Viaggio sul Tevere
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Le caratteristiche del fiume in prossimità della sorgente, sono determinate dalla pendenza del letto, che provoca rapide e cascatelle. | ||
L'ambiente circostante è costituito da una folta foresta di faggi, che poi diventa macchia e boscaglia mista di cerri, aceri, e carpini.
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Quando il fiume comincia a scorrere più lentamente, compaiono lungo le rive i pioppi e vari tipi di salici. Dopo aver attraversato le valli umbre, il Tevere si immette in una gola, la gola di Forello, costituita da pareti calcaree. Lì la vegetazione assume caratteristiche semilacustri. |
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Il fiume poi giunge nella parte
della valle più ampia e a minor pendenza, il suo corso è caratterizzato
da meandri, il paesaggio è di campagna con macchie limitate di
vegetazione mediterranea (leccio, roverella, lentisco). Il
terreno è umido e a contatto con l'acqua favorisce la vegetazione e la
crescita di alberi come i pioppi, i salici e in minor misura gli ontani. |
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Questa cortina arborea costituita da pioppi e salici accompagna il corso del Tevere e si ritrova in alcuni tratti anche dentro Roma. Tra le specie di piante acquatiche si trovano (nel tratto urbano), canne, giunchi e il potamogeton pectinatus.
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Il Tevere a Roma
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La vegetazione
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La fauna La componente faunistica più evidente e presente è quella ornitica, seguita poi da quella ittica. La comunità ornitica
presente sul fiume Tevere è composta da circa 60 specie delle
quali 34 sono nidificanti. Predominano naturalmente le specie di ambiente
fluviale: Cormorano (Phalacrocorax carbo), Airone cenerino (Ardea cinerea),
Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), Piro piro piccolo (Actitis),
Gabbiano comune (Larus ridibundus), Gabbiano reale (Larus cachinnans),
Martin pescatore (Alcedo atthis), Pendolino (Remiz pendolinus).
Anfibi e rettili Bufo bufo, Natrix natrix, Lacerta viridis,
Pedarcis sicula, P.muralis. |
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