Viaggio sul Tevere

I mulini nell'antichità 

Home page

Storia

Miti e leggende

I ponti

Lavori sui fiumi

L'isola Tiberina

Geografia


L'ambiente del Tevere

Caratteristiche dei fiumi 

Ecologia

Inquinamento

Riserve naturali

 

Fin dai tempi più antichi, l'uomo scoprì che ruotando una pietra a forma di ruota sopra una pietra concava fissa, poteva macinare i cereali. 

L'uomo sviluppò le culture agricole e cambiò in meglio la propria alimentazione.
Vitruvio, nel 27, nel suo trattato sull'architettura descrive una macchina chiamata Hydrolata con ruota verticale ed albero orizzontale che migliorava molto la resa rispetto alle macchine con ruote orizzontali rispetto all'acqua.

Lo storico Cesare d'onofrio sostiene che i primi mulini comparsi a Roma dovevano essere ubicati all'altezza dell'isola Tiberina.
 

La sua tesi si basa sul fatto che l'isola era fin dai tempi della Repubblica, sede di granai, che i Romani vi avevano eretto un tempio al Dio Fauno, che all'altezza dell'Isola la corrente del fiume era più impetuosa, che nella mitologia romana l'Isola era meta dell'accumulo di covoni di grano e che fin dal medioevo la sede della potente corporazione romana dei Molinari aveva sede in una cappella della chiesa di S.Bartolomeo.

 

 

A sostegno della sua tesi cita Tito Livio (storia di Roma 32.42.10) che racconta come nel 196 a.C. gli edili della plebe Domizio Enobarbo e Scribonio Curione decisero di destinare i proventi di sanzioni contro alcuni allevatori per la costruzione di un tempio al Dio Fauno.

Le imbarcazioni

La documentazione sulle imbarcazioni fluviali ci è data sia dalle fonti, che dalle rappresentazioni su bassorilievo.


Lenuculus


Navis Caudicarius 


Bassorilievo rappresentante l'arrivo di navi al porto di Ostia

A Roma c'erano molti tipi di imbarcazioni : 
* Le scophoe e lenuncoli , due tipi di imbarcazioni a remi utilizzati nel servizio portuale e nei trasporti nei bacini interni ; 
* I lintres , impiegati per trasporto delle mercanzie e dei passeggeri ;
* Le noves caudicarie , grandi imbarcazioni fluviali a chiglia piatta.
Vi erano industrie artigianali specializzate nella costruzione nella manutenzione delle imbarcazioni.
Vi erano così ad esempio i carpentieri navali, i colatoti e i fabbricanti di vele.


Mentre le piccole imbarcazioni si muovevano grazie alla forza di remi , le navi onerarie e le navi caudicarie risalivano il fiume con il sistema dell' Laggio , cioè del traino da riva di cui fu testimone nel sesto secolo Procopio da Cesarea.
Lo storico , in occasione delle guerre Gotiche , descrive precisamente tale sistema fluviale , raccontando che quando una strada piana e priva di ostacoli partiva da Portus fiancheggiando il fiume fino a Roma. 
Il corso da Roma ad Ostia prevedeva due o tre giorni di viaggio. Nei 35 km di percorso dovevano essere previste almeno due soste notturne lungo le rive.
Ciò richiese insediamenti rivieraschi con stazioni di posta per ospitare le imbarcazioni di sosta e in questi apprestamenti non dovevano mancare, specie in epoca imperiale, corpi di vigilanza statale contro incendi, furti e ladrocini.


 


Ricostruzione di una Trireme Romana II sec. A.c..