L'Abbinamento del Cibo con i Vini Dolci e Muffati - DiWineTaste
L'Abbinamento del Cibo con i Vini Dolci e Muffati .
L'Abbinamento del Cibo con i Vini Dolci e Muffati Coinvolgenti aromi e intensi sapori: l'eleganza e la raffinatezza dei vini dolci e muffati stupiscono anche con il cibo, non solo con i dolci e la pasticceria .
I vini dolci e muffati hanno sempre goduto dei più ampi e alti favori nel corso della storia, vini rari e preziosi che riuscivano ad ottenere i più ampi consensi in ogni paese e le preferenze dei buongustai che potevano permettersi il lusso di questi nettari d'uva.
La fama dei vini dolci e muffati, a distanza di secoli, non è cambiata, ancora oggi questi vini sono considerati fra i migliori esempi di eccellenza in campo enologico ed è raro trovare qualcuno a cui non piacciano.
Indiscussi protagonisti fra i cosiddetti vini da meditazione, da sorseggiare lentamente e da contemplare beatamente e tranquillamente, i vini dolci e muffati consentono anche interessanti abbinamenti con il cibo, spesso anche insospettabili e impensabili.
L'eleganza e la raffinatezza di questi vini viene spesso utilizzata anche in cucina nella preparazione di alcune ricette, in particolare di pasticceria, dove il loro magico tocco è sempre capace di farsi notare.
La Produzione dei Vini Dolci - DiWineTaste
La Produzione dei Vini Dolci Autentici nettari d'uva, complessi tuttavia gentili, armoniosi e ricchi, i vini dolci sono un'infinita esplosione di aromi e sapori che da sempre hanno affascinato gli appassionati di vino di ogni epoca .
Fra i vini più ricercati del mondo, capaci di conquistare il cuore e l'animo delle persone, anche di quelle che non si interessano o non bevono vino, troviamo i vini dolci che hanno sempre incontrato l'interesse e il gusto di tutti gli appassionati di vino di ogni epoca, dagli albori dell'enologia ai giorni nostri.
Vini nobili e maestosi, costosi e in passato riservati ai ministri del culto o ai re, nonostante si presentino con colori e qualità diverse, sono tutti accomunati dalla stessa caratteristica, quella di conservare lo spirito dell'uva espresso nella sua dolcezza e nei suoi affascinanti e incantevoli aromi.
La produzione di questi vini richiede uno sforzo maggiore e una maggiore dedizione alla qualità, un controllo rigoroso che inizia in vigneto e termina nella bottiglia.
I vini dolci sono anche capricciosi e per essere superlativi richiedono sforzi produttivi notevoli, in caso contrario, il prodotto finale sarà comunque dolce e piacevole, tuttavia mancherà di eleganza e classe, insomma di quel tocco magico che sorprende puntualmente i sensi di chi è capace di apprezzarli e di ascoltare le loro incantevoli storie.
Vini Dolci e Spumanti
Vinificazione e affinamento : dopo pressatura soffice, il mosto fiore viene conservato a bassa temperatura sino al momento della presa di spuma in autoclave ed al successivo imbottigliamento.
Vinificazione e affinamento : dopo breve macerazione a freddo e soffice pressatura, il mosto viene mantenuto a bassa temperatura sino al momento della fermentazione e della presa di spuma che avviene senza aggiunta di saccarosio.
Vinificazione e affinamento : dopo breve macerazione a freddo e pressatura soffice, il mosto viene lasciato a bassa temperatura sino al momento della presa di spuma che avviene in autoclave ad una temperatura controllata di circa 15° C.
Vinificazione e affinamento : dopo pressatura soffice, il mosto fiore viene lasciato a bassa temperatura sino al momento della presa di spuma che avviene in autoclave ad una temperatura controllata di circa 15° C.
Vinificazione e affinamento: dopo pressatura soffice, il mosto fiore viene lasciato a bassa temperatura sino al momento della presa di spuma che avviene in autoclave ad una temperatura controllata di circa 15° C.
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Rossi Bianchi Dolci e liquorosi Vini Francesi e stranieri Distillati Champagne e Spumanti .
E' un vino dolce da dessert prodotto con metodo liquoroso da uve bianche tradizionali, appositamente scelte al momento della raccolta e della vinificazione.
Natale 2006 - Vini dolci italiani
L’ Asti Spumante è tra i più conosciuti dei vini dolci italiani ; prodotto con uve moscato bianco, ha un colore dorato chiaro, profumo e sapore intenso di moscato, dolce e delicato.
Come gli altri vini dolci italiani presentati sopra, il suo tenore alcolico oscilla da 7 a 10°.
Altri vini di vini dolci italiani: il vino Santo Trentino prodotto con uve di nosiola; il Moscato giallo dell’Alto Adige; Il Verduzzo delle Grave dolce; L’Albana di Romagna, il Vin Santo ..
I prodotti citati in ogni articolo sono in vendita Da GBianchi SpA distribuzione e vendita all'ingrosso di prodotti alimentari - vini - liquori ..
I vini dolci al corso di degustazione
I vini dolci al corso di degustazione scritto da copertina75 il 13.11.06 Anche se le bollicine non erano il “piatto forte”, la quinta serata del corso è stata ugualmente spumeggiante.
Franco Giocosa, enologo di Zonin e Marco De Bartoli, produttore di Marsala, ci hanno accompagnato insieme a Fabrizio nella degustazione dei vini dolci con grande competenza, passione ed ilarità.
Tra tutti i vini presenti quello che mi è piaciuto di più è stato il Recioto di Gambellara Doc Podere Il Giangio 2002 della Casa Vinicola Zonin .
Un altro vino che ho trovato molto gradevole è il Salice Salentino Doc Aleatico 2001 dell'azienda vitivinicola Francesco Candido .
Il legno non ha disturbato l’equilibrio del vino, ma si inserisce bene donando note di spezie dolci come la cannella.
Devo dire che il Recioto di Gambellara, in una categoria di vini che ho sempre apprezzato, s'è rivelato uno dei migliori assaggi da quando bevo Recioto.
Vinopigro: Bere Dolce 2007, le cinque sfere
« Vino ai chips: urge una regola sulle etichette dei vini.
I sei mesi di degustazioni che hanno preceduto la pubblicazione hanno evidenziato che in Italia la proposta di vini dolci di qualità è in costante crescita.
“La nostra penisola è caratterizzata da una produzione molto articolata e variegata di Passiti e Vendemmie Tardive – dice Francesco D’Agostino, curatore della guida – Sono questi i vini dolci italiani che hanno preso piede negli ultimi anni e che in special modo hanno segnato il continuum tra il miglioramento qualitativo del prodotto, legato ad uno specifico territorio di appartenenza”.
Cosa che, in tema di passiti e vini dolci, non è per niente semplice, né scontata, ma che proprio per questo propone accostamenti tra l'azzardato, il curioso, l'insolito e l'intrigante.
Ma è giusto che sia così, e proprio a fronte, come dichiarato dallo stesso collega Francesco D'Agostino, di una crescita di produzioni 'dolci' un po' dovunque.
Lo stesso consumatore si aspetta di più, molto di più da questa tipologia di vini: si aspetta l'eleganza ai massimi livelli, l'emozione, la commozione, la sorpresa, l'equilibrio perfetto tra i tannini, l'acidità, gli zuccheri, la struttura....
Photo by www.anticoristoro.com
Ben si abbina con pasticceria secca, frutta secca e dolci raffinati..
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- odore: Dopo le prime intense note di albicocca e pesca, i profumi si rincorrono tra meandri di sensazioni dolci di fi...
Liquore di Fichidindia - cl 100
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Per la sue caratteristiche può essere utilizzato nella preparazione di cocktail, servito sulla panna cotta con fette di ficodindia, per la bagna delle torte alla frutta e per esaltare i gelati o semplicemente ghiacciato con i dolci della pasticceria siciliana.
ACW - Produzione di vini dolci
Miglioramento vegetale e risorse genetiche Biotecnologia in vitro Conservazione, bevande & qualità sensoriale Enologia Attualità Progetto Team Produzione di vini dolci Microbiologia Maturazione delle uve Vinificazione Viticoltura Vino e cultura Protezione dei vegetali Qualità e sicurezza dei prodotti .
Produzione di vini dolci Documenti Produzione di vini dolci .
TecaLibri: John Radford: Vini dolci e vini da meditazione
Il caldo in quei mesi sarà stato quasi sempre intenso e, sotto coperta, i vini dovevano raggiungere irrimediabilmente temperature torride.
Solo i vini più dolci e più forti sarebbero sopravvissuti a quel viaggio, e persino quelli correvano il rischio di una certa ossidazione, pastorizzazione (anche se Pasteur sarebbe nato solo 2000 anni dopo) e maderizzazione prima di essere assaggiati dal potenziale cliente: oggi, un direttore del controllo qualità si metterebbe le mani nei capelli.
Ma dove cercare quell'alcol? Esistono testimonianze che in Cina si sia scoperta la distillazione del vino di riso fermentato nell'ottavo secolo a.C., e ci sono prove aneddotiche sulla distillazione di zucchero di canna, datteri e altre sostanze dolci tra quella data e la caduta dell'Impero Romano nel quinto secolo d.C.
La storia dei vini liquorosi è fatta appunto di distillazione, botti e viaggi per mare.
Forse gli antichi Assiri avevano imparato come rendere più forti i dolci vini Moscato delle isole greche e dell'interno del Medio Oriente per poterli conservare nelle loro anfore d'argilla, ma l'era dei vini fortificati come li conosciamo oggi comincia con la botte stagna, costruita a regola d'arte e presumibilmente inventata nelle regioni alpine di quello che oggi è il confine italo-svizzero.
Sauternes e Barsac: grandi vini dolci francesi ricette online
Sauternes e Barsac: grandi vini dolci francesi Dei viticoltori francesi non si può certo dire che manchino d’ingegno: sembra che nei secoli scorsi la cantina Chateau d’Yquem , nel comune di Sauternes (posto nella zona di Bordeaux) abbia subito con gli attacchi di una muffa, la Botrytis cinerea (comunemente detta “muffa grigia”)..
E straordinariamente buono, tanto che divenne uno dei vini preferiti alla corte dello zar di Russia..
La produzione di bianchi dolci nella zona interessata (cinque comuni in tutto) continua almeno dal XVII secolo , accompagnata da quella di rossi secchi (tipici della zona bordolese), ma è solo con la vinificazione di grappoli attaccati dalla “muffa nobile” che si iniziò ad ottenere un vino veramente eccezionale..
Al contrario, le annate particolarmente felici producono vini eccezionali e memorabili destinati a lasciare il segno negli annali degli appassionati, nonché sul loro portafogli.
Tra queste si distingue Chateau d’Yquem , che fin dal 1855 si fregia di una denominazione di qualità creata appositamente per i propri vini, essendo l’unico Premier Cru Supérieur tra i Sauternes..
I vini dolci della Selezione Maniero della Cantina Aziendale Laimburg - Podere Laimburg
Tra i gioielli di questa linea stilistica sono da annoverare due vini dolci, il Moscato Rosa di Laimburg ed il Sauvignon Passito Saphir..
Le dolci uve Sauvignon, rimaste a passire nella vigna, sono state raccolte nel dicembre e pigiate.
Slow Food - Vino
Sembra che i vini dell’antichità greco-romana fossero, almeno in maggioranza, vini dolci.
E, del resto, addolcire e speziare il vino è una pratica tuttora in uso: prodotti come il vermut e il Barolo chinato, che vengono definiti dalla nostra legislazione “vini speciali”, hanno origini che si perdono nella notte dei tempi e che riguardano non solo la storia dell’alimentazione ma anche quella della medicina.
I vini dolci sono tali perché conservano parte della dolcezza dell’uva, cioè contengono zuccheri non fermentati.
Come si fa ad ottenere una fermentazione soltanto parziale? Il vitigno, o la varietà, non ha alcuna influenza, e questo vale anche per il frizzante: potenzialmente con tutte le uve si possono fare vini dolci, secchi, fermi, frizzanti o spumanti.
Ciò non toglie che ci sono vitigni più o meno adatti a dare vini dolci.
Se l’anidride carbonica rimane imprigionata nel vino ecco che abbiamo gli spumanti e i frizzanti, e possono essere dolci, se la fermentazione viene interrotta (caso dell’Asti o del Lambrusco amabile), o secchi, se arriva alla fine, con tutte le possibilità intermedie..
Questo è il caso dei passiti naturali e dei vini da uve botritizzate, cioè colpite da muffa nobile, sovramature e disidratate dall’attività respiratoria del fungo (la Botrytis cynerea), e dei vini ottenuti da uve sovramature congelate naturalmente nelle notti invernali di zone molto fredde (dove infatti si producono gli eiswein, o ice wine, a seconda che ci si trovi in Austria o in Canada).
Slow Food - Vino
I vini da lungo invecchiamento probabilmente diverranno “pronti” prima, perdendo anticipatamente parte della loro astringenza, rispetto alla conservazione in ambiente ottimale: tuttavia non potranno essere conservati per tutti gli anni che meriterebbero, e l’evoluzione dei profumi sarà imperfetta.
E’ quindi evidente che chi ha una autentica passione per i grandi vini da invecchiamento, se non vuole bruciare tutti i suoi risparmi nelle aste di vini vecchi, deve disporre di un ambiente di conservazione ottimale, che si può ricreare anche in una cantina casalinga, in un garage, o in una abitazione, isolando e climatizzando un locale.
- Vini bianchi leggeri e fruttati, vini novelli: due mesi sono già troppi..
- Vini rossi di medio corpo, vini bianchi affinati in barrique: da sei mesi a un anno..
- Vini da invecchiamento: da uno a due anni..
- Spumanti secchi: sono i vini della festa, buoni per molte occasioni.
Da evitare tassativamente, ricordiamolo ancora una volta, con i dolci..
- Vini bianchi leggeri e fruttati, senza affinamento in legno, con una buona vena acida.
- Vini bianchi più complessi e strutturati, più alcolici e morbidi, con o senza affinamento in barrique.
Alphotel Stocker - buona cucina - apici culinari - vini - dolci - Hotels
Assaporate la varietà e la ricchezza dell’eccellente cucina… raffinati apici culinari, dolci tentazioni e vini pregiati dalla cantina prestigiosa ed assortita..
Assaporate la varietà e la ricchezza dell’eccellente cucina… Il capocuoco Franz Ebenkofler Vi vizia con raffinati apici culinari , piatti senza glutine e vegetariani, dolci tentazioni e vini pregiati dalla cantina prestigiosa ed assortita..