Viaggio sul Tevere
L'importanza del Tevere dalle origini dell'impero
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La storia del Tevere inizia nel giorno in cui Enea, profugo da Troia e in cerca di una nuova patria risalendo la sua foce e poi inoltrandosi nel fiume lo
risalì fino a raggiungere un luogo abitato dai pastori. |
Allora il nome del fiume era Albula. |
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In un primo tempo sulle sue rive si incontrarono popoli diversi, poi però quando i primi romani occuparono la valle sotto al Palatino il fiume divenne il loro confine e il baluardo contro i nemici del momento: gli Etruschi. | ||
A un certo punto fu necessario costruire dei ponti per poter attraversare il fiume. I primi furono eretti in legno, il che consentiva di smontarli o di incendiarli in caso di necessità militari. In seguito con l'espansione della città di Roma i ponti cominciarono ad essere costruiti in muratura e il fiume servì soltanto a scopi pacifici.Innanzitutto
per moltissimi secoli dissetò i Romani . Poi il censore Appio Claudio,
costruttore della via Appia, fornì Roma del suo primo acquedotto. |
L'acqua infatti non
era soltanto potabile, ma anche ricca di pesci di ogni genere, fluviali e
marini:cefali, anguille, spigole... Il Tevere fu utilizzato come via di comunicazione fin dai tempi più antichi, imbarcazioni di ogni tipo lo solcarono da Orte al Tirreno. Sulle sue acque furono trasportati buona parte dei materiali con cui si costruì Roma imperiale. Nel corso del tempo furono costruiti porti e scali specializzati come ad esempio il porto della Mormorata adibito ai marmi. Con la caduta dell'impero le attività di trasporto si ridussero e il Tevere presso gli argini fu ingombrato da svariate costruzioni e perse un po' della sua importanza. |