135
ASTO, contado di Vigevano, 20, 27/4/1636.
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... valore1.136
ASTO, contado di Vigevano, 20, 27/2/1636. Le «quattro terre» avevano trasportato altrove i loro averi, perlopiù in Città, e si erano ribellate agli esattori archibugi alla mano.
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... Vinzalio»1.137
Ibidem, 27/2/1636, risposta del Custodi.
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... creditori1.138
Ibidem, memoriale del 1636.
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... sindaco1.139
Cfr. la discussione supra. Lo stesso Custodi aveva in precendenza sporto memoriale al Magistrato Ordinario per distrarre le esecuzioni, e fare in modo invece di dirigerle proprio contro il Recalcati, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, Gio. Ant. Cassini, 996, «memoriale al Tribunale acciò il contado non sia molestato dalli creditori di quello ma quella molestia l'indirizino contro al Commiss. Recalcato, come obligato à scoder e pagar l'imposta a suo resigho e pericolo» del 27/11/1635.
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... manifesta»1.140
ASTO, contado di Vigevano, 21, protesta del Guazzi del 1635.
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... Actore1.141
ASTO, contado di Vigevano, 22, 1637.
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... contado»1.142
Ibidem, memoriale del Guazzi del 27/12/1636 e risposta del Custodi. Il Dell'Acqua aveva precedentemente attaccato il Custodi protestanto la mancanza da parte del sindaco di beni e di sigurtà, cioè di una buona mallevadoria, a fronte di un negotio finanziario così gravoso.
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... civile»1.143
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 996, 1635, bilanci del contado.
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... Milano1.144
Questa era una magistratura centrale con competenze relative soprattutto all'ordine pubblico e solo latamente civili: ma non per questo caso, quanto per le cause ``speciali'' in cui erano coinvolti personaggi di spicco dello Stato, per esempio senatori, cfr. al riguardo Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Milano, la Città, 2000, p. 27.
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... Recalcato»1.145
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 996, 1635, bilanci del contado.
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... notorio»1.146
ASTO, contado di Vigevano, 22, «Informatione per Felice Custode Sindico...», cit., 1636.
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... Custode»1.147
L'espressione è di Giulio Guazzi, che instancabilmente mandava petizioni al Magistrato Ordinario, «Vedendosi donque dette terre di Robbio, Palestro, Confienza e Vinzaglio oppresse dalla sagacità e potenza di detto Custode», ASTO, contado di Vigevano, 22, memoriale del 27/12/1636.
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... recedere.1.148
ASTO, contado di Vigevano, 22, «Informatione per Felice Custode Sindico...», cit., 1636.
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... Gambolò2.1
Il sindaco del contado figura infatti anche come rappresentante della comunità a Milano, cfr. per esempio ASG, Registri di contabilità, 28, varie ``scosse'' a partire dagli anni Trenta.
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... assoluto2.2
Cfr. la precedente esposizione sulla proprietà, supra.
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... 16252.3
Secondo tale fonte, il perticato di Gambolò nel 1625 consiterebbe in 64.391 pertiche, di cui 51.391 rurali e 13.000 circa ecclesiastiche, cfr. E. Pollini, Vigevano nella sua tentata infeudazione..., cit., pp. 88-89. Non sono tuttavia citate le (invero poche) pertiche civili, ma che da precedenti rilevazioni sappiamo esservi state.
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... tavole2.4
Cfr. appendice per i dati specifici in merito ai vari possessori ed estratti da ASM, Confini parti cedute, 6.
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... fortissimo2.5
Cfr. al proposito, fra i molti studi disponibili per la Lombardia i classici contributi di A. De Maddalena raccolti in Dalla città al borgo. Avvio di una metamorfosi economica e sociale nella Lombardia spagnola, Milano 1982, in particolar modo per quel che riguarda il caso di Gottardo Frisiani.
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... ``Rattanino''2.6
Cfr. P. Zanoli, Il patrimonio della famiglia Litta, in «Archivio Storico Lombardo» 1971-72-73, pp. 301-322.
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...genestrato»2.7
ASM, Confini parti cedute, 6, 1723.
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... particolari2.8
Nel 1619, secondo un computo effettuato con le categorie dell'estimo di Carlo V, molto diverse da quelle del Teresiano, tale risultava la composizione del perticato: aratorio, 16.781 pertiche e 21 tavole (3.500 da frumento, 9.000 da segale buona, 4281 da segale ``grama''); aratorio inculto genestrato, 11.145 pertiche; avidato, 1.874 pertiche; ``horti et siti'', 145 pertiche; bosco forte da taglio e da cima, 14.305; brughera boscata, 100; brughera pascoliva, 120; prati 1.366, di cui 200 pertiche adacquate e altre 200 semiadacquate; pascoli brugati liscosi, 232; pascolo boscato, 157; selva, 28; avidato inculto, 78; sabbia boscata forte da taglio, 89; aratorio adacquatorio, 7, cfr. ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... boschi2.9
L'elenco preciso e dettagliato dei terreni comunali nel 1649 in ASPV, Notarile Vigevano, not. Arcangelo Bianchi, 412. È un elenco che non riportiamo perché si trattava di valori in continuo movimento, specialmente nel Seicento, quando la comunità utilizzava i propri beni per continue operazioni finanziarie.
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... pubblico2.10
ASG, Liber Provisionum et Ordinationum Comunitatis Gambolati, 27, 9/1/1661. Seguiva il 23 gennaio il divieto espresso ai consoli di vendere beni di Gambolò senza prima la ``debita licenza del consilio'', ordine abbastanza ovvio che sottintende in maniera altrettanto ovvia una precedente politica di malversazioni.
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... presto2.11
Come tipico esempio di contratto si considerino un paio di patti stipulati con Francesco Garone il 10 novembre 1614, quando Gambolò concedeva al suddetto i due terzi di due forni per 1.000 ducatoni, con patto di redimere entro sei anni, e il 27 febbraio 1615 l'altro terzo ancora al Garone per 333 ducatoni, cfr. ASTO, contado di Vigevano, 10. Qui la natura del ``censo'' ben emerge come patto consegnativo comprensivo di retrovendita.
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... casa2.12
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 988, 19/6/1628. Gli ``ordini originali'' per il trasferimento dei poteri sono del 1587, cfr. ASG, Serie Generale, 2, «Ordinatione del Consiglio Generale de cappi di casa del primo genaro 1586, di effetto che si riducesse il Conselio sudetto al numero di sessanta, confirmato per il Senato Eccellentissimo sotto il di 18 febraro 1587», ordinazione che fu evidentemente necessario ripetere.
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... esecutivo2.13
Per una breve trattazione della ricchezza istituzionale di Gambolò cfr. Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Pavia, 2000, pp. 169-171. Moltissime furono le variazioni introdotte nel corso del Seicento nella struttura istituzionale della comunità; un elemento che si può leggere sia attraverso la mancanza degli Statuti sia soprattutto (a mio giudizio) considerando l'inquietudine sociale e politica della comunità durante il secolo, a causa delle liti con il feudatario, il Litta, e di vari fronti di pressione, in primis i numerosi alloggiamenti di truppe che si susseguirono sul territorio di Gambolò.
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... pericolo''2.14
Cfr. per esempio ASPV, Notarile Vigevano, not. Arcangelo Bianchi, 415, Capitoli della scossa del 1673.
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... Ordinario»2.15
ASG, Registri di contabilità, 28, 1637. I Capitoli prescrivevano piuttosto brutalmente una ``scossa'' di 32 lire per testa. All'esattore toccava anche il compito di riscuotere le entrate comunali.
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... ``essecutati''2.16
Cfr. Ibidem. I ``Capitoli'' prescrivevano espressamente che «non possano li essecutori reponer li pegni vivi ne morti ad alcuna hostaria fuori di detta terra»; in particolare, si prediligeva l'osteria come luogo neutro e di scambio, che permetteva di non depositare i frutti delle esecuzioni in casa dell'esattore.
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... parentele2.17
Per un concetto differente di ``parentela'', come responsabilità in solido verso il fisco centrale cfr. O. Raggio, La politica nella parentela. Conflitti locali e commissari in Liguria orientale (secoli XVI-XVII), in «Quaderni Storici», XXI (1986), pp. 721-757.
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... riappaltata2.18
Cfr. per esempio per un periodo critico ACG, Registri di contabilità, 28, 1634, scossa di 40.000 lire. I ``retrodatti'' sostituivano esplicitamente la riscossione «in solidum»: «Detto Thesorero per tutte le sudette scosse che gli saranno date sij obligato far le debite diligenze contra tutti li debitori che gli saranno dati in scossa [...] facendogli far le opportune essecutioni nei mobili et sequestrar li frutti se ne havranno, et fatto che havrà detta diligenza non potendo scoderli la comunità sia obligata accetar li debitori per retrodati»: ci si fermava dunque di fronte al sequestro personale, alla ``captura'' prodromo di una successiva richiesta al corpo di appartenenza. In questo senso, cfr. le proteste di Francesco de Lazaris funzionario del Magistrato Ordinario in ASG, Serie Generale, 5, 1663, sulla ``renitenza'' degli esattori di Gambolò a procedere ``esecutivamente''. Non mancavano naturalmente proposte in tal senso, come nel 1654 quando in relazione alla difficoltà di riscuotere i carichi per alloggiamenti si proponeva «perche dette bolette sin'hora no son scosse et no si vede anco puoca forma di scoderle, però se danno parte al Conseglio [...] che in cambio di dette bolette quali sono renitenti a pagare se gli debbano metter in casa sei o sette soldati per cadauno sin tanto importarà la boletta», ASG, Liber Provisionum et Ordinationum Comunitatis Gambolati, 26, 8/3/1654. Ma l' ``esecutività'' della comunità nei confronti dei propri abitanti fu sempre giocoforza inferiore a quella del contado.
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... debitorie''2.19
Cfr. ACG, Registri di contabilità, 10, 1597, ``scossa'' di sale e mensuale del 1597.
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... aspetto2.20
ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Stefano Cassini, 1.011, il «Registro delli alloggiamenti, transiti, contributioni, guastadori, bovi et altre spese dependenti da soldati seguiti nella terra di Gambolò contado di Vigevano dal principio dell'anno 1654 inclusive tutto il 31 luglio 1665» del 31/7/1665.
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... dall'Oppizzone2.21
Cfr. A. Oppizzone, Informatione..., cit..
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... Consiglio2.22
Cfr. per esempio ASG, Liber Provisionum et Ordinationum Comunitatis Gambolati, 26, la seduta del 22 marzo 1654, che stabilisce una ``taglia'' di 16.000 lire solo per i mesi gennaio-marzo «ad effetto di poter con la detta scossa pagar almeno in qualche parte li debiti della comunità»; ASG, ibidem, 25, 26/4/1648: «è stato detto esser bene tassar prima li detti alloggiamenti per vedere à quanta somma ascendono».
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... capitale2.23
Per una discussione dello strumento cfr. L. Faccini, La Lombardia fra '600 e '700, Milano, 1986, pp. 54-63. Faccini parla di un «rarefarsi dei contratti creditizi nei decenni centrali del XVII secolo» assai dubbio per quel che concerne gli enti locali, come vedremo nel discorso sull'indebitamento.
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... locali2.24
A rispondere verso i creditori della mezza per cento non era infatti la Regia Camera ma le singole comunità oppure i contadi, verso cui venivano quindi indirizzate le esecuzioni, cfr. per esempio ASN, contado di Vigevano, 14, p. 61, lunghe diatribe negli anni Cinquanta per le insistenze degli ``assignatari'' della mezza per cento che molestano le comunità.
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... proposito2.25
Cfr. ASG, Liber Provisionum et Ordinationum Comunitatis Gambolati, 25, riunione del 26/4/1648, con la nomina di quattro deputati per la discussione del problema con il Magistrato Ordinario.
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... debito2.26
Come il Consiglio affermava esplcitamente: «visto essere impossibile pagar di presente tutta detta somma [di 4.700 lire, per la ``mezza per cento''] trovandosi la comunità del tutto eshausta per li continui alloggiamenti sostenuti», cfr. Ibidem, 22/2/1645.
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... locale2.27
Cfr. il primo Capitolato da noi ritrovato, stipulato col nobile Antonio Beccaria, del 6/9/1632 in ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 995.
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... caserme2.28
Cfr. per questi aspetti ASG, Registri di contabilità, 28, vari incanti, nonché i rendiconti delle scosse ivi presenti, con le notizie degli affitti.
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... voleva2.29
Cfr. ASG, Liber Provisionum, 28, 30/9/1667: i consoli riferiscono la loro chiamata da parte di un questore del Magistrato Ordinario «per componere le cose di questo publico, dare, et prescrivere le regole per il suo buon governo, et spetialmente per far risorgere l'estimo de beni inculti, et derelitti, che per essere in notabile quantità, ha con la pessima consequenza poco meno che sconvolta questa terra et annichilito la forza delli altri possessori de beni, rendendolo inhabile al sostentamento de carichi per dover pagare non solo la propria ma anche la portione de sud. estimi; a fine et effetto che da questo Conseglio fossero deputate persone di sufficienza, zelo et esperienza per far la divisione de sud. beni inculti, o altrimenti darli a chi si fosse voluto incaricare d'essi, con prenderli al suo partito, et pagar nell'avvenire li carichi che fossero occorsi».
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... relativo2.30
Ibidem. Come tipico esempio di devastazione delle colture si può segnalare l'avvento delle pecore, invasivamente presenti sul territorio; come si dice in un verbale di ``Convocati'' «Vi sono inoltre anco le pecore quali scorrono anche di presente nel territorio et ammorbono la campagna con grandissimo danno de nostri bestiami», al che si intimava ai pecorari di andarsene onde evitare «danno et morte» alle loro pecore, cfr. ASG, Liber Provisionum 29, 1/5/1678. Cfr. per il problema a livello lombardo L. Faccini, La Lombardia..., cit., pp. 188-192.
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... publico»2.31
Cfr. ASG, Liber Provisionum 29, 1/5/1678.
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... Generale2.32
Tale proposta era in realtà già stata attuata e figurava come ricorrente, cfr. Liber Provisionum, 26, 1/2/1654, proteste al Mag. Ordinario contro il ``Thesoriero'' per i rendiconti, con la proposta che «si degnino ordinare al Sr. Podestà di detto loco di Gambolò che provedi aciò dal Conseglio Generale si faccia deputatione di due persone desinteressate in detti conti delli maggiori estimi, et altre due persone delli minori, et quelli constringerli ad assistere alli conti de dti Thesorieri, et altri che hano riscosso et administrato la detta Ctà, obligando li medesimi Thesorieri, et adiministratori à tal rendimento de conti, et tutto ciò con l'assistenza del sr. Podestà, aciò proveda no segua alcun disordine constringendo li debitori al pagamento di quanto doverano alla parte creditrice». Proprio la frequenza di tali proposte pone naturalmente parecchi dubbi sulla loro reale efficacia.
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... comunità2.33
Per un tentativo (ben riuscito) del sindaco Custodi di allontanare un alloggiamento da Gambolò dirottandolo sul Lodigiano cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Gio. Ant. Cassini, 994, bilanci del contado, settembre del 1633. Si trattava però di operazioni poco frequenti.
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... 16282.34
Queste si componevano così: 2.500 provenienti da fitti di beni; 2.500 per fitti dei dazi; 1.000 per interessi di vari crediti posseduti verso particolari, 2.550 per una ``scossa'' delle bocche a 30 soldi cadauna, cfr. ASG, Liber Provisionum 22, 2/4/1628.
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... comunità2.35
Cfr. ASG, Liber Provisionum 26 e 29.
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... luogo2.36
Per esempio tramite l'impiego dei beni comunali, come quando nel 1648 i ``Convocati'' decidono di destinare la vendita di 25 piante di rovere come ``ellemosina'' per il rifacimento della campana grande di Santa Maria, cfr. ASG, Liber Provisionum, 25, 23/2/1648.
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... ``devozioni''2.37
Cfr. ASG, Liber Provisionum, 15, 3/1/1596: «conforme al solito hanno fatto congregar il Consiglio Generale per dar conto dei maneggi dell'anno passato e per proveder anco a quello sarà bisogno per l'anno presente e per esser conveniente parlar poi delle cose pertinenti all'anima». Sul tema, affrontato per le campagne piemontesi, cfr. A. Torre, Il consumo di devozioni. Religione e comunità nelle campagne dell'Ancien Régime, Venezia, 1995, contributo fondamentale teso a sottolineare le interrelazioni profonde fra consumo religioso, politica locale e strategie sociali.
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... 17232.38
Le fonti rispettivamente sono: ASTO, contado di Vigevano, 29, notificazioni del 13 ottobre 1640; ASPV, Notarile Vigevano, not. Arcangelo Bianchi, 414, ``talea'' del 1668; ASM, Confini parti cedute, 6, 1723. Cfr. in appendice per i dati del 1624 e del 1668.
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... Faccini2.39
Cfr. L. Faccini, La Lombardia..., cit., pp. 41-68.
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... ``esotico''2.40
Cfr. per esempio il caso di Gio. Ambrogio Longo, cui i deputati di Gambolò fanno vendita alla fine degli anni Ottanta di una possessione, la ``Pissina'' in cambio degli interessi arretrati e della ``redenzione'' di un vecchio censo «perche la comunità si trova in mal stato, ne può pagare ne pure il due per cento secondo le redutioni», cfr. ASTO, contado di Vigevano, 75, 4/5/1686. La pratica di rimborsare censuari con beni comunali non era però infrequente nella Lombardia del Seicento.
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... momenti2.41
Per esempio per il 1520, cfr. ASG, Registri di contabilità, 1; o per il 1664, cfr. il ``Quinternetto'' dell'estimo reale in ASG, Serie generale I, 5.
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... (assieme)2.42
ASG, Liber Provisionum, 15, 1596. Ciascuno dei ``gruppi'' eleggeva cinque consiglieri, per un totale di sessanta. Ma le parentele ruotavano: nel 1600 come ``grandi elettori'' dei Sessanta troviamo i Magenta e i Romania (assieme) che sostituiscono i Gatto e Cusono e i Marinone che si aggiungono agli Scevola, cfr. ASG, Liber Provisionum, 16, 1600. Pare si debba considerare però la rotazione un fattore di scambio e solo in parte di antagonismo: nel 1596 dei cinque eletti da parte dei Gatto e Cusono due erano proprio della famiglia dei Magenta e uno dei Romania, mentre nel 1600 i Romania e Magenta rispondono eleggendo un Cusono e ben quattro Magenta.
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... comunitarie2.43
Cfr. su questo tema il volume di E. Carnevale Schianca Feudo e Comune in Gambolò sotto la dominazione spagnola, Gambolò, 1981, che ripercorre la storia istituzionale e sociale della comunità studiando il rapporto della stessa con i suoi feudatari.
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... 15732.44
Cfr. per l'infeudamento della comunità ASM, Feudi Camerali p.a., 256, 1573, vendita ad Agostino Litta.
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... Sessanta2.45
Cfr. ASM, Censo p.a., 1.187, 1680: «Che l'ill.mo Marchese desisti dall'abuso di nominare il quinto de conseglieri mentre tall'abbuso viene osservato solo in Gambolò et non nell'altre terre del contado, et è stata la total rovina di detta terra, massime anche da informatione fatta dall'Ill. Mag. all'Ecc.mo Don Luis Ponze si vede doversi pratticare in Trecate primo estimo della provincia Novarese con elegersi per consiglieri otto de primi estimi, otto de mezzani, et otto de poveri, e de megliori e più prudenti; et à Gambolò per il più sortiscono Consiglieri quelli che pur sano formar caracthere».
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... Nardino2.46
Per le elezioni del 1648 cfr. ASG, Liber Provisionum, 25, 8/2/1648. La folta presenza di Carnevale nelle nomine del Marchese potrebbe d'altronde far pensare a un'alleanza specifica dei Litta con questo potente gruppo parentale gambolese. Per apprensioni di beni dei Carnevale in relazione a loro attività su scala lombarda (addetti ad approvvigionamenti militari) cfr. ASM, Finanza Apprensioni, 136, varie voci.
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... Litta2.47
Questa si esplicava tipicamente nella sovvenzione economica alla comunità, cfr. per esempio Liber Provisionum, 25, 23/2/1648, quando il Marchese fa «favore e cortesia» a Gambolò pagando 300 lire per la restituzione della Peschiera del Terdoppio, coi proventi della quale pagare il medico del paese, e «si debba mandar alcuni del conseglio di compagnia de consoli a ringratiarlo d'un tanto favore e libera sua cortesia». Questa retorica della cortesia aveva il suo culmine nelle ``visite'' di agenti del Litta ai Consigli comunali, «aciò detto Marchese resti soddisfatto», cfr. per esempio ibidem, 11/6/1647, quando il Marchese fa imporre una taglia per soddisfare alcuni suoi consistenti anticipi per pagare la tassa sui Presidi Ordinari dello Stato; precedentemente il Litta aveva perorato la causa di Gambolò presso il Magistrato Ordinario per evitare le esecuzioni incombenti sulla comunità, cfr. ibidem, 16/4/1646.
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... ``anarchia''2.48
Cfr. Le istituzioni storiche del territorio lombardo..., cit., p. 170.
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... revisori»2.49
Cfr. ASG, Serie Generale, I, 6, cartella dedicata agli atti di lite tra il Marchese e Gambolò dal 1615 al 1695.
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... finanziatori2.50
Secondo il ``Quinternetto'' dell'estimo reale di Gambolò del 1664 i Litta erano il primo partito, con ben 44 lire d'estimo. Seguivano a una certa distanza Pietro Gioseffo Dogliolo con 18 lire e 9 soldi, Francesco Benaniato con 16 lire, Gaudenzio Raverta con 14 e 4 soldi e Gio. Stefano Cassini (peraltro esente per la legge sui dodici figli) con 13 lire e 10 soldi, cfr. ASG, Serie Generale, I, 5. Mancavano infatti a Gambolò grossi proprietari di terra: un elemento di certo connesso con la ``forza'' che aveva invece la comunità.
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... contradire»2.51
ASM, Censo p.a., 1.187, 1680.
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... Pio2.52
Cfr. ASG, Liber Provisionum, 25, 11/6/1647.
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... luogho»2.53
Ibidem.
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... Pozzo2.54
Cfr. ibidem, 16/6/1647, con la visita di frate Giuseppe Georgio, procuratore del Luogo Pio, al Consiglio Generale per fare pressioni per la corresponsione degli interessi.
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... comunali2.55
Scarsi sono, rispetto ad altre zone, gli studi sui beni comunali lombardi in età moderna. Ci si può rifare solo agli studi di E. Roveda, I beni comunali di Abbiategrasso fra '400 e '500, in «Nuova Rivista Storica», 1985, pp. 477-502, e idem, Un generale francese al governo di un feudo lombardo: Vigny e Voghera, in «Milano e Luigi XII. Ricerche sul predominio francese in Lombardia (1499-1512)», Milano, 2002, che a dispetto del titolo tratta dei beni comunali di Voghera nella prima età moderna, nonché al libro di G. Franchi Vita di comunità nella Lombardia secentesca: il caso di Grignasco (1600-1650), Grignasco, 1994.
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... Schianca2.56
Feudo e comune..., cit., passim.
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... dovere2.57
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... comunali2.58
Cfr. ASM, Feudi Camerali p.a., 594, 1643, con analoghe lotte con il locale feudatario, il Lampugnani, per i diritti. Similarità anche con Galliate, cfr. ASM, Feudi Camerali p.a., 260, 1607 e 1698.
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... l'habitassero»2.59
Definizione quantomeno curiosa perché farebbe rientrare entro il concetto di ``forestiero'' anche gli esenti da tali carichi, per esempio quelli per i dodici figli.
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... locali2.60
Cfr. Registri di contabilità, 10, incanti del 1596-97.
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... 16342.61
Cfr. Registri di contabilità, 28. In tutta la restante documentazione non abbiamo trovato altri ``incanti'' di questo dazio, che comprendeva ogni tipo di diritto sul pane (e sui molinari) inglobando quindi tutti i dazi specifici, come la ``misura'', il prestino e lo stesso imbottato.
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... d'oro2.62
Cfr. ibidem, 1634, ``Capitoli dei forni''. La multa era così ripartita: un terzo a Gambolò, un terzo all'Incantatore e un terzo all'accusatore. Era tuttavia lecito a chi aveva un forno in casa cuocere per sé. Come misura di garanzia non era permesso ad alcuno di affittare entrambi i forni, né gli incantatori potevano fare convenzione fra loro.
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... Terra»2.63
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... vendita2.64
Ibidem. Negli anni in cui la comunità non affittava il dazio ma l'eserciva direttamente fissava (a inizio Seicento) questi prezzi per la scannatura: dieci soldi per ogni manzo o vacca, cinque per vitello, otto per maiale, due e sei denari per castrato, pecora, capra, agnello, capretto.
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... vasta2.65
Per Codogno e Casalpusterlengo cfr. ASM, Feudi Camerali p.a., 215, 1678, «Scritture di Giuseppe Bertoglio prestinaro di Codogno, et altre terre intorno», informazioni prese dal locale podestà da dove risulta che la politica annonaria era qui demandata al feudatario; per Biandrate e Borgomanero, che a fine '600 avevano rifiutato la ``regola'' di Novara chiedendo a gran voce un'autonomia in materia cfr. ASN, contado di Novara, 275, 1674, per Biandrate e ibidem, 278, 1676, per Borgomanero. Cfr. anche il caso di Voghera, con la lite tra feudatario e comunità in relazione al dazio della macina, cfr. ASTO, Paesi Nuoavo Acquisto, Oltrepo, 19, 1680-84. Non si prendono qui naturalmente in considerazione i molti organismi ``separati'' dello Stato o dotati di particolari convenzioni come le Valli o i Feudi Imperiali.
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... Gambolò»2.66
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... 16282.67
ASM, Feudi Camerali p.a., 163.
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... Vettovaglie2.68
Cfr. per esempio ASG, Liber Provisionum, 27, 27/3/1661.
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... cittadino2.69
Cfr. ASTO, contado di Vigevano, 63, «Quinternetto della visita delle strade», 23 giugno 1675-27 ottobre 1675. Il 18 agosto, Gio. Francesco Croce Giudice delle Strade di Vigevano e contado si reca a Gambolò alla casa di Gio. Angelo Fassina cancelliere della comunità, assieme ai consoli ed il deputato della comunità presso il contado. Seguiva quindi regolare visita iniziando da «fuori dalla porta di S. Maria».
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... privati2.70
Non esistono purtroppo studi sulle osterie lombarde in età moderna. Da vari dati da noi raccolti nei Feudi Camerali in ASM e in Paesi Nuovo Acquisto in ASTO, oltre che da altre fonti (Notarile, fondi dei contadi etc.) e che ci ripromettiamo di pubblicare a breve, risulta che fra Cinque e Seicento si assistette ad un'alienazione in massa dei diritti a speculatori privati.
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... moderna2.71
Cfr. per esempio ASG, Serie Generale I, 5, 21/5/1663, informazioni sui dazi, in cui si ripropone buona parte della documentazione del 1619.
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... cavalli»2.72
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... terra2.73
Cfr. i ``Capitoli'' del 1597 in ASG, Registri di contabilità, 10.
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... soma»2.74
ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... tessuti2.75
La seta, assieme ai grani, rappresentava la principale produzione del borgo. Nei casi di raccolto ``debile'' di seta o grano veniva concessa moratoria per i carichi, cfr. ASPV, Notarile Vigevano, not. Arcangelo Bianchi, 411, riunione del Consiglio del 26/12/1635; in altri momenti era invece possibile pagare in ``seda'' anziché in contanti parte delle tasse, ibidem, 415, ``talea'' del 1673.
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... comunali2.76
Cfr. al proposito l'ordinazione del Consiglio del 3/1/1596 «a tutti li bergamini [cioè allevatori, così chiamati perché di origine bergamasca] che tengono bestie sopra il territorio di Gambolò che non portino il butirro, cacio, formaggi, cacio et vitelli al di fuori di detto territorio anci li vendano in detta terra», ASG, Liber Provisionum, 15.
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... essa»2.77
ASG, Registri di contabilità, 28.
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... proprietari2.78
ASG, Registri di contabilità, 10, 1597. Cfr. inoltre Liber Provisionum, 25, 29/3/1649, dove si sottolineano i danni prodotti alla campagna da porci lasciati pascolare in libertà da particolari.
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... comunità2.79
Cfr. i «Capitoli che si hanno da osservar per li compratori delle legne dei boschi del comune di Gambolò» del 1596 in ASG, Registri di contabilità, 10.
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... grano)2.80
Riporto qui per mostrare più che altro le notevoli variazioni di anno in anno dei dazi l'andamento per alcuni anni d'inizio Seicento: dazio del prestino lire 615 all'anno per gli anni 1618-20; 815 per gli anni 1621-23; 1.138 per il 1624-26; 1.228 per il 1627-29; fitto del forno grande: 315 lire l'anno per il 1619-21; 365 per il 1622-24; 385 per il 1625-27; 392 per il 1628-39; dazio della pesa della mercanzia: lire 93 per il 1619; 74 per il 1620; 74 per il 1621; 64: 10 per il 1622; 54 per il 1623; 120 per il 1624; 105 per il 1625; 107 per il 1626; 100 per il 1627, cfr. ASG, Registri di contabilità, 16, 1619.
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... Settanta2.81
ASG, Liber Provisionum, 30, 16/12/1672.
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... casa)2.82
ASG, Serie Generale I, 5, 1663.
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... lire2.83
Cfr. supra, la parte sulla riscossione locale. Questo elemento ben sottolinea come gli anni Trenta del Seicento furono per Gambolò ancora un periodo di notevole espansione economica, nonostante l'esazione e gli alloggiamenti fossero di gran lunga cresciuti nell'ultimo decennio.
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... parentele2.84
Non possiamo purtroppo qui compiere, per mancanza di spazio, un'analisi che sarebbe fondamentale, quella demografica, per accertare l'insieme delle parentele e, quindi, la ``reale'' composizione della comunità. Se cioè vi fosse un regime di esclusione verso il basso, con la non accettazione di alcuni gruppi parentali alla vita politica, nonché le ragioni della preminenza di alcune parentele, come i Carnevale, i Naj, i Marinone, etc.: motivazioni unicamente riconducibili alla maggiore ramificazione e quindi al maggior numero di componenti?
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