Viaggio sul Tevere

Le caratteristiche dei fiumi

 
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Caratteristiche del fondo del Tevere

Tra la destra e la sinistra idrografica del Tevere, c'è una certa differenza, infatti a sinistra c'è la formazione Marmoso-Arenacea e a destra affiora il Macigno. Il Tevere è un corso d'acqua a regime pluviale: durante le stagioni piovose ci sono delle piene e di conseguenza le inondazioni di fondovalle degli affluenti e delle parti basse della pianura del Tevere, mentre durante le stagioni estive ci sono dei periodi di magra e le acque si riducono.  A distanza di 43 Km dalla foce la portata media del Tevere è di 213 metri cubici al secondo. Le vene del Tevere sono due rivoletti che quando si fondono danno origine al fiume che nel tratto iniziale scorre con forte pendenza, in una valle stretta formando delle cascate spumeggianti. Questo tratto è caratterizzato da grossi ciottoli. Dopo le confluenze con il torrente Siningiale, il fiume riduce la sua velocità ed entra nell'Alta Valle del Tevere. 


Il Tevere scaturisce dal Monte Fumaiolo (1408m) dalle "vene del Tevere" a quota 1268m. L'acqua è dolce, fresca e gustosa e si può bere. I dati più importanti: temperatura 7°C, ogni ora sgorgano10800 litri, valore PH 7,75. Dal Monte Fumaiolo sgorgano 36 fonti. 

Il Monte Fumaiolo è deposito idrico con riserve costanti di circa 4 milioni di metri cubi formato da strati di calcare, arenaria, argilla. Le falde si sono formate durante l'Era del Miocene nel Bacino Ligure.
Nel Corso Medio il letto è prevalentemente formato da ghiaia, ciottoli e sabbia fine e trova nella pianura la sua tipica connotazione del corso medio di medio corso fluviale. L'alveo del Tevere del tipo a formato mobile, è interessato da fenomeni di instabilità e in tutto il tratto del fiume sono frequenti erosioni  e abbassamento del fondo.
A valle di Città di Castello, il fiume assume una morfologia marcatamente meandriforme con un'accentuata erosione. Il corso a meandri è il risultato di un'azione combinata di erosione e sedimentazione: la sponda concava esterna viene velocemente erosa e diventa ripida. Il materiale eroso dalla sponda concava si va a depositare sul letto interno del meandro. In questo lato si forma una sponda con un pendio lieve. I sedimenti trasportati e deposti sono di minori dimensioni: sabbie, limi e argille.

 Infine a ridosso della foce compaiono paludi e acquitrini.

   
Erosione,trasporto e sedimentazione

Il fiume è un sistema dinamico, in continua evoluzione. Modella il proprio corso,e nel contempo anche il territorio che attraversa. Le valli solcate da fiumi che erodono e scavano il proprio corso hanno un profilo molto profondo e sono chiamate per questo valli a "v". Nelle regioni costituite da rocce dure, domina l'erosione lineare che produce valli profonde, fosse e canyon con pareti verticali.
In altre situazioni il fiume invece di erodere, trasporta e deposita materiale fine, formando pianure alluvionali e terrazzi.
L'erosione meccanica in alveo è dovuta soprattutto alla capacità abrasiva dei materiali che trasporta.
L'acqua agisce direttamente sull'alveo e sull'intero bacino,specialmente sulle superfici inclinate e spoglie. L'azione di solubilizzazione dei sali minerali contenuti nella roccia, e l'azione legata all'alternanza di gelo-disgelo fanno parte del moto meccanico del substrato.
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Il ciclo dell'acqua

Ovunque intorno a noi c'è acqua. La Terra, chiamata anche il "pianeta dell'acqua", ha una superficie ricoperta di acqua per il 71% e soltanto il rimanente 29% è occupata dalle terre emerse. Tutta quest'acqua è distribuita sulla terra fra mari e oceani, ghiacciai, acque sotterranee, fiumi, laghi e vapore acqueo. L'acqua è sempre soggetta a continui cambiamenti di stato che, riciclandola, la mantengono sul nostro pianeta in quantità costante. Questo riciclaggio dell'acqua, viene detto ciclo dell'acqua in natura. La vita sulla Terra dipende dai processi naturali di evaporazione e di condensazione dell'acqua. Il calore del sole fa evaporare l'acqua dagli oceani, dai mari, dai fiumi. Ogni giorno, questa grande quantità d'acqua si trasforma in vapore. Questa imponente quantità di vapore acqueo viene trasportato verso l'alto da correnti d'aria: qui, venendo in contatto con strati d'aria più freddi, si condensa e forma le nuvole. Dalle nubi, l'acqua ritorna sulla Terra sotto forma di pioggia, neve o grandine. L'acqua che cade sul terreno, o evapora nuovamente, o scorre in superficie e viene raccolta nei torrenti e nei fiumi, o penetra nel suolo. Quest'ultima viene in parte assorbita dalle piante e in parte filtra nel sottosuolo fino a raggiungere strati di roccia compatta, attraverso i quali non può penetrare. Si formano così dei veri e propri fiumi sotterranei che, in certi luoghi, riaffiorano in superficie dando origine alle sorgenti. A loro volta, i fiumi riversano la loro acqua nei laghi e nei mari. A questo ciclo dell'acqua, che si ripete sempre uguale rendendo possibile la vita alle piante e agli animali che popolano la Terra, partecipa anche l'acqua che si trova allo stato solido. Durante l'inverno, la neve che cade sulle montagne, viene immagazzinata nei ghiacciai e nei nevai, assicurando ai fiumi un rifornimento d'acqua.