L' Enciclopedia di Cassandra | |||
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Divinità
nordiche:
Lugh Lugh
(Luminoso) viene comunemente rappresentato con una lancia in mano. Esperto in medicina, valente guerriero e patrono di
tutte la arti, questa divinità copre tutti i campi senza identificarsi
in nessuno di essi. La sua omniscienza gli vale il titolo di Samildanach
(Colui che tutto fa). - sono valorosi condottieri; - hanno una lancia come arma caratteristica (chi impugna quella di Lugh diventa invicibile); - sono figure principali in una guerra fra divinità; - usano entrambi la magia. Lugh chiude un occhio usa i suoi poteri mentre Odino è già cieco da un occhio; - il loro totem è il corvo (nel caso specifico, Lugh possiede dei corvi profetici); - sono patroni dei poeti.
Una
leggenda narra che rapì la madre di Cù Cullain (pronuncia Cu Ollin) nel
giorno delle nozze e la portò nel suo castello.
Versione irlandese Lugh, secondo la tradizione irlandese, nasce dall'unione di Cian (figlio di Diancècht, della stirpe Thuata de Danann2) e Eithene (figlia di Balor, della stirpe dei Fomori1). Vi sono più versioni su chi lo allevò: - in una
versione, Balor temendo l'avverarsi della profezione che lo voleva
ucciso dal nipote, ordina di gettare i nipoti (avuti dalla figlia
Eithene). - in un'altra versione, è Goibhniu (esperto nell'arte della forgiatura) ad allevare Lugh; - l'ultima versione è affidato a Tailtu, regina dei Fir Bolg e Madre di Luce. Il
pesonaggio di Lugh ha una parte importante nella leggenda di Mag Tureg
dove, si racconta che nella battagli fra i de Danaan e i Fomori, il re
di questi ultimi (Re Nuada) perde il braccio. In seguito alla sua
menomazione, Nuada viene sostituito da Bres. - Skiant
(conoscenza e saggezza, abilità dei
druidi). - Nertz
(forza e potere, abilità dei
guerrieri). -
Karantez (amore e produttività, abilità degli
artigiani). Il
risultato delle prove attestano che lui, allo stesso tempo è un re, un
guerriero e un druido. Versione gallese Lugh è la divinità più diffusa nella Gallia dove è conosciuto come Lleu Llaw Gyffes4 e la sua storia viene raccontata nel Mabinogion (testi in prosa provenienti da manoscritti gallesi medioevali). Secondo
la leggenda, Math fab Mathonwy, quando non era in guerra, doveva tenere
ai suoi piedi una vergine per sopravvivere. Gwyddyon, un potente mago al
suo servizio, suggerisce la sorella Arianrhod (una rappresentazione
della Dea Bianca) per questo compito ma lei, non più vergine, fugge
dalla vergogna dopo aver partorito Dylan Alin Don. Gwyddyon presenta il bambino (che cresce a una velocità incredibile e in soli due anni è in grado di inserirsi a corte) alla madre ma Arianrhod, vergognandosi per gli eventi che hanno dato vita al bambino, gli getta tre geasa (imposizioni). Il futuro Lleu non può: - avere un nome finché la madre non gliene avesse attribuito uno; - impugnare armi non consegnatole dalla madre; - avere una donna umana. Gwyddyon
decide di aiutare il figliastro e, trasformatosi in ciabattino obbliga Arianrhod a recarsi sulla spiaggia per provare delle scarpe. In tale
situazione vede il figlio (ancora privo di nome) che scaglia una freccia
a uno scricciolo sull'albero di una nave (la freccia si inserisce fra
osso e tendine). "Il Leone (Lleu) ha la mano ferma (Llaw Gyffer)" dando il
nome al figlio. Per
infrangere il terzo divieto, Gwyddyon chiede aiuto a un altro zio del
ragazzo (Math) per creare, con la magia, una donna nata dai fiori
(Blodeuwedd). §§§ ° §§§ ° §§§ NOTE: 1 = i Fomori
rappresentano il Caos e il disordine.
2
= i Thuata de Danaan sono un popolo giunto dal nord, secondo le
leggende, antecedente ai celti composto da druidi e maghi. 3 = nel sostizio di inverno il sole, più vicino alla terra, perde la sua forza.
4 = a volte trascritto
erroneamente Llew. §§§ ° §§§ ° §§§ BIBLIOGRAFIA: http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=326 http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_dee_DioLugh.htm http://cerchiodelloracolo.splinder.com/post/19177089
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